Dalle opere di potenziamento della mobilità sostenibile e dell’accessibilità al sostegno alle imprese, dall’introduzione di servizi innovativi alla definizione di una regia unica per il centro storico. Si muove su molteplici piani l’azione congiunta del Comune e della Camera di Commercio per rilanciare il ruolo emporiale di Udine con la realizzazione del centro commerciale naturale. I due enti, rappresentati dal vicesindaco e assessore alle Attività economiche Vincenzo Martines e dal presidente dell’ente camerale Giovanni Da Pozzo, hanno presentato oggi 19 ottobre, nella Sala Giunta dell’ente camerale, l’ampio progetto dedicato al centro storico basato sui fondi europei Pisus (Progetto per il sostegno alla realizzazione di piani integrati di sviluppo urbano sostenibile) e sul fondo regionale per i Centri commerciali naturali, e aperto all’adesione e alle proposte di istituzioni, categorie e realtà imprenditoriali.
Il cuore del piano è costituito dal bando regionale a valere sul progetto Pisus. Il bando, che mette a disposizione 18,5 milioni di euro per tutta la regione, disciplina l’accesso a finanziamenti finalizzati alla “realizzazione di interventi volti ad aumentare l’attrattività del territorio urbano”. Il progetto che Comune e Cciaa presenteranno alla Regione entro il 15 novembre si sviluppa attraverso tre linee di intervento: opere strutturali di miglioramento della mobilità sostenibile e dell’accessibilità; introduzione di nuovi servizi a disposizione del centro storico; incentivi diretti ai privati. “Fino a fine mese il progetto sarà ancora aperto a proposte e suggerimenti – sottolinea Martines –. Per questo motivo invitiamo imprese e categorie a presentare idee e progetti che potrebbero essere inclusi nel piano, come già hanno fatto diversi soggetti”. Per informazioni, contributi di idee e manifestazioni di interesse consultare il sito www.comune.udine.it/pisus o scrivere alla mail pisus@comune.udine.it.
I contributi previsti variano da un minimo di 3 milioni a un massimo di 6 milioni di euro con un cofinanziamento da parte dei soggetti attuatori pari ad almeno il 23% per gli enti pubblici e ad almeno il 20% per le piccole e medie imprese. “Fondi che ci permetterebbero, in un momento di recessione come quello che stiamo vivendo – spiega ancora Martines – di avviare la realizzazione, già a partire dal 2012, del centro commerciale naturale attivando una serie di iniziative importanti per la riqualificazione e la rivitalizzazione del centro storico”. Un progetto da condividere, dunque. Come ha aggiunto il presidente Da Pozzo, “la Cciaa è disposta anche a mettere a disposizione anche risorse proprie importanti su questo percorso, che vogliamo avviare con un profilo di partecipazione e integrazione affinché il centro di Udine abbia la massima attrattività, sia per cittadini e visitatori, sia per le attività produttive: sottolineo per tutti gli interlocutori – ha rimarcato – l’importanza di questa opportunità, assolutamente da non perdere, perché non credo ci siano strumenti altrettanto rilevanti da poter utilizzare per lo sviluppo”. Proposte sinergiche, condivisione degli obiettivi e coinvolgimento diretto delle attività produttive, dunque, per un progetto “che con nuove risorse – ha proseguito il presidente – sia in grado di fare da volano, per la città e per il Friuli, all’intera “filiera” economica che scaturisce dal commercio, dal turismo e dai servizi. E questo “semplicemente” mettendo in luce e organizzando al meglio la nostra identità, il nostro stile di vita e la nostra capacità di lavorare e accogliere, che i visitatori tanto apprezzano e che noi, per abitudine, tendiamo a sottovalutare”. Da Pozzo ha evidenziato l’importanza di “garantire un approccio innovativo e fornire una prospettiva originale, cercando di immaginare insieme un’idea vitale e dinamica della città, contribuendo a realizzarla: qui si innesta perfettamente il percorso Friuli Future Forum della Cciaa, che non a caso ha voluto stabilire la sua sede “fisica” proprio nel cuore di Udine, in linea anche con questo importante obiettivo di sviluppo”.
