Dura presa di posizione di Alessia Rosolen e Franco Bandelli, che raccogliendo la segnalazione giunta da alcuni genitori di ragazzi che frequentano il ricreatorio comunale Ricceri denunciano: “Qualcuno deve aver scambiato il ricreatorio per un centro di propaganda o peggio ancora per una scuola del partito comunista”.
Sfogliando le pagine di un opuscolo distribuito dal ricreatorio, ci si imbatte in un brano firmato dal movimento zapatista di liberazione del Messico (nell’immagine la pagina del depliant). “Una stella a 5 punte – denuncia Rosolen – fa da sfondo ad un brano nel quale c’è un’inquietante evocazione di questo simbolo che così tante tragedie ha accompagnato nella storia d’Italia”.
E come se non bastasse “l’ultima pagina si chiude con un brano vergato dallo stesso subcomandante Marcos. Più che un opuscolo per un ricreatorio sembra un libretto di indottrinamento marxista”.
“Tutti infatti sanno – continua Rosolen – quale sia la matrice ideologica di questo movimento che così tanto consenso riscuote nella sinistra extraparlamentare del nostro Paese, e quale sia l’attenzione che le autorità di sicurezza internazionale hanno verso un movimento armato che a tutti gli effetti compie attività terroristica”.
“Questo accaduto d’altro canto – precisa Rosolen – ci dà ulteriormente ragione del nostro voto contrario alla variazione di bilancio proposta dalla Giunta martedì sera, nel quale poco o nulla si diceva delle attività che rientrano nell’area Educazione del Comune”.
“Speriamo – auspica Franco Bandelli – che nessuno nell’Amministrazione comunale fosse a conoscenza di questo tipo di attività, e che si intenda intervenire prontamente per monitorare quale tipo di iniziative vengano portate avanti in questo ricreatorio”.
Il Gruppo di Un’Altra Trieste infatti, ha presentato un’interrogazione urgente al sindaco e all’Assessore all’Educazione per avviare un’attività di controllo.
“Spiace davvero – afferma Bandelli – che la meritoria attività portata avanti dai ricreatori di questa città, venga offesa da situazioni poco ortodosse come quella del Ricceri. Non capisco davvero – conclude Bandelli – quale tipo di messaggio volessero lanciare gli educatori, che evidentemente hanno promosso e approvato questo tipo di impostazione politica. I nostri figli non hanno bisogno di indottrinamento politico, ma di luoghi dove si faccia della sana aggregazione e i modelli educativi proposti non siano i guerriglieri marxisti del sud America”.
bravi, i bambini capiranno meglio degli adulti le parole di giustizia sociale. censurate anche il vangelo. ma non ne avete il coraggio
Quando a Trieste si intitolava una via al fascista Granbassi o peggio ancora ad Almerigo Grilz invece andava tutto bene ?
È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli.
audace. ma forse è una provocazione voluta x attirare l’attenzione?
“..o peggio ancora ad Almerigo Grilz..”
Geri lascia perdere che è meglio…paragoni allucinanti e fuori luoghi…
provate a leggere bene il versetto. non c’è niente di audace, ma di scomodo per alcuni certamente. la verità è scomoda.
no audace riferito al fatto di citare il subcomandante marcos, ho letto il versetto mi sembra molto bello
oggi come oggi audace è essere onesti.
Al prossimo corso di giornalismo organizzato dal comune:
“Il giornalismo è il parlamento quotidiano, la tribuna quotidiana, dove uomini venuti dall’università, dalle scienze, dall’industria, dalla vita vissuta vi sviscerano i problemi con una competenza che si trova assai difficilmente sui banchi del Parlamento”
Al prossimo congresso sul lavoro, invece:
“Che cosa significa più alta giustizia sociale? Significa il lavoro garantito, il salario equo, la casa decorosa; significa la possibilità di evolversi e di migliorarsi costantemente”
Nei centri sociali:
“La sicenza moderna è riuscita a moltiplicare le possibilità della ricchezza; la scienza, controllata e pungolata dalla volontà dello stato, deve risolvere l’altro problema: il problema della distribuzione della ricchezza in modo che non si verifichi più l’evento illogico, paradossale e al tempo stesso crudele, della miseria in mezzo all’abbondanza”.
Tutti applaudiranno convinti.
Luigi (veneziano)
PS Il fatto che siano tutte frasi di Mussolini, non deve interessare nessuno.
qualcuno si ricorda del kit tricolore distribuito in tutte le scuole (tranne quelle slovene)?
Peccato che non l’abbiano distribuito anche lì… Sono certo che gli studenti ci avrebbero messo un surplus di fantasia ed iniziativa nel scoprirne i possibili usi alternativi.
Tornando al ricreatorio: tolta la firma, cosa c’è di politico o di indottrinante in quel testo? Ah, ho capito: “C’è posto per il pensare di tutti” non va bene. Il regime buffonesco di cui i due sono nostalgici apologeti non avrebbe apprezzato il pensiero.
io distribuirei la bandiera dell’europa.
“i guerriglieri marxisti del sud America”
Chi ghe spiega che el Messico xe in centro-nord America?
@ 10
Dov’è il problema col tricolore? Siamo in Italia ancora, si o no.
Da quando? Certo che no. Dove vivi, su Marte?
@UFO
Tolta la firma sarei d’accordo con te ma qui c’erano firma e simboli.
Non e’ cosa che deve succedere in un ricreatorio.
16Francesco
da evitare i simboli. la fonte credo sia sempre da citare.
Ma non era mica una ricerca di storia.
di cosa trattava l’opuscolo?
citare le fondi è sempre buona norma.
viste le ricerche mie e di aldo e constatato che Marx invento sia la clanfa che lo spritz possiamo affermare quasi con certezza che al sudetto ricreatorio venissero corsi di clanfa illegali, lontano dagli occhi della famigerata banda chanel franca e l’altra che no me ricordo mai il nome.
quoto Luigi, non dovevano mettere la firma di quel minchione di Marcos. Cmq nel 2011 bisogna estirpare con forza tutte queste persone ancora indottrinate da filosofie di stampo comunista.
estirpati il cervello.
Complimenti per la scelta del vocabolo ‘estirpare’ e del termine ‘con forza’. Definisce chiaramente sia il programma che la personalità del commentatore.
Giusto per capirci, dov’è il confine tra le ‘filosofie di stampo comunista’ e quelle ‘non di stampo’? Il ‘lavoro degno’ o il ‘canto’?
vicino a quello fascista, che il comunismo combatte. chi di spada ferisce di spada perisce.
Suvvia. A Palmanova c’è un Credere obbedire combattere originale (addirittura restaurato) in una scuola elementare.
Al subcomandante Marcos mancano ancora qualche vagonata di cadaveri sulla coscienza prima che si possa avvicinare a siffatta statura.
@21
dimaco, quella frase è stata scritta da Marcos per descrivere le sue sensazioni durante una clanfa (appresa da un’edizione apocrifa del carteggio Marx-Engels)nel golfo del Messico.
“Visto dall’alto” si riferisce al momento iniziale della clanfa, quando si è lanciato verso il cielo. “Visto dal basso” invece al momento in cui è finito sott’acqua. E’ da quella clanfa che ha trovato ispirazione per il suo progetto politico. Non a caso è stato chiamato SUB-comandante!
permettimi un’apputno aldo, la clanfa messicana perde la sua connotazione di messaggio alle squinzie. nel caso da te citato
marx si, esegue la clanfa, ma solo come elemento dimostrativo e gesto atletico.priva cioè del suo significato originario. nel carteggio da te citato non vi sono riferimenti al spritz post clanfa ne con una squinzia, ne con il sub comandante. Che marx sia uscito dai binari e abbia virato sulla tipica bevanda messicana, la tequila?
@28
dimaco, mi costringi a fare rivelazioni politicamente scorrette: Marcos ha fatto quella clanfa di fronte a un gruppo di “mature squinzie” svedesi, in vacanza nello Yucatan a scopi di turismo sessuale. Poi ha tirato fuori una mega-caraffa di spriz, spacciandolo per una tipica bevanda dei Maya.
Cosa è successo dopo, te lo lascio immaginare…
Te ne sta disendo che Marcos xe Marx risorto? A sto punto se pol o no se pol dir che anca la Rosolen xe la Claretta risorta?
x federer al 22
http://www.youtube.com/watch?v=ypg5R2jG3hc
Al di là delle beghe tra fascisti rossi e fascisti neri, la frase di Marcos mi pare del tutto innocua nella sua banalità.
Non è questo il punto.
Non è rilevante sapere se Marcos abbia ragione o torto. Spetta a un ricreatorio fornire materiale informativo sul VERO e sul FALSO? In un ricreatorio si distribuiscono pillole politiche?
Far leggere i ragazzi, troppa fatica.
Meglio questi baci perugina d’un tipo con passamontagna e mitra.
Xe rivada la porfirio?
1) Nessuno ha in mano una copia del fatidico libretto? Perché mi pare che qui si sta discutendo in lungo e in largo basandoci non su un qualcosa che possiamo leggere, verificare ed annusare, ma solo su un immagine dell’ultima pagina del coso, estrapolata ed abbondantemente infiocchettata di aggettivi da due personaggi che, guarda caso, provengono da ambienti che in un paese civile ricadrebbero nella categoria dell’estremismo spinto. Prima vedere cammello.
2) “Una stella a 5 punte … simbolo che così tante tragedie ha accompagnato nella storia d’Italia“. Forse è per questo che nel bel mezzo dell’Emblema della Repubblica Italiana c’è… indovinate cosa? Suggerimento: non è un pentagramma, non è un quadrato, non è una stella di Davide ma bensì “La stella bianca a cinque punte, detta anche Stella d’Italia, è stata la tradizionale rappresentazione simbolica dell’Italia sin dall’epoca risorgimentale” dice Wikipedia (voce: Emblema_della_Repubblica_Italiana) e poi ancora “Il significato etico e ideale della Stella d’Italia corrisponde, fino all’epoca risorgimentale, al motto di Leonardo da Vinci: « Non si volta chi a stella è fisso ». Dopo l’unità d’Italia, la presenza di enormi stelle simboliche sul palco d’onore delle cerimonie ufficiali a cui partecipa il re Vittorio Emanuele II, induce sempre più gli italiani a parlare allora, in modo affettivo, dello « stellone » che protegge l’Italia. Negli anni del primo dopoguerra, tra il 1919 e il 1924, comincia così a prevalere un significato assistenziale, protettivo o provvidenziale della stella, che perdura fino ad oggi.” (voce: Stella_d’Italia).
Ciò, ma dove se andai a pescarli, sti do? Digo a voi che li gavè eletti. No iera de meio in giro? Ma ve par serio che a sti do nazionalisti italianissimi e ammantati nel tricolore devi eser un sloven a spiegarghe qual che xe i simboli del paese de lori. Xe come se mi gavessi bisogno de un de Trapani per saver cos’che vol dir la sagoma a tre zime del Triglav. Fantascienza.
