«Decongestionare i punti vendita di Padova e Gorizia». E’ questo uno degli obiettivi che Ikea punta a raggiungere aprendo un nuovo punto vendita a Treviso.
Il colosso svedese stima infatti che la nuova struttura sarà in grado di servire meglio i clienti del Pordenonese, senza intaccare il bacino d’utenza principale del punto vendita di Villesse. Ma nel piccolo centro isontino, lo ricordiamo, è in costruzione il nuovo mega centro commerciale Ikea, forse pronto già nel 2013.
ma se a villesse è sempre vuoto
se non aumentano le retribuzioni e i posti di lavoro sarà piena la mensa dei poveri. qua tutti fanno finta. la miseria resta confinata tra le mura domestiche. non si vede ma è dilagante.
avete ragione tutti e due purtroppo.
villesse è sempre vuoto secondo me non ha vita lunga. con sto treviso poi…
Apocalisse
ma meno male che é vuoto. Si va tranquilli, senza ressa, facilitá di parcheggio…
Katja penso che i clienti sloveni non andranno fino a Treviso… resteranno a Villesse. Comunque vedremo il pieno adesso nei weekend di freddo, almeno l’anno scorso era così (nonostante piovesse dentro…)
villesse anche a me sembra spesso vuoto, sicuramente durante la settimana….. treviso invece mi pare curiosa come scelta: tanti denari, ma pochi in target IKEA. boh
Da quando ha aperto villesse anche padova lo trovo spesso vuoto.
ESILUCCIO, come alibi per verzer un altro ipermercato-monstre.
Nei giorni feriali quel de Villesse xè semideserto.
Cementificate, cementificate, qualcosa resterà!
ma…Padova qui è sempre pieno altro che sempre vuoto e per di più cosa che feci gia notare continuo a vedere sloveni e croati all’ikea qui a Padova nonostante lo abbiano a villesse, quindi Jasna non solo anndranno a Treviso ma continuano a venire a Padova nonostante il punto vendita piu vicino di 150 km
ma solo voi lo vedete vuoto quello di villesse!..sono stato lo scorso giovedì e di gente ce ne era eccome
Io invece (ERESIA!!!) spero che chiuda quello di Villesse, quello di Padova, come quelli di…
Sono centri demenziali, la qualita’ per lo piu’ povera, l’estetica pietosa. Ikea sta abbassando gli standard di qualita’ e dell’immagine degli interni. I prezzi sono (abbastanza) competitivi, ma con questo hanno ucciso il mercato dell’usato. Un tempo trovavi usato di alta qualita’ per prezzi accessibili. Ora c’e’ Ikea. E nessuna scielta di stile. C’e’ solo lo stile Ikea… 🙁
Che mondo…
se i mobilifici iniziassero a fare mobili abbordabili che non sembrino rubati a una discarica, la gente anche smetterebbe di andarci…
@12 d’accordo con te , Sre.!
(non oso completare il nick perché per cause a me ignote mi è di nuovo preclusa la tanto faticosamente acquisita “kluka” 🙁 )
andare per appartamenti tutti omologati, dei quali si sa esattamente anno e prezzo della mobilia, tassativamente griffata Ikea, può anche essere tanto democratico… ma è raggelante e spersonalizza!
Flora
Eccoti una raccolta: č Č ž Ž š Š
Usando il copia/incolla raggiungerai vette insperate… 🙂
E per i fratelli dell’Oltrekolpa: ć Ć đ Đ 🙂
@ Srecko & Fiora
Allora risolvetemi questo dilemma.
La camera di mio figlio è piccolina, per cui decido di fargli un letto soppalcato e sotto di esso un divanetto/letto a due posti.
Vado dal falegname: per il letto soppalcato in abete mi chiede 600 Euro. All’Ikea mi chiedono 110 euro.
Cerco il divano: uno di gran marca mi costa 1100 Euro. Quello Ikea 220 Euro.
Uno dirà: sì, ma le robe dell’Ikea sono merdaccia e durano poco. Fatto sta che quest’abbinata io poi l’ho comprata dall’Ikea sette anni fa, e non si è mai rotta.
Invece in camera di mia figlia ho voluto fare l’altr’anno un letto a muro (si ribalta appoggiandosi alla parete in verticale) disegnato da me e portato dal fabbro e dal falegname per la realizzazione in legno massiccio. Ebbene: ho speso 750 Euro per la struttura, e 180 Euro per un materasso in lattice e cocco su misura. Dopo due mesi, una delle zampe s’è rotta. Dopo un anno, s’è rotto uno dei binari sui quali scorre per tornare in posizione orizzontale. Spesa aggiuntiva: 75 Euro di riparazioni, questa volta fatte da me in persona.
Che schifezza quest’Ikea!
L.
Esistono anche i negozi di roba etnica, di solito legno massiccio e prezzi abbordabili.
L’Ikea per certe cose resta insuperabile .
A me il negozio di mobili “tradizionale” (quello delle pubblicità sulle tv private venete o quel mobilifico friulano con la tipa svolazzante che tratta male i dipendenti e blocca in negozio i clienti ch enon comprano) fa tristezza.
ikea è uno dei simboli della globalizzazione. tutti con gli stessi mobili, colori e stili. Non lascia nulla alla personalità, freddi, e senza quel calore che dovrebbe darti l’arredamento di una cosa.Io ho queasta impressione dopo che ho visto la casa nuova di mio cognato arredata con mobili ikea. Mi sembra di stare in un ospedale.
Il discorso è che tutto ma proprio tutto viene fatto per consentire il consumismo. I mbili a basso prezzo perchè? perche se costano poco puoi cambiarli una volta all’anno e a comrarli nuovi costano meno che ripararli se si sono rotti. Un’pò come le scarpe o i vestiti.
La tecia de ghisa all’Ikea costa la metà.
Gli elettrodomestici no me par roba seria.
I lampadari gà poca scelta.
E le polpette con la marmellata no me gusta per niente (ma i arancini xe boni).
Son d’accordo… con tutti! Forse devo andar dal medico. Non amo i centri commerciali, però l’Ikea qualitativamente non è certo il peggio. Secondo me tutti i mobili se presi e messi lì come in un centro espositivo, Ikea ma anche, come giustamente Maximilian sottolinea, i friulani/veneti stile “vi aspetto!” & Co., sanno di sterile, freddo, impersonale. Sono le persone con il loro stile di vita che rendono vivi i mobili! E poi bisognerebbe sempre puntare sull’eclettico, mai appartamenti monomarca, orrido! O sbaglio?
@10 Alpino
Meglio così!