Nuovi servizi e sostegno alle imprese. Due filoni di azione cruciali, soprattutto per le sinergie che potrebbero sviluppare tra amministrazione comunale, ente camerale e categorie, riguarderanno i servizi e gli aiuti diretti ai privati. “Il valore aggiunto del nostro progetto – spiega Martines – è dato proprio dal fatto che ci presentiamo insieme alla Cciaa. È un punto di forza – prosegue – perché coinvolge tutte le categorie già in sede di redazione del progetto”. Il piano prevede in particolare l’utilizzo dei fondi europei per finanziare l’introduzione di servizi innovativi legati alla mobilità (potenziamento del bike sharing e istituzione del car sharing) e alla persona (baby parking). “Per valutare i comportamenti di acquisto di chi frequenta il centro – sottolinea Martines – potrebbe essere molto utile un’analisi della mobilità pedonale attraverso i dati della telefonia mobile”.
Un’altra leva di rilancio del centro storico sarà l’erogazione di incentivi per l’avvio di nuove attività in aree ritenute scoperte o strategiche. In quest’ottica il Pisus potrebbe garantire 1,2 milioni di euro per disegnare una mappa di esercizi commerciali più omogenea e dare così un impulso concreto alla realizzazione del centro commerciale naturale. “Gestiremo questi fondi in stretto accordo con la Camera di commercio e le categorie – spiega Martines –, anche perché loro hanno competenza e informazioni per garantire l’efficacia degli interventi”. Un ruolo molto importante in questo senso lo giocherà senz’altro la futura Agenzia per il centro, che potrebbe trovare presto una sede. “La Cciaa mette a disposizione lo spazio FFF, tra via Savorgnana e via dei Calzolai, che potrebbe rappresentare il luogo ideale di questa struttura snella e operativa per disegnare lo sviluppo della città, proprio partendo dal suo cuore”. Dalla sede “fisica” a quella “digitale”: Da Pozzo ha sottolineato che tramite le risorse web di FFF sarà presto possibile “sentire che ne pensano cittadini e imprese, raccogliere le loro idee e condividere proposte e suggerimenti con tutti gli strumenti garantiti dal sito e dai social network”.
Opere strutturali. Nel progetto rientrano anche numerose opere di pedonalizzazione e di miglioramento dell’accessibilità del centro storico per complessivi 6,1 milioni di euro: la pavimentazione di via Mercatovecchio (1,5 milioni di euro), il restauro delle latrine via Brovedani (300 mila euro) e del plateatico di piazza Matteotti (250 mila euro), interventi di sicurezza stradale (200 mila euro), realizzazione dei marciapiedi di via Deciani (200 mila euro), copertura stabile di piazza Venerio (350 mila euro), arredo di piazza Duomo (500 mila euro), realizzazione di nuovi marciapiedi e piste ciclabili (430 mila euro) restauro dell’immobile comunale di via Sottomonte, da integrare con palazzo Bartolini (1,5 milioni di euro), costruzione di un percorso ciclabile in viale Europa Unita (60 mila euro) e in via Grazzano (70 mila euro), posizionamento di servizi igienici autopulenti (60 mila euro).
Fondi per il centro commerciale naturale. Sempre con l’obiettivo di costituire il centro commerciale naturale i Centri di assistenza tecnica (Cat) della Confcommercio provinciale presenteranno richiesta di accesso al fondo ad hoc da 240 mila euro stanziato dalla Regione in sede di assestamento di bilancio. Stanziamenti che permetterebbero di finanziare uno studio per definire al meglio l’assetto da dare alla futura Agenzia per il centro.
Speriamo che non rimanga tutto nel libro dei sogni e che una parte dei quei (tanti) soldi che servirebbero alla riqualificazione, arrivino attraverso questi fondi Pisus.
Di primaria importanta le pedonalizzazione (che deve essere fatta con i migliori materiali possibili) di via Mercatovecchio. Bella anche l’idea di coprire Piazza Venerio il cui pavimento ultimamente è in stati fatiscenti.