Un tavolo tecnico istituzionale con i ministeri degli Esteri e delle Infrastrutture per verificare la possibilità di spostare il Punto Franco del Porto Vecchio di Trieste in altre aree di sviluppo e di interesse portuale della provincia. E’ questa la richiesta che tutte le istituzioni triestine – Comune di Trieste, Autorità Portuale, Provincia di Trieste e Camera di Commercio – presenteranno assieme al Governo, attraverso il Prefetto di Trieste, per permettere l’accesso e lo sviluppo dell’antico scalo asburgico anche in senso diverso rispetto a quello della portualità in senso stretto.
L’emergenza è scaturita dal possibile stop degli accessi al Porto Vecchio a partire dal primo dicembre, quando cioè chiuderà i battenti la Biennale Diffusa. ”Per ovviare all’emergenza in attesa del confronto con i ministri – ha spiegato all’Ansa il sindaco di Trieste, Roberto Cosolini – Portocittà (la societa’ che detiene la concessione demaniale settantennale delle aree del Porto Vecchio) richiederà un’ulteriore sospensione temporanea di un anno del regime di Punto Franco, viste le manifestazioni di interesse ricevute dal Comune di Trieste e dalla Camera di Commercio per allestire nuove mostre al Magazzino 26”.
Quanto al futuro possibile spostamento del Punto Franco anche il ministro degli Esteri, Franco Frattini, si era detto possibilista in merito in una sua recente visita a Trieste.
L’indicazione delle aree più indicate arriverà dall’Autorità Portuale, anche se si sono già ipotizzati piu’ volte i siti più idonei: la zona del canale navigabile (area ex Aquila), l’autoporto di Fernetti e una zona ad hoc a Prosecco.
buttare giù la ferriera e utilizzare anche quella opportunita. ora che Trieste è area di interesse UE bisogna sfruttare al massimo tutte le aree disponibili. da SUBITO!!!!!
Trieste cori, el mar se in burasca!
Scusami Mauricets, non vorrei gettare acqua sui tuoi focosi ardori, ma la cosa non sta come l’hai scritta tu.
L’UE non ha detto che il porto di Trieste è strategico: forse hai male interpretato.
L’UE ha ufficialmente indicato il “corridoio adriatico/baltico” come strategico, definendone il tracciato, che finalmente passa per il territorio italiano.
Dico “finalmente” perché la Slovenia ha fatto – assieme ad altri paesi – attività di lobbying per spostare l’asse del corridoio dal territorio italiano al territorio sloveno, modificando il vecchio tracciato.
Pochi giorni fa – invece – è arrivata la risposta.
Era abbastanza logico che finisse così, giacché l’Italia ha presentato un’interconnessione fra le sue strutture portuali e stradali nordadriatiche come proposta coordinata, laddove ha coinvolto TUTTI i porti della zona: da Ravenna a Trieste, accennando anche a Capodistria e a Fiume (in prospettiva). Spostare l’asse in Slovenia sarebbe stato un casino, perché la Slovenia tuttora presenta delle grosse strozzature sia per le autostrade che – soprattutto – per le ferrovie. Infatti l’obiettivo primario sloveno – per la commissione europea – è quello di interconnettere Capodistria e Lubiana col resto della rete europea.
Qua trovi tutte le info: http://ec.europa.eu/transport/infrastructure/connecting/revision-t_en.htm
L.
si, il porto franco a fernetti… come no. e i triestini in inghilterra dove forse qualche politico con un cervello c’è.
Insieme con Livorno sono stati confermati “core” i porti di Genova, La Spezia, Napoli, Gioia Tauro, Palermo, Taranto, Bari, Ancona, Ravenna, Venezia e TRIESTE.
http://www.ilnautilus.it/news/2011-10-21/unione-europea-livorno-tra-i-porti-strategici_4871/
non si parla di corridoi ma di porti. leggi.
”Il porto di Livorno e’ stato inserito dalla Commissione europea tra gli scali a rilevanza europea. La riconosciuta strategicita’ consentira’ allo scalo toscano di poter usufruire in futuro dei finanziamenti comunitari da destinare al suo potenziamento e sviluppo”. Lo dichiara il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli.
