4 Ottobre 2011

Accordo Comune di Trieste-sindacati sugli appalti dei servizi

“Dare garanzie ai diritti dei lavoratori nell’ambito delle imprese che partecipano ai servizi del Comune. Offrire e produrre servizi di migliore qualità per la cittadinanza. Premiare così le imprese più serie e affidabili”. Sintetizza così il sindaco Roberto Cosolini i tre principali obiettivi contenuti nel protocollo d’intesa tra il Comune di Trieste e le rappresentanze sindacali provinciali di CGIUL,CISL,UIL, UGL e CISAL, sottoscritto ieri. Oltre a Cosolini e all’assessore alle Politiche sociali Laura Famulari, all’incontro sono intervenuti i segretari provinciali di CGIL, Adriano Sincovich, CISL Luciano Bordin, UIL Enzo Timeo e UGL Maria Giovanna D’Este.

Tra i principali punti contenuti nel protocollo d’intesa, “il Comune s’impegna ad attivare degli incontri pubblici, con scadenza semestrale (marzo-aprile e settembre-ottobre), con le organizzazioni sindacali per il monitoraggio dei dati inerenti i servizi affidati in appalto”, prevedendo anche “appositi incontri di confronto e consultazione” al fine di “poter garantire le adeguate tutele alle lavoratrici e ai lavoratori impiegati nell’appalto e perseguire l’interesse del cittadino utente/fruitore dei servizi stessi”.

Nel documento “le parti condividono l’opportunità di perseguire il criterio della selezione dell’offerta economicamente più vantaggiosa, evitando appalti al massimo ribasso” e “il Comune s’impegna a garantire la massima vigilanza sui soggetti affidatari, anche attraverso l’individuazione di apposite competenze, in ordine al pieno rispetto dei contratti di lavoro del settore di pertinenza dell’appalto e delle norme in materia di lavoro e sicurezza”. Nella valutazione delle offerte, il Comune “si impegna a dare rilievo particolare, con valutazioni premianti, alle imprese che, nel rispetto delle professionalità necessarie all’appalto, assumeranno personale proveniente da aziende in crisi o soggetto a processi di mobilità”.

Sempre nel protocollo viene inoltre previsto che “nel caso di subentro o di nuovi appalti già esternalizzati le cui condizioni e modalità restino invariate, il nuovo aggiudicatario dovrà impegnarsi alla riassunzione del personale che già svolgeva l’attività, al fine di garantire la continuità del servizio almeno con i medesimi parametri di qualità e con la salvaguardia massima possibile dei diritti acquisiti dei lavoratori, in riferimento a quanto previsto dall’articolo 2112 del codice civile”. Infine “nessun affidamento o riaffidamento di servizi potrà comportare esuberi di personale del Comune di Trieste che producano la messa in disponibilità”.

Si tratta –ha commentato il sindaco Roberto Cosolini- di “una regolamentazione quadro che ispirerà i bandi di gara dell’Amministrazione comunale di Trieste, uno stimolo per migliorare la regolarità del lavoro e nei servizi anche in altre realtà del nostro territorio”. “E’ il primo protocollo d’intesa raggiunto con la nuova amministrazione comunale –ha evidenziato Adriano Sincovich, segretario provinciale della CGIL- un accordo quadro sulla gestione degli appalti che tiene conto della qualità degli stessi e delle condizioni di lavoro”. Soddisfazione è stata espressa anche dal segretario provinciale della CISL Luciano Bordin che lo ha definito come “un atto più che positivo che speriamo abbia ulteriori sviluppi”, mentre Enzo Timeo, segretario provinciale della UIL ha auspicato che “lo stesso accordo possa essere mutuato anche nel settore privato, favorendo così le buone prassi”.

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