14 Ottobre 2011

Municipio di Monfalcone, ristrutturazione al via nel 2012

I lavori per la sistemazione dell’edificio di piazza della Repubblica, che ospitava gli uffici comunali ed è attualmente chiuso per pericolo crollo, inizieranno nel 2012, indipendentemente dal risultato dell’asta per il Mercato Nuovo, attualmente in vendita per una somma di 3 milioni di euro. Come soluzione alternativa, infatti, l’amministrazione comunale di Monfalcone sta anche pensando a una possibile permuta sulla scia di quanto effettuato per il parcheggio di via Giacich. In pratica, i lavori per la sistemazione del Municipio potrebbero avvenire in parte con un finanziamento diretto (e 2 milioni e 100 euro sono già stati stanziati dalla Regione Fvg) sia con la permuta di uno degli immobili di proprietà comunale e già inseriti nella lista delle alienazioni.

«Dire quale al momento è difficile – spiega l’assessore alle Finanze Francesco Martinelli – sarà una valutazione che spetta agli uffici. Come Comune abbiamo un piano di alienazioni che conta l’ex-Inam come il Mercato Nuovo come Casa Mazzoli, e in questo ambito potrebbe essere individuata una eventuale permuta».

«Sicuramente – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Massimo Schiavo – è necessaria una riflessione affinché si proceda a un recupero dell’edificio e, contemporaneamente, alla sistemazione degli uffici presenti nelle altre sedi».

Attualmente, i servizi comunali prima insediati in piazza della Repubblica sono divisi in più sedi: ex-Albergo Roma, ex Pretura, via San Francesco, ex- sede dei Vigili Urbani. Il costo totale del restauro del municipio viaggia sui 6 milioni di euro.

L’avvio dei lavori è previsto, in ogni caso, per l’anno 2012. La messa in sicurezza ”di minima” dell’edificio è infatti già in atto: la parte centrale è stata rinforzata mentre la torretta, che ha subito i maggiori danni, viene continuamente monitorata. La previsione dei tempi del cantiere conta almeno due anni di lavoro.

«Non è poi stato abbandonato il discorso del Parco Rocca – spiega ancora Schiavo – ma si deve considerare che si parla sempre e comunque della possibilità di ospitarvi uffici di valenza mandamentale. Anche i servizi comunali, infatti, sono parte del cuore della città, e non vogliamo certo spostarli dal centro».

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