4 Settembre 2011

Moretton: “Grave assenza del Fvg all’incontro tra Napolitano e Josipovic a Pola”

“In occasione della giornata della Riconciliazione a Pola, la presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, congiuntamente a quella del presidente Croato Ivo Josipovic e di molte altre autorità di entrambe le nazioni, ha evidenziato l’assenza di qualsiasi rappresentante del Governo della Regione Friuli Venezia Giulia”.

Lo sottolinea Gianfranco Moretton, capogruppo PD in Consiglio regionale, che lo giudica un fatto grave, che non trova giustificazioni di alcun genere e che ha creato una fortissima rumorosità per la mancata presenza del presidente Tondo e dei suoi assessori.

“Disapproviamo l’accaduto – stigmatizza Moretton – che denota la totale mancanza di sensibilità nei confronti della memoria delle sofferenze vissute e nei riguardi delle vittime delle sanguinose vicende del passato. Si è persa l’occasione per riconciliare realtà che sono a noi vicine”.

“La presenza della nostra Regione – conclude Moretton – avrebbe evidenziato come anch’essa intenda volgere lo sguardo al futuro, dando un incisivo segnale alle generazioni più giovani, manifestando il suo interesse a porsi come protagonista accanto ai Paesi confinanti, nell’ottica di un suo ruolo internazionale.
Ciò che si percepisce dall’atteggiamento avuto dalla Regione è purtroppo quello di una mancata volontà nell’impegnarsi con convinzione all’edificazione di un’Europa sempre più rappresentativa delle sue molteplici tradizioni e sempre più integrata di fronte alle nuove sfide della globalizzazione”.

120 commenti a Moretton: “Grave assenza del Fvg all’incontro tra Napolitano e Josipovic a Pola”

  1. italiano ha detto:

    Amen !

    Liturgia di don Moretton

  2. Mauricets ha detto:

    avere il capo dello stao a pchi km ed essere assenti è da burini. se al suo posto ci sarebbe stato Silvio quelli del PDL sarebbero tutti corsi a leccargli il cu..

  3. maja ha detto:

    grammar nazi, where art thou?

  4. italiano ha detto:

    @ Mauricets

    Ma è da burini pure non sapere i congiuntivi
    (..”se al suo posto ci sarebbe stato..”)

  5. maja ha detto:

    ecchilo!

    (bella ‘sta cosa che uno passa il tempo a correggere gli errori grammaticali altrui, ma non si accorge quando un commento è riferito a lui stesso medesimo.)

  6. italiano ha detto:

    E’ bello che c’è gente che vuole dare lezioni di diritto internazionale non sapendo neanche esprimersi.

  7. maja ha detto:

    lezioni di *diritto* internazionale?!
    ma andò stanno?

    (il bello di internet è che ci può scrivere chiunque. c’è pure il sito dell’accademia della crusca, pensa te.)

  8. italiano ha detto:

    Era riferito al post @2 su come dovrebbero comportarsi i politici locali.. come se un evento internazionale (che ha un suo protocollo e misure di sicurezza studiate da mesi, tra l’altro in territorio straniero e non comunitario) fosse aperto a tutti come a una sardelada..

    Non è ignoranza questa? Se uno dà lezioni, almeno le dia con cognizione di causa (e scrivendo in qualsiasi lingua ma corretta)

  9. maja ha detto:

    e da quando in qua “evento internazionale” è diventato sinonimo di “diritto internazionale”?

    (pensa che a me internet piace proprio perchè ci scrivono anche gli ignoranti, i pedanti e gli ignoranti pedanti. mi ci rispecchio. tu no?)

  10. wimaro barbatos ha detto:

    Moretton,a gajardo

  11. istriano54 ha detto:

    Capisco la polemica politica che (per forza !!!!!! ???????) il piddino di turno deve sparare, ma è stata semplicemente una restituzione della cortesia di Trieste.
    I problemi veri sono altri….. OSIMO va ripreso in mano e sostituito da un altro accordo che sia meno duro nei confrointi degli italiani, e visto che i comunisti non esistono più nella ex Jugoslavia speriamo che i nostri residui non facciano più come allora i voltagabbana nei confronti degli italiani.
    QUESTI SONO I PROBLEMI !!! altro che la presenza a Pola !!!!!

  12. Luigi (veneziano) ha detto:

    Non preoccupatevi: in rappresentanza dei politici italiani e – come ha tenuto a puntualizzare – del Veneto e dei suoi millenari rapporti con quelle terre, c’era l’ex presidente della Regione Veneto nonché attuale ministro Giancarlo Galan.

    Luigi (veneziano)

  13. dimaco il discolo ha detto:

    la banda bassotti al completo allora.

    @redazione

    sarebbe stato corretto pure aggiungere in questa notizia le parole del presidente Napolitano. Giusto per non far sembrare l’evento una bella rimpatriata tra vecchi amici. Se non sbaglio ha puntualizzato sul fatto che gli italiani (fascisti) non si sono comportati tanto da brava gente e che questo ha avuto le sue conseguenze.
    Mi parrebbe corretto ricordarlo. Ancheper togliere quell’aura di santità che si vorrebbe far vedere ma non c’è stata.

  14. italiano ha detto:

    @ Maja

    Sei furbina, ma chiaramente in malafede.
    Un evento internazionale con i Bon Jovi non è la stessa cosa che con due presidenti o premier. Cosi va meglio?

  15. italiano ha detto:

    @ dimaco

    Dai su, abbi il coraggio di dirlo che pure le Foibe sono un’invenzione.

  16. Luigi (veneziano) ha detto:

    Ecco il discorso completo, così dimaco starà un po’ più tranqui:

    “Cari amici, cari concittadini,
    siamo davanti a voi questa sera in nome dei nostri Stati e dei nostri popoli. Intendiamo testimoniare, come gia’ a Trieste lo scorso anno, la ferma volonta’ di far prevalere il tanto che ci unisce su quello che ci ha dolorosamente diviso in un tormentato periodo storico, segnato da guerre tra Stati ed etnie.
    La Repubblica di Croazia e la Repubblica Italiana hanno abbracciato valori comuni, innanzitutto i valori delle libertà e dei diritti della persona, la pari dignità e uguaglianza davanti alla legge dei cittadini, la libertà di impresa, i valori della cooperazione e solidarietà tra i popoli.

    Oggi i nostri Paesi e le nostre società sono liberi da ogni ideologia fondata sulla discriminazione. Oggi, a seguito della chiusura dei negoziati di adesione per l’ingresso della Croazia nell’Unione Europea, i popoli croato e italiano hanno un futuro comune nell’Europa unita su basi democratiche. Fra breve non vi saranno confini fra i nostri due Paesi.

    I nostri popoli sono uniti da più di mille anni di convivenza in una comune civiltà e cultura. Su queste fondamenta storiche possiamo costruire una pace stabile e prospera.

    Condividendo gioia e fiducia davanti alle future opportunità, sentiamo il dovere di ricordare anche i lati oscuri della nostra storia comune.
    Nel passato sono stati commessi gravi errori ed ingiustizie. Nel secolo scorso, il secolo horribilis della storia dell’umanità, questi errori e queste ingiustizie sono stati pagati con i tragici destini di centinaia di migliaia di innocenti.

    Questa è l’occasione per ricordare la tragedia delle vittime del fascismo italiano che perseguitò le minoranze e si avventò con le armi contro i vicini croati, e sempre operò contro la libertà e la vita degli stessi italiani. Questa è l’occasione per ricordare le vittime italiane della folle vendetta delle autorità postbelliche dell’ex Jugoslavia. Gli atroci crimini commessi non hanno giustificazione alcuna. Essi non potranno ripetersi nell’Europa unita, mai più.
    Condanniamo ancora una volta le ideologie totalitarie che hanno soppresso crudelmente la libertà e conculcato il diritto dell’individuo di essere diverso, per nascita o per scelta.

    In nome dei nostri popoli e per il futuro di tutti noi e dei nostri figli, ci inchiniamo davanti alle vittime che hanno perso la propria vita o il proprio radicamento famigliare.