Ma ve vien mai el dubio de eser messi mal per vero, se questo xe el meio che rivè mandar a governar le istituzioni?
ufo
Bandelj itaglianissimo… 🙂
grande ufo avevo pensato alla stessa cosa. cmq il dopoguerra infinito di trieste si perpetua…perche continuare a confondere? chi è di sinistra non deve essere necessariamente anti italiano
ma ufo. cosa ‘entra la stella della Repubblica italiana? la stella utilizzata da marcos é rossa e tutti sanno a che ideologia si riferisca.
se proprio volevano utilizzarla in chiave repubblicana avrebbero potuto utilizzare altri autori o movimenti, avevano solo l’imbaazzo della scelta, a incominciare da Pertini.
ma il vero probelma é chiedersi come mai in un ricreatorio si scelga il riferimento a movimenti come questo che si richiamano alla tradizione marxista della guerriglia latinoamericana altro che paragoni con il kit tricolore, a meno che voler considerare il tricolore ideologico…ma allora é un’altra storia. o meglio la solita storia
Mi sembra che i vari tentativi di giustificare l’accaduto siano la misura che qualcosa di sbagliato c’e stato. Non credo il ricreatorio sia un centro di zapatisti ma non credo nemmeno giusto l’accaduto e forse il caso sollevato servira’ a che non si ripeta(poco importa se le frasi son di marcos o di altri).
Tutti a far passare il rappresentante (neanche il capo perchè tale egli non si ritiene – da cui il prefisso di sub ) di un movimento che lotta contro le ingiustizie a cui un intero popolo è sottoposto per un indottrinatore sanguinario.
E’ ben strano vedere tali critiche partire da chi sostiene l’attuale governo formato da personaggi che ai comizi blaterano di fucili ‘padani’ pronti a lottare per l’indipendenza di un popolo inesistente oppresso da uno stato di cui essi stessi fanno parte.
Marcos per lo meno non scivola così maldestramente in tema di coerenza.
@c.a.
A me non verrebbe di dare come esempio a un bimbo del ricreatorio un guerrigliero armato di mitra – neppure se fossi convinto che fosse animato nella lotta dai più nobili principi (ma poi chi non lo è quando imbraccia un arma). Ma questo forse perchè credo nella non-violenza.
Riguardo l’origine delle critiche non mi sembra che i due sostengano l’attuale governo.
per 23, 24 e 31 è bello esporre il proprio pensiero ed essere insultato a gratis da chi ha idee che dovrebbero ispirarsi a principi di uguaglianza e democraticità…..non inparerete mai….proprio per questo ho parlato di estirpare con forza…..l’indottrinamento è talmente forte che raggiunge la stessa forza di una religione….come vedete non mi abbasso all’insulto
Beppe, in teoria hai ragione, ma nelle parole citate tra virgolette (quindi presunte testuali) la Rosolen non se la prende con la stella rossa, se la prende con quella a conque punte. Anch’io suppongo che la stella dell’opuscolo sia rossa, ma è proprio per questo che vorrei vederne uno, per non dover tirare a indovinare.
ma i genitori che dicono? si puo o no vedere tutto l’opuscolo e no solo una parte estrapolata? e i bambini? cosa dicono?
se c’è un reato rivolgersi alla magistratura. altrimenti sono solo opinioni. rispettabili ma opinioni.
Esercizio per puro diletto: rileggere il post ed i commenti pervenuti sostituendo al termine ‘Subcomandante Marcos’ le parole ‘Giuseppe Garibaldi’. Meditare sull’analogia e descrivere in max 40 parole.
E’ bello leggere le difese dell’indifendibile, tutte fuori tema. Ne esce fuori un armamentario lessicale che sembra quello del barbuto Folagra, il collega “intellettuale” di Fantozzi.
La TEMATICA DELLA COERENZA, la LOTTA CONTRO IL FASCISMO, la GIUSTIZIA SOCIALE, la VERITA’ SCOMODA, DIFFONDERE IL PENSIERO.
E’ grave se non si vede il lato tragicomico di questo non-italiano.
Dai, su. Hanno messo frasette politicanti da diario di hallo kitty in un opuscolo, questo il fatto riferito, e non si fa.
Se mettevano fuori mini-proclami di Pertini o di De Gasperi, anche se non sono paragonabili, era ugualmente disdicevole.
Sono certo che l’ass. Grim non c’entra niente e che qualcuno, se il fatto si conferma, si prenderà una ramanzina.
A 14-16 anni ricordo miei compagni di classe che si leggevano Cuore, con le gran cazzate del povero Michele Serra. Qualcuno vuole vietare a un ragazzino, se vuole, di leggersi roba simile? No, viva la libertà, legga quel che si vuole, anche l’Imperialismo, fase suprema del capitalismo. Però non gliele passa il professore o l’ “educatore”. Sotto i tredici-quattordici anni un ragazzo è fin troppo malleabile e non è corretto approfittare del rapporto di fiducia per indottrinarlo. Sopra ha le sue idee ed è offensivo propinargli materiale che può non condividere.
41federer chi ha usato per primo questa frase: “Cmq nel 2011 bisogna estirpare con forza tutte queste persone ancora indottrinate da filosofie di stampo comunista.”? chi per primo ha leso il diritto di pensarla diversamente?
anche i preti indottrinano se non sbaglio. e non possiamo sorvolare che certi lo fanno tra un bambino e l’altro. come passatempo credo.
mio figlio ha scelto di non di andare a catechismo, con mio grande sollievo. quelli che ci vanno ne hanno le scatole piene… se i genitori avrebbero dato loro liberta di scelta di sicuro sceglievano sport o altro.
Il non richiesto paragone col catechismo, che è un momento di una comunità religiosa e non un servizio dello stato, è un lapsus rivelatorio.
Mi fa venire in mente un aforisma di Nicolas Gomez Davila: “Chi vuole trasformare le chiese in scuole non sa a cosa servono le chiese ma soprattutto non sa a cosa servono le scuole”.
La Vera Fede nell’Ideale e nella Giustizia Sociale nelle Scuole dello Stato.
allora levate i crocefissi dalle scuole e l’ora di religione.
Insomma Viva la libertà dei popoli, ma solo se restano ignoranti.
Ho capito, è uno scambio di ostaggi.
Se non vi restituiamo Gesù di Nazareth perché lo possiate fucilare, voi non restituite la libertà ai giovani discenti.
Ok, affare fatto.
Gesù di Nazareth non ha mai detto che voleva i crocifissi a scuola. voi lo state usando per i vostri scopi.
Xe sbagliado far politica nei ricreatori e qua no ghe piovi: i fioi la’ va per zogar e sfogarse, che i se rompi pur le bale con ‘ste menade co’ i andara’ a scola.
Ma no capisso come ad esempio la stessa Rosolen che invita negazionisti a far conferenze la se meti a far censure. Sta gente iera in giunta comunal nell’era Dipiazza dove se ga avudo el trionfo della retorica nazionalista spesso infarcida de fascismo gnanca sconto, tra adunate, kit tricolori, inititolazioni de vie improponibili e quanto altro, el tutto da parte de una giunta comunal che ga cazzado la foto de Pagnini apena xe rivada. Una giunta in cui Bandelj e la Rosolen gaveva avudo a lungo ruoli importanti.
Mi no capisso cossa c’entra Marcos e Zapata col marxismo.
Me par che giri parecchia ignoranza tal mondo.
Ignoranza? Il Piccolo di ieri cita Frankie Bandelj mentre afferma che il Chiapas ed il Messico tutto stanno in Sud America. Vedere per credere.
La bandiera dei zapatisti è NERA con una stella ROSSA, richiamando chiaramente i colori (nero e rosso) degli anarco-comunisti. Dunque niente a che fare con il leninismo e tantomeno con le brigate rosse. I zapatisti rifiutano la logica leninista della presa violenta del potere da parte di una minoranza. Rifiutano anche la logica destra-sinistra, sostituendola con una logica alto-basso. Se fossero in Italia, direbbero che Berlusconi e De Benedetti, PDL e PD, sono due facce della stessa medaglia, l'”alto”, rispetto al quale i zapatisti si pongono come “basso”. Questo è il significato di quella frase di Marcos e lo si evince chiaramente anche da questa sua intervista sulla situazione politica messicana:
http://it.peacereporter.net/articolo/5392/Intervista+al+Subcomandante+Marcos
Si può discutere sull’opportunità che la frase su “alto” e “basso” fosse riportata in un ricreatorio in quanto frase “politica”, ma le motivazioni della critica (Brigate Rosse, ecc.) mostrano una preoccupante ignoranza politica.
@ 48 Mauricets
“..se i genitori avrebbero dato..”
Prima di consigliare di non andare a catechismo a tuo figlio, forse sarebbe il caso che tu te ne torni a scuola prima..
Adesso tutti i triestini che non sono andati a votare cominciano a rendersi conto quale danno si sono fatti. I Tafazzi finiscono sempre male. Prima le liturgie titoiste ai matrimoni poi questi versetti mezzi “satanici”. Bene. Benissimo.
vedrai alle politike. quando saranno incazzati come bestie. visto che in regione la destra elargisce soldi a palate ai soliti noti.
#49. Marco
“La Vera Fede nell’Ideale e nella Giustizia Sociale nelle Scuole dello Stato”.
Le maiuscole usate non fanno parte della lingua italiana ma della “lingua fascista” sicuro.
@ Paolo Geri
Ma inseguendo il sogno comunista, perchè non te ne vai a vivere in Bielorussia
@Paolo Geri: Appunto. Stigmatizzavo e deridevo il lessico povero, enfatico e ignorante del fascismo rosso.
mai voi pensate veramente che in qualche parte del mondo sia mai stato applicato il veramente il comunismo? sarebbe come voler credere che si applichi il cristianesimo da qualche parte.
Onora il padre e la madre.
Non uccidere.
Non commettere atti impuri.
Non rubare.
Non dire falsa testimonianza.
Non desiderare la donna d’altri.
Non desiderare la roba d’altri.
ditemi chi li rispetta. il governo? silvio?
E’ davvero tragico.
C’è materiale su cui fare satira mesi e mesi.
L’interrogazione critica dei bandelliani ha un senso chiarissimo.
Lo metto in chiaro: “Risulta sia stata diffusa, sia pure in modo episodico, materiale di dottrina politica in una struttura della rete dei ricreatori comunali. Questo risulta cozzare con evidenza contro la carta dei servizi dei ricreatori comunali stilata dall’AREA EDUCAZIONE, UNIVERSITÀ E RICERCA. La carta impone “uguaglianza e imparzialità” ed esclude che si creino situazioni discriminatorie, anche de facto, per ragioni politiche. La distribuzione dell’opuscolo inoltre non trova alcuna giustificazione nelle finalità dei poli. La carta dei servizi è un atto amministrativo vincolante. Chiediamo spiegazioni”.
