4 Ottobre 2011

A Trieste non ci sarà “via 12 giugno 1945”. Bocciata la mozione di Un’altra Trieste

“Credo che quello consumatasi ieri sera, sia il primo vero scivolone per il sindaco, che ha perso una buona occasione per dimostrare coraggio e dare un segnale di cambiamento alla città”. Ad affermarlo il capogruppo di Un’Altra Trieste Franco Bandelli, firmatario assieme alla consigliera Alessia Rosolen, di una mozione con la quale veniva chiesta l’intitolazione di una via al 12 giugno 1945, data in cui ricorre l’anniversario della liberazione della città dalle truppe titine.

“Speravamo – prosegue Rosolen – che ci fosse una diversa sensibilità e che il lavoro di comprensione della storia rafforzatosi in questi anni, in occasione di svariate manifestazioni ufficiali, non fosse solo un’operazione di facciata ma potesse trovare ben altra risposta anche in Municipio. Nonostante questo però – proseguono i due consiglieri di Un’Altra Trieste – non ci rassegniamo all’idea che mentre il mondo va avanti e ovunque cadono gli steccati innalzati dalla storia, Trieste sia costretta a restare indietro per la miopia della sua classe politica”.

“Per questo motivo – annunciano – porteremo questa mozione all’attenzione del Quirinale che così tanto si è speso per concretizzare un percorso di riavvicinamento”.

“Siamo certi – proseguono Bandelli e Rosolen – che il Presidente Napolitano difficilmente troverà sensata la scelta, con cui il sindaco e la sua maggioranza hanno rifiutato questo riconoscimento dovuto ad una pagina fondamentale per la libertà e la democrazia di queste terre. Il riconoscimento di una data che – da qualsiasi parte venga guardata – altro non è che la fine di giorni di terrore per tutta la nostra gente”.

“Non escludiamo – precisa Bandelli – di adottare anche forme simboliche di protesta da indirizzare al Quirinale. Atteggiamenti come quelli del centrosinistra a Trieste – concludono gli esponenti di Un’Altra Trieste – non fanno altro che dare ragione a tutti coloro che si sono mostrati scettici o che non hanno mai creduto nella sincerità di certi gesti. Speravamo sinceramente non avessero ragione, ed invece a quanto pare…”.

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122 commenti a A Trieste non ci sarà “via 12 giugno 1945”. Bocciata la mozione di Un’altra Trieste

  1. giorgio ha detto:

    vergogna!

  2. dimaco ha detto:

    hai ragione giorgio, è proprio una vergogna.liberazione dalle truppe tiutine. Forse se provano a inTITOlare una via a Collotti gli va meglio. Quello si che era un patriota.
    la solita boria di quelli che non hanno liberato niente e nessuno

  3. Marco ha detto:

    Voglio vedere la faccia di Coloni se prova a rifare il suo discorsetto elusivo e cerchiobottista di ieri ai suoi piddini in via della Geppa.
    L’ala-margherita del Pd mai e poi mai avrebbe votato NO a quella proposta: sono sotto la pressione delle squallide eredità dei loro compagni di partito e d’alleanza.
    Il Sindaco ha rinviato a momenti più opportuni, sfrontato! Dopo quasi 70 anni cosa dobbiamo aspettare? Ancora pochi anni e quanti hanno vissuto quei giorni saranno tutti morti.
    I bandelliani vogliono per una volta fare una cosa giusta? Interpellino davvero il Quirinale, anche se non mi aspetto molto dall’omino che attaccava Solženicyn.

  4. Marco ha detto:

    Voglio vedere la faccia di Coloni se prova a rifare il suo discorsetto elusivo e cerchiobottista di ieri ai suoi piddini in via della Geppa.
    L’ala-margherita del Pd mai e poi mai avrebbe votato NO a quella proposta: sono sotto la pressione delle squallide eredità dei loro compagni di partito e d’alleanza.
    Il Sindaco ha rinviato a momenti più opportuni, sfrontato! Dopo quasi 70 anni cosa dobbiamo aspettare? Ancora pochi anni e quanti hanno vissuto quei giorni saranno tutti morti.
    I bandelliani vogliono per una volta fare una cosa giusta? Interpellino davvero il Quirinale, anche se non mi aspetto molto dall’omino che attaccava Solženicyn.

  5. capitan alcol ha detto:

    Mi chiedevo perchè non ci sia ancora una via o una piazza a Danilo Dolci a Trieste.

  6. effebi ha detto:

    una decisione, questa della giunta, squallida

  7. anna ha detto:

    intanto che levino via almerigo grilz(minuscolo voluto) intitolata da chi ben conosciamo e che finalmente se ne è andato a casa…poi vedremo,cominciamo a far pulizia di certi nomi per prima cosa!

  8. Alessandro ha detto:

    Preso atto delle polemiche, in parte comprensibili, di ogni 25 aprile, preso atto che abbiamo una scuola intitolata, secondo me vergognosamente al 1 maggio 1945… mi chiedo: ma bandelli e in genere la destra triestina non hanno niente di meglio su cui discutere?! Cioè, sta proposta è saltat fuori dal nulla o è un modo per mettere alle strette la maggioranza con i temi agitati in campagna elettorale (cosacchi, titini ecc ecc)?

  9. Paolo S ha detto:

    e soprattutto, perché l’aula non si è fatta scudo con il Libretto Rosso di Cosolini?

  10. effebi ha detto:

    non ci fosse stato il 12 giugno 1945….

    questa giunta non sarebbe MAI stata eletta…

    vergognosi !

  11. Marco ha detto:

    Don Marzari si starà rivoltando nella tomba assieme a quanti hanno lottato contro l’occupazione nazista e si sono opposti a quella yugoslava.

    Il lettiano segretario provinciale del Pd Russo starà zitto?

    Il servizio culturale della diocesi, tutto di impronta cristiano-sociale e tanto utile ai cosolones quando c’era da dare addosso a mons. Crepaldi, resterà muto e non parlerà?

    Eccoli qua nel Pd, i cattolici del silenzio: Coloni, Toncelli, Grim, Svab, Russo…

  12. sfsn ha detto:

    @ effebi:
    se non ci fosse stato il 12 giugno 1945…
    qua sarìa ancora Jugo!
    (cioè odojek e rakija per tuti con Bjelo Dugme a palla in ogni local!)

