E’ di Giovanni Novacco, un triestino 22enne, il cadavere semicarbonizzato con mani e piedi legati rinvenuto in un appartamento abbandonato in via Gemona, rione Gretta a Trieste. L’omicida sarebbe il triestino Giuseppe Console, ora ricercato. Secondo indiscrezioni, confermate dalla questura, l’aggressore, dopo aver commesso il delitto, avrebbe raccontato alla madre di aver dato una lezione alla vittima, ma non che il ragazzo fosse morto. Non appena scappato, la donna ha avvertito la polizia. Un complice, Alessandro Cavalli triestino di 34 anni, è stato arrestato, mentre sarebbero almeno cinque le persone sentite dagli inquirenti in mattinata.
Atroci le modalità del delitto. La vittima sarebbe stata portata dal killer nell’edificio fatiscente di via Gemona, spesso rifugio di senza tetto. Qui sarebbe stata legata ad una sedia, pugnalata e, quindi, data alle fiamme per cancellare ogni probabile traccia. Console avrebbe ucciso il coetaneo perché da alcuni mesi stava con la sua ex moglie, una giovane di 20 anni. Da quando la coppia aveva avviato le pratiche di separazione la donna aveva più volte segnalato agli organi competenti di essere vittima di stalking da parte dell’ex marito. In passato c’erano state minacce e aggressioni verbali.
E’ intanto caccia all’uomo in tutta Italia e nella vicina Slovenia. Elicotteri della Polizia hanno percorso la zona di confine ma finora le ricerche non hanno avuto esito.
brutta storia
Orrenda direi.
” ….. Da quando la coppia aveva avviato le pratiche di separazione la donna aveva più volte segnalato agli organi competenti di essere vittima di stalking da parte dell’ex marito. In passato c’erano state minacce e aggressioni verbali”.
Lo so che a volte per la Polizia muoversi in questi casi non è per niente facile. Ma la domanda è che seguito avevano avuto queste denunce a livello di provvedimenti di polizia o giudiziari concreti ?
Orpo! Giovanni Novacco… concorrente n°43 all’Olimpiade dele Clanfe… che bruta roba!
Se possibile sarebbe utile diffondere la foto dell’ assassino, in modo da agevolare le operazioni di ricerca.
rakija non ste esagerar dei. gli elicotteri non te basta?
forse sarebbe più utile una foto identificativa dell’ elicottero…
accidenti che fiero colpo alla mia ottimistica vision de una giovane Trieste tutta tuffi e morbìn…
Tergestin , devo vignir sulle tue e con tristezza.
la bora dovrebbe porsi in un’ottica un pò diversa dai soliti media: perchè pubblicare allora nome, cognome e foto di questo povero disgraziato? specialmente visto che non può più difendere la propria privacy… a sto punto dateci il numero di cellulare dei parenti che così gli facciamo le condoglianze in diretta.
Sinceramente non ho parole!
Credevo che bora.la cercasse di elevarsi dal target odierno serie tgcom-mediaset di fare “giornalismo” (sempre se di giornalismo possiamo parlare in questo caso!).
Pubblicare foto, nome e cognome in un fatto di cronaca è comprensibile, quello che non è comprensibile è pubblicare illazioni lesive della dignità di una vittima (unica cosa certa per il momento!)
L’articolo lo aprite così: “E’ di Giovanni Novacco, un triestino 21enne con precedenti per violenza e minacce”. Almeno verificate! E’ ventitreenne. E ci tengo a precisare ancora una cosa, Massimiliano Zandonà che firmi tutto ciò, che Giovanni non era in grado di far del male ad una mosca. E’ sempre stata una persona buona come il pane, dubito quindi un ragazzo con precedenti per violenza e minacce (forse l’affermazione fatta nell’articolo da cui è stato copiato il vostro incipit era riferito al suo assassino, non vi pare più logico?!)
D’altra parte il copia/incolla fatto dagli altri articoli presi in internet denotano quanto la superficialità ed il pressapochismo siano diventate le uniche parole d’ordine di una società superficiale e volgare!