Insieme con Livorno, precisa una nota dell’ufficio stampa del dicastero di Porta Pia – sono stati confermati ”core” i porti di Genova, La Spezia, Napoli, Gioia Tauro, Palermo, Taranto, Bari, Ancona, Ravenna, Venezia e Trieste. (ANSA).
http://www.ansa.it/mare/notizie/rubriche/inlavorazione/2011/10/21/visualizza_new.html_669530099.html
.
ora le cose sono diverse, perche si passa dal avere solo i corridoi prioritari ad avere anche indicati gli scali prioritari. questo significa che non si potra non connettere un porto prioritario ad un corridoio prioritario che passa a pochi metri.
si ma il porto c’è già, cazzo sposti? aquila? altamente inquinato. ferriera? altamente inquinato. non ci possono stare esseri umani li, secondo la legge.
fernetti? e cosa fai? spiani a zero quel poco di carso rimasto?
queste sono le idee deliranti di chi non vede l’ora di costruire condomini. il porto franco sta in corrispondenza di un porto (chissà perchè? navi, forse?) e come tale va usato.
guarda che a ts sta gia operando la Teseco, azienda leader mondiale nel campo delle bonifiche. ha gia tutti gli impianti pronti proprio nell’area exaquila e sta solo aspettando il via…
ho trovato un filmato sulle bonifiche dell’area exaquila.
http://www.teseco.it/video/video.php?vid=2
Mauricets: el posto i lo ga za’, no ocori spostar niente. Solite ciacole per far veder che a TS qualcossa se movi. Cori che piovi.
si può pero asserire che sarebbe utile e possibile allargarlo?
fare di tutte le aree dismesse interessanti punti portuali in regime di porto franco. un enorme porto franco. meglio che lasciar arrugginire ferri e uomini.
è ora che trieste e porto di interesse UE sarebbe opportuno.
La storia si ripete, perciò non occore neanche spiegare 2 volte ciò che è possibile e ciò che NO SE POL far nel Porto Libero di Trieste (PLT), del quale fà parte il Porto Vecchio.
Un consiglio alle istituzioni italiane della zona A del Territorio Libero di Trieste (TLT) che non possono decidere niente nel PLT e sono solamente provvisorie nel TLT:
Perché non spostare la concessione illegale data alla società “Porto Città” dal Porto Vecchio nella zona della ex Raffineria Aquila? sarebbe anche questo un bel posto per proseguire la Biennale fasulla.
“Quanto al futuro possibile spostamento del Punto Franco anche il ministro degli Esteri, Franco Frattini, si era detto possibilista in merito in una sua recente visita a Trieste.”
Vedi http://www.triestfreeport.org/wp-content/uploads/2010/09/IT-NO-SE-POL-14.05.11-Frattini-il-PV-xe-Italia.pdf
ed inoltre
“…richiederà un’ulteriore sospensione temporanea di un anno del regime di Punto Franco, viste le manifestazioni di interesse ricevute dal Comune di Trieste e dalla Camera di Commercio per allestire nuove mostre al Magazzino 26”.”
vedi http://www.triestfreeport.org/wp-content/uploads/2010/09/IT-LItalia-sospende-la-SOVRANITA-dellONU-sul-PLT.pdf
MFG
i link del post 14 sono consultabili in sloveno sotto:
http://www.triestfreeport.org/wp-content/uploads/2010/09/SLO-NO-SE-POL-14.05.11-Frattini-il-PV-xe-Italia.pdf
e inglese
http://www.triestfreeport.org/wp-content/uploads/2010/09/UK-NO-SE-POL-14.05.11-Frattini-il-PV-xe-Italia.pdf
http://www.triestfreeport.org/wp-content/uploads/2010/09/UK-Italy-suspends-unilaterally-the-SOVEREIGNTY-OF-THE-UN-on-FPT.pdf
MFG
“richiederà un’ulteriore sospensione temporanea di un anno del regime di Punto Franco”
chiedere è lecito, rispondere è cortesia. ora trieste è porto di interesse UE. e sara interesse comunitario far funzionare il punto franco. vedremo a breve.
l’importante xe che el canal navigabile che i scaverà fino fernetti , gabbi le misure giuste per le navi grandi …ah si…anche con opportuno pescaggio (ma ‘ande a cag… fenomeni!)