@16 Luigi
Ti scrivo da una scrivania Ikea con 3 gambe. La quarta gamba era senza piedino, quindi torno all’Ikea, vado a cambiarla, faccio la fila per i resi, faccio la fila per la cassa, torno a casa. Metto su e la vite è spannata. Sinceramente era domenica e avevo dedicato abbastanza tempo alle corsette su e giù dall’Ikea, quindi l’angolo senza gamba adesso si appoggia al calorifero.
Tu hai avuto fortuna e io sfiga, nessuno dei due casi è una regola generale.
cristina è la banalità dei prodotti dell’ikea che li ren de orridi
“Gli elettrodomestici no me par roba seria” se approfondite scoprirete che sono elettrolux rex..non dico altro.
E’ un unico centro commerciale per tutta la regione, non intasa città o vie con la sua presenza, ne abbiamo uno solo per di più in una zona che altro non offre.
In molti all’ikea trovano ciò che altrove non troverebbero per le disponibilità economiche che hanno, i prodotti sono di tre fasce, scarsa, media ed alta, quindi ognuno può trovare da se ciò che ritiene più adatto.
Il Friuli era una regione regina per il mobile ma ha fatto fiasco, colpa dell’Ikea no di certo, colpa di una mancata innovazione, di prezzi alti e di aziende che facevano tutte lo stesso identico prodotto.
Avere l’Ikea da a me consumatore la possbilità di scegliere tra,l’ikea, per l’appunto ed altri negozi. Appaiono sempre gli stessi commenti pre confezionati sia che si parli di IKEA sia che si parli di Mc Donald o di qualsiasi altro centro commerciale chissa come mai
@jasna#21
ehm, prova ad andare in ferramenta, e fatti dare una vite come quella ikea 😉
(mio padre mi ha insegnato a raccogliere qualsiasi vite mi capiti di trovare per strada. a casa ho una scatola piena di viti, e ogni volta che mi serve una vite miracolosamente la mia scatola sputa fuori esattamente quel che mi serve)
@15 Hvala Srečko-SREČKO! ‘na meraviglia…almeno per sta volta! tanto so già che per qualche perverso gioco del pc. l’incantesimo sparirà 🙁
@24 China la vite è saldata dentro la gamba del tavolo. Non si può proprio. Battendo la gamba per incastrare la vite ho paura di rompere il piano del tavolo.
#23 al Mc Donald ci vai a mangiare. La differenza c’è ed è importante. E’ come se facessero i dentisti Ikea o gli ospedali Decathlon. Prima di mettere la mia salute in mano a chiunque ci penso, se permetti.
@23 Alpino
“Appaiono sempre gli stessi commenti pre confezionati sia che si parli di IKEA sia che si parli di Mc Donald o di qualsiasi altro centro commerciale chissa come mai”
Parlo per me, io non sono contro l’Ikea, le riconosco i suoi pregi (le fasce di prezzo bassissime e l’alternativa che offre) e ho comprato cose nei loro negozi. Ma non mi strappo i capelli se a Villesse non c’è gente che ci va. Non mi interessa. Non è un’azienda che da un lavoro sicuro a molte famiglie.
Quindi se qui non funziona vuol dire che non c’è domanda, e allora? Non essendo un’azionista Ikea non mi interrogherò sulle cause di questa mancanza di interesse da parte dei consumatori perché non mi riguarda… se mi servirà qualcosa dell’Ikea andrò a Padova o in Austria. Non vedo il dramma. E in ogni caso nessuno ha ancora detto che a Villesse chiude.
jasna
allora e’ proprio un tavolo di merda 😀
potresti comperare un filettatore, ma comincia a diventare un po’ complicato
@29 Ben, per 20 euro cosa pensavi? 😀 Ma il filetto non si può rifare anche col bullone?? Bon in ogni caso sul calorifero sta benone e ho tutta la via sotto controllo (calorifero sotto la finestra).
Luigi Ve non ho da “risolverti il dilemma”, perché su relativa solidità e prezzo sono d’accordo… meno sul senso omologazione dell’arredare tutti uguale, magistralmente descritto da dimaco nel post 18.
Tutti appartamenti clonati. Dalla casa del “grande fratello” a quella del sig. e rossi passando per mr.smith, herr wenzel ecc.ecc.
Dice Cristina al post20 ” sono le persone con i loro stili di vita che rendono vivi i mobili”…vero fino ad un certo punto, ma vi è anche un interscambio.
Concordo con Winston Churchill che ampliando il discorso ebbe a dire ” We shape our buildings thereafter they shape us”
… o cercare “How to build a table” su gugol. 🙂
jasna
no, ci vuole qualcosa che sia fatto di un acciaio piu’ duro. e bon, ah 🙂
Calorifero 1 Ikea 0
Confesso che ho una libreria e una cassapanca Ikea (e anche un mobiletto in soffitta al quale non siamo mai riusciti ad attaccare le gambe e ora le ante grattano sul pavimento).
Volevo prendere anche il letto, un bel matrimoniale bianco in pino con cassone sotto il materasso, ma quando sono andato non ce l’avevano: “bisogna guardare le disponibilità sul sito” mi dicono. La settimana dopo il sito diceva che ce n’erano disponibili 5 pezzi e vado a colpo sicuro. “E, ma il sito non è sempre attendibile, meglio telefonare”. Dopo il terzo viaggio a vuoto sono andato in un negozietto in via Raffineria a Trieste, ho preso il letto e anche l’armadio, ho pagato poco di più ma la qualità è superiore, un architetto ha preso le misure della stanza, fatto i disegni, fatto modificare il letto in fabbrica e ovviamente mi hanno montato tutto. Soddisfattissimo!
Proposta alternativa, qui
http://www.altreconomia.it/site/ec_articolo_dettaglio.php?intId=150
ps comunque meglio ikea del super-pubblicizzato mobilificio di Gemona: da evitare come la peste!!!
Luigi detto il Veneziano
Non ho capito!!! Ti metti a progettare letti appesi a parete? Che credi siano come la storia, l’economia, l’olivicoltura?
Non ti viene il dubbio 🙂 che forse il letto di tua figlia e’ sfigato, perche’ sfigato e’ il progetto (con il progettista?) 🙂
jasna
e la gamba che avanza potresti usarla come calorifero.
anzi, adesso quelli dell’ ikea ci ruberanno l’ idea e cominceranno a progettare tavoli con calorifero incorporato.