Stiamo perdendo ogni barlume di umanità e dignità!
Non hai torto Caterina,le notizie vanno prima verificate,in ogni caso,ma anche fossero vere, non mi sembra il caso di rimarcarle.Ultima ora,uno è stato beccato,l’altro è in fuga,ma non andrà lontano,credo.
Ho visto il servizio sul tgr. Forse vado OT ma vedere interi stabili abbandonati è veramente vergognoso.
da noi a Trieste abituati a rispettare da buoni Mitteleuropei le leggi alla lettera, si rimane inorriditi a sapere che ci sia qualcuno che arrivi a queste nefandezze,solo i pazzi possono torture e poi uccidere, inconsapevoli che anche la loro vita è rovinata per un po’ di anni, ma qui in Italia possono venirne fuori in 12 anni con un po’ di fortuna e buona condotta, io gli auguro l’ergastolo ; mi dispiace che per una vicenda della gelosia sia esplosa nell’omicida la rabbia ad arrivare ad uccidere,non è da Triestini, e dal cognome penso sia si nato a Trieste ,ma di origine Pugliese, non abbiamo ancora notizie complete, ma mi domando come i complici non hanno fermato questo omicida consapevoli che anche per loro si prospettava la galera, è come se lo avessero ammazzato pure loro, e tutto per questo per una ragazza… la vita non vale più niente
povero ragazzo
“E’ intanto caccia all’uomo” ???
@Sergio;una volta ho fatto un calcolo della pena massima,non ergastolo,perchè di fatto non esiste,30 anni,ebbene si può uscire a 13 anni;tu hai detto 12,ma siamo lì.
“non è da Triestini, e dal cognome penso sia si nato a Trieste ,ma di origine Pugliese”
e te pareva.
solidarieta’ ai pugliesi di trieste, che ora saranno messi sotto accusa all’ ingrosso
Per curiosità sono andato a controllare.
In Italia risultano trentacinque famiglie “Novacco”. Ventinove di esse stanno in provincia di Trieste, ed una in provincia di Gorizia.
In Istria esistono due località che si chiamano “Novacco”.
Direi quindi che si tratta di un cognome “triestin patoco”, nel classico senso che si suol dare a questo termine.
L.
Capisco che fare del giornalismo ‘alternativo’a quanto ci propinano in monodose è dura. Ma provarci? Sì- lo so- fare i giornalisti è meglio che lavorare (ho il mitico tesserino da più di un decennio persino io)! Ma vi rendete conto di avreste potuto solo fare un giro di telefonate o scendere in un microcosmo di quartiere, nemmeno troppo periferico, per evitare di riportare cavolate copincollate? Conosco Giovanni da quando aveva sei anni. Il bambino più buono di una classe di scalmanati e scalmanate. Alla fine lui era il colpevole e i colpevoli veri si facevano avanti pur di difenderlo. Giovannino era affettività allo stato puro, un cucciolo di creatura che non riusciva a pensare che fosse la vita ad offenderlo. Educato, educatissimo. Forse incapace di controllare quella voglia di vivere che quelli delle case farmaceutiche diagnosticano come malattia inventata pur di vendere il farmaco, anche su un minore. Impossibilitato a urlare la sua sofferenza perchè voleva bene ai suoi e cercava di essere all’altezza. L’ho visto passare pochi giorni fa per la piazzetta. Da piccolo era piccolissimo, da adolescente incredibile, adesso era un uomo fatto, coi muscoli e abbronzato. Gli avevo chiesto anche se aveva la ragazza, e sorridendo mi aveva fatto capire che era innamorato. Innamorato, neanche detto che ‘possedeva’…non sarebbe stato da Giovannino.Chi l’ha ucciso, in un modo che non voglio nemmeno ricordare, non ha nemmeno idea di cosa abbia fatto. Ha infierito su una creatura buona, con gli occhi spalancati su un mondo che, senza invidia, non poteva nemmeno immaginare suo. Su un mite, su un’anima vera.
