27 Settembre 2011

La ricetta di Tondo: riduzione dei consiglieri regionali da 59 a 48

Un consigliere regionale ogni 25.000 abitanti invece che ogni 20.000 e quindi riduzione del loro numero da da 59 a 48. Otto assessori invece che dieci, con al massimo due esterni. Tre segretari per ogni assessore invece che gli attuali quattro. Ecco i principali provvedimenti di taglio ai costi della politica proposti stamattina dal governatore Renzo Tondo al consiglio regionale, un “pacchetto” di provvedimenti ai quali ha detto di aver lavorato fino a ieri notte, che dovranno servire a rilanciare la competitività delle imprese attraverso il taglio di un punto percentuale dell’Irap perché “la competitività non si ottiene con contributi pubblici, ma con la riduzione dell’imposizione fiscale. Occorre ridurre il peso dei tributi per ripopolare di attività economiche il territorio”. In ambito economico propone anche misure a sostegno delle imprese che occuperanno capannoni dismessi.

Un discorso ad ampio raggio il suo, che prontamente il capogruppo del Pd, Gianfranco Moretton ha però definito “tardivo”, accennando al fatto che il proprio partito presentò tempo fa la proposta di ridurre i consiglieri. Un discorso che non ha ricevuto l’applauso del centrodestra, un’«imperdonabile errore di comunicazione», come ha scritto in diretta twitter Simone Bressan.

Tra i provvedimenti proposti da Tondo, ci sono anche la creazione di un’unica azienda sanitaria regionale, due aziende ospedaliero-universitarie (Udine e Trieste), un’azienda ospedaliera a Pordenone, due IRCCS (Burlo Garofolo Trieste e CRO Aviano); la soppressione dell’agenzia regionale del lavoro; la soppressione dell’Erdisu (con funzioni che saranno svolte direttamente dall’amministrazione regionale e delegata alle università di Trieste e Udine); l’accorpamento dei cinque Ater in uno solo; la ridefinizione di Promotur in ente pubblico “per il perdurante deficit è necessario prendere atto che la forma societaria non è sostenibile”; un’unica struttura regionale per gli Enti fiera; l’accorpamento delle camere di commercio; lo scorporo dei rami d’azienda dell’Agemont: finanziamento e partecipazione attribuita a società controllata da Friulia, il rilascio di garanzie a Confidi e ai consorzi industriali (Cosint) la gestione degli immobili. Tutto ciò allo scopo di risparmiare le spese dell’amministrazione. Verrà eliminato il consiglio di amministrazione dell’Azienda speciale Villa Manin passando ad un amministratore unico, si intende inoltre andare al superamento della struttura commissariale del Commissario per la Laguna di Grado e Marano.

Leggi l’articolo completo di Francesco Brollo

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15 commenti a La ricetta di Tondo: riduzione dei consiglieri regionali da 59 a 48

  1. Julius Franzot ha detto:

    Va bene, ma prima esilio ai Camber e parenti

  2. Alessio ha detto:

    Un’unica CCIAA regionale ed un’unica ASS regionale con Trieste a fare Azienda ospedaliera assieme a Udine. E’ evidente che punta ad essere sfiduciato.

  3. Kaiokasin ha detto:

    Da 59 a 48: fat the turkey!
    Ma a me non piace la campagna del Piccolo per dimmezzarli: preferirei che il numero restasse uguale e si dimmezzasse solo la paga.

  4. Kaiokasin ha detto:

    Dim/ezzarli, scusate l’abbondanza di m.

  5. capitan alcol ha detto:

    Io credevo che dovessero essere in numero dispari. Quando voteranno 24 e 24 cosa succede?

  6. Paolo Geri ha detto:

    #3. kaiokasin

    Condivido pienamente. Più si riduce il numero più si rischia che siano rappresentati solo i maggiori partiti.