Mago del brico, come esattamente? 😀 Pensavo più come grondaia
*ti* ruberanno
sorry
beh, la gamba e’ facilmente utilizzabile come calorifero: basta darle fuoco in un opportuno bigoncio ikea, insieme a scovazze varie, come si vede nei film americani. come grondaia non so, devo pensarci.
Io scrivo da una scrivania in noce massiccio della fine dell’800: a parte nutrire qualche tarlo, e scappar fuori ogni tanto un pomellino di un cassetto altro non succede. Ha un buon odore, ed è calda al tatto. Bella, poi, da morire. Sarà che sapevano farli meglio, i mobili, una volta?
Ikea ha un odore fastidioso, come tutti i mobili moderni ( a meno che non siano i costosissimi ecologici fatti a incastri, senza colle, con coloranti, cere e vernici naturali: ma spendo meno a cercare da un robivecchi e a restaurare).
me stavo giusto chiedendo che fine gaveva fatto Milost…che giustamente mica cazzade la scrivi da una scrivania dell 800 da un computer (no de mediaworld..chissa perchè su questo nessuni disi niente) fatto a posta da qualche artigiano dell’informatica, sentada su una caregheta della fine del 900..speremo che almeno el tocco de pan con la nutella che la sta magnando sia de oggi 🙂
Milost xe donna? chissa perche gavevo sempre letto Miloš 🙂
si anche mi la go tratada come un omo per quasi un anno desso che so che la xe femminuccia infatti mi rivolgo a lei con tutti gli onori ehehe 🙂
Alpino, voli basso…io i mobili me li sono restaurata da sola, spendendo pochissimo!In questo il mio suggerimento: riscoprire i robivecchi e le cantine. Il computer è un rudere, lo ammetto,ma è più che sufficiente. Che vuoi, ognuno ha le sue manie!P.S. Il pan secco non mi dispiace.Alla nutella preferisco il digiuno. Perchè dovrei usare una caregheta della fine del 900? Tua estetica o humor che non capisco?
Ho riso anche io, Alpino caro, perchè nessuno capiva, e tutti pensavano che fossi uomo. Incredibile come la personalità non ha sesso,glielo dobbiamo attribuire attraverso informazioni “sensibili”….
IKEA???QUANDO HA APERTO A VILLESSE SI POTEVA FARE LA DOMANDA X ENTRARE COME COMMESSI O MAGAZZINIERI E SEMBRAVA UNA COSA SERIA.
RISULTATO?CHE VENIVI ASSUNTO CON COOPERATIVE ESTERNE PERLOPIU’ SOTTOPAGATO A TEMPO DETERMINATO PER POI QUANDO TI SCADEVANO I PRIMI 2-3 CONTRATTI ESSERE MANDATO VIA.
QUESTA E’ IKEA.
UNA VERGOGNA!
brava Milost!
humor che non capisci 🙂 scusa se la tua scrivania è di fine 800 e cerchi le cose dai rigattieri (robivecchi in che lingua è? :-)) minimo minimo te gaverà na sedia vecia su cui sentarte
@Mario Figo…
a quindi le persone de Gorizia che conosso che lavora li e desso ga el contratto a tempo indeterminato in realtà xe dei cloni de gente morta…
@41 e io che per “colpa” del Doge, che continuava (a me!!!! 🙁 ) a trattarmi da maschio, mi sono dovuta banalizzare il nick, da Flores che aveva un suo perché assolutamente patòco ?!
51alpino UNI ISO 9001
chi? con quali mansioni? quanti?
che ne conosso mo almeno 4 muli de 26/27 anni due mule e due muli, una de questa xe tipo responsabile de reparto e no la ciapa niente mal, ripeto in 4 li conosso mi l’ikea xe grande e dentro ghe lavora tanta gente quindi no savessi dirve, comunque anche se solo 4 a tempo indet e altri a tempo det gia solo per questo l’Ikea il suo lo ha fatto.
52. Fiora, Flores era bellissimo!
quei due no capissi niente de babe. un xe perso dietro la merry xmas e l’altro xe perso drio a progetar mensole.
🙂
🙂 🙂 te spudassi ta un ocio ma te me fa tropo rider! tontolon! 🙂
54alpino UNI ISO 9001
se da lavoro ha fatto il suo. se in modo continuativo si puo dire che di questi tempi non è cosa da poco.
@ alpino
all’inizio un conto iera ikea ed un conto le cooperative che gestiva rifiuti + magazzino (la prima non la ricordo,la seconda iera la biodin de Bologna).
sottopagati,con orari assurdi, disorganizzate, e le assumeva/licenziava come piover.
causa disorganizzazion,poi ikea ga pensado (ben) che ghe fossi costado meno,ottenendo migliori risultati, far de sola,riciclaggio a parte se no sbaio
alpino o te son bon de riconosser una baba nianca se te ghe sbati contro. anche se te ga l’atenuante che al giorno de ogi cveerti omin xe più babe dele babe.
Forse te ovevi provar a spudarme tal ocio a gusti. iero drio de ti e no te se ga nianca acorto. e non son tanto picio. 🙂
si come drio de mi e dove?
http://www.youtube.com/watch?v=wAVxAQq5f9k
Ma in bielorussia c’e’ l’Ikea?
coss te disi maja, la pol andar ben pei nostri due golubčiki?
http://www.youtube.com/watch?v=NNC0kIzM1Fo
ottima scelta, mr. mensola.
podessi andar ben anche questa:
http://www.youtube.com/watch?v=o2EW9RM2LGA
adesso i comessi che lavorano li cosa faranno
@67 kaiman
Ha detto Alpino al post 54 che l’Ikea ha già fatto il suo, quindi non strapazziamo l’azienda adesso.
@55 ah Milost , digo sempre mi che a noi Triestini i ne porta via tuto…perfin i nick ! 🙁
@56 e meno male ch’el discolo c’è! un pò cavalier un pò guascone , ma ben aldilà de un nick fuorviante, sempre perfettamente… ” orientado”! 😉
nick fuorviante? per la cronaca dimaco iera el ladron cativo picà sula croce vicin gesu tal buona novella de de andrè. gavesi voludo usar tito (altro picado inseme a gesù ma che se ga redento al’ultimo momento, no me piasi i voltagabana del’ultimo momento))come nick, ma dimaco me xe più affine.
