25 Agosto 2011

Al via il bando per il Museo della cantieristica di Monfalcone

Itinerari tematici sulla storia dei cantieri navali, percorsi narrativi e scenografici museali e un sito web rinnovato: questo sarà il nuovo Museo della Cantieristica che aprirà i battenti nel 2013 a Monfalcone. Per realizzarlo il Comune di Monfalcone ha appena emesso il bando che, entro fine anno, porterà a individuare il soggetto responsabile dei «servizi di progettazione e direzione dell’esecuzione e degli allestimenti» del “Polo museale della cantieristica navale di Monfalcone”, con tanto di percorsi tematici del quartiere di Panzano e completamento con restyling del sito web www.archeologiaindustriale.it.

«Il Polo museale sarà una struttura all’avanguardia – spiega l’assessore alla Cultura, Paola Benes – che contribuirà al rilancio non solo culturale, ma anche economico, del rione di Panzano e della città intera. Si tratta di un museo che vuole rappresentare, con tutte le tecnologie e i mezzi espressivi più adatti, la storia della cantieristica in Friuli Venezia Giulia».

Il Polo museale, come si sa, prenderà vita nel cuore del rione di Panzano, nelle sale di un Albergo Operai completamente ristrutturato. A curarne l’allestimento sarà l’impresa che risulterà vincitrice del bando appena emesso dall’amministrazione comunale, e i tempi brevi: la scadenza per la presentazione delle offerte è infatti il 15 settembre.

Seguirà un sorteggio pubblico per la scelta dei soggetti cui inviare successiva lettera invito, tra i soggetti aventi i requisiti richiesti, in numero minimo di 10 e massimo di 15. E si tratta di parametri non da poco. In primo luogo, viene richiesto un fatturato globale negli ultimi tre anni (2008-2009-2010) per un importo di almeno 300.000 euro. Poi, l’avvenuto espletamento, sempre negli ultimi tre anni, di servizi relativi a progettazioni e direzione dell’esecuzione di allestimenti ed arredi per spazi espositivi di carattere museale (riguardante le tematiche storico antropologico, territoriale, luoghi e siti del lavoro, patrimoni industriali), la creazione di percorsi narrativi e scenografici applicati a spazi espositivi a carattere museale, la progettazione di itinerari tematici relativi a sistemi di carattere turistico-culturale per patrimoni territoriali diffusi, la progettazione di allestimenti che comprendano, al loro interno, anche di soluzioni legate alla produzione di siti e portali web, applicazioni mobili, prodotti di animazione, multi visione e multimediali. Il tutto, per un importo globale di servizi pari almeno a 100.000 euro.

Ultimo parametro, l’avvenuto svolgimento di un servizio di progettazione e direzione dell’esecuzione di allestimento museale narrativo scenografico per un importo totale di servizio di almeno 50.000 euro e di un servizio di progettazione di un sistema web/multimediale direttamente riferito a percorsi museali ed espositivi per un importo totale di servizi di almeno 10.000 euro.

Successivamente all’individuazione delle ditte partecipanti, ci sarà l’invio di una lettera invito ai sorteggiati per la presentazione dell’offerta che verrà valutata secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa (con parametro ”Qualità” per 85 pesi ponderali e parametro ”Prezzo” per 15 pesi ponderali).
Il tutto, per un appalto che prevede una base d’asta di 99.000 euro (IVA al 20% esclusi), di cui 74.250 euro per costo del personale non soggetti a ribasso.

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35 commenti a Al via il bando per il Museo della cantieristica di Monfalcone

  1. Giacomo XXX ha detto:

    Con quali soldi l’amministrazione intende pagare il personale del museo? Già non hanno soldi per la biblioteca, la galleria e il teatro … perché non costruire anche il museo della zecca del Carso? Tanto, pagheranno i posteri!

  2. franz ha detto:

    intanto no i ga i schei per ciamar in piazza gnanca pilat e la citta’ de sera xe deserta… dopo “vivere di cantiere” un’altra occasion per leccarghe el cul a fincantieri, forse per questo i la ciama CULtura

  3. Elena ha detto:

    @ Giacomo: i fondi per il Museo non sono forse Fondi Europei? Da quanto leggo qua sul sito del Piccolo sono Por/Fesr 2007/2013 per quasi 2 milioni di euro.