  13. mutante ha detto:

    festeggeremo quando sarà applicata la legge, istituito il tlt con il suo governatore.

  14. giorgio (no events) ha detto:

    Ritengo che il 12 giugno ci sia stato perché prima è avvenuto il 1° maggio, che era la logica conseguenza di quel che è successo il 6 aprile 1941.

  15. Piero Fasan ha detto:

    E se per sbaglio la politica si occupasse del 2011 per una volta
    e se evitassimo di proporre vie che suscitano certi putiferi politici
    Un altra trieste speravo fosse nata per guardare avanti non per litigare su quella merda di tito e sul 45 come sempre a trieste

    BASTA
    BASTA BASTA

  16. Tergestin ha detto:

    Meio cussi’. Me par che semo pieni de vie “unidirezionali”. Intitolemoghe vie a personaggi in gamba (Popel, Cecchelin, Basaglia…..) che sia anca magari sligai dala politica.

    Questa “via 12 giugno” savemo benissimo che xe el solito pretesto per rimissiar e rimestar. No, grazie, xe robe molto piu’ serie da far: proposta GIUSTAMENTE cestinada.

  17. mutante ha detto:

    anche perchè dopo i titini è arrivata l’italia. dalla padella alla brace.

  18. Davide ha detto:

    Eliminemo nomi come Carducci, Mazzini e toti dale vie, cosa ga mai fato sta gente per Trieste?
    Quoto Tergestin.

  19. ukmar stefano ha detto:

    Tra le tante cose che il centrodestra non ha fatto nei 10 anni che ha governato il comune, ne dobbiamo aggiungere un’ altra.
    Non ha intotolato una via al 12 giugno 1945.
    Come mai ?

  20. Tergestin ha detto:

    @ Ukmar

    I ga pero’ intitolado vie a vari bei tomi quali Grilz, Granbassi…..te ga voia. De piu’ no i podeva far perche’ ierimo za’ al completo.

    @ Mutante

    Beh pian, gavemo avudo el TLT e i angloamericani ad aministrarne tra le due sfighe, no stemo dimenticar.

  21. SERGIO ha detto:

    e perche non intitolare una via

    ADRIATISCHE KUENSTENLAND ?? EH EH EH

  22. stefano ha detto:

    ennesima brutta figura del sindaco,sveglia o si va presto ad elezioni accumulando figuracce

  23. Mauricets ha detto:

    se passa la legge sul web avrete poco da scrivere anche voi di destra.
    per le cose che avete scritto qui ci saranno 12.000 euri di multa. bastera che uno di svi denunci.
    legge targata SILVIO.

  24. effebi ha detto:

    Roberto… Roberto Cosolini…
    E dai !! Fallo almeno per lui… se “quelli” non se ne andavano avrebbe dovuto rimanere in Francia…

    Memorie dalla Francia -1945:

    “…era il 2 maggio, vi era il giornale Liberation: “Le truppe jugoslave hanno liberato Trieste”, questo lo racconto in un mio libro uscito in Francia…
    …arrivato a Parigi mi sono presentato all’ambasciata jugoslava e pensavo che dal momento che erano là si sarebbe risolto, invece è stata una bidonata… Sono stato là (in Francia) fino a quasi a Natale del 1946… non mi interessava tornare, poi a Trieste vi era il pandemonio, vi era il Movimento di Liberazione Nazionale diretto dai comunisti…”

    (…autore !?)

  25. effebi ha detto:

    una via bilingue, la prima…

    “Via 12 giugno 1945”
    “Ulica 12 junij 1945”

  26. ufo ha detto:

    http://tinyurl.com/5uah4t8

    Chissà se un giorno il Bandelli avrà magari voglia di spiegare l’assenza sua e del comune di Trieste, unica istituzione vergognosamente latitante, il giorno che finalmente si arrivò a commemorare dignitosamente le vittime di via Cologna. Fino a quel giorno ogni scemenza che dice è un occasione persa per star zitto.

  27. secondo Bandelli la fine del periodo del terrore a Trieste è quando sono andati via i Titini? Per me la fine è quando i Titini sono entrati e hanno liberato la città.
    Ricordiamo poi che la l’ufficio toponomastica della giunta Dipiazza rifiutò la proposta di intitolare un giardino a Basaglia e avanzò la proposta di intitolarlo a (quel criminale di) Muccioli

  28. effebi ha detto:

    titolo di ptima pagina su quotidiano a caso:

    “Baruffe su PIAZZA TITO a Lubiana e Zagabria”

  29. effebi ha detto:

    qui potremmo finalmente intitolare una “VIA TITO …12.6.1945” 🙂

  30. giorgio ha detto:

    la stella rossa sulla piera me par za un bon motivo

  31. mutante ha detto:

    abbiamo ancora il tlt, ma è cura dell’amministratore italiano non farlo sapere. se prendi in giro la gente con polemiche vuote come queste, gli puoi far dimenticare i loro diritti…

  32. dimaco ha detto:

    cvhe bei tempi quelli effebi. quanto mi manca TITO.

  33. dimaco ha detto:

    cvhe bei tempi quelli effebi. quanto mi manca TITO.

  34. effebi ha detto:

    Memorie da Trieste -1943:

    “…dicevano che i partigiani erano una raccolta di gente che non faceva
    niente, erano non mezzi delinquenti ma fannulloni, la gente aveva una brutta concezione di questi che si raccoglievano nei boschi, dicevano: “Che razza di esercito è questo?”, conoscevano qualcuno che non aveva mai fatto niente di
    interessante e che andava a fare il partigiano….”

    (autore ?)

  35. effebi ha detto:

    dimaco, l’autore oggi lo trovi a gorizia, così magari vi spiegate 🙂
    https://bora.la/eventi/4418/boris-pahor-dentro-il-labirinto/

  36. Luigi (veneziano) ha detto:

    Invito mutante a gridare con me: via l’occupatore sloveno dal TLT (Capodistria, Isola, Pirano)! Via l’occupatore croato dal TLT (Buje, Umago Cittanova)!

