Due pontili abusivi utilizzati spesso come base d’appoggio per la pesca di frodo smantellati ed effettuati un monitoraggio dei fondali e una bonifica parziale dell’alveo. Questi i risultati dell’attività denominata “Fondali e sponde puliti”, svoltasi nella mattinata di sabato presso le risorgive del fiume Timavo, in località San Giovanni di Duino, da personale del presidio nautico del Commissariato di Duino Aurisina che ha utilizzato una motovedetta, congiuntamente con personale della Stazione forestale di Duino del Corpo forestale regionale e con i volontari della Protezione civile di Palmanova e dell’Associazione gradese subacquei.
Questa attività ha rappresentato la conclusione dell’opera di prevenzione finalizzata al ripristino di un’area destinata alla realizzazione di un parco naturale come deliberato dal Consiglio Comunale di Duino Aurisina a fine 2005.
Nel corso della bonifica dell’alveo sono stati estratti alcuni motori fuoribordo, parti di motori, un telaio di bicicletta e uno di un ciclomotore, oltre a diverso materiale scaricato nel fiume, fra cui alcuni metri cubi di calze di nylon, tubi in plastica, ceste, cime, canne usate per segnalazioni e gusci di cozze.
Le operazioni si sono svolte non senza difficoltà vista la corrente e la scarsa visibilità del fondale e la sospensione di materiale fangoso.
bravissimi, stessa cosa si dovrebbe fare a Trieste in canale del ponterosso, e in specialmodo al bivio di Miramar dove molti anni fa con una mareggiata sparirono tutte le cabine di plastica del bagno militare in mare, a oggi nessuno si è preoccupato di pulire il fondale carico di plastica bianca e celeste, anche avendo denunciato il fatto alla capitaneria di porto, l’ Esercito che gestisce ancora oggi lo stabilimento balneare doveva fare la pulizia, non c’è nessuno che potrebbe fare qualche cosa????? Esiste un regolamento sull’inquinamento??? Se esiste mettiamolo in atto
come da copione, l’ecologia non interessa a nessuno e da vergognarsi,
…Bravi complimenti!!!
bravissimi
@sergio
devo dire che non capisco perchè alcune categorie di dipendenti pubblici debbano avere il privilegio di stabilimenti balneari riservati.
la città di Trieste dovrebbe richiedere ed ottenere gli spazi demaniali ad uso ricreativo di specifiche catagorie (vedi i bagni a miramare e lazzaretto), affinche
ne beneficino tutti i cittadini e diventino volano economico.