Andate avanti così, visto che vi proponete come giornale alternativo. Almeno sappiamo che l’alternativa è altrove. Voi no. Spiacente, ma riuscite (grazie al copincolla) ad essere persino più Minuscoli.
Novacco è pure una località nel comune di Aiello del Friuli (vedasi google earth). Il cognome è presente anche in provincia di Udine.
A proposito Luigi (veneziano)non mi hai citato le fonti in cui trovare che il castello di Gorizia veniva comunemente definito “veneto”, nel periodo in cui la città era austriaca. I grandi lavori di ristrutturazione del 1508 che tu avevi citato erano iniziati prima di quell’anno, da Massimiliano (come ti avevo già documentato), ed erano continuati dopo.
Ti cito da “Gorizia un viaggio nel tempo” di Lucia Pillon pag 38. ” nel 1527 gli Stati Provinciali scrissero all’arciduca Ferdinando d’Asburgo affiché provvedesse al completamento delle mura della fortezza e portasse a termine le torri la cui costruzione era stata iniziata da Massimiliano”. E’ reperibile pure il testo originale di tale richiesta.
Del resto è impensabile che i Veneziani avessere in pochi mesi iniziato e concluso tutte le opere che avevi elecato tu.
se cercate su facebook il nome dell’assassino trovate il profilo e con esso la foto profilo! diffondete!
@ abc
Al di là del fatto che siamo OT, se torni al thread di cui parli noterai una cartolina del periodo austroungarico nella quale è scritto: “castello veneziano”.
Invece la fonte sui lavori di restauro è – come ho già scritto, riportando il virgolettato – il Guicciardini (do you know?).
Dei lavori di restauro e fortificazione, esistono presso l’Archivio di Stato di Venezia i relativi ordini, inviati dal Senato veneziano al luogotenente di Gorizia – Pietro Venier – e al comandante del castello – Domenico Gritti – nei quali si raccomanda espressamente di “profondare e allargare le fosse di fortificazioni”, “alzar le vecchie mura e attorno a quelle farne delle nuove”.
Di queste mura nuove, è da notare il Mastio di San marco, alla cui base – secondo quanto scoperto dal celebre storico Renato Polacco analizzando dei disegni e delle stampe settecentesche e ottocentesche – rimase appoggiato per oltre tre secoli e mezzo il “famoso” leone marciano, che oggi campeggia sopra il portale d’ingresso. Analizzandone il materiale di costruzione, venne anche notato che la pietra di cui è fatto questo leone proviene dalle cave di Aurisina. Il suo autore è tradizionalmente ritenuto essere Giovanni da Campione (in un documento coevo definito anche “de Campioni), lapicida milanese allora di buona fama.
Luigi (veneziano)
Ha fatto buona cosa Francesca Longo ad integrare La notizia e a restituire Giovanni Novacco i suoi connotati che l’assassino ho distrutto materialmente e la stampa ha forse distorto,soprattutto per la famiglia alla quale esprimo da mamma e concittadina, la più sentita e inorridita vicinanza, però io mi fermo a questo.
Né maiuscola né “minuscola” la cronaca di un fatto talmente “più grande di noi” come comunità .
Ognuno poi vi annette le proprie emozioni , considerazioni…persino “araldiche”!
Di questo ragazzo, uno di noi, ma come tutti quanti noi un “nessuno” e quindi come noi sconosciuto.
Chi, come Francesca Longo aveva personali notazioni biografiche, bene ha fatto ad integrarle.
Fare il giornalista è uno sporco lavoro, ma qualcuno lo deve pur fare…secondo me andava fatto e immediatamente.
L’orrore per le caratteristiche di questo omicidio travalica notazioni biografiche, più o meno esatte.
@Luigi Ve, TE PREGO! no qua dei!
….ma vi sembra il posto dove discutere sulle origini del castello di Gorizia????
@ Redazione.
La vittima non ha alcun precedente per violenze e minacce, confondete la vittima con l’assassino!
son pienamente d’accordo con la signora longo e tergestum,iera un mulo innoquo e no me par giusto scriver monade su una persona che no xe più
@24 GIA’ Tergestum! come rilevato per qualcun altro in un altro contesto, dove non il buonsenso, assista il buongusto!
