Dopo la pioggia, un bellissimo sole con bora. Nonostante il vento forte, oltre 200 equipaggi si sono iscritti ieri, e il saldo provvisorio sale a quota 1.250. Ed è tutto pronto per la serata di concerti di oggi (qui tutti gli eventi in programma) e la regata di domattina.
In veloce passaggio su Trieste, la perturbazione, che ha segnato il limite tra la lunga estate e un clima più fresco, ha impegnato oggi gli organizzatori della Barcolana. Il meteo di ieri, infatti, ha costruito le perfette condizioni per l’arrivo della Bora, che ha fermato tutte le regate odierne e tenuto chiuso il Villaggio Barcolana, ma ha anche spazzato il cielo in vista del fine settimana.
Le raffiche di vento hanno raggiunto in giornata i 60 km/h lungo le Rive, e le barche lungo le banchine hanno rinforzato gli ormeggi. Una città spazzata dal vento, le onde che si nebulizzano a pochi passi da piazza dell’Unità d’Italia, hanno dato il benvenuto anche a uno dei protagonisti di Barcolana di Carta, Enzo Maiorca, arrivato oggi a Trieste, uno tra i più grandi apneisti di tutti i tempi, che domani alle 18.00 presenterà nella Gas Natural Arena Barcolana il suo libro “Sotto il segno di Tanit”. Incontrando oggi i giornalisti, l’apneista ha posto l’attenzione sul dovere, che noi umani abbiamo, di passare i valori che contiene il mare e la marineria alle nuove generazioni, e la Barcolana si pone, concretamente, questo obiettivo.
Tutti a terra, gli equipaggi hanno utilizzato la giornata di imprevisto relax affollando i circoli velici triestini, in un grande clima di festa e amicizia marinara. Cino Ricci, che ha visto sospesa la regata con i suoi G34, l'”Italia dei Venti”, si è focalizzato sulla regata: “La Barcolana per me è sempre una festa, una festa che è cambiata nel tempo. Trasformandosi da una regata per pochi amici alla regata di tutti. E’ l’evento velico con il più alto numero di partecipanti al mondo. Credetemi non è un’etichetta data dagli organizzatori ma la verità, e ve lo dice uno che il mondo l’ha girato per intero”. Un Mauro Pelaschier in versione poetico-goliardica ha dichiarato che “Essere in Barcolana significa tornare a casa. Arrivo dalle regate di Saint Tropez, dove c’erano 600 scafi. Bellissimo, ma non era casa. Stare qui mi fa sentire bene e permette a tutti i velisti, professionisti e non, di diventare protagonisti sia a in mare che a terra, dove ci scateniamo fra battute e brindisi nei baretti”.
ma cossa barcolana tipicamente friulana! la vera regata resta la coppa d’autunno, come se ciamava una volta (ma chi gavessi mai pensà de ciamarla barcolana) altro che vip, i vip iera i veri triestini col morbin! e dopo la regata coi linzioli veci se femo un spriz
pupoli e rivendicazioni!
Trieste città dele clanfe! 😀
https://bora.la/2011/07/05/i-misteri-di-trieste-la-citta-delle-clanfe/
ciò, no xe miga che gasnatural gà ciamà enzo maiorca che el nè fazzi corsi de apnea in vista del rigassificator?
Per entrare nella Gas Natural Arena bisogna indossare la maschera anti-gas?
http://www.youtube.com/watch?v=n3vhPEdHtT8
Rive e el mega tendon ‘tipicamente friulano’. Mettemola cussí, al prossimo Friuli doc, mettemo su un mega tendon con teran e vitovska a fiumi.
jota a tonelade, crauti e laganighe comprese.
sto ala barcolana tuti se domanda una roba sola…
http://www.flickr.com/photos/pierovis-ciada/6223846716/in/set-72157627846593144
quoto appieno teran al 5 e al 6.
5, 6, 8 … me par che nianche sto anno no iera proibido…
Dopo un’ora e qualche minuto, dal mio pergolo al Faro go visto passar per prima la vela blu con la scrita ” GAZPROM” del Maxi Jena de Mitja Kosmina.
Fata , dei! 😀
Simčič primo, Kosmina secondo. Olè!
(anche mi li vedo dal pergolo. prrrrrrrt!)
Vero, Majci! retifico…stavo cusinando e i me ga fuorvià 🙁 : (