La carta dei servizi la trovate su retecivica.
Le risposte sono tutte off topic, oltre che comiche.
“Eh ma quell’altra volta LORO hanno fatto lo stesso” (trad.: i ricreatori diventano luogo per revanscismo politico).
“Marcos è un figo, voi siete ignoranti perché non seguite le vicende di Marcos. Ciò, ma sapete o no tutte le bandiere di Marcos? Avete letto la bibliografia completa e critica sul Chiapas e su Marcos? Non conoscete le centoduecorrenti diverse della sinistra in Chiapas? Ignoranti.” (trad.: Marcos is cool, I don’t what ur sayin’, but Marcos is cool. Marcos rams.)
“Il fanciullo va educato fin da piccolo alla Verità, alla giustizia sociale e alla rivoluzione.” (trad.: Mi ti se kunemo, druže )
Dai, serietà.
(Chiedo scusa per gli errori di battitura veloce.)
l’importante è capire, poi si puo condividere o no.
dai marco, i preti hanno fatto politica dai pulpiti durante la messa per decenni e continuano a farlo seppur in maniera più discreta.
Poi per cortesia lasciate stare i dieci comandamenti che sono la dimostrazione più lampante dell’ipocrisia. I ricchi e potenti potevano non seguirli, mentre se lo faceva uno del popolino finiva nei guai. Guai seri.
COSA NE PENSATE DI QUESTA FRASE:
Una riforma sociale deve fare tre cose: innanzitutto abbattere i muri che separano fra loro i diversi ceti sociali, per aprire ad ognuno la strada dell’ascesa sociale; quindi creare un livello generale di vita tale da garantire un minimo di sopravvivenza anche ai più poveri; infine provvedere affinché tutti possano essere partecipi dei benefici della cultura.
E’ problematica….se la usassero chi griderebbe allo scandalo?
federer io non ho insultato nessuno il commento dopo il tuo – estirpare con forza- mi ha fatto venir in mente grattachecca e fichetto. tutto qua. ma restano condannabili le tue parole federer del post 22 non mi riferivo al caso specifico. la trovo un’espressione abominevole
dai marco che i preti hanno fatto politica per decenni dai pulpiti durante le messe.
Ufo qualche problema di lettura. Bandelli non afferma che messico e chiapas stanno in sud america, ma che non si possono dare come modello i guerriglieri del sud america. Tutti sanno che le guerriglie di marcos come quella di altri paesi del sudamerica hanno un solo modello che e’ quello di un argentino- sud americano – che corrisponde al nome di ernesto guevara e che se geograficamente il sud america non e’ messico, storicamente l’america latina e’ un’entita’a cui questi popoli si richiamano. Basta sofismi e ipocrisie per nascondere che quello diffuso in quel ricreatorio non e’ accettabile ne’ da un punto di vista dell’opportunita’ ne’ dal punto di vista del senso di responsabilita’ degli educatori.
70 esatto
#58
“forse sarebbe il caso che tu te ne torni a scuola prima..”
da che pulpito.
<>.
Semplicemente ridicolo. Alla signora sarebbe bastato scrivere ‘list terrorist organizations state department’ su google per arrivare alla pagina del dipartimento di stato USA dove sono elencate le organizzazioni terroristiche internazionali e scoprire che l’EZLN non c’è traccia.
Lo lascio qui, magari passa e legge.
http://www.state.gov/s/ct/list/
siete tutti patetici, così va l’Italia purtroppo
marcos non è marxista, non sapete di cosa state parlando. di metterlo poi in un opuscolo del ricreatorio, è tutta un’altra storia…
@ 74 maja
Allora sei proprio IGNORANTE CRASSA..
@capitano #75
qui c’e’ marcos che tiene un comizio sullo zocalo:
http://www.youtube.com/watch?v=kkJa_qvX2fo
(te lo vedi mario moretti che tiene un comizio in piazza s.giovanni nel 1978?)
definire l’ EZLN marxista poi e’ veramente riduttivo: in quell’ esperienza ci stanno dentro la teologia della liberazione, la difesa dei diritti delle donne e dei gay, il recupero delle culture indigene, e mille altre cose. abajo y a la izquierda.
@72 Edmond, non ci siamo, la tua difesa d’ufficio del Terrore delle Pubbliche Panchine fa acqua. A beneficio dei lettori copio dal Piccolo la parte incriminata: “Poco importa la geografia. »I modelli educativi proposti -teorizza Bandelli – non devono essere quelli dei guerriglieri marxisti del Sud America«. Chiapas, appunto.“, giusto per sapere di cosa si sta parlando. Piccolo del 1.10.2011, pagina 25.
La tua affermazione che “Tutti sanno che le guerriglie di marcos come quella di altri paesi del sudamerica hanno un solo modello che e’ quello di …ernesto guevara“. Beh, io sono ancora una volta l’ignorante di turno e non mi risulta che il c.d. modello Che comprenda il dichiarare una tregua nei confronti delle forze governative, mantenerla in atto anche a seguito di attachi armati da parte delle stesse – ed un tour di sei mesi in giro per il paese a spiegare le proprie posizioni. Ti risulta qualcosa di simile nelle cronache di Sendero Luminoso, del FARC, dei montoneros o dei tupamaros (tutti movimenti che, per inciso, manco per sbaglio seguono o hanno seguito il tuo fantomatico modello universale)? Girala come vuoi, come la metti tu è l’equivalente del dire “tutti sanno che gli italiani suonano il mandolino“. Tu sai suonare?
Andiamo oltre. Secondo l’interpretazione esplicita del Panchinicida al ricreatorio Ricceri vengono proposti “i modelli educativi dei guerriglieri marxisti”, e questa teoria è basata su un opuscolo asseritamente diffuso dal o nel o presso il ricreatorio fedifrago, probabilmente contagiato dal vicinale comune della cintura rossa attorno alla cara al cuore.
Prima che ci si incasini ulteriormente vorrei far notare al gentile lettore che di questo opuscolo abbiamo solamente un immagine di una pagina detta essere l’ultima dell’opuscolo stesso, e la descrizione enfatizzata della supposta seconda pagina dello stesso in cui ci sarebbe una stella a cinque punte, simbolo di cui si è gia detto.
Potrebbe essere il caso di far notare al gentile lettore il precedente del film “Trst je naš“, in cui – e l’analogia colpisce – autorevoli personaggi hanno fatto affermazioni categoriche basandosi esclusivamente su un estratto parziale dell’opera incriminata e sull’interpretazione interessata e di dubbia fede urlata ai quattro venti da un noto estremista locale. Tra le vittime (non incolpevoli) della fregatura ricordo il sindaco di Trst, quell’altro fantasma che risponde al nome di Ettore Rosato ed il manichino della Farnesina – oltre, ovviamente, a molti commentatori di bora.la che alla fine hanno fatto decisamente una figura da pirla.
Altrettanto meritevole di attenzione è una frase nascosta all’interno dell’articolo. Non è la prima volta che il Piccolo, volendo creare uno scandalo a tutti i costi, ricorre al sotterfugio di minimizzare quanto dichiarato dalla parte che si vuole accusare e di riempire al contempo il resto dell’articolo di frasi fiorite, ipotesi, voli di fantasia, parabole e quant’altro basta per farne un pezzo a sei colonne, il tutto teso ad insinuare neanche tanto sottilmente che forse il babau i bambini li mangia veramente. Vediamo: “Il ricreatorio, invece, smentisce“. Tutto qua: figurarsi specificare esattamente chi e con quali parole smentisce esattamente cosa. Non è mica qualcosa di importante.
Ce n’è abbastanza, dunque, per essere sospettosi. Personalmente quando vedo ripetersi queste sequenze di finte ed interessate indignazioni la domanda che mi viene spontanea è: dov’è che si vota stavolta?
Insomma volete dirci a tutti i costi che Marcos e’ un eroe e che lo stampato e’solo una invenzione, e bandelli e’un ignorante.
Ma proprio non riuscite ad ammettere che al ricreatorio han fatto una cazzata: a prescindere dalle vostre/mie simpatie politiche, a prescindere dai trattati di storia autodidatta, a prescindere dal condividere o meno i toni dell’interrogazione?
Una cazzata che e’giusto non si ripeta.
(ps io l’opuscolo l’ho letto e in effetti le due citazioni e le stelle non c’entrano nulla con il resto, sono fuori luogo e basta)
la figura dell’ “eroe” non rientra nell’ immaginario zapatista.
http://www.youtube.com/watch?v=f_h3Jph3FeM
(italiano
sì, certo, come no, mai detto il contrario.
vado a farmi qualche esercizio:
http://homes.chass.utoronto.ca/~ngargano/corsi/verbi/ripavan.htm
forse sarebbe il caso che tu facessi altrettanto.
o avrei dovuto scrivere “che tu faccia”? o forse addiruttura “che tu fai”?
ma no, ci sono: “farebbi” e non se ne parli più.
@ maja
http://dizionari.corriere.it/dizionario-si-dice/V/vorrei-che-tu-facessi.shtml
Ignorante!
A me questa recente tendenza ad agitare lo spauracchio dell’indottrinamento ideologico nelle istituzioni scolastiche e parascolastiche deprime un po’.
I vostri figli, per esempio, che fanno per il 25 aprile, a natale e pasqua, il 1 maggio, il 10 febbraio, il 2 giugno, il 1 novembre?
Gli insegnanti fanno passare tutto quanto sotto silenzio?
Oh, tante grazie, italiano!
Grazie per avere fugato tutti i miei dubbi. Come posso sdebitarmi?
(Quindi si dovrebbe dire anche: “forse sarebbe il caso che tu te ne tornassi a scuola”.
Confermi o ci sono delle eccezioni?)
@ maja
Sei una maestra. Meglio che ripeti l’abbecedario. Non inoltrarti nella lingua italiana.
italiano
mi stai dicendo che ci sono delle eccezioni, dunque.
prestami il tuo abbecedario, dai. saresti così gentile?
i andra a controlar anca la lega nazionale? no penso che per lori no se strapera nisun le vesti
I nostri figli non hanno bisogno di indottrinamento politico, ma di luoghi dove si faccia della sana aggregazione e i modelli educativi proposti non siano i guerriglieri marxisti del sud America
questa xe de incorniciar e de rider ogni giorno drio, mai senti una cavolada del genere, specialmente da un politico che indotrina le masse continuamente
@88 Maja, no. Credo ti stia dicendo che si sente in grado di proseguire lo scambio di opinioni in lingua slovena 😉
@ maggia 85
Mio figlio ha 17 anni.
Il 25 aprile fa festa da scuola. Idem il giorno di Natale, a Pasqua, il 1 maggio, il 1 novembre e il 2 giugno.