    In ciascuno dei nostri Paesi coltiviamo come e’ giusto la memoria delle sofferenze vissute e delle vittime e siamo vicini al dolore dei sopravvissuti a quelle sanguinose vicende del passato. Nel perdonarci reciprocamente il male commesso, volgiamo il nostro sguardo all’avvenire che con il decisivo apporto delle generazioni piu’ giovani vogliamo e possiamo edificare in un’Europa sempre piu’ rappresentativa delle sue molteplici tradizioni e sempre piu’ saldamente integrata dinanzi alle nuove sfide della globalizzazione.

    Le nostri minoranze, la numerosa minoranza italiana in Croazia e quella piccola benché vitale croata in Italia, incarnano l’intrecciata profondità delle nostre radici. La Croazia e l’Italia, insieme ed individualmente, opereranno senza riserve in favore dei diritti e della dignita’ umana, della fratellanza dei popoli e degli individui nella comune casa europea”.

    Due tipi di persone hanno schiumato rabbia:

    1. La parte più arrabbiata del mondo degli esuli.
    2. L’associazione dei partigiani dell’Istria.

    A me questo discorso piace.

    L.

  17. ufo ha detto:

    Interessante: ha ricordato solamente le vittime “delle autorità“, non i casi in cui i sopravvissuti alle torture o più spesso i loro parenti superstiti sono riusciti a mettere le mani sui torturatori e si sono fatti giustizia da sè. Noto una certa evoluzione rispetto al “tutti innocenti” di qualche anno fa. Che non sia più un triestino a scrivergli i discorsi?

  18. dimaco il discolo ha detto:

    Luigi il punto sta nelle parole di Napolitano anzi per la precisione in una sola parola: “vendetta”. Parola la quale presuppone che prima vi sia stato un torto, un’azione talmente spregevole e abietta da creare le premesse per attuarla(la vendetta).
    Una dichiarazione che ovviamente fa schiumare di rabbia chi ha sempre etto che gli italiani non si comportarono male. Noi popolino lo sapevamo, ma sentirlo dire dalla più alta carica dello stato italiano è ben altra cosa.

  19. maja ha detto:

    Senti, italiano, in questo contesto il diritto internazionale non c’entra. C’entrano, semmai, la diplomazia e la politica estera dei due paesi.

    Poi un giorno qualcuno ti spiegherà anche qual è la differenza tra un post e un commento, tra un aggettivo e un avverbio e che cos’è e come dovrebbe funzionare una similitudine.

    Rilassati, stai sereno, chè nella vita (e nell’ortografia) non ci sono solo i congiuntivi.

    Comunque Tondo è stato invitato, ma non si è presentato. C’erano invece Cosolini, Romoli, Bassa Poropat e Dolenc.

    Il discorso di Napolitano non dispiace neanche a me. Pure il Primorski dnevnik ne scrive in maniera molto positiva.
    Non mi piace quel “folle vendetta”, ma vabbe’,
    rispetto alla “barbarie slava” è un bel passo in avanti.

  20. dimaco il discolo ha detto:

    maja piance o non piace, vendetta è quello che è successo. io avrei messo giustizia, ma NO SE POL

  21. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ dimaco

    Vedi: uno come te, abituato a pensare che in Italia siano in pratica tutti quanti fascio-razzisti, trova difficoltà ad interpretare in modo corretto le parole del Presidente della Repubblica. Notoriamente, anche l’opinione publbica croata (e in parte quella slovena) non riescono se non in parte a scindere il pensiero di qualche triestino da un paese di 60 milioni di abitanti. La cosa è stata – in Croazia – artatamente rafforzata da oltre 50 anni di propaganda, rafforzata nel periodo tudjmaniano quando si diceva e si scriveva che l’Italia voleva invadere la Croazia con l’appoggio della Serbia. Tutte queste paranoie dovrebbero alla fine fare i conti con la realtà, che ci dice che la questione delle foibe e dell’esodo in Italia per circa 40 anni è stata oscurata. Non se ne parlava. Dopo di che, quando è riemersa sono anche venuti fuori fior di storici sinceramente democratici (Pupo, Spazzali, Cattaruzza, Oliva e compagnia), che hanno sempre parlato delle atrocità fasciste. Ma il messaggio che interessa ai babbaloni o a quelli che ancora vivono colla titovka sulla testa era “Oddio, abbiamo Menia al governo!”. Come se Menia fosse la Repubblica Italiana…

    So che spesso voi che vivete sul confine avete un’idea particolare di tutta la questione, ma dovreste avere la compiacenza di andare ad ovest per circa 50 km: da lì in poi, noterete che a nessuno frega nulla delle storie di confine, e che in tutti i libri di scuola si parla del fascismo come crimine. Da noi non esistono movimenti di piazza a favore di criminali di guerra. Non esistono star della canzone filonaziste o filofasciste. Non esistono politici nazionali che inalberano ad ogni singolo discorso il “pericolo esterno”.

    Prova a fare un giretto per i Balcani, e poi sappimi dire come stanno lì le cose.

    Luigi (veneziano)

  22. Luigi (veneziano) ha detto:

    A proposito: per l’ennesima volta si distorcono le parole di Napolitano, che non ha MAI utilizzato l’espressione “barbarie slava”.

    Certo che alcuni di voi sono veramente duri…

    L.

  23. dimaco il discolo ha detto:

    forse perchè noi che viviamo sul confine abbiamo un’ottica diversa da quella di chi è abituato a vedere le cose attraverso la finestra di una gostilna con un piatto di cevapcici davanti.

  24. maja ha detto:

    Hai ragione, Luigi. Ha usato solo la parola barbarie, senza aggettivi.
    In ogni caso, mi sembra che “furia sanguinaria” e “ferocia disumana” rendano altrettanto bene l’idea.

    (“Vi fu dunque un moto di odio e di furia sanguinaria, e un disegno annessionistico slavo, che prevalse innanzitutto nel Trattato di pace del 1947, e che assunse i sinistri contorni di una “pulizia etnica”.
    Quel che si può dire di certo è che si consumò – nel modo più evidente con la disumana ferocia delle foibe – una delle barbarie del secolo scorso.”)

    Dai, dai, Lojze, quel discorso faceva schifo.

    (http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Discorso&key=930)

  25. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ maja

    Quel discorso non faceva schifo: d’altro canto, il disegno annessionistico slavo è di una tale evidenza che è perfino ridicolo non notarlo. La Jugoslavia – come ha scritto il croato Lederer cinquant’anni fa – alla conferenza della pace di Parigi (1919) propose di annettersi pezzi di territorio da TUTTI i paesi confinanti, con l’unica esclusione della Grecia. Quindi propose di annettersi pezzi di territorio italiani, austriaci, ungheresi, rumeni, bulgari e albanesi. Per meglio dire: pezzi di territorio che GIA’ facevano parte di quei paesi! Per limitarci alle rivendicazioni slovene, all’inizio gli sloveni proposero (avendo combattutto la guerra con l’Austria!) di finire la guerra così: prendersi la Slavia Veneta (italiana dal 1866), tutto il Litorale, l’intera Carinzia (compresa Klagenfurt, che invasero combattendo in armi contro gruppi di civili austriaci) e la Slesia meridionale. Questo cos’era, se non “disegno annessionistico slavo”?

    Rivendicazioni molto simili vennero ripetute nel 1945.

    Faccio notare però che QUESTO discorso non è un discorso “di Napolitano”, ma è un discorso “di entrambi i presidenti”. Entrambi i presidenti hanno concordato QUESTO discorso, che quindi è un testo congiunto, ovviamente predisposto dai due staff con un certo lavorio precedente.

    Non si parla di “ferocia disumana”, ma di “atroci crimini”, compiuti da entrambi.

    E devo notare che questa è la prima volta che un presidente croato parla di “atroci crimini” con riferimento anche alla propria parte. Mai Mesic, e tantomeno MAI quel criminale di Tudjman, arrivarono nemmeno lontanamente a IMMAGINARE di dire una cosa del genere.

    In pratica, vi sto dicendo che questo discorso s’inserisce perfettamente nel solco dei discorsi pronunciati sia da Napolitano che da Ciampi, mentre è una vera e propria rottura di un tabu da parte dei governanti croati.

    L.

  26. Luigi (veneziano) ha detto:

    Aggiungo un’altra cosa.

