25 Agosto 2011

Udinese-Arsenal 1-2. Il cuore bianconero non basta

Manca il lieto alla favola Udinese. Le ultime speranze si infrangono sulla mano aperta di Szczesny al quarto d’ora della ripresa e in Champions League ci va l’Arsenal. Ma gli appalusi, di cuore, di un stadio e di un popolo intero vanno a Totò e ai suoi compagni, a Guidolin e al suo staff, a quegli eroi artefici di una cavalcata senza precedenti che purtroppo si è fermata sull’ultimo ostacolo, il più duro.
Il tecnico di Castelfranco si affida agli stessi undici che hanno sfiorato l’impresa all’Emirates otto giorni prima, mentre Wenger non bada a difendersi proponendo il trio Walcott-Ramsey-Gervinho alle spalle di Van Persie. L’inizio porta la marca dei Gunners. L’Arsenal si rende pericolo dopo 40 secondi di gioco con una bella incursione sulla destra di Gervinho. L’assist al centro dell’ivoriano viene intercettato da Handanovic, che un minuto dopo mette i pugni su un violento destro di Walcott. All’8’ Di Natale fa scoppiare di gioia il Friuli, ma il guardialinee di destre ricaccia in gola il grido al popolo friulano segnalando un giusto fuorigioco del capitano bianconero. L’Udinese lavora l’Arsenal sulle fasce a quando scocca il quarto d’ora e l’intercity Isla vola sulla destra. Palla dentro per di Natale che temporeggia permettendo ai Gunners di ripiegare in difesa. Il successivo colpo di testo di Armero coglie la traversa, ma a gioco fermo. Isla porta ancora il panico in area di rigore inglese, Totò è puntuale all’appuntamento col rasoterra del cileno, ma il palo, ancora una volta, si mette di mezzo. A ridosso della mezzora Handanovic compie un doppio miracolo che tiene l’Udinese in corsa prima su Walcott e poi su Van Persie con l’aiuto di Necton. E’ il 38’ minuto quando finalmente la palla varca la linea di porta (naturalmente, neanche a dirlo, prima di toccare il palo). L’assist di Pinzi trova Totò pronto a svettare al centro dell’area. Il più piccolo che fa il gol più grande. Davide che batte Golia. L’Udinese ritorna negli spogliatoi con la convinzione di poter compiere l’impresa.

La ripresa si apre con l’innesto dell’estro del ceco Rosicky e l’uscita di un innocuo Frimpong. Il primo affondo è dell’Arsenal e fa male, anzi malissimo. Gervinho si invola sulla destra, si beve Benatia, rasoterra a centro area e piattone di Van Persie. Tre minuti dopo il quinto uomo segnala all’arbitro un tocco di mano di un difensore dell’Arsenal. Dal rigore Di Natale potrebbe riaprire le sorti della qualificazione, ma Szczesny compie un intervento a dir poco strepitoso. Guidolin prova a dare più peso e fantasia agli attacchi friulani con l’inserimento di Fabbrini per un esausto Pinzi, ma Walcott in contropiede chiude i giochi. L’ultimo sussulto è di un grande generossimo Di Natale, ma questa non è serata per il lieto fine.

UDINESE-ARSENAL 1-2

RETI: 38’ Di Natale. Nella ripresa al 10’ Van Persie, 23’ Walcott

UDINESE (4-4-1-1): Handanovic, Ekstrand, Benatia (41’st Pasquale), Larangeira, Neuton, Isla (37’st Denis), Agyemang-Badu, Asamoah, Armero, Pinzi (17’st Fabbrini), Di Natale. All. Guidolin

ARSENAL(3-2-4-1): Szczesny, Jenkinson, Vermaelen, Djorou, Sagna, Frimpong (1’st Rosicky), Song, Gervinho (40’st Traorè), Ramsey, Walcott (45’st Arshavin), Van Persie. All. Wenger

ARBITRO: Olegario Benquerença

NOTE: Ammonito Isla, Benatia, Walcott, Jenkinson, Sagna, Fabbrini. Recupero 1’ e 3’

fonte: Udinese.it

Tag: , .

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *