7 Ottobre 2011

Al via il Censimento a Gorizia: l’invito del Comune alla compilazione online

Al via il Censimento 2011. In questi giorni i goriziani riceveranno alle proprie abitazioni, via posta, i moduli da compilare e restituire al Comune.
Nella conferenza stampa convocata ad hoc nella giornata di ieri – presenti l’assessore Cosma e il responsabile del servizio Roberto Samar (nella foto) – il Comune di Gorizia ha subito messo in chiaro la propria posizione: la compilazione online del questionario garantirà un risparmio di tempo sia per i cittadini che per l’amministrazione, che godrà anche di un vantaggio in termini monetari, evitando il lavoro di trascrizione. L’invito, dunque, è quello di evitare la versione cartacea connettendosi al sito dell’Istat, inserendo la password stampata sulla prima pagina del questionario ricevuto per posta e inviare il formulario per via telematica.

Cosma ha voluto sottolineare come “dopo lunga trattativa con l’Istat” si sia aperta la possibilità di consegnare 2.500-3.000 questionari in lingua slovena. La distribuzione, in questo caso e limitatamente alle quattro circoscrizioni dove la presenza della minoranza slovena è maggiore, avverrà a mano, ad opera dei 30 rilevatori in forza al Comune di Gorizia. “L’operazione costerà circa 30mila euro, in parte rimborsati dall’Istat – ha spiegato Cosma -. Se poi altre persone vorranno compilare il questionario in sloveno, potranno farlo per via telematica”.

La consegna dei questionari compilati avverrà poi a partire dal 10 ottobre fino al 20 novembre utilizzando la busta ricevuta con il questionario agli Uffici postali o ai Centri di raccolta allestiti dal Comune.

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51 commenti a Al via il Censimento a Gorizia: l’invito del Comune alla compilazione online

  1. Roberto ha detto:

    Esattamente dieci anni fa mi sono scontrato con lo stesso problema, preso a parole da gente che si rifiutava di compilare il questionario italiano ed oggi non si è ancora capito che queste persone nemmeno sotto tortura compileranno un questionario in italiano? Non sarebbe stato semplice predisporli direttamente invece che fare una cosa “a parte”?
    Con questo chiaramente non voglio schierarmi dalla parte di queste persone, anzi, siete in Italia e qua si parla italiano!!! Se non vi va bene trasferitevi di qualche chilometro!

  2. maja ha detto:

    che bel che xe star de queste parti.
    uno se fa perfin viaggi nel tempo gratis.
    basta coneterse e – puf! – te torni de colpo indrio de 80 anni. meraviglia!

  3. capitan ha detto:

    maja xe gli stessi che pretendi i commessi bilingui alla Petrol.

  4. dimaco ha detto:

    per la cronaca tutti i commessi alla petro i parla talian.

  5. dimaco ha detto:

    Sei in slovenia e parli sloveno, questo è quello che dovrebbero risponderti quando vai a fare benzina, prendere carne e comprare sigarette in slo. oppure quando vai a mangiare. Sono sicuro che il giorno dopo ci sarebbe una lettera, sul piccolo, di protesta per il fatto che ti è stata fatta quest’osservazione.

  6. capitan ha detto:

    #5 volevo dire esattamente quello 🙂

  7. dimaco ha detto:

    xe gli stessi che gavessi il corgio de zigar in turchia qui si “parla italiano” perchè 2000 ani fa iera rivadi i romani

  8. alpino UNI ISO 9001 ha detto:

    cioè parlè de aria fritta o ve piasi un po de sano vittimismo piatto tipico della minoranza? mi leggio che delle copie in sloven verà portade a casa e chi no riverà ad ottenerla potrà compilarlo on line…cossa volè de più na feta del cul??
    PS i negozianti italiania parla sloven quei slvoeni parla italian è la legge del commercio se te vol vender…finila de contar le solite monade dei su…che saria ora

  9. Alessandro ha detto:

    Credo che alcuni italiani nell’andare oltre confine siano un poco arroganti a volte ma il motivo per cui i negozianti “di là” parlano italiano o una specie di dialetto “nostro” è principalmente “commerciale”… Eviterei di dire che gli sloveni lo fanno solo per amore delle lingue e perchè sono avanti anni luce… Quanto al questionario in sloveno chi vuole lo compili on-line e la polemica è risolta.

  10. maja ha detto:

    il mio commento #2 non si riferiva al contenuto dell’articolo, ma alle esternazioni di roberto #1.

  11. alpino UNI ISO 9001 ha detto:

    sarebbe stato gradito in tal caso esplicito riferimento all’utente verso il quale ti rivolgevi 🙂

  12. giampaolo lonzar ha detto:

    1 Roberto – ma non credi che qualcun altro dovrebbe spostarsi piu’ in là visto che io sono qui dal 1576 e gli altri dal 1954 con un intervallo da dimenticare tra il 1920 e 1943 !!!!.

  13. alpino UNI ISO 9001 ha detto:

    ailo altro bon questo

  14. alpino UNI ISO 9001 ha detto:

    hai messo 1954..sei di Trieste? parli di Trieste? alza i oci e varda in altro se parla de Gorizia….