Il 10 febbraio va invece a scuola regolarmente.
Credo che a scuola non gli abbiano praticamente mai parlato del significato del Natale e della Pasqua da quando è alle elementari (solo il prof. di religione, ma anche lui molto di sfuggita). Del significato del giorno dei morti, mai da quando è all’asilo nido.
Del significato del 1 maggio, credo non se ne parli più dal periodo in cui andavo io a scuola. Sono ben ben che passati i tempi in cui gli studenti medi sfilavano assieme agli operai! Del 2 giugno, lasciamo perdere.
Il 10 febbraio si va a scuola e non succede nulla di particolare.
Riguardo a quest’ultima data, tengo a rilevare che qui siamo a Venezia, laddove questioni tipo “esodo” “foibe” “minoranze” e quant’altro scatenano dibattiti solo un filino di più rispetto al tema “l’importanza delle macchie solari per la civiltà contemporanea”, checché si possa pensare dalle vostre latitudini.
L.
ufo
no, credo che italiano mi stia dicendo che non conosce la seguente regoletta, così formulata dall’accademia della crusca:
“quando la frase reggente ha il condizionale presente, la dipendente ha un congiuntivo imperfetto per azione contemporanea o posteriore in frasi come vorrei che tu fossi qui; vorrei che tu venissi presto”
cfr. commento 58.
ma se desidera “inoltrarsi anche nella lingua slovena”, ni nobenega problema.
un abbecedario glielo trovo a sto grammar nazi dei miei anfibi.
luigi
http://leonardo.blogspot.com/2009/10/e-un-quarto-dora-dodio.html
il tipo è di modena, credo.
italiano
Quando tu sarai in grado di scrivere nella madrelingua di Maja la meta’ di quello che ella scrive nella tua, potrai forse darle dell’ignorante. Nel frattempo le tue sono solo cafonate!
Uh. Esiste magari anche un vocabolario per tradurre questo genere di regole in “parla come che te magni“? Questo è il genere di cose che ti fa passare in un istante eventuali nostalgie degli anni di scuola. Poi dicono che è lo sloveno ad essere difficile.
Luigi, sappiamo. Ci rendiamo conto di essere fortunati ad avere l’osservatorio astronomico di Bazovica, i cui due radiotelescopi vengono utilizzati principalmente per registrare l’emissione radio proveniente dal Sole, ed in più la Margherita Hack, che è un astro che brilla di luce propria anche in pensione. Sappiamo che e questo il motivo che ti costringe a migrare sui blog di queste terre fortunate, mentre quelli veneziani ignorano del tutto l’importante argomento.
luigi
comunque i miei figli sia per il 25 aprile sia per il 1 novembre vanno con la scuola al cimitero locale. cantano una canzone, recitano qualche poesia e morta là. nessuno si è mai lamentato.
Neppure quelli sottoterra?
no, ufo, neppure quelli.
ti dirò di più: non si sono mai lamentati nemmeno i genitori italofoni. neanche per katjuša, pensa te.
solo quando è passato a trovarci bandelj è scoppiato un casino della madonna. 😉
Luigi
Maja voleva probabilmente dire attorno il 25 aprile non nella giornata stessa.
Comunque tu ci informi che nelle scuole a ovest dell’Isonzo non si fa educazione civica. E’ forse questa la spiegazione di alcuni dei mali del Bel Paese?
Grande idea l’ora di educazione civica. Prima mezz’ora di teoria: lettura della Costituzione e spiegazione dei meccanismi istituzionali, suddivisione dei poteri, agorà ateniese, ONU, diritti umani, unione europea, diritti e doveri del cittadino, tre gradi di giudizio. Poi mezz’ora di pratica: lettura del quotidiano. E i pargoli scoprono che: il signor Ministro delle Riforme per il Federalismo ce l’ha duro (ma verde padano, guarda tè) ed usa una carta igienica molto peculiare; che metà dei giudici sono komunisti e l’altra metà ha un listino prezzi; che il ministro lo può fare anche lo scemo del villaggio che non si accorge quando qualcuno gli paga metà del mutuo della casa; che il tasso di pregiudicati nel parlamento è quindici volte quello della società civile; che un poliziotto beccato a falsificare prove o al quale casualmente muore tra le mani un fermato ha buone probabilità di passarla liscia perchè sì; che se uno ruba ma per il partito ha buone probabilità di essere fatto santo (ma non subito); che la nipote di Mubarak è un bel pezzo di figliola con un pessimo gusto in fatto di babbei da circuire; che la carriera di igienista dentale offre sbocchi imprevedibilmente ampi; che scavare 732 km tunnel tra le Alpi svizzere ed il Gran Sasso costa 45 milioni di euro, ma scavare 35 km di pista da go-kart tra Trst e Divača costa circa 70 milioni di euro al km.
Io spero che le due ore successive siano quelle di educazione fisica, così hanno modo di riprendersi dallo choc. Secondo me se uno cerca di insegna loro la trigonomeria dopo un trattamento simile hanno piena ragione se si mettono a piangere per via delle sinapsi sovraccaricate.
@ maja
Come no: me li vedo proprio i maestri/professori della scuola di tua figlia, che in giornata festiva prendono le scolaresche e le portano al cimitero locale, e questo – udite, udite! – per ben DUE giorni all’anno (25/4 e 1/11), con piena soddisfazione loro propria, dei discenti e dei genitori!
@ cricek
Benvenuto nel mondo reale!
@ ufo
Essendo un extraterrestre, le tue prospettive sono assai più vaste di noi comuni mortali. Abbi pazienza: noi ci accontentiamo.
L.
Mai dubitato di questo. Ma ti riferisci alla stella più vicina alla Terra o allo stato delle istituzioni?
In ogni modo non ti crucciare: prima o poi passa. Il sole giallo tra un cinque miliardi di anni e tre mesi circa, le istituzioni credo un po prima, dipende da cosa combinano in Grecia (psst: lo fanno apposta per spezzare le reni all’Italia). L’importante è affrontare il domani con un sorriso solare.
@ ufo
Oddio: non ricordo uno stato le cui istituzioni – come tu dici – sono state spazzate via a seguito di un default.
Ricordo negli ultimi anni i default di Argentina, Messico, Russia: esistono ancora o sono spariti?
Ma ti dirò di più: dal 1824 al 2004, in America Latina si sono contati 126 default, in Africa 63. Nello stesso periodo, la Spagna ha fatto default tre volte, Portogallo e Grecia sono già ad uno a testa. Cuba è scoppiata nel 1960, la Cecoslovacchia nel 1959. Il Venezuela ha fatto il “triplete” negli ultimi trent’anni (1983, 1990, 1995), così come l’Uruguay (1987, 1990, 2003). La Croazia – udite udite: quasi nessuno lo sa! – ha fatto default nel 1992 ed è rientrata solo nel 1996. La Germania (la Germania?!? Eh sì, cari miei!) ha fatto defaul due volte (1932 e 1939: scommetto che qui dentro nessuno sapeva che Hitler aveva portato allo sfascio i conti pubblici, e che la guerra “coprì” tutto quanto).
E l’Italia, ha mai fatto default? Certo che sì: nel 1940. Che è successo quell’anno? Il nostro paese è entrato in guerra e… ciccia: non ha più pagato il suo debito estero, tecnicamente andando quindi in default.
E adesso la bomba termonucleare finale: La Slovenia fu tecnicamente in default dal 1992 al 1996. E’ per caso stata spazzata dalla carta geografica della terra? Non so: chiedete un po’ in giro.
Mi sa quindi che devi beccarti l’Italia sul gomito per ancora un po’. Mi spiace per te, anche se ovviamente io mi auguro che l’Italia non segua la via greca: sarebbero cavoli amarissimi e straamarissimi per tutti quanti.
L.
Condivido l’augurio, per gli stessi motivi. Ci aggiungo anche la constatazione che in tutti i casi di default che hai citato successivi a Bretton Woods i paesi coinvolti hanno potuto assorbire almeno parte delle conseguenze svalutando la propria valuta.
El lojze, tanto parla ma in verità non dixi gnente
luigi 103
prendo atto che non trovi nulla di sensato da dire.
Luigi detto il Veneziano
Se ce ne fosse bisogno, hai dimostrato che sempre, senza eccezioni, scantoni con argomentazioni che non stanno ne’ in cielo ne’ in terra. E ancora: offendi gli interlocutori per il semplice fatto che non sono d’accordo con le tue affermazioni. Osano obiettare!
Parlando di scuola, tu dovresti andarci: in quella di tolleranza, di democrazia!
incredibile qui ci sono utenti che vanno d’accordo solo se si para di come lavare le tende. ma dov’è chinasky? si parla di marx e non swi è fatto vedere?
Ufo non voglio insistere ma la frase non dice che il messico e- in sud anerica. “Chiapas appunto“ e’ un’aggiunta del giornalista.
Sui modelli rivoluzionari l’analogia e’ data dall’appello alla mobilitazione delle masse che alimenta la rivolta contadina del messico cosi’ come tutte le altre più o meno fallite esperienze latinoamericane.
Pensare poi che il tenore di quell’articolo fosse teso a creare come spessissimo fa il piccolo, non regge. Il sarcasmo che lo attraversa dall’inizio alla fine e’di altro tenore. Quanto all’opuscolo non comprendo la necessita’ di averlo fra le mani per affermare che l’ezln e marcos non c’emtrano niente con un ricreatorio.
dimaco, guarda commenti 79 e 82.
adesso ti spiego perche’ sabato pomeriggio e ieri non ho commentato.
dunque: sabato pomeriggio ero a s. croce/križ perche’ mio figlio giocava la su prima partita di calcio coi pulcini dell’ esperia (hanno perso 10-4 con il vesna, poveri piccoli). domenica (cioe’ ieri) siamo andati a gorizia dai miei. ieri sera prima di andare a letto ho scritto due coomenti sul subcomandante marcos, e poi sono andato a dormire.
spero di aver dato una spiegazione esauriente. sono a disposizione per ulteriori approfondimenti.
chinaski è richiesto un tuo maggiore impegno in merito. Trascuri i passatempi per dedicarti alla famiglia.
Vieni accompagnato dai genitori la prossima volta 😀
Perchè le ore di religione non sono una forma di propaganda legalizzata, noooo…
capitano
e gia’. pensa che stamattina non potro’ commentare perche’ saro’occupato nientemeno che col lavoro.
comunque resto a disposizione per una discussione sullo zapatismo. per cominciare, si potrebbe partire dallo slogan “para tod@s todo”. perche’ l’ uso della “@”? be’, quel simbolo racchiude la “o” e la “a”, e sta ad indicare la centralita’ dell’ emancipazione femminile nel discorso zapatista. l’ alto numero di donne tra i quadri dell’ EZLN e’ gia’ di per se’ una differenza sostanziale rispetto ai movimenti rivoluzionari classici.
