2 Novembre 2011

Villa San Giusto: le statue cadono a pezzi

Risale al 1920 l’inizio delle trattative tra i Fatebenefratelli e la nobile Carlotta de Hagenauer nata baronessa Locatelli, distinta famiglia di Cormons, per l’acquisto della villa situata accanto alla chiesa di San Giusto, in Corso Italia. Il contratto fu firmato nel 1923 e da allora vi si trasferirono i religiosi che gestirono prima un ospedale, inaugurato nel 1926, e successivamente una residenza protetta per anziani.

Lo splendido giardino antistante la villa è decorato da piante, alcune ormai centenarie, una fontanella e graziose statue. Sono proprio queste ultime che oggi, bisognose di un urgente restauro, stanno cadendo a pezzi.

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4 commenti a Villa San Giusto: le statue cadono a pezzi

  1. isabella ha detto:

    A carico del proprietario, ovviamente.

  2. Gorizia Lover ha detto:

    Anche a carico del pubblico, qualora poi i cittadini potessero usare il parco.
    Sarebbe un’ottimo scambio. Ricordiamoci che i parchi recintati sono normalmente (vedasi i parchi delle ville aperte al pubblico nelle varie città italiane) molto più belli e facili da gestire rispetto ai normali giardini, vedi anche il caso dei 2 giardini della nostra città situati in corso.

  3. tony snita ha detto:

    Con tutti i schei che i domanda!

  4. giovanni ha detto:

    dovrebbero essere obbligati a restaurare e mantenere integro il capitale storico che hanno acquisito, non è che sono proprio poverelli (a differenza di quanto chiedeva loro un certo Gesù, ma tant’è)

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