    Mentre qua in Italia la visita di Napolitano a Pola è passata totalmente sotto silenzio, in Croazia è stata vissuta come un evento, trasmesso in gran parte in diretta dalla TV di stato. Questo perché in Croazia le questioni confinarie e relative alle minoranze sono considerate di primario interesse nazionale. Ovviamente non a causa della loro iperdemocraticità, ma a causa della guerra degli anni ’90, che ancor oggi non è stata ben “digerita”.

    Quando qui in Italia si pensa al problema confinario fra Slovenia e Croazia, pare una cazzata immane. Invece – e voi dovreste saperlo meglio di me – in Croazia ne va di mezzo l’Onore Nazionale. Dovreste saperlo meglio di me, perché la sensibilità slovena è allo stesso modo molto attenta a questi temi.

    Prevedo invece che l’arbitrato non sarà una gita di piacere…

    L.

  27. federer ha detto:

    quoto Luigi (il veneziano) in toto. Condovido in toto il tuo ragionamento. Credo che non si debba dare inoltre nessuna importanza a quelle poche migliaia di filo comunisti/titini (una parte della popolazione ben inteso) che vivono al di qua e al di là dei confini tra Slovenia ed Italia. Stanno indigesti pure a Lubiana che ha ben altro a cui pensare che alle solite sviolinate “bolsceviche”. Se Tondo non è riuscito ad andare avrà avuto i suoi buoni motivi e Moretton deve dire la sua in ogni cosa quindi, nonostante sia un uomo politico di consolidata esperienza, non gli è ben chiaro che alle volte il silenzio è d’oro….D’altronde le regionali 2013 si avvicinano e sembra dire ….bene o male l’importante è che se ne parli (di me)

  28. Tergestin ha detto:

    Ma cossa servi ‘ste monade?
    Nel 2011 nissun ga el bisogno de riconciliarse perche’ oramai xe finida e strafinida. I unici che straparla de ‘ste robe xe soltanto personaggi che ne ga dei tornaconti de careghe o soldi.

    No entro nel merito dele sparade de Luigi perche’ savemo benissimo el motivo per cui el vien qua e no me sembra el caso de darghe spago.

    E comunque si’, Maja: el discorso de Napolitano iera una cagada.

  29. Luigi (veneziano) ha detto:

    “No entro nel merito dele sparade de Luigi perche’ savemo benissimo el motivo per cui el vien qua”

    Ma davero?

    E quale sarìa ‘sto motivo che ti ti conossi “benissimo”?

    Dai, verzi le gabie del pensiero, cusì me scocono dal rider.

    L.

  30. gropajaco ha detto:

    che il discorso di napolitano in questione fosse una cagada e’ un fatto assodato sul quale concordano tutte le persone normali.

    certo, invece chi, come luigi, che cosidera la popolazione di pirano una ciste, e lo sport preferito dei bosniaci la guerra, orgasma davanti alle retoriche circonlocuzioni su disegni annesionistici dei motisti furiosi e sanguinari. un discorso del genere pero’ per questa gente rimane sempre come il metadone per gli eroinomani.

    il vero viaggio se lo fanno al bar del circolo.

  31. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ gropajaco

    Sei stato fantastico nella tua paranoica tirata da gran produttore di cazzate! Bravo! Adesso aspetto Tergestin, che però non deve essere da meno. Occhio: per battere gropajaco devi concentrarti alla grande, per sparare delle cagade alte fino al cielo, che oscurino i monti e ricoprano i mari…

    L.

  32. gropajaco ha detto:

    e inutile che ti contorci come un verme appena pestato. sei stato tu a definire la popolazione di pirano una ciste e a dire che lo sport preferito dei bosniaci e’ la guerra.

    non negerai mica anche questo?

  33. dimaco il discolo ha detto:

    se non erro disse dei “balcanici” non dei bosniaci.

  34. Luigi (veneziano) ha detto:

    Io ho parlato di “ciste”? Tu vaneggi…

    Io poi ho detto – e lo ribadisco – che lo sport preferito fra i vari popoli dei Balcani per secoli è stato quello di farsi la guerra gli uni con gli altri.

    Per fare un paragone, potrei dire anche che questo è stato lo sport preferito fra francesi e tedeschi per circa trecent’anni, e che anche – o forse soprattutto – a causa di questo sport si sono combattute in Europa tre guerre ferocissime in settant’anni (1870, 1914, 1939).

    Ho anche detto che questo vizio di farsi la guerra non è stato riconosciuto e stigmatizzato solo da me, ma da decine di politici e studiosi vari, tanto che la prima edizione de “La storia dei Balcani” del tedesco Hoesch presentava in copertina gente con le scimitarre che si scannava.

    Fu Churchill a dire “I Balcani producono più storia di quanta ne possono digerire”. Si riferiva alle guerre balcaniche e alle continue tensioni che provenivano da quelle zone europee, mica ai fiori di campo!

    Ragazzi, non è che bisogna vivere cn gli occhi foderati di prosciutto!

    Cropajaco, cerca di elevarti un minimo dalle vette dei pochi millimetri dal suolo. Vecchio mio: sei proprio messo malaccio…

    L.

  35. Fiora ha detto:

    @15 grazie Luigi per avermi servito la broda alla…Napolitano su un piatto d’argento, senza darmi la pena di andarmela cercare…
    Letta e riletta, entro gli angusti limiti in cui può esprimersi la più alta ma anche la meno “effettiva” carica dello Stato, mi pare un bel articolato e manierato discorso.
    Conta come il due di picche e dice quel che ci si aspetta che dica: Pace e bene e pò bon!
    Beh se c’erano Cosolini e la Bassa Poropat, davvero, meno male e non mi spiego altre defezioni. UNA PICCINERIA!

  36. gropajaco ha detto:

    si’, dimaco, avra’ detto dei balcanici. difatti anche ora usa simili circonlocuzioni per esprimere le stesse idee quando tenta di rintuzzare il focherello col:

    “Prevedo invece che l’arbitrato non sarà una gita di piacere…”

    raramente gliene scappa qualche onesta da bar del circolo, generalmente sta molto attento, ma capita. e quando capita segue il carpiato col doppio avvitato, cercando di diluire il tutto con un fiumiciattolo dai tasti corredato da citazioni….

    che noia.

  37. Fiora ha detto:

    Luigi Ve ,quella dello “sport più praticato ” non te la perdonano proprio… 🙁
    Era con IRONIA, vero Luì.?
    Con certe “nefandezze” che talvolta dispensi, proprio la più innocente ti fanno pagare?

  38. Luigi (veneziano) ha detto:

    Visto però che si parla di Pirano, allora volgio anche dire che penso dell’attuale popolazione sia di questa cittadina, che di Isola, che di Capodistria.

    Ciò che penso è di una semplicità perfino disarmante: io dico che la quasi totalità della popolazione di lingua slovena che abita in queste tre località è immigrata di prima, seconda o terza generazione.

    E dico anche che per oltre cinquant’anni – come varie volte indicato dai pochi autoctoni rimasti – la nuova maggioranza se n’è altamente fregata della storia di quelle località, se non per quei pochi aspetti che potevano in qualche modo affermare “qui c’eravamo anche noi, da secoli”.

    Il che di fatto aveva creato una situazione strana: in Slovenia non si producevano saggi storici di una certa importanza sull’intero litorale (intendo dire: per quei tre comuni), per tutto il periodo pre-lotta di liberazione. Non si facevano ricerche d’archivio degne di questo nome. Si ignorava completamente la storia bimillenaria della componente latina della Slovenia.

    Questo atteggiamento è per fortuna cambiato negli ultimi vent’anni, anche se tuttora accadono dei fatti veramente strani, come per esempio i cinque anni che sono dovuti trascorrere per cambiare il nome dell’Università di Capodistria. Il nome ufficiale in italiano fu all’inizio “Università della Primorska”: il nome “Primorska” non doveva nemmeno esser TRADOTTO nell’italiano “Litorale”! Roba da ciodi, direte voi (tranne gropajaco, che al di là del grugnito non va), eppure è successo.

    Lascio a ciascuno fare le sue opportune riflessioni.

    L.

  39. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Fiora

    Mi permetto di ricordare anche a te che quello di Pola non è il discorso “di Napolitano”, ma il discorso “di Josipovic e Napolitano” (o “di Napolitano e di Josipovic”). Si tratta infatti di una dichiarazione congiunta.

