Mercoledì 12 ottobre 2011, ore 17,00 presso la Biblioteca Statale di Trieste , Largo Papa Giovanni XXIII 6 – Trieste
Presentazione dei volumi:
Il tempo dei confini e Un’epoca senza rispetto
Il tempo dei confini di Franco Cecotti,. Atlante storico dell’Adriatico nord-orientale nel contesto europeo e mediterraneo 1748-2008, in collaborazione con Dragan Umek
con allegato Un’epoca senza rispetto. Antologia sulla questione adriatica tra ‘800 e primi ‘900, a cura di Fulvio Pappucia, in collaborazione con Franco Cecotti
Editore: Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli Venezia Giulia, Trieste 2010-2011.
Introduce Gian Carlo Bertuzzi (Presidente IrsmlFVG)
interviene Dragan Umek (Università di Trieste)
Saranno presenti gli autori
I confini sono una struttura complessa degli stati moderni e quando cambiano frequentemente, a causa di guerre o per accordi internazionali, rendono ancora più complicata la comprensione della storia di cui essi sono il segno più evidente e duraturo nel tempo.
La nostra regione – come è ben noto – è uno di quei territori che la storia ha segnato con confini, la cui mobilità ha condizionato la vita e il destino della gente che vi abita; ma non è certamente un caso insolito nella storia dell’Europa. Anzi la formazione degli stati-nazione appare spesso come la ricerca di confini da imporre o da accettare (meno spesso da condividere) in tutti i continenti.
L’atlante Il tempo dei confini pubblicato dall’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione di Trieste, risultato di una ricerca pluriennale di Franco Cecotti e con alcuni contributi del geografo Dragan Umek, ha proprio lo scopo di rendere più comprensibile la complessità delle vicende storiche della Venezia Giulia e del Friuli, attraverso i cambiamenti del confine, ma confrontando tale mobilità con gli eventi dell’Europa centrale e orientale, fino agli Stati del Mediterraneo meridionale, del Vicino oriente e del Caucaso.
La struttura del volume si fonda su una serie di carte base, che rappresentano tre aree geografiche di diversa estensione e scala (Europa centro-orientale; Dalmazia e Balcani occidentali; Alto Adriatico) collocate in sei momenti distinti dal 1748 al 2008. Altre carte geografiche (senza indicazione di scala) illustrano situazioni particolari (locali e internazionali), che interessano le ripartizioni territoriali rappresentate nelle carte base, tra queste la spartizione della Polonia tra ‘700 e ‘800, il confine militare austriaco del sec. XIX, le Zone di Operazione Litorale Adriatico e Prealpi (1943-1945), la recente contesa sul confine marittimo tra Slovenia e Croazia, e molte altre.
I testi che accompagnano le carte geografiche sono concepiti come ampie didascalie: contengono sostanzialmente informazioni sugli eventi che precedono la formazione dei confini rappresentati (dal 1748 al 2008), i trattati che li hanno determinati e l’evoluzione successiva. L’atlante si conclude con sei appendici di complemento, tra cui un Dizionario tematico e geografico, una Scheda demografica e una Scheda con toponimi plurilingui.
Il volume si presenta quale indispensabile strumento didattico e divulgativo, tanto che viene accompagnato da un volume, allegato gratuitamente, dal titolo Un’epoca senza rispetto che in forma antologica propone una selezione di scritti di autori impegnati, nel primo Novecento, nel dibattito politico sull’Adriatico orientale (Litorale austriaco, o Venezia Giulia; e Dalmazia), principalmente con scritti di Angelo Vivante, Ruggero Timeus e Henrik Tuma. La parte antologica, curata da Fulvio Pappucia, ha lo scopo di evidenziare come i cambiamenti di confine e la formazione degli stati-nazione, sono stati accompagnati da un dibattito intenso all’epoca in cui stavano tramontando gli imperi sopranazionali, come l’Austria-Ungheria o quello Ottomano, ma anche da riflessioni storiografiche che si sono snodate per tutto il Novecento.
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