    Dopo di che, ci divertiamo a vedere che succede…

    L.

  37. effebi ha detto:

    pure lui se ne stette alla larga in quelle 40 liete giornate di libertà e fratellanza:
    “…non mi interessava tornare, poi a Trieste vi era il pandemonio, vi era il Movimento di Liberazione Nazionale diretto dai comunisti…”

  38. Luigi (veneziano) ha detto:

    ANSA/ SLOVENIA: ALTA CORTE VIETA DI INTITOLARE STRADE A TITO
    ‘E’ SIMBOLO DEL PASSATO REGIME TOTALITARIO’
    (ANSA) – LUBIANA, 4 OTT – La Corte costituzionale slovena,
    accogliendo un ricorso di una formazione politica di destra, ha
    sancito oggi il divieto per comuni e citta’ in Slovenia di dare
    alle vie il nome del maresciallo Josip Broz Tito, leader della
    resistenza partigiana in Jugoslavia durante la Seconda guerra
    mondiale e presidente a vita della Federazione jugoslava
    socialista, con la motivazione che la sua figura e’ il simbolo
    ”del passato regime totalitario”.
    Con un voto unanime i giudici dell’Alta Corte hanno stabilito
    che l’idea di dedicare vie e piazze a Tito ”viola il principio
    della dignita’ dell’uomo, che e’ parte della Costituzione
    democratica della Slovenia”. ”Tito e’ stato il presidente a
    vita della ex Jugoslavia e pertanto il suo nome e’ il piu’
    importante simbolo del regime totalitario”, hanno scritto i
    giudici nella motivazione della sentenza, precisando che con
    tale prassi si ”rende omaggio a un regime non democratico”.
    ”Il nome di Tito non ricorda solamente la lotta del popolo
    sloveno contro l’occupazione fascista, ma anche lo Stato
    comunista contraddistinto da tante e pesanti violazioni dei
    diritti umani e delle fondamentali liberta’, e una via a lui
    dedicata offende le vittime del regime di cui lui era capo”’,
    hanno aggiunto i giudici.
    La Corte ha con cio’ accolto la richiesta di un partito
    extraparlementare di destra, la Nuova Slovenia (NSi), imponendo
    al comune di Lubiana di revocare la sua decisione di intitolare
    a Tito una via della capitale. Tale decisione era stata presa
    nel 2009 su iniziativa del sindaco Zoran Jankovic, imprenditore
    di provenienza liberale, che sosteneva come Tito facesse parte
    della tradizione storica della Slovenia.
    Prima della proclamazione dell’indipendenza nel 1991,
    Lubiana, come tutte le citta’ della ex Jugoslavia, aveva una via
    dedicata a Tito, poi cancellata negli anni Novanta. Altre
    citta’ che tuttora hanno una ”via Tito” potranno mantenerla,
    se e’ stata cosi’ intitolata prima della dissoluzione della
    Jugoslavia, poiche’, a parere della Corte, in tal caso la si
    puo’ considerare parte della tradizione storica.
    La decisione dell’Alta Corte ha subito suscitato polemiche
    tra coloro che ritengono Tito uno dei massimi leader
    antifascisti europei e un grande statista, e quelli invece che
    ricordano come il suo regime si sia reso responsabile di
    migliaia di morti e prigionieri politici nel periodo dalla presa
    del potere nel 1945 fino alla sua morte nel 1980. (ANSA).

  39. mutante ha detto:

    perchè gridare? ciò che è giusto parla a chiare parole (e fa ricorsi all’onu, come quello in corso). gridano quelli come te che non hanno ragioni…

  40. arlon ha detto:

    Ma che i ripristini le denominazioni originali (in genere super neutre), inveze de romperne per de sora con ste monade de dividi et impera!

    Volarè capir che semo stufi? Grazie.

  41. capitan alcol ha detto:

    arlon ci sono denominazioni che non darebbero fastidio a nessuno anche senza tornare necessariamente alle orginali.

  42. arlon ha detto:

    No meto in dubio.
    Ma nel fratempo gavemo un bel stock de toponimi, neutri, con ragioni storiche, e sopratuto decisi da chi che sta città la ga costruida e pianificada realmente!
    Dopremo quei, e passa la paura.

  43. Dexter ha detto:

    Iera un po’ che no se dibatteva su Tito… me pareva strano! Meno male che Bandelli c’è!

  44. capitan alcol ha detto:

    arlon comprendo.
    Ma la parola tabù de ogi xe DOWNGRADE. 😀

  45. mutante ha detto:

    http://robertainer.blogspot.com/2011/10/la-questione-trieste.html?spref=fb

    poi ditemi se un politico serio può far su un casino sul nome di una strada: non ci dovrebbe esser posto sulla ribalta pubblica per gente che si perde in sciocchezze.

  46. Matteo ha detto:

    Per i vari pro destra perché no intitolerà il 18 settembre 1938 a Trieste?

  47. Matteo ha detto:

    Effebi gA razon, te vol metter la banda collotti, come se dixi uomini d’onore, vero efebi, ma zero per ti?

  48. Srečko ha detto:

    Come mai ora la destra propone questo nome? Solo 6 mesi fa era al potere e poteva farlo come con i nomi di vie (o piazze o scalinate) dedicate a personaggi di provata fede nera…

    Significa che vuole mescolare m—a.

    Questo Bandelj e’ sempre lo stesso. Un po’ come Menia prima che venisse beccato a giocare ai vidogames al parlamento.

  49. Luigi (veneziano) ha detto:

    Il ricorso all’ONU? Ma davvero? Sarà mica l’idiozia della lettera spedita anni annorum fa, dov’è stato risposto da un funzionario dell’ONU che del TLT si parla solo se uno stato membro lo chiederà?

    E i TLT-isti dicono che ‘sta roba qua significa che del TLT si può ancora parlare, perché non sanno nemmeno che qualsiasi stato membro può proporre all’Assemblea qualsiasi tema, per cui – per esempio – lo Zimbabwe potrebbe presentare una mozione per il ripristino dell’Impero Romano d’Oriente.

    Mutante, sei un caso disperato.

    Però la prima volta che vai a Capodistria a manifestare contro l’occupazione slovena, spediscimi una foto: voglio proprio vedere la faccia che fai mentre ti portano in questura per accertamenti.