@31 Fiora:
son d’accordo con te, ma purtroppo quello che ti “shape” ancora prima dei mobili, rendendoti pecora, sono ste conigliere in cui ci, o almeno mi tocca vivere, magari “open space” (eufemismo anglofono per senza ingresso-senza disimpegno-senza cucina). I miei mobili, a parte due pezzi Ikea (a onor del vero: han quasi 20 anni e sono in ottima forma), sono mobili in legno fatti da mio marito e mobili ecologici in legno massello (Milost 42): cari, senza dubbio, ma un legno, un profumo che ti cambia la qualità della vita! Anche per la bella sensazione di aver evitato: made in china, formaldeide, disboscamento selvaggio, ecc ecc. Non commentate con battutine sul prezzo, vi prego. Son scelte di vita. Dopo più di dieci anni di matrimonio non abbiamo ancora finito di arredare casa.
Chi la pensa come me si ritrova però a dover comprare per forza da produttori austriaci o tedeschi (se sbaglio son contenta, correggetemi!): un imprenditore locale che si svegli in questo senso, invece di fossilizzarsi sulla concorrenza a cinesi e ikea?
@71 cristina
I mobili in legno massello e senza formaldeide li trovi anche al Bambù a Fiumicello http://www.lagepbambu.it/
per la verità io vorrei farmi fare una libreria di cirmolo, costa una botta, ma è eterna
#62 http://youtu.be/zyVj0d9yo20
vedemo se te indovini chi xe la giovinetta che compari nel video 🙂
ho qualche pezzo ikea ma non tutta la casa arredata ikea, il letto per esempio, robustissimo, sarà anche omologatol’arredamento ikea, ma chi se ne frega? molti di quelli che lo sostengono sono omologati comunque, inseguendo la moda del momento che li omologa, eliminando giacche ancora buone o borse ancora buone perchè “non è più di moda”, tutti omologati fin da ragazzini con le stesse scarpe, gli stessi colori, lo stesso zaino, i calzoni cascanti e il cellulare in mano, compatibilmente con le proprie tasche , quello più gettonato. Chi viene a casa di ciascuno di noi con mobili ikea, anche se trova un arredamento omologato non viene per vedere i mobili , ma per condividere un momento, e la personalizzazione di ciascuno fa la differenza, uno stesso tavolo o mobiletto ikea viene impregnato dallo stile di ciascuno di noi, dagli altri arredi, dai profumi della propria casa
Jasna a quel negozio mi riferivo prima .Ho trovato cose fantastiche, legno massiccio trattato ad olio, a prezzi decisamente umani.
In ogni caso la cameretta della figlia è Ikea e lei la adora (in effetti è veramente carina).
Il mobile computer dello studio pure .
E la ciambellona dove dorme il cagnone, anche quella apprezzatissima dall’utenza!
capitan
no verzo nianca. so za che xe la figona che profana le tombe.
(però sta roba che nissun fora de chinaski (e forsi de ti) gabi capì perchè che la go messa, un poco me urta. :))
profana tombe?
Questa poi… ma l’Ikea fa anche casse de morto?
NO
capitan
te fa el mona solo per el gusto dela batuda?
(http://www.youtube.com/watch?v=HR9uzRTAqSc)
(Ritiro tutto e taccio, però maja, gli U2… te prego 😉 )
(eh, bon, capitano, ricordi di gioventù. ognuno ha le sue debolezze. pensa che li ho anche visti in concerto. zweimal. però ho visto anche lou reed. me refo in corner?)
mi go visto i nirvana ma solo una volta, i pink floyd tre volte, i metallica, bryan adams, tote hosen, rammstein, westernhagen, exploited, rage against the machine, gnr, genesis gli u2mai. no xe il mio genere, ah dimentigavo i boehse onkelz
( ego te absolvo 😀 )
http://www.youtube.com/watch?v=pugYpCUpFes
che bello esser giovani, la canzone si chiama io mi amo
dimaco me par la stessa canzon
http://www.youtube.com/watch?v=oDDVR31mMhY
ma scuseme qui a voi ve piasi legni massicci, biologici, senza formaldeide, lasadi secar sotto un letto de capussi garbi taiadi da foreste protette e 8000 mendade varie…bon ognun ciol quel che vol dove vol, se te se vol far el letto con le cassette per i peri o per i pomi fallo! ma perchè siete così intransigenti e soprattutto vi opponete alla libertà di scelta anche degli altri che all’ikea vogliono andarci..liberticidi! e poi chissà come mai xe tutti qua quei che ga i mobili in legno “alternativo” magna pasta con oio dell’Himalaya se neta el cul con carta biologica, mangia solo frutta da frutteti ecosostenibili e usa borse riciclabili…vardeve i pìe e diseme quanti de voi no ga addosso zavate o scarpe fatte da muletti del terzo mondo invece de star li a menarmela con la panca all’essenza de melograno del borneo…volessi proprio veder
Ah per inciso sto scrivendo da un pc su una scrivania Ikea con drio una liberia ikea…
(capitan, dimaco
ah, ma voi sé del partito del pogo. raus, molesti!)
si la melodia xe la stessa. infati ich lieb mich xe una cover in tedesco:
ragaza vuoi fare un numero vieni da me,
io sono il più bello e te lo procuro tutto.
io mi amo , tu mi ami.
più o meno questa è la traduzione della coanzone in tedesco
alpino basta che sia tutto UNI ISO e nisùn se la ciapa con ti.
Xe che noi volesimo star un po’ fora delle regole, te sa, semo i black bloc dela casa moderna.
anche se da quel live goi sempre preferido: eine dieser naechte (un’altra di queste notti)
no so. alpino mi porto anfibi quasi sempre(se te li vol te li pol ordinar dal sito dela legione straniera )
dimaco anfibi taglia 52 🙂
47 ms e ho difficolta a trovarli certe volte.
@70 Savevo mi! Dimaco el “nick fuorviante ” (perché un bicc bisex) iera el mio co’ me ciamavo ” FLORES” ! 🙁
Rilegite el mio post in questa…. 😉 chiave e te vederà che xè solo un aprezamento al tuo acume nel distinguer de primo acchito la feminilità in qualsivoglia aspeto la se presenti….
si voi siete i black block dell’eco sostenibile!
alpino, se ciama “black bloc”, e xe singolare.
se dixi “il black bloc”.
te son un amor fiora. grazie
OK Chinaski ok! e che caxxo! ve odio tutti bastardi..:-)
Alpino, te ga mai provà il guanciale fato de biocoli de lana biologica e trucioli de pino cembro? Se scalda de notte e profuma come star in un bosco dopo la piova…te se rilassasi, credime…quanto alla panca all’essenza di melograno del Borneo….il melograno ga funzioni molto rivitalizzanti…chissa, te podessi brevettar, magari mejo de afrodisiaci per via orale!