@ maja
Primo: nazi lo dai a tuo padre
mah, resta il fatto che bandelli non sa distinguere cosa è il marxismo e cosa non lo è. magari studiasse prima di dare lezioni agli altri…
italiano
insisti pure?
stai attento, chè se continui così la maestra di sostegno ti toglie la merenda.
@ maja
Allora: stai attento?!?
Nazi lo hai detto tu
Quindi, moderiamo i toni e stop
Da che pulpito…
Grammar Nazi: Someone who believes it’s their duty to attempt to correct any grammar and/or spelling mistakes they observe.
http://www.urbandictionary.com/define.php?term=Grammar%20Nazi
@ maggia
Allora non l’hai capito: io dico che è una balla che professori e studenti in giorni di festa scolastica si trovino per andare al cimitero, e questo addirittura per ben due volte all’anno. Potevi dirmi che nella tua scuola in previsione di ogni 2 giugno, 25 aprile e altre feste comandate gli insegnanti sensibilizzavano la classe, che i tuoi figli sanno tutto sulla storia della costituzione italiana, sulla liberazione e sul primo maggio… ma gli scolari nei cimiteri nei giorni festivi – dài! – è troppo clamorosa!
@ Matteo & Srecko
Sembrate come quel bambinone grande e grosso (c’è sempre in tutti i paesi), che si prende cotidie un’eterna litania di scoppiole sulla coppa e va regolarmente a piangere dalla maestra.
L.
«Ci sono molti epiteti per persone del genere: Nazisti della grammatica, Maniaci dell’uso, Snob della sintassi, Il Battaglione della grammatica, la Polizia linguistica. Il termine con cui sono stato cresciuto io è Snob. La parola è forse leggermente autoironica, ma gli altri termini sono disfemismi belli e buoni. Una definizione ampia di Snob potrebbe essere una persona che sa cosa significa disfemismo e cui non dispiace farvelo capire.»
(David Foster Wallace, Autorità e uso della lingua, in Considera l’aragosta, Einaudi)
http://it.wiktionary.org/wiki/disfemismo
italiano
ti faccio il labiale per l’ultima volta.
definizione di grammar nazi:
A captious individual who cannot resist the urge to correct a spelling and/or grammar mistake even in informal settings. After pointing out the linguistic shortcomings in others, a Grammar Nazi feels a strange sense of twisted and unconstructive intelligentsia delight.
In reality, they are making someone else feel bad for no reason and unintentionally implying that their “superior” grammar skills are all they have to show for a wasted liberal arts education.
While proper grammar usage is all well and good, a Grammar Nazi cavils even insignificant errors to somehow win an argument. Of course, rather than being genuinely persuasive in an argument, pointing out errors is a weak attack only on the typist’s credibility and never has any bearing on the underlying premises and assertions therein.
In other words, this is simply a disguised ad hominem argument which intelligent and logical people disregard.
Still, one should strive to spell and use words properly, but arrogant and unsolicited advice is not a very persuasive way to teach a language.
se non ce la fai con il traduttore di google, chiedi alla maestra. sono certa che ti darà volentieri una mano.
nasvidenje.
“cotidie un’eterna litania di scoppiole sulla coppa”
Uao! Dai Guardiani della (Ri)Locuzione al Coratto Magiglioso.
http://youtu.be/nXXTyW37esA
luiđi #122
ho capito benissimo. sei tu che fai finta di non capire (come d’altronde fai sempre quando sei a corto di argomenti).
nasvidenje anche a te.
@123
se poi il grammar nazi prende pure degli sfondoni, e’ una risata sicura.
(maja, a proposito di anfibi, mi raccomando: dieci buchi. dodici vanno ancora bene, ma di piu’ e’ da nazi)
@127 Però se non ricordo male i nazi si distinguevano dal colore dei lacci non dal numero dei buchi. 🙂
@ maja
Saccentina dei miei stivali. Stai iniziando a stancare, e tanto.
chinaski
ora capisco perchè tuo figlio si è preso 6 balini contro il vesna.
lo fai giocare con gli anfibi, poveretto.
la prossima volta mettigli pure l’eskimo, mi raccomando.
se la scuola latita, qualcuno lo dovrà pur fare, sto indottrinamento del cavolo.
italiano
su, da bravo, stacca la presa del PC. faresti una figura migliore, credimi.
@ maggia 124
Non c’è molto da capire. So abbastana bene come funziano le cose nelle scuole. Gli è che pare che tutto debba esser fatto da loro: non solo lo studio, ma l’educazione, la spiega dei segreti della vita, l’educazione sessuale, il rapporto col mondo del lavoro, e tira via le dita dal naso e lavati le mani prima di mangiare.
Quando a me basterebbe assai meno: fate studiare ‘sti fioleti e aiutateli a formarsi un approccio critico e autonomo alle cose.
Se poi al ricreatorio si cuccano il subcomandante Marcos, allora c’è veramente qualcosa di profondamente sbagliato, nelle teste di chi organizza ‘ste robe.
Checché ne pensino quelli che faticosamente spaccano il capello in quattro per giustificare ‘sta roba, che poi se per caso i loro figli si trovassero davanti le frasi di un Guido Keller o di un Alceste De Ambris, sarebbero i primi a calarsi il passamontagna.
L.
@ maja
Credimi: meglio che ti occupi di faccende domestiche, stacca il pc
Luigi detto il Veneziano
Che tu Maja la ribattezzi in Maggia, non e’ molto originale. Negli anni venti e trenta altri ci cambiarono nomi, cognomi… Hai illustri precedenti, sei in buona compagnia.
taljanček #130
http://www.youtube.com/watch?v=D1KxR20mky4
@srecko
Miiiinchia! Lei mi chiama Lojze, io non posso chiamarla Maggia?
Orsù Srecko: cerca qualcosa di meno sciapo per darmi addosso: ti vedo un po’ moscio.
L.
@ maja
Adesso basta eh: non iniziare a storpiare i nick sennò inizio anch’io e non la si finisce più.
Se siamo alle schermaglie, va bene.
Se vogliamo offendere volutamente, meglio fare stop, resettare, e qui – se sei persona moralmente e intellettualmente onesta – chiedi scusa e la finiamo.
@ chinaski 115
Intanto buon lavoro per ‘stamane. E poi, permetti la domanda: alla fine quindi abbiam trovato dopo decenni e decenni di tragedie un movimento rivoluzionario ok, garantito al limone e bbuono come il pane? E questo sarebbe l’EZLN?
No, perché qui dopo tutte le fregature che ci siamo presi coi bolscevichi, trotzskisti, maoisti + nazi-maoisti, polpottisti, guevaristi, sandinisti, tupamaros, vietkong, kimilsunghisti, titoisti, honeckeriani, ceauseschiani, enverhoxiani e compagnia cantante, un filino di diffidenza possiamo nutrirla? Così, tanto per non doverci svegliare per l’ennesima volta colla canna del fucile sulla nuca senza sapere perché e percome…
L.
PS Leggo qua e là che qualche morto ammazzato ce l’avrebbero anche loro sulla coscienza. Ti risulta? Gli è sempre per l’antico detto per cui “la rivoluzione non è un pranzo di gala”?
qualcuno che abbia avuto la pazienza e la costanza di seguire la querelle mi spiega perchè dovrei chiedergli scusa? (domanda retorica)
@ maja
Finiamola. Ma non si stravolga il nome o nick che dir si voglia: è cosa grave e volutamente offensiva. E lo sai bene.
italianissimo (questo va bene?)
potevi dirlo anche prima che il segno diacritico comunemente chiamato pipeta o kluka ti fa questo effetto devastante.
non avrei perso tutto questo tempo, uffa.
ora mi ritrovo l’acquaio stracolmo di piatti sporchi. tutto per colpa tua.
čav, caro.
Quindi fatemi capire, al di la di tutte le questioni secondarie e collaterali. Che uno apprezzi l’EZLN o no, che appoggi o no i guerriglieri rivoluzionari ecc ecc… quello che è successo in questo ricreatorio è normale e corretto? La questione in linea di principio potrebbe essere chiusa con questa domanda. Per me la risposta è NO
condivido con Francesco @81
vi ricordo, inoltre, poi che lo sloveno è una lingua parlata da non più di 2 milioni di abitanti, non ha valenza extraterritoriale.. men che meno quella specie di dialetto parlato da qualche migliaia di persone al limitare del ciglione carsico che è inviso agli stessi sloveni della capitale
meglio il serbo, più utile e molto più spendibile
per tornare all’argomento, è fuori discussione che citare Marco (storpiamo anche il suo per par condicio:) è totalmente fuori luogo in quel contesto, ed è una posizione indifendibile.
alessandro, sono d’accordo con te. il fatto sarebbe da riportare correttamente e con senso del dovere: ci può essere qualcuno che magari si sente offeso dal fatto e, trattandosi di un’istituzione inclusiva e non esclusiva, deve essere il più possibile accettabile da tutti. quello che non trovo corretto è affrontare la questione evocando brigate rosse e chissàche, trattando genitori ed elettori come stupidini non in grado di affrontare la questione in modo razionale. e adulto.
ma, se è tollerabile citare violenti anarco –comunisti non dovrebbe essere neppure problematico citare nazisti e fascisti? …..io sono dell’avviso che se si semina ODIO e MENZOGNE si raccoglie guerre e povertà……
Una riforma sociale deve fare tre cose: innanzitutto abbattere i muri che separano fra loro i diversi ceti sociali, per aprire ad ognuno la strada dell’ascesa sociale; quindi creare un livello generale di vita tale da garantire un minimo di sopravvivenza anche ai più poveri; infine provvedere affinché tutti possano essere partecipi dei benefici della cultura.
ADOLF HITLER
luigi 135 (per risponderti mi tocca rinunciare alla paus-pranzo)
la diffidenza e’ sempre un esercizio utile. ma lo e’ anche e soprattutto nei confronti del potere costituito. e il potere costituito, in messico, e’ corrotto, violento e quite far from being democratic. in messico la vera violenza proviene dai cartelli dei narcotrafficanti e dalle bande paramilitari governative o al soldo delle multinazionali. certamente anche l’ EZLN ha fatto ricorso alla violenza, ma il contesto e’ quello, e non bisogna dimenticarlo mai.
aggiungo che non e’ un buon esempio di approccio critico quello di buttare nel calderone movimenti diversissimi. ad esempio i nazi-maoisti non c’entrano veramente nulla con nessun phylum della sinistra rivoluzionaria o non. nascono a destra, ad opera di militanti neofascisti di terza posizione, con lo scopo di infiltrare i movimenti del post ’68. i regimi dell’ europa dell’ est poi non li definirei “rivoluzionari”, perche’ non si insediarono in seguito a un’ insurrezione, ma furono instaurati direttamente da mosca per motivi geostrategici (tranne quello jugoslavo). mescolare i khmer rossi coi vietkong poi non ha molto senso, visto che furono proprio questi ultimi a sconfiggere militarmente pol pot e a ricacciarlo nella foresta (dove rimase per lunghissimi anni, foraggiato da cina e usa in funzione antisovietica).
anyway, il sud america ha una storia di rivoluzioni tutta sua, che nasce con simon bolivar in parallelo con i primi moti liberali in europa. in questa storia rientra a pieno titolo anche la lotta degli indigeni contro un’ oppressione coloniale che dura da 500 anni, nonche’ la teologia della liberazione.
per esempio, questo e’ il comunicato emesso dall’ EZLN in occasione della morte di samuel ruiz, ex vescovo di san cristóbal de las casas.