    L.

  50. Matteo ha detto:

    Mi manifesto de buttar fora dal sito lojze, apertamente

  51. Matteo ha detto:

    No se pol sempre atacar la gente co va a manifestar idiozia ecc, sembra che qua no savemo gnente el sa tutto lui

  52. dimaco ha detto:

    visto che la corte slovena(per mio conto dei traditori) ha deciso così, si potrebbe utilizzare lo stesso metro di giudizio anche in italia. cioè togliere i nomi alle vie (cadorna per esempio) che portano i nomi di personaggi dubbi. Non hanno dato il permesso di intitolare una strada a TITO ma hanno emesso una moneta da 2 euro con la stella e un partigiano sopra. due pesi due misure. Vorrei anche ricordare q quei sbruffoni della corte slovena che è stato anche grazie al sistema socialista di Tito che loro hanno potuto studiare senza pagare nulla per poi sputare nel piatto dove hanno mangiato gratis

  53. Matteo ha detto:

    Mi scuso con Luigi, ma ogni volta attacca la gente per le loro idee, non mi sembra giusto nei loro confronti, mi scuso per essermi arrabbiato

  54. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ matej
    Manifestar xe dirito de tuti, quindi manifesta pur.

    Anca ti ti saressi un TLT-ista? Te manca sol che quel par completar el to fantstico quadreto!

    Mi go sempre dito ‘na roba: se el TLT vol tornar fora, carte e cartine, ricorsi e ricorseti al pretor come a l’ONU podè tacarveli dove che no bate el sol. Però podè crear un imponente movimento de massa, che ciapa el 60/70% dei voti. E da roba nase roba.

    L.

  55. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ dimaco
    Il pezzo migliore è quando dai dei traditori ai giudici della corte costituzionale slovena.

    Per me la sentenza è una boiata per un altro aspetto: non si possono AGGIUNGERE nuove intitolazioni al dittatore, ma quelle esistenti si possono tenere (e quindi a Capodistria c’è quella porcata di Piazza Tito). Come dire che le vie intitolate a Mussolini (o a Hitler in Germania) prima del 1945 si possono tenere…

    Che budellata!

    L.

  56. ufo ha detto:

    Budellata? Realismo.
    La corte, come ogni istituzione del pianeta. ci tiene a non farsi prendere pubblicamente a pesci in faccia. Intimare a Koper di rinominare Titov trg? Assai probabile che rispondano spiegando alla corte dove infilare quella sentenza.

  57. Tergestin ha detto:

    Tra l’altro a Udine i ga cavado giustamente la via al macellaio Cadorna. Noi ne gavemo parlicchiado ma se la tenimo stretta assieme a quela de tanti padri della patria: tipo el simpatico Timeus che parlava de sterilizzar i popoli slavi nele lettere, tipo i vari “padri della patria” (e gran massoni per chi ghe sia sfuggido), Venezian, Battisti e “il martire Sauro”, nonche’ l’attentator bombarolo Oberdan (che ogi saria considerado ala stregua de un de Al Qaeda), passando per i “recenti” e gia’ citadi Grilz e Granbassi.

    Insoma, mi diria che prima de meter qualcossa xe taaaaanto de cavar via.

    Comunque Bandelli fa el solito suo: el ziga per ciapar titoli de giornai, vecia storia.

  58. effebi ha detto:

    Luigi, ma, c’erano delle Vie o Piazze intitolate a Mussolini… ?

  59. Paolo Geri ha detto:

    #51. Luigi (veneziano)

    Un po OT ma andrebbe precisato che a rispondere sul TLT nel 1983 non fu proprio un funzionario qualunque, ma il Direttore del Consiglio di Sicurezza e della Divisione Commissioni Politiche

    Ecco il testo della risposta:

    Egregio Signor Marchesich,
    sono venuto a diretta conoscenza della Sua lettera del 20 aprile 1983 che Lei ha indirizzato al segretario Generale, riguardante il Territorio Libero di Trieste.
    Desidero confermare che la trattazione della promulgazione a cui Lei si riferisce ebbe luogo nel Consiglio di Sicurezza nel 1947 e 1948. Comunque, successivamente alla firma del trattato bilaterale tra l’Italia e la Jugoslavia e su richiesta dei Delegati Permanenti dell’Italia e della Jugoslavia alle Nazioni Unite, il Consiglio di sicurezza acconsenti’ nel giugno 1977 a cancellare dall’elenco dell’ordine del giorno, di cui il Consiglio di Sicurezza e’ incaricato, gli articoli chiamati “Nomina di un Governatore del Territorio Libero di Trieste” e “La questione del Territorio libero di Trieste”.
    Conseguentemente qualsiasi ripresa di discussione del problema accennato nella Sua lettera richiederebbe l’iniziativa da parte di uno Stato membro delle Nazioni Unite.

    Va notato che la “nomina del governatore” rimase all’ ordine del giorno ben oltre la stipula del trattato di Osimo e il punto fu tolto solo su richiesta congiunta di Italia e Jugoslavia. Questo sembrebbe significare che – sino a quel momento almeno – l’ ONU considerava il Territorio Libero di Trieste come esistente. Va ancora aggiunto che mentre esiste la delibera dell’ ONU relativa alla istituzione del TLT non ne esiste, ad oggi, nessuna relativa alla sua cancellazione. Un bel groviglio di diritto internazionale direi.

  60. Paolo Geri ha detto:

    Tornando in tema. Io rivoglio piazza Grande, piazza Lipsia e via del Torrente. :-). Del 12 giugno 1945 non so che farmene.

  61. effebi ha detto:

    Bene, l’Italia (fetente, al solito) impedisce al TLT di essere finalmente radiosa realtà.
    Si sa nulla delle posizioni di Slovenia e Croazia in merito ?

    e… se rimanevano qua i giuoiosi titini… saremmo qui a parlare di TLT ?

  62. mutante ha detto:

    ricorso effettuato quest’anno ed in iter attualmente, povero il mio luigino chiacchierino.

  63. maja ha detto:

    effebi

    xe finido el periodo de silenzio elettorale?

    te ga i aretrati de smaltir?