@mauricets
ma chi ti paga?
perchè? mi pare che gli ultimi eventi siano positivi, la UE ha ormai indicato in modo chiaro le aree portuali a i corridoi che rivestono importanza strategica.
@Mauricets, la question come gestire el PLT, come che te ga senz’altro letto sui 2 articoli (vedi post 14 e 15), xe del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e della Commissione Internazionale per el PLT, che all’evidenza no comprendi solamente l’UE.
Tuttavia una buona parte dei stati direttamente interessati nella gestion del PLT, ovvero aventi diritto de far parte della Commissione Internazionale per il PLT, oggi fan parte del UE. Vedi:
1. France, UE
2. Russian Federation, OTHER
3. United Kingdom, UE
4. United States of America, OTHER
5. Austria, UE
6. Italy, UE
7. Switzerland, OTHER
8. Hungary, UE
9. Armenia, OTHER
10. Azerbaijan, OTHER
11. Belarus, OTHER
12. Estonia, UE
13. Georgia, OTHER
14. Kazakhstan, OTHER
15. Kyrgyzstan, OTHER
16. Latvia, UE
17. Lithuania, UE
18. Moldova, OTHER
19. Tajikistan, OTHER
20. Turkmenistan, OTHER
21. Ukraine, OTHER
22. Uzbekistan, OTHER
23. Slovenia, UE
24. Croatia, OTHER
25. Serbia, OTHER
26. Bosnia and Herzegovina, OTHER
27. Macedonia, OTHER
28. Montenegro, OTHER
29. Czech Republic, UE
30. Slovak Republic, UE
31. Poland, UE
32. Free Territory Trieste, OTHER
Insomma 13 stati del UE su 32 totali hanno il diritto de investigar e consigliar come che devi esser gestido el Porto Libero de Trieste. Perciò no credo proprio che el ministro Frattini, rappresentante talian (UE), pol decider de dar un via libera unilaterale alle autorità provvisorie taliane della zona A del TLT, de deportualizzar o spostar el territorio extraterritorial del PLT, a meno che l’Italia non se voglia smarir nel bosco solamente perché pensava de andar a cacciar a frodo senza aver seguido le indicazioni del Guardiacaccia.
MFG
certamente quindi il fatto che ora 13 paesi UE abbiano mezzi ben piu concreti di un tempo farà si che le soluzioni per il porto di trieste saranno sempre piu prese all’estero. chi dei paesi UE vorrà rinunciare alle opportunità di un punto franco? ora che lo scalo è di “importanza prioritaria” per la Ue non potrà un singolo stato bloccare il suo sviluppo.
Se i politici si occupassero con la stessa energia della cosa pubblica..
Le aree in porto vecchio son state date in concessione a privati che le hanno ottenute per fare investimenti e creare posti di lavoro. Questo e’alla base di una concessione. Perché tanto mescolamento con i politici locali?
Forse chi ha chiesto le aree non sapeva del regime vigente?
Che presentino i piani di investimento e comincino a fare quello che han scritto avrebbero fatto altro che eventi del comune e contributi al 26.
@Francesco e Mauricets, el problema del comun de TS, della provincia de TS, della region FVG e dell’Italia tutta xe, che desso xe qualchidun che varda cos’ che i fà col porto internazional indiscusso sin dal 1719.
E’ qua inizia i longhi poiché vien fora che i siori che se arroga de poder disporre sul territorio a libero arbitrio se trova che tutte le concessioni dade dal GMA e dall’Italia sin dal 1954, son illegali, ciò significa che nissun attuale concessionario (salvo che l’iera prima del 1947 concessionario) pol dirse tranquillo.