@ Luigi (veneziano) hai letto male si parlava dell’omicida Giuseppe Console, una disgrazia per i suoi genitori
Tergestum 24 hai perfettamente ragione.
Fiora e Tergestum, la colpa non è di Luigi (veneziano) ma tutta mia, quindi per favore prendetevela con me, che umilmente cerco di scusarmi con voi con lui e con tutti, effettivamente potevo aspettare un’altra occasione. A Luigi, che ringrazio per l’educazione dimostrata nel rispondermi, ovviamente replicherò in altra occasione. Mi scuso anche con la redazione che, se vuole, può annullare tutti i messaggi da me provocati. buon we a tutti
abc SEI UNICO. come non “perdonare” ?!
ben diversamente aveva reagito in altro thread l’utente autovantatosi legista, ad analogo sacrosanto appunto!
Grazie Fiora,era da tempo che cercavo di essere letto da Luigi, qui avevo trovato l’occasione, dimenticandomi sul momento l’argomento delicato di cui si tratta. Io non conosco l’assassino nè la vittima, ma mi unisco alle condoglianze e penso che, dato il movente, non ha nemmeno importanza sapere se la vittima fosse stata una brava persona o meno. Se poi è confermato che si trattava di persona onesta, avete fatto bene a ribadirlo. A parte che pure chi ha precedenti penali a volte è meglio di tanti altri incensurati. L’agressività di noi maschi, in fatto di femmine è talmente aberrante che non ci rendiamo conto, mentre invece le donne ci ripagano con quell’amore che solo loro sanno dare. orribile anche quella foto che si è vista in questi giorni di quel maschio che ha aggredito la sua ex con il coltello alla gola. leggevo il terrore di quella povera donna anche nella posizione del piede. In ogni caso pure il mio cane che è maschio quando vede altri maschi diventa aggressivo, se invece vede una cagna scodinzola in senso rotatorio. Tornando a noi umani forse bisognerebbe incanalare in qualche modo questa rabbia che poi si manifesta in teribili atti di violenza.
Dall’ultim’ora del televideo l’assassino è stato catturato a Cosenza!
Adesso prepariamoci a mantenerlo per una decina d’anni….
aggiungo una considerazione a quel che ha scritto francesca longo: questo infortunio giornalistico dovrebbe far riflettere su una certa retorica del “territorio” che si respira su queste pagine. “stare sul territorio” non significa solo recuperare le ricette tipiche, significa soprattutto mettere il culo in strada e andare a controllare le notizie dal vivo, almeno quelle sugli omicidi.
Concordo perfettamente con china
Diamo atto al Piccolo che per una volta ha trattato dignitosamente una storia allucinante.
il giornalismo è come tutti i mestieri.
puoi trovare il bravo muratore, il mediocre, o il pessimo.
unica differenza è che i giornalisti credono di avere una “missione” da compiere.
mi invece non son completamente d’accordo. Bora.la xè sempre stado aperto e ga sempre considerado el contributo de noi comentatori come parte integrante dela notizia.
El spazio per i comentatori xè za “meter el cul nel teritorio”, e xè sicuramente più eficace de un che cori per strada, visto che semo tanti.
E infati me par de veder che la notizia xè stada coreta.
e no calma, un conto xe dar una notizia in do righe: xe sta un omicio, e lassar che sia i letori a zontar particolari (che comunque devi esser controlladi). ma scriver robe non vere e spetar che qualchedun se inacorzi, no xe proprio “giornalismo partecipativo”.
“omicio” ——> “omicidio”
Avete ragione: dovevo scrivere semplicemente che eravamo OT, e saltare il resto. Chiedo scusa.
Sulla durata della pena per il colpevole, devo dire che non è facile ragionarci su a mente fredda.