  4. Giacomo XXX ha detto:

    Certo, i fondi per costruirlo sono in buona parte europei, com’è stato per la biblioteca. Ma poi chi pagherà il personale? Accadrà come in biblioteca? I nostri amministratori sono in grado di pensare da qui a qualche anno o hanno a cuore solo la prossima scadenza elettorale? Inoltre, mi chiedo se i signori giornalisti delle testate locali sono in grado di fare un po’ di sano giornalismo di inchiesta …

  5. Visitors ha detto:

    Già.
    Il Museo della Rocca, che sarebbe anche carino, ha un orario da “cogli l’attimo” e pochissimi visitatori (gestito credo da volontari, che in quanto tali sono encomiabili, però è una risorsa che andrebbe valorizzata assai meglio). La Galleria d’arte moderna – a parte le inaugurazioni dove si mangia e si beve – fa visitatori che si possono contare su due mani. Quest’altro museo, del tutto decentrato, che prospettive ha? Qualche gita scolastica e stop. Se all’albergo impiegati avessero fatto stanze e servizi collettivi per gli operai forse sarebbe stato meglio.

  6. Elena ha detto:

    Se si fosse atteso di avere i fondi per fare stanze e servizi collettivi l’edificio sarebbe andato in malora e allora ci sarebbero state proteste per il degrado. I fondi Europei (in tutto il Comune mette solo 400mila euro) coprono quasi l’intero costo ma sono indirizzati alla realizzazione di strutture culturali. Quindi o così o si attendeva il miracolo tipo l’ex casa Mazzoli.

  7. Giacomo XXX ha detto:

    Ma rimane la domanda. Ci sono i soldi per mantenere il personale? Era proprio necessario un museo del genere in un periodo di crisi come questo in cui sono previsti ulteriori tagli agli enti locali? Non si può giustificare tutto affermando che tanto sono fondi destinati alle strutture culturali. Altrimenti possiamo costruire anche altri musei che poi no viciterà nessuno! E scusami tanto, 400 euro ti sembrano pochi??? Vediamo di tagliare assistenza sociale, teatro, biblioteca dopo dicendo che non cisono soldi. I soldi ci sono, bisogna solo decidere come spenderli.

  8. Giacomo XXX ha detto:

    correggo: 400 mila euro ti sembrano pochi?

  9. franz ha detto:

    propongo un percorso tematico cronologico sulla storia del cantiere: ritratto dei cosulich, collusioni col fascismo, industria bellica, repressione del movimento operaio, amianto, morti sul lavoro, ditte in appalto, modello di sviluppo insostenibile (vedi navi che dopo 5 anni vengono spiaggiate in india), licenziamenti

  10. Matteo Benci ha detto:

    che 400 000 € sono il 20% e non sono bruscolini per che cosa poi? Quali sono le ESIGENZE di questo comune??? Un museo della cantieristica? Le terme romane?

    E torno a dire: i soldi che vengono dall’Europa sono comunque soldi NOSTRI. PUNTO.

  11. Giacomo XXX ha detto:

    me vien in mente un esempio. Mi son operaio e prendo 1200 euro al mese. Te par ben che spendo 200 euro in caviale (leggi musei inutili) e poi taio il pan ai miei fioi (leggi case de riposo, asili, biblioteca, teatro …)?
    Mi porto i miei pici in biblioteca e i tien sempre meno verto … e per fortuna che xe l’Isogas che gà sgancià credo qualche migliaio de euro. E sti furboni i spendi 400 mila euro in un museo che nessuno visiterà, l’ennesima cattedrale nel deserto. Ma tanto, che te frega? Xe contributi europei eh …

  12. Giacomo XXX ha detto:

    … e con questa chiudo. Doman me compro un Ferrari. Tanto i me da 200 mila euro de contributi europei. Gli altri 50.000 euro ghe li rubo a me mare 🙂

  13. Gildo G. ha detto:

    è come per la storia della tav: per un po’ di soldi europei (che nel caso della tav non sono neppure sufficienti a sostenere i costi della militarizzazione della valle di susa) si fanno opere dannose o tutt’al più inutili ma intanto ci mangiano gli amici degli amici… e in questo il centro sinistra non è meglio del centro destra è uguale ma più ipocrita…

  14. Hafez ha detto:

    Quì a Monfalcone il centro sinistra dà scuola al centro destra nella gran gara della magnadora…poi quando sono chiamati a pagare danni non sanno nulla,neanche cosa facevano in quella poltrona…vedi Brandolin con l’aereo fuori pista….le terme sarebbero utili sul serio per la salute di tutti,ma il tutto si è arenato;almeno una volta si poteva riempire delle taniche di acqua termale e anche fare sei bagni,magari con un certo rischio nell’edificio diroccato,ora è tutto fermo.