Milost el bosco dopo la piova da de umido e muffa..te volessi suggerirme un cussin che sa de muffa? ah ste babe antiche
alpino prova 3 cabernet prima di coricarsi una bella donna vicino e te vedrà
Ms!!! dove te ieri sparì? ma mi no go problemi de dormir me basta anche un sacco nero delle scovasse con dentro do coverte vece xe che go de occuparme della salute della Milost che se no ga i suoi mobiletti antichi, el cussin de trucioli de pino nano della calabria e la covertina de lana de piegora sarda scampada no la rivar a dormir..e no gavemo ancora tocà l’argomento tisane..mica te beverà bustine della coop 🙂
dall’ikea alle bustine de tisana … mi piace sto forum
Le bustine de tisana dell’Ikea non le goò ancora provade. Qualchidun le gà provade?
Io solo la pasta integrale a forma di renna
Me gà parlà ben del salame de renna, magari con un po de zivola (svedese) e aceto de bacche polari 🙂
ma perchè all’ikea vendi anche bustine de Tisana? no savevo, te vedi quante robe ne insegna capitan
I gà anche i anfibi in pelle de renna. E le divise da nazista svedese. Ah tutto rigorosamente montabile.
109capitano
20 ottobre 2011, 17:23
Ah tutto rigorosamente montabile.
anche le commesse?
Te monti le renne? Va ben che gusti xe gusti…
Poi no rivo capir tuta sta pasion de maniar robe foreste. No xe patriotico, e no te sa cos’che i meti dentro, e ghe fa mal la bilancia dei pagamenti, e ghe fa mal la bilancia in candoto.
Meio nazional
@110 ” comesse ” che ??? xè de tropo tempo che no se minacia colegio, qua! 🙁
chiedevo se anca le comese le iera montabili come tuto il resto li dentro
Una question del tuto disinteresada, garantissio mi per lui. Parola.
Mi vivo in un castello del ‘300, parché no me piaze ‘sta omologazion dei condomini.
No guido ‘na volgare machina, ma ‘na carrozza dei tempi del Franz Joseph, trainada da do cavalli lipizzani.
Me vesto co vestiti rigorosamente ecologici, tipo filo de baco da seda che magna solo gelsi ecologici e vive ne l’Himalaya, scarpe de bambù del Borneo, maglioni de lana d’angora che però co ti tosi el cunicio ti ga da domandarghe permesso.
Po’ scrivo su na scrivania in quercia del ‘700 che però no ga dovesto tirar zo alberi par farla, dormo su guanciali che de note vien fora ‘na spussa de bosco al tramonto, me svegio al canto de l’usignolo (biologico) e magno solo roba biologica marcada Slow Food.
Oviamente no vado a curarme in ospeal, che tanto te massifica.
Spendo dai 10 a 20mila euro al mese par tuto ‘sto ambaradan, ma la me coscienza xe candida come un nisiol fresco de bucato (ecologico).
A morte l’Ikea e ‘sti quatro cancari de capitalisti massificatori: viva l’elite!
L.
@114 &115 “montabili” in sto contesto me perplimi e ve costerà caro a voi do’ ” in associazione tra di loro e con disegno criminoso…” 😀 😀 😀
Beato ti, Luigi, che te ga tanta moneta in scarsela…ma te sa, se pol far ben anche con do lire, e lì xe la vera elite, quei che sa far ben secondo la loro opinion, ovio, anche con do lire…pensa, anche le tisane te se pol far solo, basta saver cossa e dove e quando tirar su dai prati…
ma le ga le istruzioni de montagio? le comese intendo oltre che i mobili.
Obbiezzione, Vostro Onore. In virtù del combinato disposto ecc. è mio dovere e privilegio far rispettosamente notare che, essendo il sottoscritto del tutto carente dal punto di vista delle arti grafiche e scevro di qualsiasi talento in materia, non è da ritenersi applicabile a quanto sopra esposto l’appellativo di ‘disegno criminoso‘. No pol eser – massimo massimo rivo disegnar quadrati e triangoli, cerci no se ne parla nianca, figureve far schizzi a matita de donnine discinte. Semplicemente no son bon, e i miei scaraboci non che no volesi eser criminosi, xe che anca metendoghela tuta più che somiliarghe ale istruzioni per montar robe de Ikea no ghe la fà (testi in cinese patoco compresi). Ci appelliamo dunque alla clemenza della corte: fene almeno veder ste commesse, e dopo vedemo se val la pena de montar e smontar o se merita piutosto rotamarle come che le sta (bidon blu o verde?). Magari no le ga nianca la brugola alegada, o la xe de la misura sbaiada. O magari i ga fato confusion cole istruzioni, e nel far e disfar zercando de combinar i tochi se trovemo a gaver fato un novo Frankenstein jr. (castel de Bora Nera ululì, antifurto ululà). No me piasi quei film, meio quei de Pierino dei ani setanta.
@ Milost
Vedi cara: ho un fratello falegname, che mi dice che praticamente oggi nessuno si fa fare una scrivania in noce nazionale, visto che il costo viaggia dai 5 ai 10.000 Euro, per una cosa “fatta bene”. Oltre a ciò, quel tipo di mobile è fuori moda: nemmeno negli studi notarili usa più.
Ikea fa il paio con l’agricoltura e l’allevamento intensivi, con la produzione in scala, con i condomini, con le vacanze a Rimini, con gli ipermercati: con tutto ciò che permette al nostro mondo di sfamare circa 5 miliardi di persone (gli altri muoiono di fame).
Se tutti avessero una scrivania in noce, non esisterebbero più noci. E all’epoca in cui la tua scrivania è stata costuita, probabilmente il committente era il signore del paese: solo lui aveva quel tipo di manufatti, e gli altri si ammalavano di pellagra.
Tutto qua.
L.
personalmente non ritengo il noce così pregiato. come gia detto la preferirei in cirmolo. secondo me hanno sopravalutato troppo il noce.
poi ovviamente se vuoi una roba fata bene e di alta qualità bisogna pagare, inutile discutere.
cirmolo. po slovensko?
in italiano pino cembro in sloveno cemprin o svicarski bor.
danke.
bitte
@121 vero Luigi. Ho voluto a tutti i costi un tavolo di noce nazionale MASSELLO,(NON pannellato noce!)con garanzia scritta. Me l’ha fatto il sig.Bonfante di Monfalcone con fabbrica a Cerea e gliel’ho praticamente “estorto” a duemilacinquecento€, quattro anni fà.
E’ la cosa più bella che ho in casa e quando sono un pò giù ne ammiro le inconfondibili venature, nella sua linea pulita senza imitazioni di stile e penso tra me ” a thing of beauty, is a joy forever…”
@120 e lo chiamavano l’UNICO! GRANDE UFO!