    Riguardo allo “sport più praticato”, ho spiegato che intendevo (e intendo) dire nel mio intervento numero 33.

    E’ un semplicissimo dato di fatto che negli ultimi duecento anni i Balcani hanno conosciuto almeno venti guerre. E’ perfino difficile ricordarsele tutte quante, in un rutilare di alleanze fatte e disfatte in continuazione (e dopo le animelle candide di questo blog si lamentano dei “giri di valzer” dell’Italia!), migliaia e migliaia di morti e una situazione che – se non si vuole diventare come le tre scimmiette – è ancor oggi non pacificata.

    In Europa ci sono state in tutto DIECI missioni di pace ONU: OTTO nei Balcani (le altre a due in Georgia e a Cipro)!

    Che dobbiamo fare: far finta che non sia vero?

    Riguardo poi alla contesa confinaria fra Slovenia e Croazia, la cosa fa veramente ridere! io scrivo che non sarà una passeggiata, e Gropajaco (tipico…) salta su come tarantolato. Ma ragazzi miei: se in diciannove anni non siete nemmeno riusciti a mettervi d’accordo sul METODO da seguire per risolvere la questione, e se per decidere il METODO (mica il merito!) c’è voluto l’intervento massiccio (ripeto: MASSICCIO) dell’UE, allora veramente il Gropajaco non ha capito una beata fava! Secondo lui sloveni e croati troveranno facilmente un accordo? Sono pronto a scommettere che ci vorranno almeno altri cinque anni dal momento in cui ci si troverà di fronte agli arbitri. Anzi: io dico che la prima grandissima battaglia si combatterà sulla DESIGNAZIONE degli arbitri. Quanto scommettiamo?

    L.

  40. gropajaco ha detto:

    quale intervento massiccio? devi aver visto un tuo film personale. dopo che rehn ha gettato la spugna, pahor e la kosor si sono messi d’accordo in una giornata, anche per tutti i paletti tempistici.

    gli arbitri alla fine decideranno esattamente cio’ che era stato l’accordo drnovšek račan, del 2001.(capito? gia’ c’era un accordo)

    poi sulla dinamica con la quale si arriva all’arbitrato hai scoperto l’acqua calda(complimenti, la seconda volta in una giornata!): la negoziazione per il terzo giudice e’ fisiologica. come detto pero’, e’ prevista la deadline tempistica nell’accordo kosor-pahor.

    p.s.

    “Che dobbiamo fare: far finta che non sia vero?”

    era l’argomento principale dei media newyorkesi d’inizio secolo XX quando additavano gli italiani come razza dedita al crimine.

    ancora complimenti.

  41. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ gropajaco

    Ti mancano le basi. La Croazia ha bisogno disperato di entrare nell’UE, e non voleva l’arbitrato ma una Corte internazionale. La Slovenia non ha questo bisogno, ma voleva l’arbitrato e non la Corte internazionale. Tutti i paesi UE hanno per circa cinque anni premuto perché Slovenia e Croazia si accordassero, intanto la Slovenia bloccava l’accordo con la Croazia. In tutto ciò, la Slovenia per la prima volta faceva la parte della cattiva, e il fatto non gli andava tanto a genio. Confermo che le pressioni UE sui due paesi sono state massicce. Basta scorrere un minimo di rassegna stampa. Ovviamente, bisogna togliersi la mortadella dagli occhi.

    Tu dici che gli arbitri decideranno esattamente come Drnovsek e Racan del 2001? Se fosse così facile, perché ci hanno stressato l’anima per altri nove anni?

    E poi dovresti sapere che gli arbitri non sono tre (ecco l’espertone che cade sul ghiaino…), ma cinque.

    I media newyorchesi d’inizio secolo sono evidentemente il tuo Fort Alamo, cicciobello. Tienteli stretti.

    L.

  42. ufo ha detto:

    Mah. Ho fatto il giro dei siti dei media croati e questo grande evento storico mi sa che li ha lasciati un po freddini. Večernij list, Alfa Portal, Index e Nacional riportano solamente la dichiarazione congiunta e nulla più, copia- incolla dal comunicato stampa. Solamente il Novi list si degna di metterci anche due parole sue di contorno. Un solo lettore si è scomodato a lasciare un commento: una spam per un sito di poker online. Alla faccia dell’evento.

    Dici che l’associazione dei partigiani istriani ha “schiumato rabbia”. Boh. Sul loro sito neanche commentano l’evento, sul Novi list il loro presidente dichiara di ritenere l’incontro un “riconoscimento simbolico che la Croazia è sorta dalla lotta antifascista”. Non mi sembra esattamente una stroncatura, ne una presa di distanza. Mi sa che l’unico rimasto arrabbiato è lo schiumatore di professione, quell’estremista nostrano secondo cui il fascismo non era un regime totalitario. Nulla di strano per lo specialista di figure da p… Non risulta, invece, che qualcuno da parte croata abbia ritenuto di dover boicottare l’evento, come invece accaduto in un altra città adriatica. Differenza di solo stile? Gira e rigira negli eventi di questo tipo gli assenti sono sempre i discendenti delle legioni di Roma, ed a rappresentare le terre di confine ci si è trovato un tale Igor Dolenc, che già dal nome discende da ben altre legioni.

    Dici che negli ultimi duecento anni i Balcani hanno conosciuto almeno venti guerre. Quant’è invece il punteggio italiano dal 1811 ad oggi?

  43. Mauricets ha detto:

    tutto sommato il fatto che non sia dato grande rilievo dalla stampa croata e italiana è un buon segno. vuol dire che il discorso scorna entrambi i nazionalismi.

  44. Alessandro ha detto:

    Il termine non corretto è vedetta, che è caro alla storiografia jugoslava. Non si deve negare la vergognaosa politica di assimilazione dell’Italia ma allo stesso tempo ridurre le violenze da parte slava a jaquerie (teoria accettabile secondo me soprattutto dal 1943 al 1945)è antistorico. Si trattò di un disegno annessionista jugoslavo di territori mistilingui. Il fatto che sia successo dopo la vergognosa politica italiana fornisce un alibi non da poco che però per corretezza non andrebbe usato. Vendetta (bestiale, ma vendetta) è quando uno prende il podestà e lo ammazza per quello che ha fatto, disegno politico è quando le autorità pianificano campagne intimidatorie con lo scopo di forzare all’esodo chi non si allinea.

  45. gropajaco ha detto:

    lol!

    e che e’, quelle sarebbero le basi? assomigliano al rantolo di mio nipote.

    quale rassegna stampa, quella slovena?(non me ne vengono in mente altre , perche la cosa non interessava a nessuno, a parte il piccolo e qualche irredentista funzionalmente analfabeta.)
    in slovenia si discusse parecchio sul fatto che la mano longa potesse essere plausibilmente degli usa, ma dai leaks di assange il test e’ risultato negativo….ma cmq questo e irrillevante e infantile.

    tranqullo, i balcanici non hanno la guerra nel sangue, cosi’ i siciliani non sono mafiosi per default, i calabresi…ecc

    che poi tu non ti vergogni neanche un po’ di questa frase:

    “Io poi ho detto – e lo ribadisco – che lo sport preferito fra i vari popoli dei Balcani per secoli è stato quello di farsi la guerra gli uni con gli altri.”

    dimostra che sei esattamente come ti descrivo, neanche te ne accorgi che con i tuoi sbilenchi tentativi di “spiegazione” spalmi la stronzata che hai scritto. tentando addirittura di dimostrare la presunta ‘guerra nel sangue’ riempendo di significati funzionali ai tuoi pregudizi il processo che porta all’arbitrato.faresti meglio a non srivere niente.

  46. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ ufo

    TV di stato croata. Prima notizia del TG serale delle 19:30 (della durata di trenta minuti in tutto). Collegamento da Pola di 06’30”, con quattro servizi uno dietro l’altro, alcuni dei quali montati in studio con vecchie dichiarazioni di Mesic & co.

    Ecco qua:

    http://www.hrt.hr/index.php?id=48&tx_ttnews%5Btt_news%5D=128304&tx_ttnews%5BbackPid%5D=38&cHash=1f6d3fa6ee

    Credo che basti e avanzi.