  15. Hafez ha detto:

    Dei bagni,non sei bagni.

  16. Lucrezia Borgia ha detto:

    La storia di Monfalcone è la storia dei cantieri, se non si riesce a raccontare neppure quella restano solo distese di capannoni e bengalesi in bici, per cui il Museo mi pare una bellissima iniziativa. I fondi europei (e statali) sappiamo tutti che se non li spendi li perdi, per cui se sono stati capaci di trovarli ben venga che li usino. Speriamo invece che non facciano la solita schifezza dando il lavoro agli amici degli amici e si riesca a fare qualcosa di livello, come sarebbe bello se almeno una volta arrivasse un bel nome che faccia un museo importante e non la solita cosa locale che poi non va a vedere nessuno.

  17. Hafez ha detto:

    Benissimo,tra l’altro io sono disoccupato,( non ho mai chiesto o avuto sussistenze),potrebbero darmi un impiego,se non hanno già appaltato il tutto ai loro fidi….

  18. flavi R ha detto:

    Ma che bella pensata, certo che questo Comune di idee alquanto strane ne ha parecchie. Visto poi gli “enormi successi” con la piazza della Repubblica , un Corso fatiscente, Marina Julia allo sbando, strade disastrate e la lista sarebbe ancora molto lunga, avventurarsi ( direi anzi sperperare ) in cose insensate direi che e’ il colmo. Non dimentichiamo poi il caso Terme perche’ pare “qualcuno ” se ne sia dimenticato. Di problemi a Monfalcone c’e’ ne sono molti e pure seri, ma forse visto ormai i BISIACCHI sono una razza quasi estinta sta pensando di fare una cittadina “alternativa” ….. visto la desolazione nel centro e dintorni direi che ci stanno riuscendo benissimo. Cari amministratori abbiate la cortesia di non BUTTARE i NOSTRI soldi.

  19. Giacomo XXX ha detto:

    Cara Lucrezia, secondo te ci sono soldi nelle casse comunali per pagare altro personale? non vedi che stanno tagliando in ogni dove? La coperta non puoi tirarla in ogni dove … qualcosa deve restare fuori. Facciamo restare fuori i servizi primari? Ti ripeto che i contributi sono una tantum e non coprono il totale della spesa. E se dessero contributi per il museo del kebab che facciamo? Lo costruiamo alla svelta perchè altrimenti perdiamo i contributi???

  20. Giacomo XXX ha detto:

    … non avete visto che hanno pure spostato le informazioni turistiche in biblioteca per tagliare le spese? Così adesso i muli i devi pure seguire i turisti. Non è che metteranno pure la biglietteria del museo in biblioteca? Non mi sorprenderei affatto …

  21. Hafez ha detto:

    Allora mi toccherà lavorare gratis?

  22. Mago Witz ha detto:

    Dio bono che provincialotti… quel che sostien che el museo non se fà perchè i Cosulich ieri fasisti… come a dir de non far el museo del cinema perchè ghe ieri l’istituto Luce..
    Quel altro che no ghe interesa della cultura perchè tanto xè roba de pochi… meio la festa del vin che se se imbriaga e po bon…

    E poi ste storie de taiar ai asili e scole per i fioi.. ma quando mai se i costi xè sempre gli stessi de anni? Vivia la demagogia leghista, vemo visto dove ne gà portàm, a taiar le pensioni per le vedove. Complimentoni.