  64. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Effebi
    Come no: esisteva pure il “foro Mussolini”, che adesso è il “Foro Italico”!

    Pensa che storie: “In diretta dal Foro Mussolini, trasmettiamo gli Internazionali di Roma di Tennis”.

    E la coppa con la quale si premiava il miglior film al festival di Venezia? “Coppa Mussolini”.

    Ma se questo principio valesse ovunque, mi scompiscerei dal ridere a ritrovare il “viale Mussolini” a Fiume, vicino al “viale Camicie Nere”!

    L.

  65. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Paolo Geri
    Esattamente quella lettera lì, datata 1983. Ed è esattamente come ho scritto io: la risposta proviene da un funzionario, che poi è quello che risponde a tutte le lettere di questo tenore. Risposta chiarissima: l’argomento non è in discussione da quarant’anni. Vuoi che se ne parli? Convinci uno stato membro a fare richiesta. E allora – continuo a dire – uno stato membro può richiedere che si ricostituisca la Repubblica di Venezia per carta bollata.

    Ci rendiamo conto – e così rispondo anche a mutante – dell’incommensurabile sciocchezza che si cerca di propinare, per cui con una carta bollata si modificano i trattati (quello di Osimo ovviamente è depositato all’ONU)? Ma qualcuno veramente chiede a queste bubbole?

    Sveglia ragazzi: siamo nel 2011!

    L.

  66. dimaco ha detto:

    @luigi 67

    proprio per questo motivo è inutile dare un nome come: 12 giugno 1945

  67. dimaco ha detto:

    ah, prima che me ne scordo. se non fosse stato per gli americani che vi hanno tolto le castagne dal fuoco la yugoslavia sarebbe arrivata al tagliamento. non siete stati capaci di perderla una guerra figurarsi a vincerne una

  68. Rupel ha detto:

    ma cosa ve rompé tanto il cul per quei 40 giorni. cosa i dovesi dir i sloveni che i gá dovudo sopportar l ´occupazion italiana per 3 anni

  69. Paolo Geri ha detto:

    #67. luigi (veneziano)

    A sentire l’ opinione di Diego De Castro e di Manlio Cecovini due che di diritto internazionale se ne intendevano la domanda da porsi era ed è: può un trattato internazionale bilaterale (tale è il tratto di Osimo) inficiare una decisione – mai annullata, insisto – del Consiglio di Sicurezza dell’ ONU ? La loro risposta era negativa. Anche se nessuno dei due propugnava il Territorio Libero di Trieste, entrambi sostenevano che giuridicamente la questione era irrisolta. Che poi il realismo dica che il TLT sia “improponibile” oggi è del tutto evidente. Nemmeno la “Lista per Trieste” (Il Melone) degli anni Ottanta di Cecovini & Co. ripropose mai il TLT. Ma Cecovini, da sindaco e parlamentare europeo, più volte argomentò la sua richiesta di un’ autonomia speciale per Trieste proprio basandosi sull’ irrisolta questione del TLT.

  70. Alessandro ha detto:

    Credo che sia una trovata elettorale di Bandelli ma i commenti pro Tito li trovo provocatori. Non andrebbero fatti, almeno per decenza se non per sincero convincimento e rispetto. Parlo a titolo personale: non ho difficoltà a riconoscere le atrocità italiane (ben lontane dalla figura dell’italiani brava gente) in yugoslavia e altrove ma non accetto che si spacci per liberazione tout court il nazional-comunismo di Tito. O meglio lo fu dal nazi-fascismo…

  71. Alessandro ha detto:

    Per la questione del TLT ci sono basi giuridiche che rendono anomala la questione e con ogni probabilità il trattato di osimo non è “formalmente” valido. Ma dato che a tutti va bene così il problema non si pone. Per cui o qualcuno convince uno stato membro a portare in Assemblea la questione o la storia finisce qua e non sarà nessun comitato, per fortuna o per sfortuna (dipende dai punti di vista) a riportarla in auge.

  72. capitan alcol ha detto:

    Mi gò un cugin che xe presidente de uno stato. Se volè ghe domando 😀

  73. Alessandro ha detto:

    la domanda sorgi spontanea: che stato?

  74. capitan alcol ha detto:

    Azz. Pensavo si capisse… che stavo scherzando 😀

  75. Alessandro ha detto:

    Si si…se capiva che te scherzavi ma credevo che el scherzo andassi avanti, cioè che ghe fossi un witz sul nome de qualche stato…
    no prb

  76. Luigi (veneziano) ha detto:

    Ho una foto del futuro governatore del TLT, a bordo della nave ammiraglia della flotta del Territorio: http://marcominghetti.nova100.ilsole24ore.com/2008/05/cartoline-dai-m.html

    L.

  77. sfsn ha detto:

    Mi go una proposta: tiremoghe via i nomi a tute le vie e femo come i paeseti del Carso che xe Salez 345 tacado a Salez 119 e inveze Salez 346 xe quasi a Samatorca (cussì co i medici vien a farne la visita fiscale no i ne trova mai più e ghe la cazzemo)

  78. mutante ha detto:

    finisce così quando ti fai passare le fotine spassose dall’assistente sociale: non riesci più a capire chi ride con te, e chi di te.

  79. Alessandro ha detto:

    @82 bon dei, la foto fazeva rider. varda che faccia ga el mato in posa 🙂

  80. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Alessandro
    Varda che xe ‘na roba seria: el presidente del microstato de Molossia esiste veramente (ghe xe anca la voce su la Wiki inglese). Ti sa come che ga fato a deventar indipendente? Ga mandà una raccomandata con ricevuta de ritorno a l’ONU contenente la dichiarazion de indipendenza, e quando che ghe xe tornada indrìo co tanto de timbro e firma, ga dito che l’ONU riconosseva la Molossia!

    Mutante: ciapa nota e impara!

    L.

  81. Luigi (veneziano) ha detto:

    E po, voialtri del TLT prepareve un sito serio: http://www.molossia.org/countryeng.html

    L.

  82. Kat ha detto:

    ciò ma gavè solo sta foto del karaoke che metè sempre?

  83. mutante ha detto:

    no, penso no gabi altro… nella vita.