  15. Jack ha detto:

    Molti dovrebbero spostarsi più in GIU’ oppure rispettare chi e qui da SEMPRE! Caro Roberto!

  16. Jack ha detto:

    Scusate (tastiera slovena) ho dimenticato l’è…

  17. giampaolo lonzar ha detto:

    14 alpino – Scusa hai ragione ,lapsus oculi , in ogni caso se non e’ zuppa e’ pan bagnato.

  18. Alessandro ha detto:

    “ma non credi che qualcun altro dovrebbe spostarsi più in là visto che io SONO QUI DAL 1576 E GLI ALTRI DAL 1954”

    “Molti dovrebbero spostarsi più in GIU’ oppure rispettare chi e qui da SEMPRE!”

    Il commento n.1 di Roberto lo ritengo infelice ma le risposte che ho citato lo sono a maggior ragione perchè in risposta! Andare indietro fino al 1500 lo trovo inutile perchè l’idea di nazione per come la intendiamo è relativamente recente. Io mi sento italiano e la mia famiglia è delle “nostre zone”. Dovrei spostarmi anch’io? Stesso discorso per l’affermazione “per chi è qua da sempre” che mi evoca un po’ il concetto di “terra dei padri”.

  19. giampaolo lonzar ha detto:

    18 Alessandro – Anche se sono stato redarguito
    perche’ di altra provincia , rispondo per chiarire il mio pensiero : io non intendo mandare via nessuno , ma chiedo il rispetto degli eventi storici perche’ non sempre la gente segue la mobilita’ dei confini, questo vuol dire che chi e’ preposto ad amministrare deve prevedere a rispettare chi e’ autoctono.
    A mio modo di vedere manca sempre la terza lingua , il tedesco. Grazie per l’ospitalita’

  20. massimo p ha detto:

    questa della compilazione online xe un’altra pagliacciata tipicamnte italiana. mica tutti usano il computer e hanno internet. e poi xe sempre così quando se tratta de cose bilingui si deve sempre far cose extra e non come è prescritto dala legge. anche la carta d’identità per es. xe di un’altro colore, io quando la mostro in giro mi chiedono ma è italiana? ovviamente come sempre se fossimo a capodistria o in trentino sarebbe un’altra storia…

  21. Alessandro ha detto:

    @19 Trovo molto azzeccato il discorso “non sempre la gente segue la mobilita’ dei confini, questo vuol dire che chi e’ preposto ad amministrare deve prevedere a rispettare chi e’ autoctono”.

  22. dimaco ha detto:

    alessandro guarda che nessuno ha parlato di cultura ma di forme d’espressione e visto che roberto ha dto che in italia si parla italiano in slovenia dovrebbero dire:in slovenia si parla lo sloveno. Niwente altro che questo. mica l’italiano è una lingua internazionale che tutto il mondo deve parlare.

  23. alpino UNI ISO 9001 ha detto:

    ma va anche detto che di autoctoni ci sono pure gli italiani (utilizzando il vocabolario sorpa citato) e nel rispetto pieno delle popolazioni autoctone il questionario sarà sia in italiano sia in lingua slovena tutto mi pare chiaro e candido oppure si sta cercando un appiglio qualsiasi per fare polemica? (Stile Slovenska Skupnost)

  24. Alessandro ha detto:

    @21 e infatti nel mio commento ho scritto “Credo che alcuni italiani nell’andare oltre confine siano un poco arroganti ” intendendo che spesso usiamo l’italiano (o il triestino) come lingua internazionale. ritengo anche che il commento 1 “semo in italia e se parla italian”(al limite accettabile per alcune pochissime questioni tipo la carta d’identità secono me)sia abbatanza infelice. Mi in carso se trovo due che cammina e parla sloven ghe digo doberdan. E lo stesso Slataper ne “Il mio Carso” ga bellissime parole per la nostra peculiare “mescolanza”.

  25. dimaco ha detto:

    più che altro a far polemica, alpino, è stato un fascista del gruppo “la destra” in una lettera pubblicata dal piccolo oggi.
    probabilmente se roberto non scriveva quella cagata al commento 1 non si sarebbe nemmeno discusso sto thread

  26. Alessandro ha detto:

    @24
    visto che vivo a dublino potresti farmi un riassunto?

  27. Kat ha detto:

    – xe obbligatorio compilar sta roba? me xe rivà un plico x posta che balotas, go zà de scriver bastanza x lavor

    – ma capitan te son diventà straight edge?

  28. dimaco ha detto:

    @25 in poche paole:sti sciavi ciapa soldi, no saveo quanti che i xe, no i vol farse contar macellaio tito ecc.

  29. Alessandro ha detto:

    @27 Grazie.

  30. Alessandro ha detto:

    dimaco, comunque sciavi se scrivi s’ciavi 🙂

  31. capitan ha detto:

    Kat sarà colpa del censimento 😀

  32. dimaco ha detto:

    son col cellular e visto il fato che go due mani come badili xe piutosto arduo per mi scriver

  33. isabella ha detto:

    Ma se io desidero compilarlo online non è un gran spreco di denaro l’invio a domicilio di tutto il plico?
    Non si poteva fare altrimenti?

