30 Settembre 2011

In piazza Unità solo eventi di alto livello, ai mercatini natalizi solo prodotti tipici o legati alle festività

In piazza Unità solo eventi di alto livello, ai mercatini natalizi solo prodotti tipici o legati alle festività, bancarelle a rotazione nelle varie aree cittadine. Ecco la linee guida per la concessione di piazze e vie cittadine per manifestazioni o eventi delineate dal sindaco Roberto Cosolini.

Il primo cittadino – pur precisando trattarsi appunto di “indirizzi”, e come tali ancora passibili di qualunque utile aggiustamento o integrazione, che comunque non entreranno a regime prima del 2012 – ha sottolineato la necessità di dotarsi di una regolamentazione che eviti l’affollamento, spesso eccessivo e disarmonico, delle manifestazioni ed eventi di impronta commerciale e “fieristica” degli ultimi anni nelle strade del centro di Trieste.

In tal senso, “gli obiettivi fondamentali – ha spiegato Cosolini – saranno quattro: consentire la realizzazione di eventi e manifestazioni che valorizzino la città e la sua vitalità culturale, costituendo elemento di attrazione; tutelare – nel contempo – il valore architettonico e storico delle vie e piazze e il mantenimento del loro decoro; cercare un equilibrio tra le manifestazioni fieristiche sulle pubbliche vie e le esigenze del tessuto commerciale locale “patrimonio economico importante dell’intera comunità”; ricercare l’equilibrio tra il diritto allo svago e divertimento anche serale in una città a vocazione turistica e universitaria e il diritto alla quiete e al riposo di tutti i cittadini”.

Alla luce di tale impostazione saranno in particolare adottate le seguenti indicazioni: concessione delle piazze dell’Unità e Verdi solo per manifestazioni di alto carattere istituzionale o grandi eventi culturali (o per eventi qualificati di breve durata – saggi sportivi, gare ecc. – di non pesante impatto); in piazza della Borsa occupazioni di suolo pubblico (anche con gazebi, stands e simili) solo previa valutazione della qualità delle iniziative e del loro impatto sulle pavimentazioni; nelle altre vie e piazze concessioni per fiere, mostre, manifestazioni previe analoghe verifiche dell’impatto sulle attività economiche esistenti, sulla qualità della vita dei residenti, sulle pavimentazioni e l’arredo urbano.

Particolari modalità saranno garantite per le manifestazioni tradizionali e consolidate (Fiera di San Nicolò, Barcolana, Bavisela), mentre l’attività dei “mercatini” natalizi e simili sarà autorizzata per periodi limitati ed esclusivamente per la promozione di prodotti tipici o legati alle specifiche festività (ad es. decorazioni, addobbi, dolciumi tradizionali).

Per altre manifestazioni in altri periodi dell’anno, con la vendita di beni e prodotti, si attueranno opportune “rotazioni” in diverse zone della città, anche con il fine di coinvolgere e valorizzare queste ultime, e in tutti i casi ammettendo manifestazioni orientate alla qualità della loro offerta, nonché con limiti di durata temporale (massimo 9 giorni, ridotti a 4 nel caso i programmi siano comprensivi di serate con somministrazioni di cibi e bevande e intrattenimenti).

“L’obiettivo – ha concluso il sindaco – rimane quello, necessario, di una giusta mediazione tra le esigenze e i diritti di tutti, nel quadro di una città sempre più civile, ordinata, qualitativamente attraente, rispettosa di se stessa”.

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16 commenti a In piazza Unità solo eventi di alto livello, ai mercatini natalizi solo prodotti tipici o legati alle festività

  1. aldo ha detto:

    Cosa vuol dire “In piazza Unità solo eventi di alto livello”?