  7. federer ha detto:

    bravo Presidente,

    ogni ricetta si può migliorare ma mi sembra che bisogna partire da cose fattibili e non da teorie improbabili (dimezziamoli è una campagna mediatica di tutto rispetto ma è fuori da ogni logica dimezzarne il numero, tra assessori e commissioni non resterebbe neanche il numero legale per approvare le leggi). Il problema del 24 a 24 non si pone perchè c’è il premio di maggioranza (visto che grazie a Dio siamo arrivati a una rappresentazione di 2 blocchi di partiti….o vogliamo far decidere le cose ai soliti partiti che valgono il 3-4 %??? se vi sembra una soluzione, io non credo sinceramente sennò è il solito minestrone all’italiana). Mi sarebbe piaciuto vedere maggiore voglia di arrivare un obiettivo caro ai cittadini da parte del solito Moretton che invece, oltre a dover perennemente dire la sua su tutto, non ho esitato a criticare le proposta. Qualsiasi ventaglio di proposte tanto non gli sarebbe andato bene!!! Su questo faccio una considerazione bipartisan: quando cominceremo a lavorare per il bene comune, a prescindere dai rispettivi orientamenti e dai rispettivi partiti di appartenenza? mai, figurarsi, con questi elementi. Chi vuol essere lieto sia…..:)

  8. aldo ha detto:

    @3 Kaiokasin

    La campagna del Piccolo è per dimezzare sia i consiglieri che le loro indennità, ma lo slogan “dimezziamoli” si presta ad essere interpretato solo nel primo senso ed è solo a questo che è stata annunciata una prima parziale risposta, mentre anch’io concordo che il punto prioritario sia l’altro.

    I cittadini non sopportano gli esagerati compensi dei consiglieri regionali in rapporto alle loro effettive responsabilità. Il punto principale è eliminare questo privilegio, non ridurre il numero di coloro che ne usufruiscono.

  9. sergio ha detto:

    Responsabilià, quali responsabilità ha la politica, assolutamente nessuna, alcuni devono stare molto attenti a non farsi beccare con tangenti , vediamo giornalmente persone che denunciano lavori mai portati a termine cattedrali nel deserto, scuole, stadi, etc cominciati e mai finiti, spese di miliardi di euro, avete mai visto incriminare qualcuno dei responsabili???

  10. matteo ha detto:

    hhahahahahahahahahaaahhaahaahhahahahahahahahahaahahahaahh

    C A V O L A T A

  11. sergio ha detto:

    le paghe vanno dimezzate

  12. luigi (goriziàn) ha detto:

    E le pensioni? Quanto costano per aver fatto anche meno di una legislatura?
    Comunque dimezzare i soldi, portare i consiglieri ad almeno 40, forse 30 sono effettivamente pochi) togliere i benefit (500 e passa euro per mangiare!!!!!????!!!!! i 7-8 euro dei comuni mortali bastano!)

    Sulla legge elettorale contrariamente a tanti ho sempre pensato una cosa molto semplice:
    proporzionale semplice con sbarramento secco del 5% (dei votanti non dei voti validi !!!) e nessun apparentamento o cavolate.
    Ne restano ben pochi di partiti.
    Al presidenzialismo metterei dei limiti, infatti ora a comandare è praticamente un uomo solo e questo non mi piace. Ci vorrebbe la sfiducia costruttiva ovvero mando via anche chi è stato eletto presidente ma con lo stesso voto eleggo uno nuovo con la correzione che per fare questo ci vogliano almeno 2/3 dei componenti il consiglio. Vorrebbe dire che per mandarlo via ci vorrebbe una maggioranza trasversale. Ma tanto non gliene frega niente a nessuno, tutte queste manovre sono dettate dalla necessità di tentare di rimanere attaccati alla poltrona.

  13. Ettore Ribaudo ha detto:

    Ecco la lettera che ho inviato, la settimana scorsa a Renzo Tondo.

    http://mnc-regionefriuli.blogspot.com/2011/10/lettera-al-presidente-del-friuli.html

  14. Marisa ha detto:

    Diminuire il numero dei consiglieri regionali significa diminuire la democrazia e concentrare il potere nelle mani di quelli che restano. Il problema sono i benefits dei consiglieri regionali e questi Tondo si è ben guardato di diminuirli: LI HA IGNORATI!

    Stiamo attenti, perchè accettando la diminuzione del numero dei consiglieri facciamo un grosso favore alla “CASTA” politica !
    Infatti sarà sempre più difficile per un nuovo movimento politico entrare in Consiglio regionale e le realtà territoriali più emarginate con grande probabilità resteranno senza rappresentanza in Consiglio regionale.

    E’ sui compensi e i benefit che Tondo doveva intervenire…..ma si è ben guardato dal farlo! E ciò va benissimo a tutti i partiti dal Pd alla estrema destra….

  15. Ettore Ribaudo ha detto:

    Concordo con Marisa, ecco perchè ho chiesto di levare i benefits e ridurre la paga a 3.000,00 euro al mese.
    Se diminuiscono i consiglieri, saremo a rischio democrazia e la pluralità di persone non sarà rappresentata equamente.

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