Insomma prima se metti apposto la question del insediamento da parte del Security Council del oramai famoso Governador del TLT che nominerà el vero direttor del PLT (che no pol esser talian o jugo ovvero dei stati successori della stessa), e poi tutti in fila a domandar le concessioni, Portocittà e ToDelta inclusi. Poi xe ancora una seconda possibilità, sempre legale che passa per el giudizio della Commission Internazional. Come? Se devi domandar al Guardiacaccia!
no se pol spostar el Porto Franco…ma solo ampliar…. a Zaule ( ex Aquila ) oramai va avanti el molo e scalo per i ro-ro turchi de prossima presentazion
la UE che farà ora che ha dichiarato trieste porto strategico? secondo il mio parere sfrutterà al massimo tutte le opportunità legali che permettano di raggiungere il suo obiettivo. cioè rendere veramente internazionale il punto franco e il porto. è questione di soldi e quindi non lascerà niente di intentato.
24Triestin – No se pol
di piu, si butta giu la ferriera, e si ha un’altra opportunità. magari dandola in gestione all’Austria.
@ tutti, Benissimo finalmente vedo post propositivi. Tuttavia per Mauricets aggiungo: La legge per el PLT xe già in vigor e l’UE xe perfettamente a conoscenza.
Perciò speremo che te gabi ragion co te dixi “..cioè rendere veramente internazionale il punto franco e il porto. è questione di soldi e quindi non lascerà niente di intentato.”
non potranno più bloccare con cavilli certe scelte. ora non ci sono piu zone ambigue. aggiungiamo che tutti hanno la coda di paglia. che i soldi per i bilanci statali sono in mano alla BCE.
l’italy blocca il corridoio5? si svendono titoli di stato italiani.
la slo non vuole che la ferrovia si connetta al nostro scalo? la BCE sega i finanziamenti alle sue opere.
la cro rompe? idem
ma gave lavora in porto vecio prima de parlar monade iera solo un ritrovo de pantigame
@fulvio45, come l’iera prima de diventar un ritrovo de pantegane? Secondo ti cosa se dovessi far nel Porto Vecio?
29fulvio 45
appunto, lo hanno fatto diventare tale. ti sembra serio?
Il porto di Ravenna di rilievo europeo? Da non crederci! Sbaglio o è un porto canale poco più grande di Porto San Giorgio (Udine)?
Comunque sono almeno 50 anni che si sente parlare in regione di un “grande sviluppo del Porto di Trieste”….e se non sbaglio Unicredit ha un grande progetto soprattutto su Monfalcone….porto che pare non essere neppure nomitato nell’elenco dei porti di rilievo europeo….
Comunque sia o sarà, lo sviluppo del porto di Trieste riguarda pochissimo il Friuli: il porto, se effettivamente decollerà, non porterà alcun vantaggio al 95% del resto del territorio regionale. Porterà sviluppo SOLO a Trieste !
Il 95% del territorio regionale ha ben altri e più gravi problemi:
http://www.lavitacattolica.it/arcidiocesi_di_udine___il_portale/archivio_notizie/00005868__Cristiani__e_il_momento_di_scendere_in_campo_.html
mandi
Vedo che ci sono molti “esperti” di diritto internazionale allora vorrei sapere se anche il Kosovo (stato erede dell’ ex Jugoslavia) può mettere bocca sull’ uso delle aree del porto vecchio di Trieste…
si ravenna è un porto estremamente importante con movimento pari a 22 milioni di tonnellate movimentate nel 2010 ma…..qualcuno ci ripensato?
111marisa
22 luglio 2010, 14:45
CLAUT….guarda che io, ovviamente, scherzavo sul Porto di San Giorgio di Nogaro….e lo usavo come paradosso. E infatti so benissimo che il Porto di San Giorgio di Nogaro è un piccolo porto…che se andrà bene avrà 7 metri e mezzo di fondali nel canale…
dx tagliamento no è friuli il goriziano non è friuli la crnia non è friuli. se si pensa di fa sviluppo con dizionari e trasmissioni in lingua (artificiale) friulana, beh insomma…
il Kosovo
dirà è farà quello che vogliono in primis gli USA e poi la Germania. che ha il generale e le truppe impegnate sui confini con la Serbia. se no tolgono le tende e i Serbi fanno di nuovo un bel lavoretto.