😀 😀 😀
Dimaco & Ufo,…siché me volessi far creder ch’el “montagio” dele comesse da parte vostra escludeva qualsiasi acezion erotica???? mah! 😉
Leggere interventi di fervidi anticomunisti in difesa dell’omologazione dei gusti in salsa funzionalita scandinava… mi mancava.
funzionalista… a quando l’elogio dell’uniforme maoista?
#121 “Ikea fa il paio con l’agricoltura e l’allevamento intensivi, con la produzione in scala, con i condomini, con le vacanze a Rimini, con gli ipermercati: con tutto ciò che permette al nostro mondo di sfamare circa 5 miliardi di persone (gli altri muoiono di fame)”. Tesi mooolto discutibile. Molti sostengono che è proprio l’economia di scala e la globalizzazione ad affamare buona parte della popolazione. E teorizzano il ritorno al locale: non sarebbe meglio che i cinesi e gli europei si coltivassero le proprie terre (invece di riempirle di cemento e asfalto), invece di comprare enormi appezzamenti in Africa dove poi le popolazioni locali muoiono di fame? E importare l’aglio dall’Argentina invece che piantarla a Fiumisèl quanto costa in termini globali? Un ettaro di agricoltura biologica rende enormemente di più rispetto a un ettaro di agricoltura intensiva, crea più occupazione e non provoca esternalità: quanta gente in più mangerebbe se se ne facesse di più? E se con il granturco che diamo alle vacche o bruciamo nelle centrali “ecologiche” a biomasse facessimo polenta? Non sono sicuramente l’agricoltura intensiva, gli ipermercati, ecc. che sfamano il mondo. Tutt’altro!
@@@ vari – Gli articoli IKEA vista la quantita’ disponibile “off-the-shelf” a prezzi molto bassi , ha un cliente importante non visibile che sono attivita’ temporanee di uffici,cantieri,riparazioni, navi,posti di ristoro ,chiamati a corve’con poco preavviso e che lavorano per tempi relativamente brevi ,max 3 mesi con squadre che vanno da 20 a 100 persone.Il materiale IKEA non resiste ad impieghi pesanti ,difficilmente resiste a 1/2 montaggi/smontaggi. Finito il lavoro generalmente viene abbandonato e diventa “res nullius” ,pertanto e’ monouso, non c’e’ convenienza al smontaggio,trasporto,magazzinaggio, il valore dell’usato e’ irrisorio.Per attivita’ di questo genere e’ funzionale perche’ trova tutto in un unico luogo in breve tempo ” One -stop-one-shop”
Luigi, cosa cavolo vuol dire fuori moda? Chissenefrega delle mode! E il signore che si è fatto costruire la mia scrivania tanto tempo fa ha sfamato il falegname e la sua famiglia, esattamente come Ikea sfama i suoi operai e dipendenti. E se invece di cementificare con centri commerciali, piantassimo boschi di noci, ne avremmo anche per farci il fuoco nel camino, non solo le scrivanie per quei dieci di noi fissati con il legno massiccio. Te vol Ikea? Tientela.Adesso mi hai stufato!
@134 non prendertela Milost, il mondo è bello perché è vario, in una stessa abitazione possono convivere legni nobili e tamburati, nonchè plastica, ma tra i dieci massello fans…mettici anche me! 😉
@129 Flora, ad una domanda testé precisa non posso che rispondere con un chiaro deciso e categorico forse. Penso che dovresti comunque prendere in debita considerazione l’aspetto ludico dell’esercizio: c’era un tempo in cui noialtri si faceva gara a chi montava in meno tempo una tenda canadese, poi è venuto il periodo delle gare di smontaggio e rimontaggio del motore della Vespa. Rinnovarsi è un imperativo univerale, per cui ogni tot anni va sì cambiato l’oggetto delle nostre attenzioni, ma è giustamente immutabile l’ideale sportivo della competizione – nel più puro spirito olimpico: più questo, più quello e più quell’altro ancora, e al bando i concorrenti professionisti. De Coubertin è il nostro ispiratore teorico, Giochi senza frontiere quello pratico, terra terra. Vinca il migliore, ma il criterio ce lo facciamo noi ed alla fine della gara todos caballeros comunque.
Ma forse la sto facendo troppo lunga. A domanda ririspondo: escudo che l’interesse nei confronti delle proletarie sfruttate ed alienate potesse avere una qualsiasi accezione eretica. Siamo gente seria e pia, noi (quando conviene).
si narra che il mondo sia bello perchè è vario, peccato che qui dentro vi state scagliando tutti contro un negozio di “massa” preferendo ad esso la qualità del mobilio fatto ” a mano”..ma allora il mondo non è bello perchè è vario, cari, visto che ciò che è vario vi è avverso, ciò che non è come a voi piace vi è ostile..mi chiedo come mai susciti in voi, che sembrate aperti ed accoglienti verso tutti ma in realtà chiusi ed arroccati, tanto ribrezzo un cubo di cemento chiamato IKEA ma allo stesso tempo non susciti lo stesso effetto un cubo, sempre di cemento, chiamato Mediaworld, Mercatone uno ecc ecc, forse perchè il mondo oltre ad essere vario probabilmente è ipocrita..chissà, la mia scrivania IKEA ha subito 2 smontaggi e rimontaggi e non crolla, tanto per dirlo al sig. Lozar.
Perdonate ovviamente lo scrivente che si permette di comunicare con voi a mezzo truciolare in luogo del massello a voi tanto caro.
Insomma ufo nelle più recondite fantasie del medio maschio italico (ma non solo) la divisa blu oltremare e giallo canarino dove si piazza in classifica? Prima o dopo l’infermiera? 🙂
@136 SEEEEEE…. 😉
Scagliando? Caro alpino, il senso critico è alla base del nostro ragionar.
Non voglio rinunziare al mio gusto in nome dello slogan. Che sarà mai se compro una pignatta, tecia o scudjele o cameretta scandinava?
L’importante è non cadere nel subdolo tranello di non pensare un attimo e fiondarsi nella panza del mostro bi (o mono) colore perchè ‘tanto lì costa meno’. E’ lì che ti freghi caro mio.
Mantenere vivi senso estetico ed economico. L’uno senza l’altro ci portano nel kitsch o nel grigiume.
@137 ‘mazza che litigioso sto Alpino! 🙁
per quanto mi riguarda come del resto chiaramente espresso nel post 135, a me va bene questo e quello e pure la plastica , con preferenza per il legno pieno possibilmente di casa nostra, laddove possibile (e vorrei vedere che no…)
Per questioni d’impiego e pure di… di budget, ovviamente possibile non è sempre.