Vent’anni di galera sono pochi? Sono troppi? In Norvegia – abbiamo letto – il pazzo che ne ha ammazzati 90 rischia 21 anni. Ho però visto che al termine del periodo lo rigiudicheranno e se lo riterranno non ancora “rieducato” gliene potranno dare altri cinque, e poi altri cinque, e poi altri cinque e così via. All’interno dei 21 anni, potrà però godere – sempre a discrezione delle autorità carcerarie – di una serie di benefici quali la semilibertà, il lavoro esterno eccetera.
Il sistema americano – in genere – è invece totalmente opposto. In molti stati esiste la pena di morte, e spesso la legislazione statale prevede un principio che potremmo definire “butemo la ciave e ciao”.
In Italia il sistema è pensato con una sua logica, incardinata sulla nota Legge Gozzini, i cui principi ispiratori mi paiono sacrosanti, a patto che vengano amministrati in maniera corretta.
E’ ciò cui – a mio parere – dovremmo tendere, piuttosto che sperare che l’omicida del povero Novacco venga gettato in un buco fino alla fine dei suoi giorni.
L.
l’unica cosa a cui sono fermamente contrario è la pena di morte.
”apparenza inganna e l’abito non fa il monaco … Certo che guardando le foto sul Piccolo e confrontando il bel sorriso pulito di Giovanni col ghigno e la postura di quei due che l’hanno seviziato e ucciso, mi riesce tanto, tanto difficile resistere a un “basta vardarli…”, ” mi ghe faria” e tutta la produzione becero- emotiva che da madre mi viene in mente…
Fiora il commento di Chinaski non è suo ma è stato copiato dal mio commento nella precededente discussione non intendevo offendere nessuno ho solo specificato che la mentalità dei triestini non è questa, quantunque qualche omicidio a Trieste ci sia stato, ma in rapporto alle altre regioni siamo ben lontani, ultimamnete il Piccolo riporta omicidi rapine e altro fatte da persone nate a Trieste, di genitori di varie regioni e nazionalità, ho solo specificato che il cognome era pugliese, poteva essere lombardo o toscano albanese inglese il discorso era lo stesso, ma come si sa c’è sempre qualcuno che ha da ridire, quelli di sinitra ti bollano per xenofobo immediatamente, va a finire che con queste persone Trieste passi per tutt’altro che città tranquilla e questo a me da fastidio e credo a più di un triestino, dove è il problema???? L’ipocrisia non sta’ a casa mia
che bel pasticcio ,Sergio, non ci ho capito un accidente…e amen! sai che ti dico? “la cosa” è talmente abnorme che come la si prenda è sempre oltre ogni soglia di tolleranza…personalmente ne sono sconvolta.
riflettere sulla nostra comunità: il quotidiano locale riporta la tremenda storia di solitudine di un ragazzo, autista td che si è ucciso. Solo senza amici,(cito il quotidiano online) affetto da una gravissima patologia e coinvolto nella morte di un’anziana, travolta dall’autobus di cui era alla guida. Ci sono tante tragedie ma questa storia spaventosa mi fa chiedere: come è possibile che sia accaduto? Il ragazzo non era di qua era venuto per lavorare. Riposi in pace ma questa notizia mi ha sconvolto, scusate più di quella in oggetto
tale eil pasticcio emotivo che almeno in me si è creato,da non essere riuscita adire (ma forse che nei primi post sì,dei!) che limitatamente alle turpi” modalità”, sono d’accordo con te nel dire non è roba in uso nella nostra comunità… porti o meno sospetti di xenofobia la mia affermazione!
bonalama non farei una classifica.
Quando un ragazzo perde o si toglie la vita è un lutto per tutti. Diverse le reazioni davanti agli annessi e connessi.
Giovanni era noto in città, mia figlia e altri due conoscenti l’hanno conosciuto E PER BUONI ONESTI MOTIVI DI LAVORO….questo te lo fa sentire più vicino. solo questo!
@ Luigi (veneziano), invece per gentilezza verso di me mi hai risposto. grazie e scusami di nuovo.
questa logica del “iera ssai un bravo mulo” è un pò sfuggente: perchè se “iera cativo” meritava di finire così? è un’idea abbastanza ipocrita.