Un milione di euro alle aziende isontine che assumono giovani dai 18 ai 35 anni

Un milione di euro a disposizione delle imprese che assumono giovani dai 18 ai 35 anni.
L’intervento, approvato dalla Camera di Commercio di Gorizia a sostegno dell’occupazione giovanile, prevede l’erogazione di un contributo del 50% dei costi salariali relativi al periodo annuale di occupazione, per un importo massimo di 10.000 euro per assunto; inoltre, in caso di giovani disoccupati per più di due anni, il contributo è attivato per ulteriori dodici mesi.

Dal 14 novembre le imprese dei settori dell’industria, dell’artigianato, del commercio e dei servizi, dell’agricoltura e della pesca e acquacoltura, potranno inoltrare le relative domande in Camera di Commercio, Ufficio Fondo Gorizia.
Le procedure di assegnazione sono state previste in una forma di grande semplificazione e tempestività, tant’è che i tempi di riposta risultano compressi a 15 giorni dalla data della domanda.

Sono previste assunzioni sia a tempo determinato, minimo un anno, che a tempo indeterminato, al fine di consentire alle imprese ed agli occupati di trovare il necessario equilibrio tra domanda e offerta di lavoro.

L’erogazione del contributo avverrà a semplice presentazione della documentazione prevista dal bando, con cadenza semestrale e senza particolari formalità.
“Ancora una volta la Camera di Commercio di Gorizia – commenta il Presidente, Emilio Sgarlata – ha inteso dare risposta alle esigenze di un mercato del lavoro, particolarmente delicato, come quello giovanile, dove, a livello Italia, risulta occupato un giovane su tre.
E’ un’importante iniziativa per la nostra provincia, la cui finalità, oltre all’occupazione, è quella di trattenere in loco i nostri giovani, offrendo loro opportunità ed occasioni di lavoro, comunque positive, anche in termini di esperienza e formazione professionale.
Abbiamo cercato di creare uno strumento nuovo, non sovrapponibile a quelli regionali e statali esistenti, prevedendo sin d’ora, un’ulteriore allocazione di risorse finanziarie per ulteriori 4 milioni di euro per i due anni successivi”.