“Nell’Ezln militano persone di differenti credo religiosi e non credenti, ma la statura umana di quest’uomo (e quella di coloro che, come lui, camminano a fianco degli oppressi, degli sfruttati, dei disprezzati) ci impone di prendere la parola. Anche se non sono stati pochi né superficiali i disaccordi, le differenze e le distanze, noi oggi vogliamo sottolineare un impegno e un percorso che non appartengono a un solo individuo, bensì a un’intera corrente all’interno della Chiesa cattolica. Don Samuel Ruiz García non si è distinto unicamente nel praticare un cattolicesimo tra e con i diseredati, ma con il suo gruppo ha anche formato un’intera generazione di cristiani impegnati nella pratica della religione cattolica. Non soltanto si è preoccupato della grave situazione di miseria e di emarginazione dei popoli originari del Chiapas, ma ha anche lavorato, insieme al suo eroico gruppo pastorale, per migliorare queste indegne condizioni di vita e di morte. Ciò che i governi hanno volutamente dimenticato allo scopo di coltivare la morte, è divenuto memoria di vita nella diocesi di San Cristóbal de Las Casas”.
qua puoi trovare la storia dei rapporti tra monsignor ruiz e l’ EZLN.
http://www.nazioneindiana.com/2011/01/31/il-vescovo-rosso-e-il-comandante/
tutto questo pippone per dire che le semplificazioni non fanno bene a nessuno.
@maja n. 127
e’ una faticaccia. sto finendo in questi giorni di leggergli il secondo libro del capitale.
disclaimer per chi ne ha bisogno: non e’ vero, sto scherzando.
@ chinaski
Insomma, alla fine della fiera questi qui di Marcos allora sono rivoluzionari bbbbuoni.
Dopo circa centosettant’anni dal Manifesto li abbiamo trovati, alfine! Ma visto che ce li propongono in territorio italiano, quella dei zapatisti è allora un’esperienza mutuabile anche in Italia? Chinaski nei boschi del Carso con gli indigeni del “Ciapaqua” contro i fascio/mafiosi che stanno a Trst?
Del resto avete già cibo.si che vi sfama ecologicamente, l’olio Bianchera da soli 20 Euro al litro (proporrei un esproprio proletario), e Maggia che vi stira i passamontagna…
L.
Il comunismo è morto e dobbiamo sorbirci tutti i profughi e criminali venuti dall’est ad aggredirci. Il capitalismo è in coma irreversibile. La storia sta dichiarando vincitore il buon Benito. Fatevene una ragione.
@luigi
l’ olio lo compro alla coop, a sette euro e cinquanta al litro (piu’ o meno).
Ma quanti troll xe in ‘sta discussion?
chinaski
per piacere, digli che sei in grado di stirarti il passamontagna anche da solo. grazie.
ah si’, giusto maja. guarda, luigi, che il passamontagna me lo stiro da solo.
@ gianbo: bum!
il passamontagna di cachemire (ça va sans dire)
ROFL
Beh: se è di cachemere non ha bisogno d’essere stirato.
Comunque sia, chiedo scusa a Maggia: non volevo riproporre la solita ritrita storia del maschio rivoluzionario fuori a far casino e la compagna a casetta a fare i rammendi.
Diciamo che potreste lavorare in coppia:
– Ore 07.00: sveglia e colazione zapatista con uova e latte del Carso.
– Ore 08.00: inizio sensibilizzazione del contado del Ciapacarso.
– Ore 10.00/10.15: merenda.
– Ore 13.00: pranzo da cibo.si annaffiato da Terrano biologico zapatista prodotto senza sfruttamento dell’uomo sull’uomo.
– Ore 14.00: pennica.
– Ore 15.00: studio dei sacri testi zapatisti Ciapacarsisti.
– Ore 17.30: campanella.
Dalle 17.30 fino alle 21.00 (si va a letto presto), attività libere.
Feste comandate:
– 25 aprile e 1 maggio vanno bene. Le altre invece le buttiamo tutte lel cesso: i morti sono una ricorrenza religiosa e noncenepuòfregardimeno, come Natale e pasqua; il 2 giugno non mi appartiene; il 10 febbraio vade retro Satana.
L.
gianbo
Sto gia’ tremando…
federer
Si e’ vero il serbo e’ molto piu’ imporante dello sloveno, soprattutto a Trieste. Come vuoi interloquire con i lavoratori edili a Trieste altrimenti? E poi quelli zoticoni del Carso comunque i parla slavo, cioe’ i capissi anca el serbo, se proprio i vol. Che diamine, e soprattutto i parla italian, che xe notoriamente una lingua internazional, una lingua che la ga valenza extraterritoriale, quindi perche’ mai dovreste voi italiani imparare una lingua inferiore, parlata da essere inferiori, da dei barbari calati dalle montagne, i cui maschi dovevano essere streminati gia’ dal vostro Buce dal mento in fuori?
P.S. Ma che cos’e’ una lingua extraterritoriale? Forse l’italiano lo e’ perche’ a Trieste non si parla quasi? Nei negozi, negli uffici pubblici, nelle aziende private, piccole e grandi si parla el triestin. Pertanto l’italiano e’ un po’ transfuga, esule, profugo? Extraterritoriale appunto!
155
Luigi (veneziano)
Sempre bello leggerti, credo però che ai “buonpensanti” si sinistra dai parecchio ai nervi.
asem
Sempre bello leggerti, credo però che dai parecchio ai nervi.
Ammiro gli zapatisti perchè riescono a tenersi addosso il passamontagna con il caldo che fa da quelle parti…
…per darsi un look zapatista si può abbinare il passamontagna nero con una felpa nera con stella rossa e scritta EZLN in rosso:
http://www.merchandisingplaza.com/Ezln-Stella-Rossa-Comunismo/Felpa-Ezln-Stella-Rossa-Comunismo
Come pantaloni vanno benissimo i jeans Armani con Stella Rossa:
http://cgi.ebay.it/Armani-Jeans-Con-Stella-Rossa-Stupendi-/280739370563
Per le scarpe si può optare per le Converse One Star Low Profile (tessuto di jeans con stella rossa):
http://www.spartoo.it/Converse-ONE-STAR-LOW-PROFILE-x77236.php
Per uscire in coppia, scegliere una modella cubana:
http://www.youtube.com/watch?v=9wBgTrz5fr4
NB: non andare in ricreatorio!
Srečko te rivi a trovar bei 3 paragoni a cul e una lecada su 4 comenti totali?
@159
Link corretto per la felpa EZLN:
http://www.merchandisingplaza.com/Stella-Rossa-Comunismo/Felpa-Stella-Rossa-Comunismo-42219
Le t-shirt del subcomandante per i bimbi del ricreatorio:
http://cgi.ebay.it/Subcomandante-Marcos-turques-con-pipa-T-Shirt-/120728605052?pt=Fanartikel_Textilien&hash=item1c1bfc517c
http://www.continuonslecombat.eu/product_info.php?products_id=130
L.
@141 (mutante)alessandro, sono d’accordo con te. il fatto sarebbe da riportare correttamente e con senso del dovere: ci può essere qualcuno che magari si sente offeso dal fatto e, trattandosi di un’istituzione inclusiva e non esclusiva, deve essere il più possibile accettabile da tutti. quello che non trovo corretto è affrontare la questione evocando brigate rosse e chissàche, trattando genitori ed elettori come stupidini non in grado di affrontare la questione in modo razionale. e adulto.
Te quoto al 100% anche perchè se per me è inacettabile la propaganda di parte in una struttura inclusiva fa sorridere l’uso strumentale della questione
@156 Srecko
non ho mai detto che lo sloveno è un idioma inferiore. Dico che è parlato da una minoranza di persone (rispetto alle lingue maggiormente parlate e conosciute). Allo stesso tempo il discorso vale anche per l’italiano che tuttavia è parlato da 57-60 milioni di persone ed è maggiormente conosciuto all’estero (vuoi per le canzoni, i film, la Moda e ciò altro che preferisci). Gli zotici sono dappertutto e ahimè tra “noi italici” il numero è assai vasto, temo in rapporto maggiore rispetto ai cugini carsolini
se permettete, mi ha fatto veramente sorridere il post 155 di Luigi a cui non manca il senso dell’humour e quel guizzo satirico – celebrativo
Siamo quasi a 170 e non ci sono ancora Tito e le foibe. 🙂
Ma il clima è quello giusto ………..
capitan alcol
Scusami, ma non ho capito il tuo post n. 159. Il triestino in realta’ non lo so quasi. Quello che scrivo in triestin e’ in realta’ un bluff. Su Google translator non trovo niente… 🙂
infatti, geri.
cugini carsolini staminchia, federer.
sei trasparente, a partire dal linguaggio.
va’ a contarghela a qualchedun altro, per piacer.
Srečko nema problema 😉
@171 Maja
“cugini carsolini staminchia, federer”
pensala come vuoi. Personalmente ho un sacco di amici e conoscenti nel Carso Triestino e goriziano con le quali ho un ottimo rapporto, ci si diverte un sacco assieme, anche se si parte da radici diverse. Questo capita fra persone intelligenti in una posizione di reciproco rispetto e se alle volte si differisce nelle posizioni, ci pensa un buona bottiglia di Vitoska a ritrovare uno spirito comune. Questione di stile.
Tito e foibe, foibe e Tito…. mmmmm…. mi dispiace: stavolta non mi viene fuori nulla.
In compenso, puntuale come la cagata delle sette del mattino è arrivato il messaggio 76, che in pratica ruota sulla sempiterna questione che esalta un bel numero di baldi babbioni di questo blog: ma quanto schifo fa l’Italia?
L.
a questi tuoi amici hai spiegato che parlano una specie di dialetto e che sono invisi ai loro stessi connazionali della capitale?
hai spiegato loro che stanno solo sul carso e che barcola, roian, servola, san giacomo, san giovanni ecc sono zone da sempre italiane al 100%?
magari potresti spiegargli anche che vitovska in realtà si scrive vitoska e si pronuncia vitòsca.
questione di rispetto e di stile, sì.
ai triestini
Qui si parla (o si dovrebbe) di quanto accaduto al ricreatorio Ricceri. Qualcuno mi sa dire chi fu Enrico Ricceri (dico fu, perche’ suppongo sia gia’ nell’aldila’)? Nel 1969 gli fu dedicato questo ricreatorio. Per quali meriti? Non sono ironico, ma curioso. Non trovo nulla di nulla.