  84. Kat ha detto:

    alora: el karaoke, via 28 giugno e el subcomandante. hm…

  85. Tergestin ha detto:

    @ Paolo Geri

    Cecovini ghe teniva ala cita’ piu’ de tanti politicanti de oggi. Pero’ el iera anca membro (molto importante) de alcuni circoli che no gavessi mai voludo l’indipendentismo serio. La LPT xe stada rapidamente impinida de gente che la ga spostada a destra e se ga amanigado con le solite associazioni che savemo poco dopo esser entrada in consiglio comunal. Un bell’esperimento, ma partido mal.

    In ogni caso: realistico o no, el TLT esisteva. E funzionava alla grande. A Roma se temeva l’affermazion dell’indipendentismo piu’ che l’annession a Tito dato che in Zona A i comunisti iera passadi tuti a Vidali e Mosca gaveva isolado la Yugo: i titini ciapava pochi voti. E per questo se ga fato una serie de decreti legge che smachi fora i potenziali indipendentisti (i “cerini” su tutti), se ga costruido le elezioni sula base de aparentamenti za’ nel 1952, co’ nel ’49 se ga visto che la maggioranza filo-italiana gaveva beca’ venti punti percentuali meno de quei previsti e all’arrivo dell’Italia, i ga anca blocca’ la lista dell’ Unione Triestina ale elezioni del 1957.

    Tuto combacia. Al giorno d’oggi xe sempre piu’ dificile contar monade. Xe Internet, xe libri de testo, xe i archivi verti…..te ga voia.

  86. Kat ha detto:

    Čehovini xe un paee in slovenia verso vipava

  87. ukmar stefano ha detto:

    A 48 ore di distanza, la notizia della bocciatura della mozione sul 12 giugno 1945 è oramai una “non notizia” che però merita una riflessione.

    Trieste è piena di problemi e non c”è che l’ imbarazzo della scelta.

    Dal traffico ai parcheggi, dall’ urbanistica all’ ambiente. Passando per le questioni legate al lavoro, l’ economia, i giovani, gli anziani, la scuola, il verde, il sociale, la ferriera, il porto, i trasporti. Eccetera.

    Insomma non c’è che l’imbarazzo della scelta.

    Ma la prima mozione depositata dal gruppo politico di Un Altra Trieste riguarda l’ intitolazione di una strada.

    Davanti a questo dato ineludibile non ci possiamo nascondere dietro un pietoso no coomment.

    Per loro la priorità delle priorità è proprio questa. E a pensarci bene è un dato sconcertante.

    Tanto più perchè Un Altra Trieste si propone all’ elettorato come una forza politica in netta discontinuità con quel centrodestra che si è presentato alle elezioni con le serracinesche abassate, di fatto dichiarando fallimento già prima della competizione elettorale.

    Insomma Bandelli e Co. vorrebbero essere alternativi al solito centrodestra triestino, ma cosa ti combinano ?

    CHIEDONO DI DISCUTERE DI FATTI RELATIVI AL TAPASSATO REMOTO.

    Vorrei polemizzare complimentandomi con loro e invece sono molto preoccupato, perchè Trieste avrebbe bisogno di una destra moderna ed europea.

    Invece avendo dato priorità a questa mozione hanno rinnegato gli stessi motivi della loro esistenza politica.

    Hanno dimostrato di essere tali e qali di coloro che hanno sprecato decenni a discutere del passato.

    Peccato davvero.
    Stiamo assistendo ad un film già visto.

  88. Mauricets ha detto:

    e poi avevano 10 anni di tempo per farlo.
    forse gliene servivano 100.

  89. Tergestin ha detto:

    @ Ukmar Stefano

    Te dimentichi el bacin elettorale che i assorbi. Da un lato se parla de destra moderna ed europea, dall’altro xe meio no dimenticarse che Forza Nuova e La Destra xe (e quindi, ga) una cospicua fetta del movimento.

    Bon dei, passada anca questa.

  90. effebi ha detto:

    “72Rupel5 ottobre 2011, 15:37ma cosa ve rompé tanto il cul per quei 40 giorni. cosa i dovesi dir i sloveni che i gá dovudo sopportar l ´occupazion italiana per 3 anni”

    Rupel, mi conosso un sloven -anche famoso- che per passar el tempo in quei tre anni se ga messo in divisa, xe andado a colonizzar la tripolitania, dopo ga fato la guardia in un campo de prigionia e contemporanemanete se ga quasi laureado in lettere (italiane ovviamente)… non malno !? e come lui, credo tanti altri…

  91. effebi ha detto:

    a proposito dei “soliti vecchi flim già visti”
    ghe ne go visto un de recente… “il matrimonio del mio miglior …compagno”

    co le stelle rosse in piazza Unità (che qualchidun al tempo sognava Trg Tito… e che desso i disi che no se pol più intitolar nianche là che le xe…)

  92. maja ha detto:

    effebi

    varda, mi spero che prima o dopo da quel sloven, anche famoso, su cui te ga spanto merda a tonelade, te rivi una bela querela.

    no succederà, ma te se la meritassi.

  93. mutante ha detto:

    così, tanto per querelar gente per monade…

  94. maja ha detto:

    mutante

    se te ga voia, prova a far una ricerca sule robe che nel tempo ga scrito effebi su boris pahor.

    dopo vedemo se te par ancora monade.

  95. Tergestin ha detto:

    Ma el punto no xe Pahor persona che pol piaser o meno (mi a volte lo trovo un poco tropo “cugno” all’omo, sinceramente).

    El punto xe quel che ga scrito e messo in luce. Questo a certi personaggi e a certi circoli ga dado molto fastidio.

  96. sfsn ha detto:

    @ Geri e Tergestin:
    el governo italian iera talmente cagà che el TLT funzioni davero, che el se ga rifiutà (in barba alle risoluaizoni dell’ONU) de molar el controlo o – apunto – la partecipazion azionario/finanziaria de qualsaisi impresa a partecipazion statale (tra cui i cantieri, l’arsenal, diverse banche e società armatoriali). Praticamente Roma ga sempre mantenù el controllo economico della Zona A, in questo modo rivando a tenir per i co..ni i alleati. La Jugo ga protestà all’Onu per sta anomalia, ma l’Onu ga risposto che sta roba sarìa stada sanada con la nomina del governator (mai avvenuda). Inoltre xe un altro aneddoto simpatico per la questione de Trieste: i italiani sburtava per el plebiscito in tutto el TLT in cui i abitanti gavessi dovù esprimerse se i voleva l’italia o la jugo. A un certo punto Velebit, el capo dei negoziatori jughi, ga dito: “Bon, va ben per el plebiscito, ma con tre quesiti: Italia, Jugoslavia o TLT”. Dopo sta affermazion i negoziatori italiani no ga mai più tirà fora l’argomento.