32Marisa
scusa Marisa ma hai idea delle industrie che ci sono dietro al porto di Ravenna? in effetti per certe tipologie di merci è uno dei maggiori nell’adriatico.
Marisa!!!! ma sai quanto sarebbe impegnato lo snodo di Cervignano e tutta la struttura ferroviaria del friuli, da trieste a tarvisio, se funzionasse il porto di trieste e i relativi corridoi? solo per questo sarebbe un affare per il friuli.
hai la minima idea di come le industrie friulane potrebbero abbattere i costi di esportazione-importazione dei loro prodotti? le industrie friulane si troverebbero al centro di un sistema logistico competitivo. avrebbero le porte aperte ai mercati centro europei. persino in emilia romagna sono entusiasti del corridoio baltico!!!!! e da noi, che ci staremo con il culo sopra, c’è chi rema contro!!!!! proprio furbi!!!
MAURICETS, stiamo parlando del PORTO DI TRIESTE, e non del corridoio Adriatico-Baltico (che è una realtà molto più ampia di Trieste…)
Lo so che Udine è al centro di un sistema logistico che comprende il porto di Venezia da una parte e quello di Trieste dall’altro…
Il problema è se il Friuli sarà solo un CORRIDOIO dove le merci passeranno velocemente o se invece ci sarà una ricaduta economica…
Ossia, ci si limiterà ad utilizzare la ferrovia Pontebbana?
ma il corridoi sara connesso a trieste, e rapidamente si potranno caricare merci su navi che le porteranno in giro per il mondo. con molte linee quindi molti paesi e porti serviti.
quindi molti mercati aperti per le industrie friulane. avranno la fermate del bus sotto casa.
@33 Ukmar,
interessante domanda. staremo veder.
sei o sette paesi jughi ereditari?
Comitato Odbor PLT – no ste a creder a monade sparade da taliani sul conto de TRIESTE E DELLA PORTUALITA’ DE TRIESTE che i xe falsi i te svia e i te rincretinisi….
http://www.portoliberotrieste.org http://www.prostalukatrst.org
@ 32 Marisa, «Cristiani, è il momento di scendere in campo»
Comitato Odbor PLT – ma quando ve svejè anca voi e finalmente realizè sto benedetto Friul?
Ripeto: noi saremo più che contenti de confinar col Friul, come una volta.
Quindi forza lanfur e deve de far, e demose una man perchè chi conosemo ben i ne manda in remengo e cusì el futuro dei nostri fioj e nipoti.
Richiedè la regione Friuli, preghè in cinese, copiè i tirolesi, inzinghenè la cexa, paghe sotobanco, prometè mungitura de late e cacao, inventè furlanet…..basta che ste cazade de odi tra triestini e furlani finisi, perchè xe solo el zogo de chi che conosemo che vol tenir l’odio etnico alto per distrarlo e intanto portarghe via l’anima.
mandi
PORTO DI TRIESTE DI INTERESSE MONDIALE!!!!
@italiano, “PORTO DI TRIESTE DI INTERESSE MONDIALE!!!!” SIIII!! poiché territorio mondiale e non italiano, oltre a tutto il resto quanto concerne fondali, superficie per stoccaggio e infrastrutture ferrate che sono ancora del A.U. da prima del 1918 e lo stesso sono più sviluppate di quelle italiane del 2011.
Insomma xe ciaro, co no sarà più l’Italia che gestisci el porto de Trieste in Europa Centrale inizia un boom economico.
