20 Novembre 2011

Gran finale per la Festa delle cultura di Ex Border

Si conclude oggi la VI edizone della Festa della Cultura di Ex Border. Quattro giorni di incontri, dibattiti, reading dedicati al tema della fine coordinati e ideati dal direttore artistico della manifestazione Alberto Princis.

Apre la giornata la performance di pittura dal vivo di Paolo Dolzan e il tango argentino di Sara Ursella e Alfredo Rutar. Appuntamento alle ore 11.30 all’Agriturismo Brumat

A partire dalla ore 16.15 al Grand Hotel Entourage, Sala Carlo X si entra nel vivo della quarta giornata di programmazione di Alla_Fine con il reading della poetessa slovena Stanka Hrastelj. A seguire la presentazione dell’antologia Loro tornano la sera (sette autori della giovane poesia slovena) a cura del traduttore Michele Obit.

Alle ore 17 sarà la volta di Rossana Lacala e del suo manuale Italia Low Cost.
Giornalista free lance, esperta di viaggi, moda, costume e società, Rossana Lacala racconterà – in un’intervista con Roberto Covaz – l’arte del risparmio come cita il
sottotitolo chilometrico: Viaggio in un paese che tenta di resistere alla crisi – Storie, segreti e indirizzi di chi ce la fa. L’espressione low cost che per molti è sinonimo di pochi soldi, scarsa qualità e tristezza, qui si rivela per quello che è: sinonimo di risorse, spesso sottovalutate e di ottima qualità.

Alle ore 18.15 chiude ufficialmente la Festa della Cultura 2011 l’incontro con Margherita Hack a dialogo con Roberto Weber (presidente SWG).
Astrofisica di fama internazionale la Hack – parallelamente alla ricerca e all’insegnamento – è da sempre impegnata a “diffondere la conoscenza dell’Astronomia e una mentalità scientifica e razionale”.
Del 2011 è il suo libro Il mio infinito (Baldini Castoldi Dali), un libro che racconta come si è evoluta la nostra capacità di leggere il cielo e con essa la visione scientifica del mondo, dagli astronomi della Grecia classica alla nascita della scienza moderna con Galileo e Keplero, alle scoperte di Newton, per arrivare all’astronomia e alla fisica quantistica dopo le rivoluzioni del Novecento. Ci pone di fronte ai problemi cui ancora la scienza non sa rispondere: l’origine dell’universo e della vita. Il libro, divulgativo ma anche molto denso di excursus storico-scientifici, sembra infine metterci di fronte al fatto che i grandi sistemi di pensiero sono scaturiti sempre dalle domande che la mente umana – complessa e affascinante almeno quanto l’universo stesso, nelle parole di Hack – si è posta di fronte a ciò che non riesce a comprendere, davanti a tutto ciò la cui intima natura non riesce ad afferrare e fare propria. Quella domanda, che ha il carattere dello stupore di un bimbo alla scoperta del mondo, tutti abbiamo il diritto di rivendicarla, cercando di serbarne la meraviglia – unico comune denominatore fra scienziati e uomini di fede – e di risponderle come possiamo”.

4 commenti a Gran finale per la Festa delle cultura di Ex Border

  1. boris ha detto:

    Margherita Hack è sempre sbalorditiva… l’età anagrafica non scalfisce minimamente la sua eccelsa mente.
    Un’intelligenza, ironia, arguzia, e soprattutto memoria semplicemente invidiabili…anche per un trentenne

  2. federico fanzini ha detto:

    Alberto Princis meriterebbe di più, se anche facesse ammenda, e capisse che sta manifestazione nel mese di novembre è castrante.

  3. amore goriziano ha detto:

    ho sentito che Alberto porterà fuori di Gorizia queste giornate,(problemi economici?)personalmente mi dispiacerebbe molto,forse si spendono troppi soldi per E’ Storia,che è sicuramente lodevole,ma Gorizia ha bisogno di continue manifestazioni,perciò forse bisogna equilibrare le risorse non si può spendere una grossa cifra per una manifestazione anche se è un successo ma rimane un fuoco d’artificio e poi il buio.

  4. Lauro ha detto:

    @amore goriziano

    Si spende troppo per ‘E’ Storia’ ?
    ..e perchè non ci metti anche il festival vegetariano di Biolab?

    Se si spende troppo per qualcosa bisogna andare a tagliare sulle iniziative degli enti pubblici, non su quelle – le uniche che funzionano oltre al ‘mangia e bevi’ – promosse, e soprattutto gestite, da privati.

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