Grazie
#174. Maja
Ci sono purtroppo persone per cui ancora nel 2011 gli sloveni del Carso restano contadini buzzurri che parlano ostrogoto con i quali si può bere un bicchiere di vino per far loro capire quanto sono tolleranti e “civili” i triestini di città, puri italiani (?) che si abbassano al loro livello. Ti pregherei poi di non ricordare a costoro che ci sono anche “gli sloveni di città” e che non vivono non solo dei rioni che hai citato, ma anche in centro e sono talmente bravi a mimetizzarsi che non ti accorgeresti di loro se non per il fatto che, ogni tanto, pensa tu, si azzardano persino a parlare sloveno.
Verrebbe da aggiungere 🙂 ma forse è meglio 🙁
Srečko
sotto la cui guida si trasformerà nell’Opera Assistenza Profughi Giuliani e Dalmati il cui primo presidente sarà il compianto Ing. Oscar Sinigaglia, a cui faranno seguito il triestino Guglielmo Reiss Romoli, Enrico Ricceri, Ernesto Manuelli ed Emanuele Cossetto.
http://arupinum.xoom.it/arupinum/croVGD2a.html
Dovrebbe essere stato segretario generale del Comitato Nazionale Rifugiati (poi Opera Assistenza Profughi Giuliani e Dalmati). Spero non inizi un logorante dibattito sugli esuli, tanto più che lui era triestino.
el personal del ricreatorio ricceri sta fazendo un lavoro egregio con i fioi, specie in un posto socialmente difficile come Borgo San Sergio.
Rosolen e Bandelli sta solamente strumentalizzando la situazion per ingrumar i voti dei soliti sprovvedui che ancora continua a crederghe.
@ srecko
Ricceri? Pezzo grosso dell’OAPGD, già direttore centrale del Banco di Santo Spirito. Uno di quelli che oliò i meccanismi finanziari/organizzativi del mondo dei profughi.
Il ricreatorio Ricceri è stato costruito dall’OAPGD, sulla falsariga dei vecchi ricreatori triestini (un’istituzione che non esiste in nessuna altra parte d’Italia) creati ai tempi dell’Austria dall’amministrazione liberal-nazionale.
Al momento del suo scioglimento, l’OAPGD aveva in proprietà 11, fra asili, ricreatori, case dello studente e quant’altro. Non tutti in Venezia Giulia: aveva anche il convitto “Marcella e Oscar Sinigaglia” a Roma, un preventorio (“Dalmazia”) a Sappada, un asilo (“Giovanni Soglian”) a Busto Arsizio e un asilo a Catania.
L.
“el personal del ricreatorio ricceri sta fazendo un lavoro egregio con i fioi, specie in un posto socialmente difficile come Borgo San Sergio.
Rosolen e Bandelli sta solamente strumentalizzando la situazion per ingrumar i voti dei soliti sprovvedui che ancora continua a crederghe”. Staranno facendo senz’altro bene ed è la cosa più importante. Certamente Bandelli e co. stanno strumentalizzando ma… questa del comandante marcos potevano risparmiarsela. Penso che son serenità si possa concordare su questo… PS: con questo non giudico l’ezln, marcos, nè questo nè altri movimenti rivoluzionari
scusate… @178
…ma Massimiliano d’Austria c’enra in qualche modo ?
Luigi come mai non riesci a collegare Tito e le foibe al volantino “marxista”? Stai invecchiando caro.
speriamo che la nuova giunta triestina promuova la rimozione della statua dell’odiato imperatore, opressore del popolo messicano e ci metta quella di benito juarez con il suo motto “il rispetto del diritto degli altri è la pace”…
all’inaugurazione ci sarà il presidente d’ italia (che non manchi mai quando c’è da chiedere scusa a qualcuno…), il presidente austriaco e quello messicano (concerto di Muti, con le note di Giovinezza… giovinezza… “e per BENITO …eja eja… alalà !!”)
p.s. il (nostro) Benito fu chiamato così dai suoi (sinistroidi) genitori in onore del Benito messicano… 🙂
ahi ahi ahi… che kasin !!! messico e nuvoleeeeeeee…..
@168
“Siamo quasi a 170 e non ci sono ancora Tito e le foibe”
200 è vicino: L’EZLN va alla grande!
Però nel thread sul bordello di Komen siamo andati oltre 400 non solo senza Tito e le foibe, ma anche senza italiani vs.sloveni: un trionfo!
..notizie di Juanez de Gomera ?
…e del consulente web !?
@165
“Le t-schirt del subcomandante per i bimbi del ricreatorio”
Luigi, ti propongo una fashion revolution (@162-164)con tanto di modella cubana e tu pensi alle magliette per i bimbi: sei proprio incorruttibile!
@179 Cossa coavolo xe un “preventorio”? El gugel ga gira a svodo per mezo minuto e po se ga anca piantà prima de darme una lista de pagine solo in spagnolo…
ok ogi sto mejo de salute per cui cominciamo. dedicata ai fieri alleati:
http://www.youtube.com/watch?v=rjXVRw_rsVE
@ Dimaco 183
Se te vardi un per de rimestade classiche sul 10 febbraio la ghe xe. No preocuparte che el mulo no perdi mai ocasion de venir a far i sui pistolotti per trascinar la discussion sempre sui soliti (o solito?) punto.
E nota che el se spaccia per un democratico super-partes, tanto xe vero che el ga fato finta de ignorar el commento 150 de un tale Gianbo (troll) che xe ben visibile nele sue tre righe de idiozia fassistoide.
Pero’ guardacaso ghe scampa sempre de riprender i neri, al nostro amico. 🙂
“Si tratterebbe di accompagnare i movimenti che respirano l’aria della rivolta, la quale è la sola che, a sua volta, può alimentare quella rottura da cui possa rinascere un pensiero critico radicato nell’esperienza sociale, un processo di trasformazione… La rottura del recinto ne è oggi la prima condizione”
Dal Subcomandante Fausto ai pionieri del Riccceri….
“dell’odiato imperatore, opressore del popolo messicano”
guarda che massimiliano voleva togliere la terra a latifondisti e darla in concessione ai contadini. i mandanti erano le alte gerarchie messicane.un po’ come oggi il messico di oggi, con i trafficanti di droga e uomini.
@189
“Preventorio: sanatorio in cui si effettuano interventi preventivi su soggetti con tendenza alla tubercolosi”
http://www.dizi.it/preventorio
193 … spiegalo ai messicani
benito nostro (in barba al suo nome) quindi seguiva la traccia… il solco dell’imperatore !?
“L’espropriazione dei latifondi Parallelamente alle operazioni di bonifica, il fascismo portò avanti quelle di espropriazione dei terreni di latifondisti e grandi proprietari, possessori di migliaia di ettari di terra perlopiù lasciata incolta ed improduttiva, coltivata a grano o lasciata a pascolo dando luogo a sole rendite parassitarie. Le operazioni di esproprio portarono buoni risultati nel centro Italia ed in Puglia, minor successo nei confronti della Sicilia, in cui le operazioni di esproprio dell’enorme estensione dei latifondi (500mila ettari), avvennero troppo in prossimità della guerra per essere portate positivamente a compimento”
e benito juarez allora !? a che gioco giocava ?
195effebi
i messicani gia lo sanno. mi sembra non lo si sappia da noi.
195effebi per la precisione.
“Con disappunto degli alleati conservatori, Massimiliano adottò molte delle politiche liberali proposte dall’amministrazione Juárez, come la riforma terriera, la libertà di religione e l’estensione del diritto di voto alle classi contadine. Massimiliano dapprima offrì a Juarez l’amnistia se si fosse alleato alla “corona”, quindi, al suo rifiuto, ordinò la fucilazione di tutti i suoi sostenitori arrestati: si trattò tuttavia di un grave errore tattico che ebbe il solo risultato di esacerbare gli oppositori al suo regime”
noterai che non ho evitato la parte scomoda, ma era un uomo dei suoi tempi. in un paese cattolicissimo come il messico la sola liberta di culto era paragonabile alla rivoluzione d’ottobre. ma nel 1860.
http://it.wikipedia.org/wiki/Massimiliano_I_del_Messico
Ou, non è ancora saltato fuori l’inno!
Himno Zapatista:
http://www.youtube.com/watch?v=wY5ilsFAp3g@feature=related
sì ecco alla fine vien fora che massimiliano iera socialista e percio i suoi iera quasi contenti che i lo gabi fato fora, tipo kennedy dei
per quel che puo’ valere questo gioco di societa’, tra benito juarez e massimiliano d’asburgo io sto dalla parte di benito juarez. abajo y a la izquierda. e senza nessuna lacerazione interiore.
@maja: ma dove servola, roian e barcola sono state sempre italiane al 100%? ma nei sogni di qualche ducetto di provincia forse…
@ dimaco
M’hanno spiegato che insomma, tenuto conto di tutte le variabili, Marcos non è proprioproprio un marxista. Sempre se ho ben capito, è un benefattore che applica la teologia della liberazione: un bravo guaglione che non fa del male a nessuno e lavora per il pueblo unido jamas serà vencido.
Io ero partito lancia in resta per tirare le solita punzecchiata al defunto dittatore jugoslavo gran gaudente, trombatore seriale, alcolizzato (hai letto l’aneddoto di quel giornalista che lo beccò a un pubblico discorso che stanfava di alcol e non si reggeva in piedi?) e tabagista, per poi divertirmi a leggere il tuo sempiterno miti se kunemo, però aver visto spuntare le ali al subcomandante m’ha un po’ spiazzato.
Adesso aspetto che mi disarcioni da cavallo sulla strada di Damasco: credo che sarei un ottimo San Paolo per il Cristo-Marcos.
“Dalla lettera del subcomandante Marcos ai Triestini”: ho già pronto il titolo.
L.
Ma poi la domanda più importante è: come mai adesso tutti i commenti appaiono in corsivo?
perchè anche bora.la è un feudo del sub comandante Marcos Luigi.
Scusa ma stavi parlando di berlusconi quando ti riferivi al dittatore?