Allora? che c’è di border line a esprimere queste preferenze da signora Fantozzi Pina qualsiasi? Bisogna stare a polemizzare sulla normalità? 🙁
sacagliare si..tra questo e l’altro post avete totalmente smontato l’Ikea..ora non vi resta altro che imballalarla e metterci le istruzioni per il rimontaggio da qualche altra parte.
Mi tocca leggere qua dentro che se fossimo in condizione preindustriale il mondo starebbe meglio. Ognuno avrebbe la sua scrivania in noce dell’800, ognuno mangerebbe l’aglio coltivato sotto casa, ognuno avrebbe la TV (a no: quella no), il telefonino (no: quello anche no), il computer (siamo pazzi: quello proprio no del tutto), internet (roba da fantascienza), l’automobile (nemmeno da pensarci), mangerebbe quattro pasti al giorno (in sogno!), avrebbe le ferie pagate (a Barcola), la pensione (altro sogno), la corrente elettrica (ma che corrente: candele fatte a mano!), il corso d’inglese per il figlio (solo se emigra, però), gli ospedali (unica cura: il salasso, come nel ‘700), il porto sotto casa primo nel mondo (non ci sono traffici: i porti non servono) eccetera eccetera.
Ragazzi: leggetevi com’era il mondo preindustriale, prima di blaterare in tal modo.
@ Milost
Non volevo farti incazzare, ma sono costretto a confermare: il legno massello non esiste più perché non c’è abbastanza legno in tutto il mondo per costruire in massello. Se abolissimo l’impiallacciato, in pochi anni raderebbero al suolo tutte le foreste esistenti. Chi racconta che basterebbe piantare il noce per avere tutti il noce, non ha alba di come funzionano le cose: oggi l’Italia importa oltre il 60% del noce “nazionale” da altri paesi, perché la produzione non è riuscita a stare dietro alla domanda, visto che noi siamo i maggiori consumatori al mondo di tale legna.
E adesso ricorderò una cosa che mi fa scompisciare solo a pensarla. Perché l’Italia è il primo paese consumatore di noce nazionale? Perché in periodo d’autarchia il fascismo si “inventò” la parola “nazionale” e lo impose come “prodotto italiano”. E così il noce divenne il legno più usato, piacque e si impose al nostro occhio di “italiani veri”.
Il valore della produzione italiana è di circa 20/22 miliardi di Euro annui, su 80 miliardi di tutto il mondo.
La regione italiana che produce maggiormente il noce nazionale è la Campania, con circa l’80% dell’intera produzione italiana.
Viva!
Luigi (veneziano)
Lojze,
te ghe ga vissù nel mondo preindustrial che te sa tute ste robe?
Ah, no, dimenticavo, ti te sa sempre tuto, te son onnisciente.
Spero solo che no te sia Dio, perchè me confermassi nela mia idea che Dio xe fassista e cativo
@ sfsn
Ecco quello che crede che per conoscere la storia bisogna averla vissuta in prima persona.
Caruccio, sai che taaaanto tempo fa è vissuto un tizio di nome Giulio Cesare, sì? L’hai conosciuto e quindi ci credi, oppure non l’hai conosciuto, non ti fidi e lo ritieni una leggenda fascio-nazionalista?
Porello!
L.
“Ragazzi: leggetevi com’era il mondo preindustriale, prima di blaterare in tal modo.”
del tutto SIMILE a quello antecedente la rivoluzione d’ottobre.
eh, lojze oltre a saver tuto ga anche leto tuti i libri de storia…
Il tavolo di noce nell’epoca della sua riproducibilità tecnica
http://it.wikipedia.org/wiki/L%27opera_d%27arte_nell%27epoca_della_sua_riproducibilit%C3%A0_tecnica
per questo sa bene come si viveva prima della rivoluzione d’ottobre.
ah ! ORROREEEEE! lucidà manual cola gommalacca. El tavolo de noce nazionale. 🙂
Piccoli vezzi retro de una che comunque xè aggiornatella nel resto: jeans vita bassa-ma-no bassa come-l’anno-scorso-sto-autunno-basta-viola-va’ssai-l’arancio-e-la-borsa-picia-detta-clutch.
…perché cola lucidatura a polimeri sintetici vien quel lustro artificiale come una dentiera dela mutua.
sia nel caso ikea che mc spero in buoni posti di lavoro. sono la cosa che mi interessa. sui prodotti saranno gli utenti a decidere. basta che quanto venduto non provenga a sua volta da sfruttamento, o da aziende che evadono le tasse, o che commettano qualsiasi illecito o reato.
per tutti : TRESTE PORTO DI INTERESSE EUROPEO!!!
fonte UE.
@ sfsn
Ho un dubbio: tu hai quindici o settantacinque anni?
L.
@138 Kapetane moj, hai trovato proprio quello giusto per sapere cosa frulla nelle fantasie del maschio italico. Quel che passa la tivù, suppongo, veline ed escort e simili imitazioni di esseri viventi. Questa è solo un ipotesi nata dall’osservazione del comportamento in the wild, può benissimo essere un ipotesi del tutto errata, ma dal punto di vista funzionale permette di prevedere al 95% il comportamento dell’esemplare sotto osservazione. Tanto mi basta e dubito che valga la pena di approfondire – piuttosto dedico il mio tempo ad indagare sulle più recondite fantasie delle pulzelle del Litorale (puro interesse accademico, giuro, non vorrei mai si pensasse).
Ammetto che col blu oltremare ed il giallo canarino mi son trovato in difficoltà. Prima ho pensato a quale Länder austricao si riferissero tali colori, poi ho fatto la lista dei partiti e partitini, infine la folgorazione: Hellas Verona F.C., dice il wikipediolario. Che ci vuoi fare, in campo intellettuale sono un maratoneta – ci metto il tempo che ci vuole, più IVA, ma alla fine ci arrivo in capo al mondo e ritorno. Forse se fossi mai passato all’Ikea… immagino che le commesse smontabili lavorino in uniforme color calciatore. Confesso: le uniformi di qualsiasi tipo non mi ispirano, dagli odiosi grembiulini delle elementari alle ridicole monture dei… ma non si può dire, in questo paese libero c’è il reato di vilipendio. Comunque, no. Infermiere, hostess, vigilesse, suore, costumi da carnevale – mi sono altrettanto indifferenti. Apprezzo assai di più un sorriso del ‘contenuto’ che qualsiasi elaborato imballaggio dello stesso. Son fuori moda, e ci sguazzo.
la UE ha preso una decisione epocale, il porto di Trieste viene classificato come “SCALO DI INTERESSE EUROPEO” e al contempo sega il ponte sullo stretto!!!