    Riguardo all’associazione dei partigiani dell’Istria, ecco qua una dichiarazione: “Vengano pure a incontrare il Presidente croato se vogliono, ma io non potrò mai abbracciarli”. Chi l’ha dichiarato è uno dei quattro membri della presidenza dell’associazione. Per cui lui – invitato ufficialmente assieme agli altri tre – non s’è presentato, delegando come unico rappresentante il presidente dell’associazione.

    Se poi avrai voglia, ti potrò tirar fuori almeno cinquanta dichiarazioni violentemente antiitaliane di partigiani e giornalisti croati, messe giù nero su bianco. A proposito: lo sapevi che per qualche anno è stata impedita la presenza del rappresentante dell’Unione Italiana alle celebrazioni della fondazione del battaglione partigiano italiano intitolato poi a Pino Budicin, perché si considerava Furio Radin sostanzialmente un fascista e l’UI un gruppo di irredentisti? Certo: se tu non sai le cose, poi non è che devi proprio prendere posizione. non è obbligatorio, voglio dire.

    Riguardo alle guerre fatte in Italia dal 1811 ad oggi, ricordo le tre guerre d’indipendenza, le due guerre mondiali, e se proprio vogliamo la guerra italo/turca del 1911 e l’aggressione all’Etiopia del 1936. In tutto fanno sette.

    Riduardo ai Balcani, una volta ho fatto un calcolo che adesso però non riesco a trovare, per il quale dal 1800 al 2000 (200 anni) più del 50% del tempo si è passato in una delle varie guerre. Un discreto record, direi.

    L.

  47. Mauricets ha detto:

    niente è perfetto, ma mi sembra che il discorso di pola sia il migliore mai pronunciato dalle nostre parti. ora si potra solo migliorare.

  48. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ gropajaco

    Ho imparato una cosa nuova: tuo nipote rantola.

    L.

  49. gropajaco ha detto:

    eh, si’, ha un anno circa, e quando rigurgita la pappa assomiglia ad un tuo post.

  50. Luigi (veneziano) ha detto:

    Deboluccia, questa qui: preferivo quella del verme schiacciato: faceva venire in mente la Madonna che schiaccia il serpente. Ti vedo un po’ in difficoltà, ciccio.

    L.

  51. gropajaco ha detto:

    gigeto, pensa se trichet ragionasse come te: gli italiani hanno come sport preferito la corruzione, il malaffare e l’inefficacia.

    non avrebbe mai accettato di riempire la pancia dell’euro con gli asset italiani, gli avrebbe considerati tossici senza tante storie.

    ed ora tu e i greci sareste li’ a dirvi “stessa faccia stessa razza” salvando assieme il mondo.

  52. Hafez ha detto:

    Sempre in cerca di ragioni a tutti i costi,eh,Gropa? Ma nei giorni festivi,riposi o vai in giro a cercarle sul serio? Quì è facile…Sai chi sono? Assomiglio a Frank….

  53. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ gropajaco

    Per capire se Trichet la pensa come me, basta fargli la domanda: “Signor Trichet, secondo lei qual è la zona d’Europa in cui s’è più fatta guerra, negli ultimi 200 anni?”.

    Se anche lui risponde: “I Balcani”, allora la pensa come me.

    L.

  54. Fiora ha detto:

    @39 Ma sì Luigi, ho capito il senso di entrambe le tue precisazioni e penso comunque tu sia d’accordo con me nel ritenere quel discorso congiunto niente di più e niente di meno che una “dichiarazione d’intento ” …si dice così in commercio…e di BUON intento aggiungerei.
    E poi l’anziano comunista è ormai aldilà del bene e del male sia per età che per tipo di mandato…a me sta bene così e mi spiace che i maggiorenti regionali brillassero per l’assenza, a parte il nostro Sindaco e M. Teresa Bassa Poropat.
    Già,sempre insieme quei due! Dal manicomio con Magris , alla fiaccolata di ieri con il Vescovo per il povero Giovanni Novacco, il ragazzo seviziato e ucciso a Roiano…
    Ma no che non insinuo che ci sia del tenero…apprezzo e basta!

  55. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ ufo

    Ho chiesto maggiori info in giro. Mi confermano che la tv croata non solo ha fatto un servizio di 6’30” nell’edizione del TG delle 19:30, ma si è anche collegata in diretta con Pola dalle 20:10 alle 21:50, trasmettendo tutta quanta la cerimonia. Amici istriani mi dicono che è stato ampiamente lasciato spazio alla presentatrice della serata dell’Arena (un’istriana), che ha fatto tutti gli annunci sia in croato che in italiano. Non solo è stato trasmesso l’inno di Mameli precisando che si tratta anche dell’inno della minoranza autoctona, ma pure il “Va’ Pensiero”, che qui da noi gli esuli ritengono essere il loro inno. Roba inaudita per la Croazia. Bene!

    L.

  56. Tergestin ha detto:

    @ Luigi 29

    El motivo (o i motivi) per cui ti te intervien su Bora.la xe perfetamente visibile da quel che te scrivi e da come te lo scrivi, talmente evidente che anca l’utente piu’ tonto se ne pol render conto da solo senza nissuna spiegazion, ma solo leggendo i tui post. Me par de spiegar un’ovvieta’ colossale.

  57. massimo p ha detto:

    Va pensiero, inno degli esuli..haha..questa è buona

  58. maja ha detto:

    luigi, 25

    mi piace quando mi prendi per il culo, ma un minimo di capacità di comprensione del testo ce l’ho anch’io.
    il discorso del 2007 – a differenza di quest’ultimo – era indecente, ma non mi stupisce affatto che tu non voglia ammetterlo.

    i tuoi giochini sono talmente trasparenti ormai che mi fanno quasi tenerezza.

  59. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Tergestin
    I “motivi” sono talmente evidenti… che non riesci ad elencarne nemmeno uno! Babbione!

    @ maja
    Ho qualche dubbio che ti piaccia esser presa per il culo, ma se lo dici tu…

    L.

  60. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ massimo p

    Secondo te il Va’ Pensiero suonato all’Arena di Pola in questa occasione, che cosa sta a significare? Un casuale omaggio a Verdi? Testina: lo sai o no chi ha chiesto che venisse inserito nel programma?

    Questa gente che parla senza conoscere né l’A né il BA…

    L.

  61. Fiora ha detto:

    Massimo P ” questa è buona” sì , ne conosci testo e collocazione nel Nabucco, no?!

  62. Fiora ha detto:

    ” Oh mia patria sì bella è perduta…” non è stato inventato la per là…A POLA!
    Massimo P. auspico che non ti venga da pensare alla Lega… 🙁

  63. Matteo ha detto:

    Una roba xe sicuro l’Italia xe sta la rovina per Trieste

    Lojze temetti tante robe

  64. Tergestin ha detto:

    @ Luigi

    Gia’ elencati piu’ volte su questo sito. Ma preferisco che l’utenza ci arrivi da sola. E sei talmente maldestro nei tuoi tentativi di spacciarti per persona obiettiva, che a breve ci arriveranno anche i piu’ babbioni, come dici tu.

  65. dimaco il discolo ha detto:

    “o mia patria si bella e perduta”. per sempre aggiungo io e va bene così. poi trovo assolutamente patetico mediocre e insulso che i leghisti e gli esuli si approprino di una cantata che nulla ha che vedere con loro.

  66. Matteo ha detto:

    Ometi

  67. Fiora ha detto:

    @62 Leggasi ” sì bella e perduta”
    l’accento sulla congiunzione non ci stava… troppo bello sto testo per riportarlo errato e valido sempre, finché “Patria” sarà come io credo sinonimo di valori condivisi e concetto non obsoleto, non retorico, non contrario alla globalizzazione.

