Un terrazzamento realizzato con uno spettacolare drenaggio di anfore, una strada secondaria che dalla costa risaliva verso il colle di San Giusto, sepolture di età tardo antica e resti di edifici medievali: nuove importanti testimonianze della più antica storia di Trieste emergono dalle indagini archeologiche preventive in corso sotto il colle di San Giusto e nelle adiacenze del teatro romano, in occasione della costruzione del nuovo Park San Giusto.
Gli scavi, eseguiti dalla Società Archeo Test, per conto della SPV Park San Giusto SPA, sotto la direzione scientifica della dott.ssa Paola Ventura, della Soprintendenza per i beni archeologici del Friuli Venezia Giulia, hanno permesso di isolare una interessantissima sequenza di strutture murarie e di strati archeologici.
Dopo il ritrovamento di complessi sistemi di terrazzamento e di scorrimento delle acque, databili al primo impianto della colonia romana di Tergeste (fine I sec. a.C.), di sepolture di età tardo antica e di resti di edifici altomedievali e trecenteschi collegati ad articolati pastini che modellavano la collina, è stato rinvenuto uno spesso muro con a monte uno spettacolare drenaggio di anfore che rappresenta l’ultimo esito del complesso sistema di terrazzi che caratterizzava il ripido pendio.
Un sistema sfruttato anche in epoca tardo antica, come emerge nell’ambito del ritrovamento di una via secondaria che dalla costa risaliva il colle di san Giusto.
Le epoche successive e il Medioevo in particolare hanno lasciato qui le testimonianze di una ripresa residenziale, con edifici ancora in parte conservati, più volte restaurati e utilizzati sino alla fine del 1800.
Assieme agli scavi, condotti ormai dieci anni fa, nell’ambito del “progetto Urban”, nella zona di Crosada, l’indagine archeologica attuale è la più estesa effettuata a Trieste in epoca moderna.
Al termine si potrà disporre di uno spaccato completo della storia, dall’epoca romana ai giorni nostri, di un ulteriore zona cruciale nella comprensione dell’evoluzione della città.
vorrei se possibile sapere se il ritrovamento avrà delle ripercussioni sul regolare prosieguo e compimento dei lavori del Park s.Giusto, Grazie
Scava scava i troverà i resti del tergestopitecus osmizensis:-) cmq a parte gli scherzi bel lavoro
secondo lei avrà dei ritardi !!!
el park san giusto xè andà a monte !!!
@3
ah sì?! grazie per la “cortese” 🙁 quanto enigmatica risposta!
i ga trovà anche la 1100 de vinicio busani, che per la prima volta in vita sua gavevà trovà parchegio vizin de comun
#4. Flora
Propendo anch’ io per l’ ipotesi park da cancellare. Non credo che la realtà archeologica scoperta sia compatibile – pur con tutte le moderne tecnologie – con un parcheggio che ha un impatto assai forte sul colle di San Giusto se non altro nel senso di metri cubi da “eliminare”. Aggiungo che conoscendo un minimo di storia della città era evidente che scavando sotto San Giusto “qualcosa” sarebbe saltato fuori. Solo dei dementi privi di cultura potevano pensare di piazzare un park in quella localizzazione. Fatte le debite dimensioni è come pensare di scavare un parcheggio sotto al Colosseo.
PiGi guarda che la mia era una domanda assolutamente VERA,:
Leggasi, Cossa i va ‘vanti lo stesso? magari xè la volta che i ferma tuto!
Era il …”baritono” ( uccidimi per questa battuta,da CAbaretDIBAssissimoLIvello Paolo, me lo meriterei! 🙁 ) di quella risposta al post 3 che mi riusciva come dire…poco consono a una domanda così innocente! 🙁
E magari xè la volta che trovemo anca la ” CAMERA ROSSA” e ghe mando tuto all’editor Bonelli de Martin Mystère… 😉
ci sarà una frana?
Fiora te disi che dopo le piramidi in Bosnia i trova le sfingi sotto San Giusto? 🙂
@9 dighelo a quel bernydj ,che me ga lassà mal…Noi do’ se capimo sempre noma che ben, Capitano 😉
da indiscrezioni sembra che abbiano trovato resti fosilizzati di frico e polenta. oltre a graffiti i quali riporatno le parole :triest a le nestre. trovati anche secondo indiscrezioni tessuti con motivi a quadri.
no ciapartela a mal fiora bela !!!!
è un gioco !!!
benon, berny! ‘desso magno contenta! 😀
Gli scavi, eseguiti dalla Società Archeo Test, per conto della SPV Park San Giusto SPA, sotto la direzione scientifica della dott.ssa Paola Ventura, della Soprintendenza per i beni archeologici del Friuli Venezia Giulia,
pare strano che la società Park S.Giusto che ha tutto l’interesse di non aver ritardi per quanto riguarda i lavori, mette con proprio denaro addiritura una Società con relativa dottoressa delle belle arti, alla ricerca archeologica, io non credo che vedremo finito questo fantasioso Park S. Giusto, vorrei crederci ma…..?
sì tuto pulito e in masimo ordine fra de noialtri, MA! un che me diria una drita su come che n’darà vanti la baraca…vinzerà el bonsenso e el bongusto de lassar ai Triestini le sue radisi o continuerà el selvagio sbancamento cementizio-speculativo?
de sicuro storie de Martin Mystère ambientade ‘ntel Park s.Giusto no penso che l’editor Bonelli publicheria… 🙁
#14.