Caro italiano, te vedi quanti guai che ga combina e combina l’Italia birichina e desso i devi dar atto ai cittadini del TLT e alla collettività internazionale (della quale fa parte ovviamente anche i cittadini italiani) de cosa che i ga fatto in sti ultimi 57 anni nel PORTO DI TRIESTE????. Te assicuro che de ste parti no se ridi più della politica italiana (come inveze se fa ancora nel resto del mondo), ma se ga inizià ad interogarse fin che punto la xe sostenibile e te assicuro che anche gli più accaniti sostenitori del italianità, ma malgrado loro residenti a Trieste se incominza a inervosir sulla condotta della patria, poiché la sta buttando in remengo anche lori oltre a tutti i altri.
MFG
@41 molto apprezzabile e realistico. Quanto al fare la contabilità col chiedersi che si avvantaggerebbe di più e chi di meno dal rilancio del nostro Porto sono dell’idea che quando la ruota riprendesse finalmente a girare (e per questo verso!) il vantaggio sarebbe comune.
a certamente una industria friulana in forte espansione sarebbe bene anche per Trieste. infrastrutture moderne servono! terza corsia, banda larga, ridurre la burocrazia regionale e renderla snella efficiente e veloce. gli investimenti fra le due aree sono ugualmente importanti. diversi per tipologia, ma speculari, un sistema integrato dobbiamo costruire.
ma solo un sistema di autonomie locali è in grado di poter realizzare e gestire un processo simile, poiche solo voi sapete cosa serve veramente a casa vostra. e noi a casa nostra. per poi collaborare al meglio, per il bene comune.
Si, caro Comitato Odbor PLT la mia è una domanda interessante alla quale però non avete risposto.
Ma è anche una domanda volutamente provocatoria per dimostrare che quando si persegue l’ immobilismo si riesce sempre a trovare un cavillo ultariore.
La mia è una domanda che dimostra quanto sono aleatorie le vostre argomentazioni.
Invocando il trattato di pace del 1947 che rimarrà in vigore sino alla prossima guerra, Voi caro Comitato PLT state perseguendo l’ immobilismo.
Perchè i trattati di pace rimangono in vigore sino alla prossima guerra.
E se nei prossimi 200 anni non ci saranno guerre da queste parti, come tutti auspichiamo, che si fa ?
Aspettiamo il pieno riconoscimento del Kosovo e chiediamo anche a loro il permesso per fare pipì in porto vecchio.
Scusate ma siete poco credibili, perchè ci deve essere sicuramente un’ altra strada.
@48 Ukmar Stefano,
caro Stefano, gli stati su indicati si riferiscono unicamente a quelli che hanno in questo momento il diritto di insediare un loro rappresentante della Commissione Internazionale per il PLT ovvero International Commission for the Free Port of Triest abbr. ICFPT.
Questo organismo istituzionale ed internazionale costituito dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU il 10.01.1947 e ratificato il 15.09.1947 ha il specifico scopo di vigilare sul applicazione della legge contenuta nello Strumento per il PLT ( http://www.portoliberotrieste.org/?page_id=34 ) e di consigliare il direttore del PLT (vedi art. 18) su come meglio gestire il porto (vedi articoli 21-23).
Insomma l’ICFPT e un organizzazione internazionale come la FAO, WWF, WTO ecc. istituita dall’ONU stessa e naturalmente non la si può ignorare poiché in caso contrario si ignora la stessa Organizzazione delle Nazioni Unite.
Allora passando alla tua domanda nel post 33 che cita “..vorrei sapere se anche il Kosovo (stato erede dell’ ex Jugoslavia) può mettere bocca sull’ uso delle aree del porto vecchio di Trieste…”?
La risposta e no, non perché il Kosovo viene dimenticato dall’ICFPT, ma fino a quando non diventa uno stato membro dell’ONU ( http://www.un.org/en/members/ ) è legalmente impossibile per un’organizzazione internazionale come l’ICFPT offrire un seggio nella stessa. In pratica il Kosovo viene rappresentato per ora dalla Serbia. Non appena che diventerà Stato membro dell’ONU, ovviamente avvrà diritto a far parte del ICFPT.
Ti rispondo anche a queste altre 2 domande del post 48 (le altre mi sembrano un pò fuori luogo):
“Perchè i trattati di pace rimangono in vigore sino alla prossima guerra.”?