  68. scrop ha detto:

    scusate se mi intrometto,

    ma giusto qualche precisazione:

    – negli ultimi 200 anni di guerre se ne sono combattute parecchie in tutta europa: dalle guerre napoleoniche alla seconda guerra mondiale e alla guerra fredda. credo si possa affermare che in quella che é l’unione Europea siano stati i primi 60 anni senza guerre combattute.
    – nei balcani di guerre se ne sono combattute diverse, ma non molte di piú, a cominciare da quelel di indipendenza dai Turchi (grecia 1821), passando per le guerre balcaniche, fino ai recenti conflitti degli anni 90-2000. ma mai sono andati a rompere le scatole fuori dai confini balcanici (che poi sarebbe da capire quali sono, visto che i balcani geograficamente non rispondono ai requisiti di penisola):
    – guerre franco-anglo-tedesche e conflitti mondiali vari hanno rotto le scatole a diversi paesi che non erano per niente interessati a scontri economici e militari tra germania, italia, russia, UK, francia e giappone
    – oltre alle guerre citate, l’italia (o il piemonte e/o gli altri stati pre-unitari, visto che parliamo del 1811) ha partecipato alla guerra di crimea, ha partecipato con un corpo di spedizione alal guerra dei boxer (evento misconosciuto che ci ha consegnato una parte del porto di tijanjin), alle guerre napoleoniche. Il conflitto italo-turco non é stato trascurabile, visto che ci ha consegnato il dodecaneso e la libia, e neppure l’occupazione dell’Eritrea, il primo tentativo di conquistare l’Etiopia (1896, dire daua), la guerra d’Etiopia, la guerra di Spagna (ANCHE SE UFFICIOSA), l’occupazione dell’Albania. e nei balcani la seconda guerra mondiale é entrata prepotentemente per decisione italiana (conquista di grecia, invasione del regno SHS), e magari altre che ignoro;
    – le politiche di occupazione di territori appartenenti ad altri stati e di pulizia etnica italiane sono ampiamente documentate e, per quanto riguarda i territori precedentemente asburgici, iniziano con l’editto Roatta (non mi ricordo se ottobre o novembre 1918).
    ecco, i miei 5 cent de mona

  69. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Tergestin

    Ma se addirittura xe stai elencai più e più volte, i “motivi” (oscuri, impenetrabili) per cui mi scrivo qui dentro, come mai te xe cusì tanto dificile tirarghene fora UNO?

    Daghe dentro, babbion, che me diverto!

    @ matteo
    Una roba xe sicura: no ghe xe più le meze stagioni. E siora Nina, se stava mejo co se stava pezo.

    E adesso scuseme tuti, ma go la mostra del Cinema…

    L.

  70. Fiora ha detto:

    beh Dimaco ” oh mia patria sì bella e PERDUTA ” stà ad un esule (che è per definizione chi la patria ha lasciato)come la febbre sta all’influenza. NE CONSEGUE.
    e ho messo “esule” come nome comune.
    Dagli Ebrei al tempo del “Nabucco” in poi…

  71. Mauricets ha detto:

    ma non siete contenti che finalmente ci sia spazio alla pacificazione?
    mi sembra che quasi dia fastidio la possibilita di chiudere con il passato trovando un punto di equilibrio.

  72. Fiora ha detto:

    @71condivido la tua impressione, Maurice

  73. asem ha detto:

    ma i due hanno accennato solo i crimini fascisti o hanno nominato anche i crimini comunisti?…io dubito…..

  74. Tergestin ha detto:

    @ Mauricets

    Io invece sono esterrefatto che si parli di pacificazione nel 2011 su fatti accaduti in tutta un’altra epoca, superati dalla storia e dalle generazioni.
    Queste manifestazioni servono soltanto ai soliti politici che hanno bisogno di parlare di Europa unita, tagliare nastrini e stringersi la mano esibendo il ghigno e prendendo appluasi per blaterare le solite, prevedibili frasi.

    Ci sono non so quante decine di guerre per il mondo e noi dobbiamo “pacificarci” ancora dopo sessant’anni? Nel 2011? Ma stiamo scherzando o stiamo scherzando?
    E’ stato fatto il concerto della pace, bello, ottimo. Ma adesso basta. Bas-ta. Fi-nia-mo-la.
    E finiamola anche con le ipocrisie di chi dice che “e’ ora di guardare avanti” e poi sono i primi a menarla con fasciesulifoibetitoleggirazziali. Il tutto per fare la solita passerella elettorale con gli stessi discorsi ogni anno, le stesse frasi retoriche, le stesse facce fintamente contrite e tutto quel che la politichetta esprime in certe situazioni.

    Chi vuole informarsi su questi temi ha ampissime fonti STORICHE, dato che di storia stiamo parlando. Nel presente, tra nazioni non belligeranti da decenni, la pacificazione dev’essere un concetto cosi’ scontato che dovrebbe imbarazzare chi ne parla.

    Ma io, che sono un cinico, temo proprio che si allunghi il brodo per cercare sempre qualche utile polemica che immancabilmente i soliti tirano fuori. E sono polemiche che abbiamo visto essere state molto redditizie per careghe e carriere. Chiudiamo questo capitolo e parliamone -se proprio si deve- AL PASSATO. E’ finita, ragazzi.

    Just my two cents

  75. gropajaco ha detto:

    luigi53

    chiediamo a fiore se i gli odierni abitanti di pirano sono una ciste e se i balcanici hanno per sport preferito la guerra.

    se risponde di si’ tu la pensi come forza nuova.

  76. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ gropajaco

    Fammi capire: tu chiedi a Fiore se gli abitanti di Pirano sono una ciste (cosa che io non ho mai detto: è una tua balla) e se i balcanici hanno per sport preferito la guerra (cosa che ho detto nei modi che ho spiegato).

    Se LEI risponde di sì, IO la penso come Forza Nuova.

    Dimmi la verità: dopo la mezzanotte tu diventi un licantropo e il cervello va a puttane, vero?

    L.

  77. Fiora ha detto:

    @74 Tergestin tutto quello che hai scritto è sensato, condivisibile e…TEORICO!
    ti basti leggere i post al vetriolo di questo thread, tra l’altro buttati giù nella lingua comune che per metà di chi li scrive rappresenta ancora oggi una sopraffazione e un fastidio, ribadito più e più volte, quando dovrebbe essere niente di più e niente di meno che un mezzo espressivo graziosamente elargito da chi ne sa di più a chi ne sa linguisticamente di meno e stop!
    Per me il Presidente, la regina Elisabetta con leggero vantaggio di importanza di mansioni per il primo, e svariati monarchi sparsi per l’Europa sono semplicemente degli “ornamenti” e dei simboli. Vecchie bambole parlanti,da tenere con cura e ricaricare al bisogno.
    Agli Inglesi, pur tra mille mugugni va bene e gli vogliono bene. Molto per motivi di turismo. E noi?

  78. maja ha detto:

    fiora

    ma dove li vedi tutti questi commenti al vetriolo?
    nessuno se la sta prendendo con josipović e napolitano.

    ce l’abbiamo tutti con gigi, po domače lojzko, che ha decisamente e definitivamente sfracagnato le balle, le ovaie e tutto quanto l’apparato riproduttivo.

  79. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ maja

    Cocola! Il tuo primo intervento qui dentro è stato il numero 3. Io non avevo ancora scritto nulla. Hai invocato la “grammar nazi”. Poi hai battibeccato con un altro utente, su questioni di contorno (e io non avevo ancora scritto nulla).

    E quando t’ho fatto notare che distorcevi – per l’ennesima volta ho visto distorte proprio queste parole, dai saputelli di turno! – le parole di Napolitano, allora ti sei proprio incazzata di brutto, e assieme ai soliti amichetti di merende orbi d’un ocio (quello orientale, of course)… via! A capofitto nella polemica.

    Tu mangi pane, volpe e serpente ogni mattina.

    Mi pare evidente.

    L.

  80. gropajaco ha detto:

    gigi,quale lei? LUI, roberto fiore.

    visto che insisti a dire bugie:

    “Oltre a ciò, gli attuali abitanti vengono da varie parti della Slovenia, per cui non conoscono nemmeno la parlata delle campagne. Un corpo artificiale, che si è incistato sulla costa slovena.”

    vuoi che posto anche la questione dello sport preferito o ti basta come sculacciata?

  81. gropajaco ha detto:

    tra l’altro nemmeno sai che gli attuali abitanti di pirano non vengono “dalle altre parti della slovenia” ma da tutte le parti dell’ex yu. e’ un luogo mutietnico.

  82. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ scrop

    Allora, tu dici che le guerre nei Balcani sono stati un affare fra vicini. Non hanno mai rotto le scatole all’esterno, tu affermi.