    Se vuol dire riservarla ai “parrucconi” e inibirla ai giovani, non sono proprio d’accordo, mentre condivido il commento di Roberto Morelli, PIAZZA UNITA’ NON E’ UN MUSEO:

    http://ricerca.gelocal.it/ilpiccolo/archivio/ilpiccolo/2011/09/26/NZ_13_08.html?ref=search

    Please, non facciamo robe da Franca C. Porfirio

  2. stefano ha detto:

    si vede che i gazebo elettorali erano d’alta qualità visto che la maggioranza ne ha fatto buon uso in centro,comunque si ricordino lor signori che mercatini vuol dire turismo introiti per tutti i locali,sempre che decidano di tener aperto nei giorni festivi.Un ultima cosa,ma questo sindaco su cosa punta per rilanciare la città?Sul Turismo?Allora si decida ad allargare la pineta di Barcola,sulla mobilità?Allora quando vedremo posti per le biciclette in zona stazione ed in centro,Sul lavoro?Allora poche parole ma tanti fatti,sul bilancio?Ha iniziato male con varie voci in uscita che reputo inutili vedi ultime sedute comunali

  3. Bibliotopa ha detto:

    Forse per evitare che ad ogni manifestazione la gente si arrampicasse sulla fontana spezzando le braccia alle statue ( vederle adesso, ed erano state restaurate due anni fa..)

  4. Paolo Geri ha detto:

    #3. Bibliotopa

    Brava !!

  5. lorenz ha detto:

    Ottimo!Era ora che si intervenisse sulla “sagra permanente in centro”!
    Io sono contento; anche la rotazione era ora che si facesse! Dare un’opportunità anche ai rioni di popolarsi e alla stessa cittadinanza di frequentarli ‘in giorni di festa’ è un’ottima idea, immagina S.Giacomo o Servola o altri luoghi della città agghindati a festa e invasi pacificamente dalla gente (a piedi) potrebbero diventare una risorsa turistica , se ben caratterizzati, e organizzati.

    @stefano: se i locali non tengono aperto (visto l’elevato numero e la crisi) vuol dire che non conviene. Quando converrà sono certo che lo faranno, vedremo se questa giunta organizzerà eventi più attraenti per la popolazione regionale della precedente. La barcolana è un’evento , il resto , non direi proprio.
    @ALdo , la sfilata delle auto d’epoca o i quad, sono attività per “i giovani”? Io immagino che si parli di eventi più ‘strutturati’.
    Vedremo dai..

  6. Francesco ha detto:

    Era ora di dare una regolata alla baraccopoli che da anni occupa il centro citta’.

  7. Fiora ha detto:

    Bibliotopa, Paolo Geri, Lorenz, Francesco e modestamente Fiora, pare la pensino uguale, sebbene ” dal Manzanarre al Reno ” 😉
    Perché non ho messo “dalle Alpi alle Piramidi” ?
    Perché è più inflazionata e perché quell’altra mi fa più da ridere 😀

  8. antonia restaino ha detto:

    romoli e devetag a gorizia prendano esempio!

  9. giuly ha detto:

    xchè in piaza unità no i fa un bel cimitero? cusì sarà ordine e silenzio

  10. Katja ha detto:

    sì dai ritorniamo alla tristezza degli anni ottanta

  11. lorenz ha detto:

    @ katja magari.

  12. bruno ha detto:

    me par invece che piazza unità sia il luogo giusto per tutti i tipi di manifestazioni in quanto non ci sono negozi ai quali possono disturbare gli affari, se poi el sindaco faria fadiga a entrar in palazzo …bè xe un altro paio de manighe.

  13. matteo ha detto:

    o be si, questo si che xe importante, figureve, credevo el porto

  14. Kat ha detto:

    lorenz…se ci 6 batti un colpo?;-)

  15. aldo ha detto:

    @5

    lorenz, il problema non è giovani o non giovani, ma vitalità (della quale fanno parte anche i giovani) o museo per i “parrucconi”. Lo spiega bene Morelli nell’articolo che ho citato nel @1.

    La scorsa estate la zona di piazza Unità è stata di una tristezza assoluta: niente eventi, niente concerti, ecc.
    “La libertà non è uno spazio vuoto, la libertà è partecipazione” (Giorgio Gaber)

  16. Paolo Geri ha detto:

    15. aldo

    “La libertà non è uno spazio vuoto, la libertà è partecipazione” (Giorgio Gaber)

    Veramente sarebbe:
    “La libertà non è uno spazio LIBERO, libertà è partecipazione” (Giorgio Gaber)

    E il senso cambia parecchio ……

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