  34. alpino UNI ISO 9001 ha detto:

    ci sono persone che non possono compilarlo on line..non sto qui ad elencare le categorie perchè penso ci arriviate da soli

  35. massimo p ha detto:

    esatto..e non riesco a capire perchè io dovrei farlo diligentemente se la legge mi dà il diritto al bilinguismo. vedo che qua a gorizia quando si fa cose bilingui (se si fa) si usa sempre metodi extra come per es. le carte d’identità verdi…come sempre se fossimo a capodistria o in trentino sarebbe un’altra storia…

  36. isabella ha detto:

    Questo è più che ovvio alpino, ma invece di mandare un plico di carta stampata a tutti avessero trovato il modo (che ne so attraverso una semplice comunicazione tipo “se volete compilare il modulo online telefonate al numero verde gratuito 800****** entro il giorno….”)di inviarlo solo a chi lo vuole compilare cartaceo?

  37. Kat ha detto:

    capitan no te dichiari la sgnapa in poche parole…come sul confin co iera la yugo 😀

  38. dimaco il discolo ha detto:

    finanziereeeeeeeeee cossa devo dichiarare?

  39. massimo p ha detto:

    dimaco invece al carinik come se diceva?

  40. Kat ha detto:

    tipo paperinik. si dimaco contine.

  41. dimaco il discolo ha detto:

    nimam nic

  42. Kat ha detto:

    odpri kufr da vidmo

  43. dimaco il discolo ha detto:

    odpri zadaj i dizeva.

  44. Luigi (veneziano) ha detto:

    Bellissimo quello che ha scritto:

    “se fossimo a capodistria o in trentino sarebbe un’altra storia”.

    E invece sai che succede a Capodistria? Che la compilazione on line non esiste, si fa tutto cartaceo e a casa della gente: il rilevatore arriva con i moduli nelle due lingue e tu scegli.

    ESATTAMENTE LA STESSA PROCEDURA DEL CENSIMENTO ITALIANO (MA SENZA L’ON LINE!)

    E in provincia di Bolzano?

    ESATTAMENTE LA STESSA PROCEDURA!

    Pensa un po’ te!

    L.

    Ps Esilarante poi chi propone: “invece di mandare un plico di carta stampata a tutti avessero trovato il modo (che ne so attraverso una semplice comunicazione tipo “se volete compilare il modulo online telefonate al numero verde gratuito 800****** entro il giorno….”)di inviarlo solo a chi lo vuole compilare cartaceo?”

    E la comunicazione come fai a consegnarla a tutti? Passi col megafono? Telefoni a tutti quanti? Segnali di fumo? Oppure devi PRIMA consegnare a tutti questa comunicazione scritta, POI ripassi per consegnare i moduli?

  45. isabella ha detto:

    Cosa ci trovi di esilarante Luigi?
    Per le comunicazioni esistono i media.
    Di quante pagine sarà composto il plico di carta del censimento?
    Credo almeno 4 se non di più.
    Ogni 100 persone che compileranno il modulo online ci saranno 400 fogli buttati via.
    Altri alberi abbattuti per niente.
    Secondo me non è poco.

  46. ufo ha detto:

    Esagerati. Dai che questo è l’ultimo.

    Il prossimo lo facciamo con l’Istituto di Statistica della Padania. E voglio proprio vedere il fesso di turno che se ne uscirà con “qui siamo in Padanija, parlate bergamasco delle Valli”.

  47. Kat ha detto:

    dimaco mio papaà non parla sloven e ghe diseva: imamo malo zucra in malo mesa – ogni volta!:-)

  48. ufo ha detto:

    Se il župan de Gorica invita a compilare il papiro online. il Front furlan invece invita a compilarlo in friulano, riporta il Primorski dnevnik. Il censimento sarebbe secondo gli autonomisti uno spreco inutile in quanto raccoglie dati di cui le autorità gia dispongono, e per di più non è previsto un modulo in marilenghe. L’invito è a compilarlo per protesta in friulano rendendolo così invalido, ed a dichiarare come luogo di nascita “Friul, estero“.

  49. ufo ha detto:

    Oops, ho cannato il link – per la seconda volta in pochi giorni, addirittura. Boristi e boreggiatori, mi sa che avere un influsso negativo su di me. Chinando il capo coperto di cenere ed altre sostanze non meglio identificate faccio ammenda:
    http://www.primorski.it/stories/alpejadran/191947_furlani_bojkotirajte_popis/

  50. Mentat ha detto:

    Ma questo questionario, arriva o non arriva? Già ho saltato quello del 2001 e volevano cancellarmi dall’anagrafe, non vorrei ripetere l’esperienza quest’anno.

  51. gabry ha detto:

    a Mentat: neanche io l’ho ricevuto e di certo non dispero o perdo tempo a cercarlo. Con tutte le tasse che pago e quanto viene a costare un po’ di efficienza o come al solito anche in questo caso si rimarca l’Italianità professionale degli addetti ai lavori???? (solo diritti)

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