    Pensa che io credevo che il motivo scatenante della Grande Guerra fosse il conflitto balcanico pluridecennale fra Austria e Serbia, che s’innestò in un quadro di alleanze incrociate. O forse non era serbo di Bosnia quello che uccise Francesco Ferdinando?

    E poi, la guerra serbo-bulgara degli anni ’80 del XIX secolo dove la mettiano? E le sanguinose rivolte rivolte albanesi degli anni ’40 del XIX secolo, caratterizzate da vari massacri indiscriminati? Le verie guerre in Grecia, caratterizzate da vari massacri indiscriminati? E la guerra montenegrino-ottomana (1876-1878) con i suoi vari massacri e le propaggini in Bosnia? E la guerra russo-turca del 1877-1878, combattuta in buona parte nei Balcani? E le guerre in Romania (anni ’70), con le varie rivolte e massacri vari? E la guerra ungaro-rumena del 1919? E gli scambi forzati di popolazioni (inventati nei Balcani), che coinvolsero un po’ tutti?

    L’Italia ha partecipato anche alle guerre napoleoniche – tu dici. Oddio: se seguiamo lo stesso criterio, allora anche i Balcani hanno partecipato alle guerre napoleoniche! E non solo: hanno partecipato anche alle guerre d’indipendenza italiane! Non erano forse croati (in parte) i marinai a Lissa (1866)? E non erano forse anche croati e sloveni i combattenti con Radetszki? E che ci facevano in Italia, loro che stando a te non ruppero mai le scatole a nessuno al di fuori dei propri confini? E gli attacchi alle popolazioni inerti nel Banato, nel Sangiaccato, in Kosovo, in Carinzia? Sto parlando del 1919-1920, non di anni recenti. Chi sono stati gli attaccanti, se non le truppe serbe, croate e slovene?

    Ovviamente non ci metto dentro le rivolte locali, altrimenti non si finisce più. Sarà però il caso di ricordare che durante il periodo turco più di qualche migliaio di persone venne passato a fil di spada nel corso di tumulti locali. E mi sto limitando al XIX secolo.

    Vogliamo poi ricordare che il parlamento jugoslavo fu l’unico in Europa nel quale una fazione attaccò un’altra fazione a pistolettate (tre deputati croati ammazzati da un deputato serbo, dentro l’aula)?

    E vogliamo anche infine ricordare che i Karageorgevic non erano proprio ben visti in giro per l’Europa, perché sospettati di aver architettato – probabilmente con l’aiuto dell’allora primo ministro Nikola Pasic (lo stesso che partecipò alle trattative di pace della Grande Guerra) – l’omicidio del re Alessandro I (Obrenovic) con sua moglie Draga, che vennero ricercati nel palazzo, ammazzati, i loro corpi fatti a pezzi e gettati in giardino da una finestra del secondo piano? All’epoca la cosa non era parsa molto elegante…

    L.

  83. maja ha detto:

    Veramente mangio pane, burro e marmellata accompagnati da un caffelatte (per i foresti cappuccino).

    In realtà ho invocato IL grammar nazi (hai presente o il tuo inglese si ferma alla pen on the table?), il quale si è puntualmente palesato, dileggiando e squalificando mauricets per un congiuntivo (salvo poi scoprire che nella sostanza mauricets aveva perfettamente ragione). A te piace questo atteggiamento? A me no.

    Quali altre polemiche avrei fatto? Tranne averti fatto notare che neghi l’innegabile e tenti di pigliare per il culo la gente?

    Ora vado, però, chè al mio apparato riproduttivo ci tengo.

  84. maja ha detto:

    (il commento 83 è per luigi 79)

  85. gropajaco ha detto:

    dai gigi, falla finita di arrampicarti sugli specchi.

    tu, nel momento in cui parlavi di sport preferito hai toccato (consapevolmente o no, fa’ una capatina dal logopedista), l’argomento della ragione di queste guerre e non il numero di guerre in se’.

    ragione del numero di guerre che sarebbe secondo il tuo pensiero recondito l’ altrimenti in italia innocente amore per lo sport, che invece i balcanici declinerebbero scannandosi.

    QUESTO E’ IL TUO PENSIERO RECONDITO, e’ inutile che la smeni come nadia comaneci.

    e lo dimostra la recidiva lulla ciste.

  86. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ gropajaco

    Sculacciata? Tu evidentemente regredisci ad ogni messaggio ad uno stato sempre più infantile: da licantropo a infante.

    In primis, devo ringraziarti: tirando fuori le mie parole esatte, si può notare che non ho chiamato “cisti” le popolazioni locali. Ho usato il verbo “incistarsi”, nel senso figurato proprio della lingua italiana. Dette popolazioni erano un corpo estraneo per Capodistria, Pirano e Isola, quando vennero ad occupare le case lasciate dagli italiani nella ex zona-B del TLT.

    Su un punto però hai ragione: non venivano da tutte le parti della Slovenia, ma da tutte le parti della Jugoslavia. Con netta prevalenza dalla Slovenia, comunque.

    Che questi qui siano venuti nelle tre località della costa istriana senza quasi avere l’idea di dove andavano a stare, della lingua locale, della storia del luogo, della popolazione, delle tradizioni, è una cosa nota. Dove sta il problema a ricordarlo? E’ stato OGGETTIVAMENTE il maggiore esempio di pulizia etnica mai conosciuto dall’Istria in epoca moderna, nel senso che queste tre località notoriamente erano fra quelle più italiane di tutte.

    Capodistria città nel 1910 aveva 7909 italiani, 445 sloveni e 154 croati.

    Isola città aveva 5914 italiani, 40 sloveni e zero croati.

    Pirano città aveva 7074 italiani, 7 sloveni e zero croati.

    Non credo ci si debba adombrare se si fa notare che le autorità comuniste e nazionaliste jugoslave (slovene e croate) sono riuscite a fare in dieci anni quello che non era riuscito al fascismo nazionalista italiano in vent’anni.

    Hai qualche problema in merito?

    L.

  87. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ maja
    Va là, va là…

    @ gropajaco 85
    Un consiglio: cambia pusher. La roba che ti dà è tagliata male.

    L.

  88. gropajaco ha detto:

    sembri hitler in uno dei suoi discorsi patriottici rivolti alle citta da riconquistare.

    agghiacciante sentire ‘sti discorsi nel 2011.

    mi chiedi se ho un problema con il modo di esprimersi nazista?

    si’, ne ho parecchi. e vedo che quelli come te non ne hanno piu’, ora avete preso coraggio a mostrarvi per cio’ che siete. non vi seve nemmeno piu’ rivestire le terminologie con troppa eleganza.

  89. gropajaco ha detto:

    per quanto riguarda pirano, la composizion etnica odierna la ritengo un memorial alla vittoria sul nazifascismo razzista.

    una specie di giustizia cosmica, per quanto mi possa dispiacere di non essere piu’ vissuta come una tipica cittadina veneta. la ruota della soria…..

  90. italiano ha detto:

    La realtà vera è che lo sport preferito dei Balcani è farsi la guerra a vicenda.

  91. Luigi (veneziano) ha detto:

    E poi, vogliamo tagliare la testa al toro co ‘sta storia dei Balcani?

    Perché Radio Capodistria per oltre un anno è andata avanti a leggere un comunicato di RTVSlo, nel quale si presentava la Slovenia affermando che era sbagliato considerarla un paese balcanico, dicendo che voleva essere considerata una paese “subalpino”?

    Chiedo a gropajaco, l’esperto di “pensieri reconditi”: qual è il “pensiero recondito” che sta sotto questa distinzione?

    L.

  92. gropajaco ha detto:

    ecco un applauso! bastano un paio di post e riemerge compatta! gigi sei contento?

  93. gropajaco ha detto:

    qual è il “pensiero recondito” che sta sotto questa distinzione?
    —————
    non c’e’ un pensiero recondito, e’ esplicitato in una prete dell’opinione pubblica: che non si ritengono un paese balcanico essendo stati in austria per secoli. il piatto nazionale e la kranjska con zelje e non i čevapčiči, per dire.