“pare strano che la società Park S.Giusto che ha tutto l’interesse di non aver ritardi per quanto riguarda i lavori, mette con proprio denaro addiritura una Società con relativa dottoressa delle belle arti, alla ricerca archeologica”.
Mi risulta che sia obbligata a far effettuare questi scavi preventivamente e a sue spese pena revoca della concessione.
esatamente come che ga fa a gorizia lidel asensor
@16 “obbligata a fare questi scavi preventivamente e a sue spese” (l’esito dei quali potrebbe, come sta accadendo, remargli contro) ” pena la revoca della concessione”
CORNUTI E MAZZIATI, dei! 😀
@ Fiora
Io sono uno degli archeologi che lavora lì. Il parcheggio si farà, è un discorso molto lungo e complesso ed ogni scavo fa storia a sè (vedrete belle cose in un’altra zona della città a breve ;-).
@ Sergio
La Direzione Scientifica è sempre della Soprintendenza (Stato), qualsiasi scavo venga fatto in Italia e da qualsiasi ditta (che semplicemente esegue un incarico o vince una gara d’appalto).
@ Paolo Geri
In realtà il Park è scavato per il 98% nel flysch sterile (nelle viscere della montagna, per capirse). Prendi l’esempio della metro 3 a Roma, sono riusciti a fare una fermata a Largo Argentina (!) per lo stesso principio, si va a scavare molto più sotto rispetto agli strati archeologici.
Qui l’indagine interessa la parte antistante, dove sorgerà l’ingresso e verranno realizzati i vani di servizio.
E’ ovvio che si tratta di una zona ad alta incidenza archeologica, infatti le indagini erano preventivate dall’inizio. Le varianti ai progetti, la valorizzazione (dove possibile e soprattutto se sensata) etc. etc. sono aspetti che vanno considerati al termine degli scavi.
Grazie Alessandro ma proprio fa tristezza vedere scavare un colle così bello.se fosse x me rimetterei i tram basta auto
Magari un’enorme isola pedonale.
Però meglio 50 mt sottoterra che in seconda e terza fila.
In realtà l’impatto visivo sul colle è pressoché pari a zero e sinceramente l’area compresa tra il teatro e l’inail faceva veramente schifo (ruderi dietro i cartelloni pubblicitari, immondizia, carcasse di animali, siringhe…
Il primo mezzo metro che giaceva tra le erbacce era soltanto immondizia accumulata in decenni, roba da far impallidire.
Sì immagino ma con tutto questo trivellare non so dove andremo a finire…
Alessandro Duiz, grazie per la risposta . Soltanto il ” vedrete belle cose in un’altra zona della città a breve”….
E’ UNA PROMESSA O UNA MINACCIA?
Mi hai soddisfatta (beh,mica tanto…:( ) in un interrogativo e me ne ingeneri un altro?!
in che parte la “pugnalerete”( Sempre “a fin de ben!”… o no?!) la bella dalla scontrosa grazia?
Una promessa, ovviamente. Al momento giusto un’altra parte di Trieste romana sarà visitabile.
cosa molto bella è interessante e sopratutto istruttiva. Prof. Duiz che ne pensa lei della notizia del ritrovamento di due tombe a lato delle cosidette piramidi di Visoko in Bosnia. sono interessato a sapere la sua opinione come addetto ai lavori e sicuramente più esperto in materia del sottoscritto.
Sì le piramidi in Bosnia,mitiche!
@ 26
Dimaco non sono un prof.! Sinceramente la questione delle piramidi in Bosnia non l’ho seguita molto, tuttavia c’è da sempre un generale scetticismo (è facile speculare e creare del sensazionale soltanto pronunciando le parole “piramidi” o “templari”, ad esempio).
Parlare di camera funeraria dopo un rilevamento con georadar mi sembra un po’ eccessivo. Il georadar rileva delle discontinuità nei giacimenti (e le restituisce in forma di righe e punti), leggendo qua e là sembra che qui abbia quasi restituito una foto HD!
Un esempio nostrano, sarebbe come se l’ecoscandaglio in barca mi dicesse precisamente che tipi di pesci passano, il loro peso, le dimensioni…
Inoltre mi aspetterei che una missione archeologica, se fosse davvero così importante, non venisse diretta da un ricercatore universitario in odontoiatria, ma da un archeologo protostorico, per lo meno.
Bentornato a Publius Postumius !!
Postumius o Postojnus !? mah…
ben bon, indiferente…