La risposta sta nella domanda ovvero ad ogni periodo di guerra precede un periodo di pace nel quale un territorio viene amministrato politicamente in forma civile, d’altro canto in ogni guerra un territorio viene amministrato militarmente e dunque senza l’applicazione dei diritti civili e politici per la popolazione che vive in quel territorio.
“E se nei prossimi 200 anni non ci saranno guerre da queste parti, come tutti auspichiamo, che si fa ?”
Si regolano civilmente le dispute tra popoli e/o nazioni che possono essere motivo per una guerra tra questi.
Se ho ben capito sei preoccupato per l’indipendenza ed il riconoscimento del Kosovo e a ragione.
A mio modesto parere per ottenere questo status la popolazione che vive in questo territorio deve iniziare a rispettarsi a vicenda e poi è molto importante che gli stati confinanti rispettano a sua volta quanto si sono impegnati quando hanno ottenuto il diritto di poter far parte dell’ONU, ovvero:
“CARTA DELLE NAZIONI UNITE
Firmata da 51 membri originari ed adottata per acclamazione a S. Francisco il 26 giugno 1945
Entrata in vigore con il deposito del ventinovesimo strumento di ratifica il 24 ottobre 1945
Ratificata dall’ltalia con legge 17 agosto 1957 n. 848 in Suppl. Ord. G.U. n. 238 del 25 settembre 1957
Noi, popoli delle Nazioni Unite,
decisi
a salvare le future generazioni dal flagello della guerra, che per due volte nel corso di questa generazione ha portato indicibili afflizioni all’umanità,
a riaffermare la fede nei diritti fondamentali dell’uomo, nella dignità e nel valore della persona umana, nella eguaglianza dei diritti degli uomini e delle donne e delle nazioni grandi e piccole,
a creare le condizioni in cui la giustizia ed il rispetto degli obblighi derivanti dai trattati e dalle altri fonti del diritto internazionale possano essere mantenuti,
a promuovere il progresso sociale ed un più elevato tenore di vita in una più ampia libertà,
e per tali fini
a praticare la tolleranza ed a vivere in pace l’uno con l’altro in rapporti di buon vicinato, ad unire le nostre forze per mantenere la pace e la sicurezza internazionale,
ad assicurare, mediante l’accettazione di principi e l’istituzione di sistemi, che la forza delle armi non sarà usata, salvo che nell’interesse comune, ad impiegare strumenti internazionali per promuovere il progresso economico e sociale di tutti i popoli,
abbiamo deciso di unire i nostri sforzi per il raggiungimento di tali fini.
In conseguenza, i nostri rispettivi Governi, per mezzo dei loro rappresentanti riuniti nella città di San Francisco e muniti di pieni poteri riconosciuti in buona e debita forma, hanno concordato il presente Statuto delle Nazioni Unite ed istituiscono con ciò un’organizzazione internazionale che sarà denominata le Nazioni Unite.
Leggi pur tutto il documento e molto interessante: http://www.lamiaspesaperlapace.it/approfondimenti/cartadellenazioniunite.htm
perchè aspettare la prossima guerra, se il tlt lo possiamo avere in tempi brevi? all’italia trieste non interessa se non come smaltimento rifiuti e treminal carburanti. i fondi che ci sono per tutti, qui non arrivano mai. cosa glie ne può fregare se il confine si ferma a duino? meno spese e più spazio ai loro tanto cari evasori di reinvestire in uno spazio esentasse. può la svizzera, e noi no?
caro mutante, tutto giusto, ma bisogna tenere conto che sin dal 1918 e poi dal 1954 in poi si è insediato nella città e provincia un potere economico e politico che veniva avantaggiato dall’Italia per principalmente non far funzionare il porto di Trieste in quanto importantissimo per lo svilluppo del Centroeuropa.
E’ chiaro che oggi buona parte degli stati Centroeuropei fanno addiritura parte dell’UE, perciò all’Italia gioverebbe assolutamente, economicamente ed in immagine verso l’UE e mondiale, di restituire il porto statutariamente internazionale e di conseguenza il territorio sempre internazionale alla comunità internazionale ovvero ai cittadini del TLT nonché gli stati dell’ONU.