200Kat
devi considerare il periodo in cui viveva, la sua posizione all’interno della dinastia degli asburgo e in che condizioni era il resto del mondo.
bruttissimo incidente nel tunnel tra ginevra e l’aquila:
http://www.youtube.com/watch?v=FcUDjxXu0pc&feature=aso
“New York, 3 ott. (TMNews) – Il negoziato per il rinnovo del contratto degli operai Chrsyler potrebbe andare all’arbitrato, a causa della distanza che separa l’azienda dal sindacato. Lo affermano fonti vicine al negoziato sentite da Bloomberg News.”
http://www.ilriformista.it/stories/apcom/410101/
ma esisto anche in USA i CGIL?
maurice, dai, massimiliano e’ indifendibile. in messico in quel momento chi si batteva per la liberta’ e per la giustizia sociale stava con juarez.
poi vabbe’, a trieste massimiliano e’ popolare, e’ una specie di personaggio da operetta, fa parte della storia della citta’, e va bene cosi’. nessuno chiedera’ mai di rimuovere la statua. ma da qui a farne un socialista, diobono, ce ne vuole.
io non difendo massimiliano, ma tra i regnanti europei e non era una spanna sopra. e evidente che gli ideali socialisti sono altri. sono su due piani diversi.
@maurice
in usa il sindacato dei lavoratori dell’ industria automobilistica si chiama uaw, ed e’ piuttosto forte. a differenza dall’ europa, pero’, in usa i sindacati sono molto settorializzati e difficilmente riescono a portare avanti battaglie di carattere generale.
@ maurice 210
i regnanti europei? come diceva mia nonna, prender uno per batter quell’ altro.
211 ma ci sono. mentre si tende a far credere che non esistono.
@maurice
chiaro che ci sono. pero’ non sono tutti schierati col partito democratico. ad esempio i teamsters (il sindacato dei camionisti) e’ da sempre schierato coi repubblicani.
sì maurice 206 era una considerazione che avevo fatto anni fa… la solita cospirativa;-)
se si da questa notizia in TV non ci crede nessuno. dopo che per anni si è fatto passare l’idea che non esistono in USA.
215Kat
un parallelo che ha una logica. ovviamente non era socialista, era un nobile. ma forse un centimetro avanti. e tanto basta per essere fatti fuori.
e se gli fosse stata risparmiata la vita? che corso avrebbe preso la storia? penso spesso che singole scelte di singoli uomini posso lasciare traccie indelebili. imponderabili anche.
A chi si domanda se ci sono i sindacati in America consiglio visione Fronte del Porto.
Ma davvero qualcuno crede non ci siano li? In uno dei paesi dove c’e’piu libertà al mondo?
Ma pensa un po’ l’ideatore e solerte applicatore delle leggi sulla Razza che porta il nome di un indio.
Viva la raza (al sugo)!
W Benitez!
@maurice@francesco
fino a tutti gli anni trenta negli usa c’e’ stata una lotta di classe violentissima. i padroni delle grandi compagnie minerarie e delle grandi industrie avevano le loro milizie private di vigliantes da utilizzare nella repressione degli scioperi. non si contano i massacri, anche di donne e bambini, come ad esempio questo:
http://www.youtube.com/watch?v=XDd64suDz1A
la storia del movimento operaio americano andrebbe studiata e riscoperta, perche’ e’ una miniera di racconti terribili e affascinanti. studiare quella storia farebbe bene soprattutto a quella parte di cultura europea (di destra di centro e di sinistra) che si ostina a considerare gli usa come un monolite compatto e a-conflittuale.
p.s. in “fronte del porto” viene raccontato un periodo storico diverso: negli anni ’50 non esistevano piu’ le grandi organizzazioni sindacali di classe, di stampo internazionalista. erano subentrati sindacati settorializzati, spesso infiltrati dalla mafia, spesso ridotti a racket che gestivano l’ accesso al lavoro (un fenomeno iniziato negli anni ’20, e raccontato anche da sergio leone in “once upon a time in america”). in “fronte del porto” viene raccontata la rivolta contro quel tipo di sindacato, e la riappropriazione dal basso della rappresentanza da parte dei lavoratori portuali.
Francesco
Ti consiglio il libro Grapes of Wrath di Steinbeck. Vi troverai la liberta’ e la democrazia stile americano.
Leggero’ grazie del consiglio. Pero’con tutti i difetti del mondo l’America resta per me il paese della libertà degli individui(ma mi rendo conto sia impossibile fare classifiche). Prendila come un opinione che non merita una discussione: ci riconosco una buona dose di irrazionale emotività.
da cantanrsi l’ultimo giorno di università:
“Il commiato”
« Son finiti i giorni lieti
degli studi e degli amori
o compagni, in alto i cuori
e il passato salutiam.
È la vita una battaglia,
è il cammino irto d’inganni,
ma siam forti, abbiam vent’anni,
l’avvenire non temiam,
Giovinezza, giovinezza,
primavera di bellezza!
Della vita nell’asprezza,
il tuo canto squilla e va!
Dopo di che tocca a “Tripoli bel suol d’amor”, vista l’attualità dell’argomento.
Per ultimo giorno di università s’intende quando la Mariastella non avrà più niente da tagliare?
“L’avvenire non temiam”, visto che è in buone mani. Come scrive il Svenska Dagbladet: “il futuro dell’Europa sta nelle mani di un maniaco sessuale con una bomba nucleare finanziaria.”
Luigi detto il Veneziano
Post 181
Grazie.
Avrei potuto scommettere che era legato all’esodo, ai profughi, agli Istriani. Nulla o quasi e’ accaduto a Trieste dal 1945 agli anni ottanta che non fosse legato a quei fatti.
Paolo Geri e Maja, siete veramente i miei eroi!!! riuscite a strumentalizzare qualunque frase detta, con le più buone intenzioni. Dalle vostre risposte si evince evidentemente che siete voi che pensate in qualche modo “di sentirvi discriminati” dal triestino o italico medio. Non vi capisco. Anche un mentecatto sa che ci sono persone di ceppo e stirpe slovena a Roiano (Piscianzi e non solo), San Giovanni, in centro e presumo in ogni rione. Grazie a persone come voi comunque in questa città si continua a vivere nel passato invece di guardare al futuro, al futuro di noi giovani, dei nostri figli in una città che sta morendo dal punto economico e progettuale. Continuate a restare ancorati nelle vostre torri d’avorio intellettuali e continuate così. Duri e puri. Che tristezza.
è possibile che non si trovi una riproduzione del volantino incriminato da nessuna parte ?
federer
ci credessi, ti potrei ricordare dove portano le strade lastricate dalle buone intenzioni.
“vi ricordo, inoltre, poi che lo sloveno è una lingua parlata da non più di 2 milioni di abitanti, non ha valenza extraterritoriale.. men che meno quella specie di dialetto parlato da qualche migliaia di persone al limitare del ciglione carsico che è inviso agli stessi sloveni della capitale”
quella specie di dialetto, al limitare del ciglione carsico, cugini carsolini, invisi ai sloveni della capitale, pensate di sentirvi discriminati, ceppo e stirpe, torri d’avorio, il triestino medio in contrapposizione a geri e me, 2 milioni, qualche migliaio, valenza extraterritoriale…
ti tradiscono il tuo linguaggio e le tue scelte lessicali, cocolo.
se poi sei realmente convinto di essere privo di pregiudizi e in totale buona fede, veramente non so che dirti.
(ops, invisi agli sloveni)
…..e con questa chiudo. La lingua slovena ha valenza extraterritoriale? non mi risulta che sia usata in convegni o che sia considerato un idioma internazionale (tipo l’inglese ma anche lo spagnolo per dire). Il dialetto usato dalla popolazione slovena residente al limitare (e non) dei vecchi confini territoriali è una specie di dialetto perchè è differente dallo sloveno parlato a Lubiana….anche qui non ci piove. Che non corra ottimo sangue tra la minoranza slovena residente ai confini e gli sloveni della Capitale lo deduco dalle affermazioni dei primi che spesso e volentieri lo ribadiscono nei loro discorsi (sulla falsariga dei rapproti non tesi al massimo della comprensione tra triestini e friulani a cavallo degli anni 80 e 90 ovviamente con diverse modalità ed origini) Guarda che se mi dicono che il triestino è una specie di dialetto veneto misto con termini austriaci e sloveni, la cosa non mi turba e non mi offende e non ne faccio un cavallo di battaglia.
federer
qua dentro siamo stati in tre a interpretare nello stesso identico modo le tue parole (due persone di “ceppo e stirpe slovena” e un “triestino o italico medio”).
se non sai trarne altre conclusioni se non quella che “pensiamo di sentirci in qualche modo discriminati” perchè “viviamo nel passato invece di guardare al futuro”, non trovo null’altro da dirti se non che mi dispiace e che la torre d’avorio che mi attribuisci è in realtà abitata da te.
si, ma, il volantino… qualcuno l’ha visto ?
chiedo a janez ?
@maja
in quattro, aggiungi anche me. (sono ancora in tempo?)
aggiunto un esemplare della stirpe triestina di ceppo italico.
avanti c’è posto!!!, se arrivate a 7, potete fare i 7 nani:)……chi vuol essere lieto sia…
mah, veramente sono piuttosto alta, rispetto alla media della stirpe italica.
a fare il nano mi romperei la schiena.
puoi sempre fare Biancaneve maja.anche io sono troppo alto rispetto alla media italica. posso fare l’orco? 🙂
Mi son anda’ in ricre (deAmicis) dai 6 ai 18 anni(poi i me ga buttado fora x l’eta’..) la go’ imparado; far el falegname,dipinger,fato teatro dialettale, sonar el piano,giogar pallacanestro ma soprattutto la disciplina,l’amicizia e l’amor x el prossimo, ierimo tagliani,sciavi ed ebrei mai un problema e no iera preistoria ma i ani 70/80 Questo iera e devi esser i Ricre a Trieste
non ne ho la grazia, dimaco.
al limite potrei fare la strega.
…il volantino ?
pure io voglio vedere il volantino. si puo?
Ma questo volantino esiste davvero?
il ricreatorio dovrebbe conservarne una copia, un giornalista a caso di una testata giornalistica a caso potrebbe -per la completezza dell’informazione- richiederne una copia…
Lo stesso credo che dovrebbe esistere ancheuna copia del no al bilinguismo della lega nazionale, ma di questo non ti stracci le vesti effebi, chissà perche
249 il signor matteo può cercarlo qui o farne richiesta alla segreteria:
http://www.leganazionale.it/index.php?option=com_content&view=category&id=53&Itemid=77
interessante sito effebi, però per renderlo perfetto e adeguato ci dovrebbe pure essere il fascio insieme alla bandiera. giusto per essere coerenti. ma anche una foto di benito sarebbe più che adatta per quel sito.
251… giro i suggerimenti, grazie
…sempre in attesa del “volantino rosso”
ah si, la Lega Nazionale nasce prima di un certo Benito, quel tal Benito che poi la farà chiudere.
Efebi, i fascisti me fa schifo
Più passa il tempo e più mi rendo conto che a Trieste serve una parola di Beppe Grillo! Mi ha chiamato un parente dall’Australia per sapere se c’erano altre notizie di questa bella città!