  97. effebi ha detto:

    96 … maja grazie del pensiero, ma come avrai notato cito e riporto cose note, quasi sempre dichiarazioni o interviste dello stesso “famoso” che a quel punto dovrebbe pure auto-querelarsi.

    che sparo “merda a tonelate” no xe tanto bel de dir… poderia anche querelarte 🙂

  98. effebi ha detto:

    99… el problema non è quello che ha messo in luce, ma quello che resta sempre in ombra…

  99. effebi ha detto:

    100… aspetto sempre che la Slovenia e la Croazia richiedano il rispetto degli accordi sul TLT… ho speranze ?

  100. maja ha detto:

    “ah boris pahor iera kapò !^? no savevo… ma go sempre sospetado da quando el se la ga filada da bergen belsen”

    queste sono le cose che secondo effebi rimangono all’ombra.

  101. mutante ha detto:

    effebi: che prove ci sarebbero di quello che dici riguardo pahor? se non porti prove, non puoi fare affermazioni simili.

  102. effebi ha detto:

    104 …maja… maja… mi deludi…

    28 ottobre 2010 …sei andata a pescare sta roba -per dimostrare quelle che tu sostieni siano tonnellate di merda- …un post (nemmeno scritto da me) ad una tua imbeccata che regalavi a piero vis’cidada sul “nostro famoso”… ( aproposito come mai questa tua generosa “offerta”!? )
    http://www.slomedia.it/?mod=aktualno&action=viewOne&ID=8640

    – non ho detto io che il “famoso” fosse un kapò
    – è da dimostrare che dare del kapò a qualcuno sia un offesa (molti furono costretti a quel lavoro infame)
    – che se la sia svignata da bergen-belsen non è una novità (lo racconta proprio lui stesso)

    in ogni caso, cara maja, complimenti ! vedo che sei una mia attenta (ma nenche troppo) lettrice ed archivista… 🙂

  103. effebi ha detto:

    105… mutante …che fai abbocchi alla prima che scrive delle cose ?

  104. maja ha detto:

    ah, non sei tu piero fisciada? e da quando in qua?

    http://it.wikipedia.org/wiki/Diffamazione_(diritto_italiano)

  105. effebi ha detto:

    maja, quindi devo denunciarti per diffamazione ? 🙂

  106. maja ha detto:

    io ho solo usato una metafora.

    non ho offeso pubblicamente il tuo onore in tua assenza.

  107. Alessandro ha detto:

    tornando sul punto originario mi la penso cussì:
    1- mozione totalmente fuori dal tempo;
    2- ci sarebbero cose ben più importanti di cui occuparsi;
    3- in ogni caso, a mio modo di vedere, per far un poca de polemica :-), finchè esiste una scuola intitolata al 1 maggio 45 qualsiasi proposta non è troppo assurda.
    4- Su Pahor, tanto rispetto per la sua vicenda e la sua arte ma alcune sue dichiarazioni leggermente sbilanciate e ad esempio l’ultima chicca sul sindaco nero che mina la slovenità del litorale mi paionio fuori dal mondo almeno come la mozione di un’altra trieste

  108. effebi ha detto:

    maja, per “l’amicizia” che ci lega di posto questa… forse ti è scappata o non te la sei salvata.

    “…Con due francesi amici dissi: “Guarda che tagliamo la corda”. Non c’era filo
    spinato, c’erano i primi tentativi di cannibalismo, c’era gente affamata già
    nel campo mentre noi infermieri eravamo in posizioni migliori perché un po’
    ci arrangiavamo. Con il pane che restava, con il pane che si ordinava per il
    giorno dopo quando il giorno dopo c’erano morti, si facevano piccoli
    pezzettini, un po’ di minestra in più ma già lavorare dentro era salute, tanta
    energia guadagnata. In cinque giorni non ho toccato né da mangiare né da
    bere, non ve ne era per nessuno, immaginate quelli in piedi, non potevano
    nemmeno accasciarsi perché non c’era posto, già lì vi era un mucchio di
    gente morta.
    Mi hanno detto: “Noi tagliamo la corda se vieni con noi, e dico: “Meno male
    che me la cavo, che vado verso la Francia” e poi abbiamo fatto autostop con
    questi camion vuoti che tornavano indietro per prendere altro materiale. Loro
    due stavano in piedi e salutavano queste truppe che stavano arrivando ed io
    ero sdraiato in questa coperta sul tavolaccio del camion…”

    questo a bergen-belsen dove è noto quali erano i problemi sanitari in quel momento in quel campo e quanto era quindi necessario l’aiuto degli infermieri (categoria “in posizione migliore”)

  109. effebi ha detto:

    ma, dopo la “liberazione di trieste” lui non ritornò, non subito:
    “…non mi interessava tornare, poi a Trieste vi era il pandemonio, vi era il Movimento di Liberazione Nazionale diretto dai comunisti…”

    fossero rimasti anche dopo il
    12 GIUGNO 1945
    sarebbe ritornato ?

    e poi, chi ha mai avuto da preoccuparsi del gioioso “Movimento di Liberazione Nazionale diretto dai comunisti”… mah

    perchè intitolare una via.. !? già… perchè mai !?

  110. effebi ha detto:

    vedi maja… qualche ombra in giro c’è…

  111. maja ha detto:

    effebi

    non archivio e non salvo niente.
    è ancora tutto on line e io ho buona memoria.

  112. sfsn ha detto:

    ciò, effebi, ma ara che Pahor xe un scritor, no xe miga el paradigma del verità storica!

  113. capitan alcol ha detto:

    #112 te ieri in vacanza anche ti in un lager che par che te parli per conoscenza diretta?