Ma l’Italia come farà a ritirare il potere che essa stessa ha sostenuto per troppi anni?
Come vedi il problema in per se stesso non sta in Italia, ma quì a Trieste.
MFG
ma, questi che scrivono qui… sono italiani ?
No, sono nativi del terzo pianeta in orbita attorno a Betelgeuse
no, è solo gente che vuole un futuro migliore non da sudditi.
ciao effebi e ufo, “ma, questi che scrivono qui… sono italiani ?”
Ma NOOO, semo cittadini con cittadinanza del TLT, nati sul pianeta terra, perciò se anche a qualchidun xe sta imposto la cittadinanza italiana no se sentimo “..nativi del terzo pianeta in orbita attorno a Betelgeuse”.
Scuseme l’ignoranza ma esiste una comunità italiana nativa a Betelgeuse?
Per cortesia mi fareste sapere quale shuttle che i ga doprà per rivarghe?
Effebi e Ufo, de che pianeta ste scrivendo?
Desso’pena me rendo conto che i triestini ga proprio ragion co i dixi che i taliani xe dapertuto.
Riflession: “Sto internet xe proprio una macchina spaziale, mi no gavessi mai pensà de dialogar con do taliani che xe nati e scrivi de un altra galassia!!!”
Mit Freundlichen Gruessen aus Triest, Planet Erde
in you I trust, Marcus e da tempo e 😉 de visu te lo sa, ma! realisticamente …sepol?
indicativo dela solita idea de far sparir la portualità a trieste: spostar el punto franco lontan del mar.
Ma perché – dico io – il Comitato/Odbor del Picchio non si presenta alle elezioni, prende il 100% dei voti e prepara la secessione?
Ragazzi: qui dalle mie parti gli indipendentisti veneti esistono da vent’anni, fanno le loro manifestazioni con le bandiere, con la banda, assaltano i campanili, hanno i loro simboli… e poi prendono il 2% alle elezioni e stanno buonini.
Che regola vale da voi?
L.
no pensavo ma Cosolini xe pezo de Dipiazza, Auguri al pegior sindaco de Trieste
cara Fiora, aber natuerlich/ ma senz’altro.
@Gigi 58, “Che regola vale da voi?” Tutte quelle che no son taliane.
MFG
Da LA REPUBBLICA di oggi 6 dicembre 2011 “Domani si riunira’ il Cipe “con l’obiettivo di mobilitare 5,2 miliardi per sbloccare numerosi interventi infrastrutturali”. annuncia Monti che cita tra le altre opere coinvolte dalla riunione Cipe di domani “il Mose, il porto di Taranto, la metropolitana di Napoli e la Statale Palermo-Agrigento”. Fa sorridere perchè ho calcolato che la richiesta proveniente da Trieste al CIPE era lo 0,43% dell’ultimo stanziamento fatto. Nemmeno questa volta siamo dentro?!
@Alessandro,
a parer mio l’Italia non metterà ne oggi ne mai un euro nel PLT. Infondo anche logico, il territorio del porto appartienne a tutte le nazioni, quindi l’Italia andrebbe a finanziare un porto nel quale non ha la sovranità territoriale.
Tuttavia spero che la stessa Italia si renda conto che deve ritirare la sua amministrazione cosi che possa subentrare quella prevista dallo Strumento per il PLT (Annex VIII, Peace Treaty with Italy) di questa maniera farebbe due volte bingo in quanto ai occhi del mondo fa bella figura ed inoltre avrebbe la possibilità di mettere un rappresentante suo nella Commissione Internazionale per il PLT.
Per Trieste ovviamente sarebbe il massimo in quanto finalmente tutto il mondo potrebbe investire nelle infrastrutture del porto e come già detto i cittadini del TLT ovvero tutti quelli residenti nel TLT avrebbero il diritto preferenziale per i posti di lavoro.
Mah, vediamo cosa che succederà nei prossimi.