15 Dicembre 2011

La pinza: la ricetta per farla. E datele almeno 8 ore

el sunto La pinza è uno dei dolci pasquali più tipici a Trieste. Ecco la ricetta e come realizzarla in modo semplice e, per farla riuscire bene, non veloce

Lisa Angelini, della pasticceria su ordinazione ‘Drops’, ci dà i suoi consigli sulla pinza triestina.

Qualunque ricetta che trovate sulla pinza, nei libri di cucina o navigando in internet, va più o meno bene. Per chi ha tempo e costanza in cucina, la cosa importante da tenere a mente sono le 8 ore necessarie che devono passare nella preparazione della pinza, cioè dall’inizio dell’impasto fino al momento in cui verrà messa in forno. Tutto questo farà si che alla fine avrete un ottima pinza tra le mani.

Ingredienti
1 kg farina
50 grammi lievito birra
mezzo litro latte
200 grammi zucchero
200 grammi burro
4 tuorli
2 uova intere
un pizzico di sale
buccia di un arancio
buccia di un limone
rum

Come si fa
Dalla dose si prendono il mezzo litro di latte (precedentemente intiepidito ma che non superi i 28° C), il lievito di birra, 300 gr. di farina ed un cucchiaino di zucchero: da qui mescolare, fino a sciogliere il tutto, creando una pastella non troppo sostenuta.
Coprire con un canovaccio (per mantenere un’umidità di ca. il 70%) e lasciar lievitare sino al “respiro della pasta” ovvero quando le bollicine in superficie cominciano a scoppiare.
Lasciando da parte un uovo e il burro, a questo punto si possono aggiungere gli altri ingredienti cioè un po’ di farina (tenete un altro po’ da parte per gli impasti successivi), lo zucchero, quattro tuorli, un uovo, il rum, le bucce di arancio e di limone. Impastare per circa trenta minuti aggiungendo un poco alla volta il burro.
Far lievitare sino al raddoppio del volume dell’impasto. Poi lavorare di nuovo l’impasto e lasciar nuovamente lievitare sino al raddoppio.
Eseguire l’operazione ancora 2-3 volte. L’impasto ora è pronto: preparare quindi delle specie di “palle” della grandezza desiderata e pennellare la superficie con l’uovo sbattuto lasciando lievitare il tutto per circa 60 minuti e al termine tagliare la superficie a croce.
Infine infornare per circa 20-30 minuti a 180° C (la superficie della pinza dovrà essere d’orata al termine della cottura).

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15 commenti a La pinza: la ricetta per farla. E datele almeno 8 ore

  1. Macia ha detto:

    E l’etimolgia de pinza?
    Go scoperto che anche a Trento xè un tipo de pan (salà però).

  2. Rupel ha detto:

    anche in Baviera e in Austria xe chama Pinza

  3. enrico maria milic ha detto:

    anche in slovenia e croazia esisti la
    pinca
    !

  4. Dag ha detto:

    La pinza si mangia da sempre a Tarcento il giorno dell’Epifania.

  5. Maga ha detto:

    Però… no me risulta che sia una dolce natalizio… De solito no se prepara per Pasqua?

  6. Katja ha detto:

    anche mia nonna de Repen la preparava solo per pasqua

  7. Macia ha detto:

    Insieme a le titole, dolze prettamente pasqual: se le porta anche in cesa per la benedizion…
    Ottima la pinza col persuto cotto.

  8. Roberto Ota ha detto:

    ga ragion Maga, Katja e Macia.
    Gavevo 4 ani che go comincià
    a far le pinze e titole per pasqua.

  9. Katja ha detto:

    x nadal el presniz

  10. simonetta garau ha detto:

    Quando ero piccola la fornaia istriana le offriva ai clienti per Pasqua. Sono di Fertilia colonia istriana in Sardegna .

  11. Fiora ha detto:

    che dolce contributo il tuo, Simonetta!

  12. Renato ha detto:

    La vera pinsa no la ga scorze de niente, se trata de un dolse vecio e ai tempi no iera tante monade.

  13. michela ha detto:

    @ 1) in Veneto invece si mangia nel cuore dell’inverno, Natale-Epifania, ed è molto più ricca. La pinza veneta contiene uva passa, noci, fichi secchi e frutta.
    Intanto, quella pasquale l’ho sbranata tra ieri e oggi 🙂

  14. cigniselvatici ha detto:

    “d’orata”… mamma mia…

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