  114. Tergestin ha detto:

    @ Sfsn

    Savevo si’, el famoso controllo dell’Iri ciavava ala grande. Inoltre i ‘taliani ga bloccado un casin de iniziative angloamericane che gavessi portado ad ulteriori migliaia de posti de lavor in piu’, dalla fabbrica de sigarette a quela de scarpe Lucky, passando adiritura ala “Trieste Air Lines” che i voleva far.

    Fortuna che ghe ga pensado la madrepatria a tornar a redimerne, se no ierimo ciavadi soto i tremendi angloamericani.

  115. effebi ha detto:

    116 – pareria de si, per qualchidun qua dentro (e fora) per lungo tempo (e ancora)

    117 – le virgoletate xe tute dichiarazioni sue, dirette. el resto su Bergen o altri campi xe disponibile su vari siti

    (no me invento, leggio e riporto se no ve piasi andè alle fonti)

  116. ufo ha detto:

    Dal sempre puntuale Primorski dnevnik una notizia interessante: non tanto il fatto che il vostro presidente Napolitano si sia recato in Val d’Aosta, quanto il suo presidenziale ed ufficiale saluto in Consiglio regionale: bilingue, in italiano e in franco-provenzale. Il tetto non è crollato, un fulmine non è sceso dal cielo ad incenerirlo, i signori consiglieri regionali non sono stati costretti ad un ricovero urgente al pronto soccorso e pure l’onore nazionale e l’itaglianità della valle non sembrano aver subito danni, permanenti o meno. Neppure un graffio. La popolazione non ha ceduto a crisi di panico – ma per loro è facile. Non hanno mica un ponte con Trento. E neppure squadre di “patrioti” che anche dopo sessanta e rotti anni rimpiangono ad alta voce la liberazione della città e lo spegnimento del forno crematorio della Risiera…

  117. Luigi (l'altro) ha detto:

    Mi spiace tornare un attimo sull’argomento di Osimo e del TLT, ma credo sia necessaria una precisazione.

    @Paolo Geri

    Tu dici che anche personalità come Diego De Castro avrebbero sostenuto che il Trattato di Osimo non avrebbe risolto la questione giuridica del TLT.

    Intanto rileviamo che il massimo esperto della questione – Manlio Udina – questo ha scritto sul Trattato di Osimo in un suo noto saggio (peraltro di poco precedente la cancellazione dell’o.d.g sulla nomina del governatore al Consiglio di Sicurezza dell’ONU):

    “Con tale statuizione si dà luogo pure alla formale estinzione delle controversie sull’applicazione del Trattato di Pace sollevate ancora negli anni 1947 e 1948 e tuttora pendenti, almeno sulla carta, davanti alle Nazioni Unite” (Gli accordi italo-jugoslavi di Osimo del 10 novembre 1975, “Rivista di diritto internazionale”, vol. LX, fascicolo 3-4, 1977, p. 409)

    Venendo a De Castro, egli cita il pezzo dell’Udina nel corso delle sue considerazioni finali sull’applicazione del Trattato di Pace del 1947 a pag. 251 del primo volume de “La Questione di Trieste”.

    De Castro premette che, dopo che il testo del Trattato fu notificato ufficialmente al governo italiano il 20 gennaio 1947, questi espresse delle riserve.

    Nenni (allora ministro degli esteri) diramò il giorno stesso una nota nella quale si diceva che il Trattato era duro per l’Italia, specie nelle clausole territoriali (colla perdita dell’Istria e l’istituzione del TLT), e che voleva un riconoscimento circa la sua revisione, da ottenersi attraverso l’ONU nell’ambito di accordi bilaterali.

    Anche il governo jugoslavo diramò diversi comunicati dove si diceva chiaramente che una parte delle proprie rivendicazioni (tutto il TLT e Gorizia) venivano disattese.

    Questo quindi è il commento di De Castro preliminare la citazione di Udina:

    “Si potrebbe discutere se, con la firma del Trattato di Osimo, le due riserve (italiane e jugoslave), siano automaticamente cadute”

    E, aggiungeva dopo:

    “Le riserve in questione erano di carattere più politico che giuridico. Mentre l’estinzione giuridica delle riserve stesse non è dubbia, tanto più che la cancellazione delle questioni riguardanti Trieste è avvenuta presso le Nazioni Unite, senza obiezioni, a seguito delle richieste rivolta, il 27 maggio 1977, dai due Stati, non è stato precisato se la Jugoslavia abbia politicamente rinunciato alla Venezia Giulia. Le riserve nostre non sembrano più attuali, anche se resta certamente la riserva non giuridica, né politica, ma morale sull’ingiustizia del Trattato di Pace” (p. 251)”

    Perciò, tirando le somme, De Castro lo dice chiaro e tondo: dal lato giuridico la questione è chiusa. Sono semmai le riserve delle parti a tenere aperta la questione.

    Ed è in questo, invece che sulla mancata risoluzione ONU (che non serve, dato che l’iscrizione stessa del Trattato del registro delle Nazioni Unite ha messo la parola “fine”), che De Castro impostava il suo discorso sul Trattato di Osimo.

    Quanto al tema principale, io dico che sia quello che ha detto Bandelli, che quanto si legge spesso qua dentro, confermano l’idea di una città – Trieste – che vive continuamente nel ricordo del passato.

    L.

  118. Comitato Odbor PLT ha detto:

    il Territorio Libero di Trieste e il Porto Libero di Trieste sono entità legali vigenti.
    The People of the Free Territory of Trieste è un popolo discriminato.

    Comitato ODbor PLT – se continuè a riferirve a illustri giuristi internazionalisti taliani per la Questione irrisolta del TLT e del PLT allora ghe sarà conclusioni di parte false e strorcenti la legge.

    dire il TLT è esistito è dire una monada. Il TLT esiste. così come il PLT. così come il Popolo del Territorio Libero di Trieste.

    non fatevi incantare da questi pseudo esperti di diritto internazionale che propinano le loro opinioni come LEGGE divina piovuta dal cielo, ma ragionate con la vostra testa, leggete le carte e i documenti che parlano dei vostri diritti civili e politici ed umani.

    no feve inzinghenar!

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