27 Ottobre 2011

Aeroporto Fvg cerca un partner privato: fissati i criteri

La Regione ha fissato i “paletti” per determinare il prossimo partner strategico dell’aeroporto di Ronchi dei Legionari.
Lo ha fatto, con una delibera di Giunta approvata oggi su proposta degli assessori alla Viabilità e Trasporti, Riccardo Riccardi, ed alle Finanze e Programmazione, Sandra Savino, fornendo agli uffici regionali gli “indirizzi operativi” che dovranno essere seguiti nelle procedure per concretizzare quell'”alleanza – hanno sottolineato i due assessori – che garantisca all’aeroporto del Friuli Venezia Giulia un possibile incremento dei voli e delle destinazioni, i livelli occupazionali, gli investimenti necessari”.

Sarà dunque la permuta di quote del pacchetto azionario di Aeroporto Fvg Spa (e non una loro cessione) lo strumento ritenuto più idoneo “a soddisfare l’interesse pubblico rappresentato dalla ricerca di alleanze strategiche”: ciò assicura – viene detto nella delibera – uno stretto legame biunivoco tra lo scalo di Ronchi ed il nuovo partner aziendale, che dovrà essere individuato, confermano gli assessori, “nell’ambito di società per azioni che svolgano attività di gestione nel settore aeroportuale e delle infrastrutture per la mobilità”.

Nella fase iniziale la permuta potrà riguardare una quota azionaria non superiore al 50 per cento, progressivamente incrementabile sino ad un massimo dell’80 per cento, in relazione ai benefici realmente conseguiti in termini di “attrattività economica e coesione economica, sociale e territoriale del Friuli Venezia Giulia”.

“Poniamo quindi delle precise condizioni al privato che deciderà di investire a Ronchi in una visione di prospettiva e di sviluppo dell’aeroporto – indicano gli assessori Riccardi e Savino – ed in questo senso la presenza della Regione nel futuro pacchetto societario vuole ribadire quella funzione di controllo pubblico che l’Amministrazione del Friuli Venezia Giulia intende costantemente riservarsi: pertanto, almeno nella prima fase, è nostro interesse mantenere la presidenza del CdA della società di gestione dello scalo, allo scopo di vigilare adeguatamente sui patti e sulle condizioni di permuta”.

Inoltre, cita la delibera, il nuovo partner azionario dovrà attestare un fatturato ed un patrimonio netto almeno pari al doppio di quello di Aeroporto FVG, “a conferma di reali capacità economiche e finanziarie, non solo tecniche e professionali”, rilevano Riccardi e Savino.

“Cerchiamo qualità nel futuro piano strategico industriale dell’aeroporto di Ronchi – osservano i due assessori regionali – che significano potenziamento dei voli low-cost, di quelli ‘point to point’, di quelli charter ed ovviamente degli attuali collegamenti nazionali ed internazionali, l’adeguamento delle infrastrutture aeroportuali, considerata anche la prossima realizzazione del polo intermodale connesso allo scalo, l’incremento o almeno il mantenimento degli attuali livelli di occupati, accanto ad un possibile contenimento tariffario per la clientela”.

Nei mesi scorsi, concludono Riccardi e Savino, “il Governo Tondo ha messo in ordine i conti, le attività, lo stato patrimoniale dell’aeroporto nell’intento di presentare al mercato un aeroporto efficiente ed appetibile ed oggi possiamo affermare che il valore di Ronchi risulta decisamente lievitato rispetto ad anni passati: è giunto ora il momento di privatizzare l’aeroporto allo scopo di garantire, attraverso un aumento della sua ‘dimensione’, servizi migliori alla clientela ed all’utenza”.

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