7 Ottobre 2011

Sgominata a Trieste banda di rapinatori: sequestrata la stamperia e un milione di dollari falsi

Una banda criminale composta da cinque cittadini italiani, che negli ultimi mesi avevano messo a segno diverse rapine in banca, è stata sgominata dalla Squadra Mobile di Trieste. I dettagli dell’importante operazione sono stati illustrati questa mattina in Questura.

Le indagini erano incominciate nel mese di giugno, subito dopo una rapina commessa nel capoluogo giuliano ai danni di una filiale del Monte Paschi di Siena, da due malviventi travisati.

Dalle primissime indagini gli investigatori riuscivano ad identificare uno dei rapinatori, Claudio Polloni di 58 anni originario di La Spezia, individuato dall’esame delle immagini del sistema di video sorveglianza e da alcune testimonianze.

La prosecuzione dell’attività investigativa consentiva di risalire a tutti i componenti del gruppo, che nei giorni scorsi si riuniva a Trieste per la commissione di un’altra rapina nel capoluogo giuliano.

Oltre a Polloni, capo indiscusso della banda, venivano identificati Domenico Russo di 37 anni, Salvatore Romano di 50 anni, Olga Di Marzo di 29 anni, tutti originari di Napoli e il basista del gruppo, il triestino Gian Luca Gangale di 46 anni.

I rapinatori, dopo diversi sopralluoghi effettuati per giorni nei pressi di numerosi istituti di credito, prendevano di mira la banca Popolare di Vicenza a Muggia, comune in provincia di Trieste.

Romano e Polloni entravano nella banca verso l’una di ieri pomeriggio, quest’ultimo travisato con una parrucca in possesso di un taglierino e una bomboletta spray urticante, ma venivano subito bloccati dagli agenti appostati all’interno.

Russo e Gangale, rimasti fuori dalla banca, erano fermati poco dopo a bordo di un’autovettura e di una motocicletta, mentre Di Marzo veniva fermata nei pressi dell’abitazione di Polloni, prima che riuscisse a lasciare Trieste.

Nel corso delle indagini emergeva che il gruppo era coinvolto anche in un vasto traffico di dollari falsi da smerciare a grossi criminali croati, prodotti da un noto pregiudicato di La Spezia, Alberto Battistini di 64 anni, in passato arrestato per associazione per delinquere e falsificazione di denaro.

In stretta collaborazione con la Questura di La Spezia venivano monitorati per diverse settimane i movimenti di Battistini, finché nel pomeriggio di ieri gli agenti della Squadra Mobile locale irrompevano nell’ abitazione, in esecuzione di un mandato di perquisizione delegato dal P.M. della Procura di Trieste Lucia Baldovin.

Occultata dietro un muro, i poliziotti trovavano una vera e propria stamperia, munita di macchinari, cliché e bel occultati oltre un milione e mezzo di dollari falsi pronti per essere piazzati in Croazia, mentre a casa di Polloni gli agenti della Squadra Mobile di Massa Carrara trovavano altri dollari falsi nascosti in un borsone.

Le indagini, che hanno interessato diverse Squadre Mobili, sono state coordinate dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e dall’Interpol, per il raccordo con la polizia croata, che ieri pomeriggio eseguiva diverse perquisizioni a carico dei malviventi in contatto con la banda di rapinatori.

12 commenti a Sgominata a Trieste banda di rapinatori: sequestrata la stamperia e un milione di dollari falsi

  1. SERGIO ha detto:

    complimenti alla nostra polizia

  2. Fiora ha detto:

    L’Alberto Battistini ghe gaveva promesso ai altri : ” muli, sto giro se femo i bori… ” 😉

  3. capitan ha detto:

    L’avidità. Te stampi e te se metti a far rapine. Ma allora te sòn kofen!

  4. aldo ha detto:

    Euri falsi niente?
    Il colmo sarebbe stato che avessero rapinato in una banca gli stessi soldi falsi fabbricati da loro

  5. sfsn ha detto:

    quando inveze xe le banche rapina el cittadin no xe polizia, carabinieri o guardia de finanza che rivi a farghe niente…

  6. massimo p ha detto:

    e cos te vol far coi dollari falsi?

  7. capitan alcol ha detto:

    6 te li usi per far il pien negli automatici in italia.

  8. Kat ha detto:

    sta storia me ricorda point break. cap te ga ricominciado a bever?

  9. aldo ha detto:

    In pint Break c’era la banda dei surfisti con le maschere da ex presidenti.

    Nella versione triestina di Point Breack ci sarebbe la banda dei clanfadori con le maschere da ex sindaci.

  10. dimaco il discolo ha detto:

    una maschera con le fattezze del inventor della clanfa.

  11. capitan alcol ha detto:

    #8 gò ripreso coi spriz ma il bianco fa mal de testa. 😉

    Mi penso che i stampava dollari perchè iera convinti che Ts xe ancora TLT.

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