  23. Giacomo XXX ha detto:

    Peccato che non sono affatto leghista …
    Saveremo contarsela fra un paio de anni, quando gaveremo sul groppon l’ennesima cattedrale nel deserto. Viva gli sprechi!
    Gavemo solo de sperar che il governo tagli i soldi ai comuni, me sembra de capir, per evitar l’ennesima minchiata …

  24. Mago Witz ha detto:

    Alora se no te son leghista no te gà gnanca scusanti

  25. Giacomo XXX ha detto:

    sono solo l’ennesimo elettore che questa mediocre sinistra ha perso …

  26. Giacomo XXX ha detto:

    .. facile poi, quando non si hanno più argomenti per giustificare gli sprechi, rivolgersi all’interlocutore dandogli del leghista. Iniziamo a distinguere fra amministrazione giudiziosa del denaro pubblico e spreco e non fra destra e sinistra

  27. Hafez ha detto:

    Bè,ma dare del leghista a Monfalcone non è un dileggio,non hanno mai governato;i danni del centro sinistra,poi tra faide interne,solo sinistra,sono alla luce del sole;questo però non scalfisce il zoccolo duro dei sinistri,quando si batte la destra sono già in paradiso….non continuo,se no mi tolgono,ma la realtà non si cambia con gli sproloqui del sig.Gherghetta…mi sembra,o sbaglio?

  28. Mago Witz ha detto:

    Gherghetta a chi? Go’ almeno venti anni de meno omo, se xè questo che te intendi.
    I danni dela sinistra xè talmente alla luce del sole che la magioranza dei monfalconesi la gà votada. Che moni!

  29. Hafez ha detto:

    Appunto più danni fanno,più li celebrano….credo che sia un caso per il miglior Holmes….Per il caso Gherghetta,intendevo l’uscita sul loculo pro Blasig;se uno di destra usciva in questa maniera si sarebbe scatenato l’inferno,fascismo,nazisti,khmer e altro,invece,l’Enrico è stato ripreso dai suoi,ma rimane uomo forte della truppa….certo i danni li vedono tutti,ma non cambiano perchè secondo loro,la controparte farebbe ancora più danni….come sempre i “democratici” della sinistra processano senza il diritto alla controprova,loro in ogni caso non sono fascisti,visto che sono ancora in guerra dal ’45 a ora…

  30. Aris ha detto:

    Ma se no i faseva el museo coi soldi europei, cosa i doveva far? Lasar crolar tuto? Il cantier xe la storia de mofalcon, nel ben e nel mal. Dove i deve far un museo dela cantieristica a Arcore o a Pontida? Me par che el problema vero xe sta gente che no vol mai far niente de novo.

  31. Giacomo XXX ha detto:

    Mi no voio entra in discorsi de destra e de sinistra. Ripeto, 400 mila euro li mette il comune e il mantenimento del museo sarà in toto a carico del comune … e non sono cifre da poco. Io critico fermamente questa moda di creare contenitori a raffica, nascondendosi dietro ai contributi europei una tantum, e poi gestire servizi al minimo. Insomma, fare 5 cose invece di 3 e farle tutte male.
    Speriamo solo che questa volta facciano i lavori per bene (e soprattutto che qualcuno li controlli meglio!) e non come nella biblioteca, dove forse ora sembra si siano risolte le rogne con le infiltrazioni … dopo 5 anni!!!
    Intanto mi son messo da parte i numeri de Il Piccolo di questi giorni con gli articoloni sul nuovo museo … fra qualche anno so bene che torneranno certo utili 🙂

  32. Hafez ha detto:

    Dipende che cosa è il nuovo,Aris….anche Corrado Altran si era presentato come “Il nuovo” e si è visto il risultato…e non parliamo di Bou Konate….le terme romane che da sempre sarebbero un fiore all’occhiello sono lì da anni,quello era,secondo me, un bersaglio da centrare,ora è di nuovo tutto fermo…

  33. Aris ha detto:

    Coi articoli del Picolo semo a posto. Anche i lavori dele terme continua. Però insisto: Cosa doveva far el comun? Lasar andar tuto l’edificio in rovina?

  34. Giacomo XXX ha detto:

    Mi risulta ce ne siano diversi altri di edifici in rovina. In alcuni casi si poteva ristrutturali e creare alloggi di edilizia agevolata … Invece si è scelto di comperare una parte dell’albergo operai, se non erro, all’impresa Regal Villa di Enna che era proprietaria dell’immobile …

  35. Hafez ha detto:

    Quell’edificio serviva all’epoca a chi lavorava in trasferta,la locazione era giusta.

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