  94. gropajaco ha detto:

    …in una parte…

  95. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ gropajaco

    Insomma: tu che blateri di nazismo se uno ricorda che la costa oggi slovena ha subito una pulizia etnica (ecco che viene fuori il nervo scoperto!) affermi nel contempo che questa pulizia etnica è stata un segno di “giustizia cosmica”.

    E invece no: è stata un atto di “giustizia umana”. Esattamente nel senso che gli jugoslavi diedero a questo termine: al di fuori, si parla di “fratellanza e unità” (e dopo cinquant’anni di Bratstvo i Jedinstvo si sono scannati anche fra di loro!); all’interno… via con le purghe staliniane, e fuori dalle palle tutti questi italiani fascisti! E così si sono messi anche una pecetta giustificazionista della propria pulizia etnica, “più bella” delle pulizie etniche dei nazisti e dei fascisti.

    Si sa: le proprie pulizie etniche – quelle che tu addirittura rivendichi, a differenza del sottoscritto che le condanna sempre ed in ogni luogo! – sono sempre più belle delle pulizie etniche degli altri. E’ proprio una mentalità tipica…

    L.

  96. gropajaco ha detto:

    -io non blatero di nazismo, io registro parole e argomenti. accomunare una popolazione ad una ciste e’ nazismo, e la dice lunga sull’autore.

    e finche’ non ammetterai, chiedendo scusa in ginoccio invocando la sculacciata, che hai scritto una stronzata, il tuo flirt col nazismo rimane registrato.

    -no, non hai cpito bene(non e’ una novita’, vai dal logopedista). non le rivendico, me ne faccio una ragione.

    (la mia compagna e’ caorlotta, e, non ci crederai, dispiace meno a lei che me, tanto che quando e’ capitato di parlarne, sembravo l’italiano di professione.)

    p.s. la prima pulizia etnica qua l’anno fatta per primi i fascisti nei confronti degli sloveni, lo sai bene. solo che e’ stata piu’ artistica(sei contento?), soft.

  97. maja ha detto:

    (božja mast škodi zdravju, gropajaco)

  98. gropajaco ha detto:

    okej, res. ampak dve orodji za družbeno udejstvovanje imam na razpolago: volitve in kracanje po netu.

    ta drugo je vsaj zabavno

    ; )

  99. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ gropajaco

    Tu blateri.

    “Farsi una ragione” di una pulizia etnica, è una cosa… come dici tu? “Artistica”.

    Le pulizie etniche sono una porcata. Nella tua mente labirintica, io che le condanno tutte sono un nazista, tu che invece ritieni che una fu un atto di “giustizia cosmica”, magari ti consideri pure un democratico e progressista.

    Sei proprio uno di quelli della peggior specie… Ti manca solo dire che “Dio è con noi” (Gott mit uns), e hai fatto l’en-plein.

    Ad ogni tuo intervento, il tuo foglione di fico si sfrangia sempre più.

    L.

  100. capitan alcol ha detto:

    Doveva finire lì prima o poi

    http://youtu.be/AEqfz4atnTo

  101. Redazione ha detto:

    Luigi veneziano e gropajaco:
    evitate per piacere che la discussione finisca in uno sterile alterco fra voi due.

  102. italiano ha detto:

    Qualcuno sta facendo propaganda titina..

  103. maja ha detto:

    Qualcuno chiami l’OVRA, presto!

  104. gropajaco ha detto:

    okay redazione, ma questa gliela devo.

    Farsi una ragione” di una pulizia etnica, è una cosa… come dici tu?
    ——–
    non sei nemmeno bravo a trollare. fammi fare il compito del logopedista:

    farsene una ragione vuol dire cercare di trovare dei lati che diano una spiegazione il piu’ possibile razionale e coerente coi miei valori, in modo da alleviare il fastidio fisico che di per se’ mi procura il concetto di pulizia etnica. smo?

  105. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ gropajaco

    Tu non hai parlato di “farsi una ragione”, bensì di “giustizia cosmica”, cosa assai diversa.

    “Farsene una ragione” poi è un’espressione che non ha senso. Ha senso -storiograficamente parlando – un’espressione come “spiegarne le cause”. E allora tu puoi raccontare dell’antica lotta per la supremazia in Adriatico, delle violenze del XIX secolo, del fascismo italiano e della sua criminale politica, e infine del comunismo jugoslavo (sloveno e croato) e della sua criminale politica.

    Questo è un discorso che fila.

    E’ invece una porcata fare tutta la trafila, e poi invocare una superiore “giustizia cosmica”.

    E poi lascia perdere i soliti insulti da Asilo Mariuccia: se sei capace di filare il tuo discorso, almeno provaci. Se non sei capace, evita di fare lo struzzo gridando con la testa sotto la sabbia, e lascia il campo a chi sa argomentare con più intelligenza.

    Capito?

    L.

  106. gropajaco ha detto:

    lol!

    rimarco: la multietnicita’ e’ un simbolo di vittoria sul male assoluto: il nazifascismo, il tuo amore nascosto che ti fa tribolare.

    il bello qua e che il tizio che definisce ciste una popolazione vorrebbe far passare per credibile questo suo passaggio: “…a differenza del sottoscritto che le condanna sempre ed in ogni luogo!”

    clap clap…

  107. gropajaco ha detto:

    maja, ne štekam. si hotela povedat, da tudi v sloveniji obstajajo lojzki?

  108. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ gropajaco

    Niente da fare: ti sbrodoli addosso nel darmi del nazista.

    Non sei nemmeno alla frutta: hai già preso l’ammazzacaffè, e oramai barcolli sulla sedia in preda ai fumi alcolici.

    L.

  109. maja ha detto:

    seveda obstajajo, a poanta ni v tem.
    smisel glasbenega vložka je, da se magnifico strinja s tabo. pa še velik zajebant je.

  110. gropajaco ha detto:

    nope, mi limito a registrare dati oggettivi : ritieni popolazioni cisti, sei cinvinto che le etnie abbiano inclinazioni connaturate ecc..

    esattamente come hitler.

  111. gropajaco ha detto:

    maja, vložek me je kar malce pretresel : ))

  112. maja ha detto:

    pa še ena za lojzkota. tisto v zvezi s športnim talentom, saj veš (kot da ne bi bilo splošno znano, da so bili jugiči med najboljšimi športniki evah).
    http://www.youtube.com/watch?v=qk0dWFRy87U

  113. gropajaco ha detto:

    :)))

  114. Luigi (veneziano) ha detto:

    “Esattamente come Hitler”, laddove si dimostra per l’ennesima volta la veridicità della teoria della “Reductio ad Hitlerum” (col corollario della “Legge di Godwin”): quando uno non sa che dire, tira fuori il nazi pensando di usare l’arma di distruzione di massa, e si sbrodola nei pantaloni.

    E invece non fa altro che certificare la propria pochezza.

    Occhio: sto parlando di cose serie:

    http://it.wikipedia.org/wiki/Reductio_ad_Hitlerum

    http://en.wikipedia.org/wiki/Godwin%27s_law

    Gropajaco, sei una perfetta cavia da laboratorio.

    L.

  115. Tergestin ha detto:

    @ Luigi

    Visto che non serviva che io dica i motivi che ti portano qui? Se ne sono resi conto da soli gli utenti in poche battute nello stesso post. Sei bravino nel girare la frittata ogni qualvolta la spari grossa, ma quando cerchi di spacciarti per una persona oggettiva, e’ li’ che scateni l’ilarita’.

    Continua a dare spettacolo, cio’ che sei e pensi e’ sotto gli occhi di tutti.

    Tuo babbione.

  116. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Tergestin

    Hai usato un verbo sbagliato: non è che non “serviva” tirar fuori i motivi, gli è che non sei capace di tirarli fuori!

    Gli amichetti della parrocchietta sono i soliti: generalmente sloveni o triestini che reputano l’Italia una disgrazia, gli italiani una manica di fasci e la storia della loro nazione uno splendido prato fiorito di gigli.

    Porelli!

    L.

  117. gropajaco ha detto:

    che cos’e’ questa, la bandiera bianca nazista?

  118. maja ha detto:

    passi i vari deficienti, babbioni, cretini e via dicendo, ma parrocchietta no, gigi. questa proprio non te la perdono!

  119. Redazione ha detto:

    La discussione viene chiusa.

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