Fiora, cossa vol dire clutch?
Mi niente gommalacca, tropo delicada sui mobili, cera, cera, cera, e giù olio de gomito per farla lustra. Quel xe il lustro che preferisso, domestico, come dir, no de lusso, che se te poggi il bicier bagna no xe la fine del mondo…arancion invece che viola? cavolo, iero cussì impegnada a star drio ale radicalizzazioni de Luigi che non me son acorta. Me va ben, basta che no vedo quei coloreti smunti, cipriati, che no te rivi a meterli asieme gnanca a morir!
Alpino, grazie del buonsenso!
ma son l’unica che no ghe frega niente dei mobili?
a me dei mobili interessa una sola cosa: funzionali e che durino nel tempo.
ufo mi preferisso la canadese nela tenda che una tenda canadese. ma no son razista per ui me sta ben anche una striac, boema o russa nela tenda. posibilmente tute alo steso tempo. 🙂
dimaco
stai attento a non fare figure del genere:
http://www.youtube.com/watch?v=88AaIrTNz7s&feature=related
ma la mia storia della tenda non è una speranza ma una fervida preghiera
eh, s’è capito, sì.
cio’ dimaco, te me ricordi questo:
http://www.youtube.com/watch?v=9XmF52WNgBI
chinasky una è banale, tuti sono capaci mi voio tre. ma solo per studiar il libreto cole istruzioni dela tenda
secondo mi come film porno no gaveria molto successo. troppa trama.
dimaco
se scrivi chinaski, con la I, non con la Y.
@166 Come porno magari no, ma come servizio di Studio Aperto in prima serata potrebbe funzionare.
jasna, si’, tra il servizio sui pompieri che salvano il gattino e quello sulla gang di vecchiette che rubano i buoni sconto della despar
166chinaski
il vero porno è la mercator che sta per essere comprata dai croati.
O subito dopo l’ennesimo filmato del backstage del calendario di Michelle Hunziker (sempre lo stesso da 4 anni! Ma gli domandano il bis???)
@169 Scusa ma non afferro la pornitudine della cosa
glielo metteranno nel cu.o.
jasna, non si discute dei gusti sessuali degli altri. 😉
infatti la fructal, diventata serba, partira con un nuovo prodotto: succo di BANANA!
provenienti dal porto di Trieste!
dimaco solo tre? Se il trend ne richiede almeno otto (in realtà undici ma tre condonabili). 🙂
+1 per la canadese, perchè il Canada l’è un paese bilingue, e el concetto me fa pensar ogni volta a quel manifesto de un diese ani fa, quel che diseva che “il vero bacio è bilingue“. Ve lo ricordè?
@Milost . Son d’acorda 🙂 che cola gomalaca xè un casin, ma ga una brillanteza inimitabile.
‘Lora ,per ‘desso el resta cussì, anche perché,(ma tien per ti,me racomando che no sapi el coriaceo… 😉 Alpino!) me go imparà a far i ritochi!!!.
Co’l sarà sput..à , PROPIO perché massel e no panelà! ghe demo ‘na rasciada e pò zo de cera e viva l’A!…che cussì me ligassi co’ un credenzin Bieder (-meier dei!) che go per le man… bypassando ‘il coloso Svedese’, sempre con bona pase del nostro Alpino! 🙁
ah! ogi vado all’Ikea per la verità…servi qualcossa? mi ciogo i copripiumoni novi. Economici, robusti ,belissimi.e anche una quantità industriale de quei potasacheti dele scovazze che nassi piatti come un foglio e che se li sera e i diventa un cilindro. costa 1euro e mezo. ghe peto drento un fior e xè un cocolo cadò giusto per non ‘ndar a man svode dele amiche a bever cafè (NERO E SENZA ZUCHERO!)
Ps:Dicesi clutch la miniborseta de tignir in man che no sta drento gnanca el portafoglio.
Solo telefonin e carta de credito. Basta e ‘vanza,no???!!! 😀
Un film porno non e’ tale se alla fine qualcuno non e’appicicaticcio 🙂
@ Fiora. All’Ikea ho trovato le lampade da notte con la batteria a luce solare: senza filo, dalla base si stacca una scatolotta che si mette al sole, e la notte una luce incredibile, da poter comodamente leggere…ah ‘sti Svedesi, non mi piacciono i mobili, ma queste stregonerie si.
@179 ne convengo Milost:
Appunto mi pare che ne tu né io abbiamo bocciato in toto…semplicemente fatto un distinguo!
Ah ieri Villesse straripava.
Dal paese dei balocchi me ne sono uscita un pò stravolta come sempre, ma appagata da 2 bellissimi copripiumoni e altra forse superflua chincaglieria, ma decisamente conveniente.
Ormai le casse tradizionali con addetta, sono ridotte all’osso, sostituite da quelle faidate 🙁 e pagamento col bancomat o carta di credito, con “istruttrice” che gira per dare una mano ai più impediti… nonono! io ero con l’amica! avendo fatto viribus unitis ci siamo destreggiate. un bel casino però, nonché significativo di ulteriori posti di lavoro eliminati…
@180 “qualcuno alla fine appiccicaticcio” Dimaco spero ti riferisca alla gommalacca! mi spiacerebbe fosse un appunto al mio testo…non vorrei passare in pole position precedendo qualche erudito utente della …Serenissima! 😉
ovviamente fiora, ovviamente. 😛
Ecco, i vendi i mobili boni e poi va a l’Ikea a comprar quei de cartòn pestà.
http://www.subito.it/arredamento-casalinghi/cassettone-biedermeier-gorizia-32495243.htm
capitano,
ma perchè te se ga cavà el cognome?
Capitan Alcol iera cussì bel!
Grazie sfsn 😉
http://youtu.be/7YPFq2d021U
sempre vuoto??? quando ci vado io e sempre un casino….comunque sono altamente ridicoli ..mi sono dovuta portare a casa un divano perche’ le spese di spedizioni ammontavano a aquasi la meta’ del costo del divano….tutto perche’ non tutti i comuni rientrano nelle loro liste….per progettare una cucina e’ diventata un odissea…ho buttato 2 giornate per niente …tutto per mancanza di personale ..e personale che non sta al suo posto e bisogna cercarlo per tutto il negozio…alla fine la prendero’ da qualche altra parte….