23 Agosto 2011

Ferriera, nube anomala di benzene. La Lucchini smentisce: “Emissione dalla cockeria”

La Ferriera, secondo Giulio GMDB (Flickr)

Nube anomala di benzene alla Ferriera di Servola. L’episodio di è verificato nella tarda mattinata di oggi: è subito scattato l’allarme tra i residenti del quartiere investiti dalla massa d’aria scura e maleodorante.

Sul posto sono intervenuti i tecnici dell’Arpa, che a hanno accertato la fuoriuscita dall’impianto di ingenti quantita’ di benzene, con valori nettamente superiori ai limiti previsti dalla legge.
Alle 13.00 – riferisce l’Ansa – l’allarme e’ rientrato e i valori sono tornati alla normalita’.

La Lucchini però smentisce. “Non c’è stata alcuna nube anomala di benzene fuoriuscita dallo stabilimento, bensì si è trattato di un’emissione dalla cokeria, possibile in fase di lavorazione, che non ha fatto superare i limiti previsti dalla legge per il benzene (limiti che vengono valutati come media annuale, tenendo conto anche del contributo dei “picchi” e che nella centralina in questione sono ampiamente rispettati). Un tanto per corretta informazione, soprattutto nei confronti della cittadinanza e dei residenti vicini allo stabilimento”.

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25 commenti a Ferriera, nube anomala di benzene. La Lucchini smentisce: “Emissione dalla cockeria”

  1. sergio ha detto:

    ora vedremo come reagirà il sindaco a questa telenovela infinita

  2. ranieri ha detto:

    anche domenica su tutto il golfo di Muggia si vedeva un nube nerastra,il sindaco? Medita…..

  3. Luca ha detto:

    Complice anche il gran caldo e l’assenza di correnti ieri da Muggia si vedevano aleggiare i fumi della Ferriera su tutta Trieste fino a San Dorligo (oltre non riesco a vedere), non dico altro

  4. Triestin - No se pol ha detto:

    per la Lucchini tutto nella norma…sveia Obelix, manda la seconda lettera…quela giusta

  5. niente de novo ha detto:

    Tutto nella norma, non cambierà nulla perchè chi può cambiare la situazione non ha nessuna volontà di farlo, ci sono tanti modi per chiudere la ferriera e al contempo non lasciare in strada i dipendenti, come i metodi per mantenerla attiva (se proprio non la si vuol chiudere) pur limitando al massimo i problemi ad essa legati.
    Manca solo la volontà di farlo, probabilmente non sono soluzioni economicamente valide.

  6. Maximilian ha detto:

    Già chissà perchè non si decidono a mettere sul lastrico qualche centinaio di famiglie…..strano.

  7. niente de novo ha detto:

    6@: Ci sono modi per reimpiegare i lavoratori della ferriera non convengono (forse) ma ci sono.
    E’ comodo dire “non possiamo mettere sul lastrico qualche centinaio di famiglie, senza dire che l’unico motivo per cui finirebbero sul lastrico e che non conviene economicamente garantire loro un altro impiego.

  8. Paolo Geri ha detto:

    Mi aspetto che l’ assessore Laureni intervenga in qualche modo anche se mi chiedo quali poteri reali abbia in queste situazioni.
    “Niente de novo” dice ” …l’unico motivo per cui finirebbero sul lastrico e che non conviene economicamente garantire loro un altro impiego.”
    I lavoratori della Ferriera sono circa 500. Con l’ indotto si parla di quasi 800. Sono 800 famiglie che andrebbero letteralmente “in strada” ! Se qualcuno crede che oggi a Trieste si possono creare dal nulla 800 posti di lavoro sarò felice di ascoltare come.

  9. mi ha detto:

    in ferriera oramai rimangono ben pochi triestini, ci sono tantissimi “non italiani”.
    Se conoscete qualcuno che ci lavora fatevi raccontare cosa succede li dentro.

  10. Paolo Geri ha detto:

    Forse che i “non italiani” non devono mangiare anche loro ?

  11. giorgio (on work) ha detto:

    In un nuovo comunicato stampa, la Lucchini ha comunicato la reale causa della nube:
    “Tre egiziani e un libanese di pessima qualità, sfrattati dalla scogliera di Barcola, hanno terminato il loro “happening” in fondo alla Via dei Vigneti.
    La popolazione di Servola è stata più tollerante dei frequentatori dei “Topolini” e, ingannata dalla storica presenza dell’opificio, ha addossato la colpa della nube alla Lucchini.”

  12. Stufo ara! ha detto:

    Per l’indotto non so, ma credo che gli operai se pol impiegarli per la bonifica de tuta a ferriera e per far nuovi spazi per il porto…. se solo finissi sta telenovela de roma che finanzia tuti i porti tranne TS… opure che i ne torni il TLT e ke i vadi in mona!

  13. mi ha detto:

    #10 certo che mangiano, ma fumi inquinanti insieme a tutti gi abitanti che non sono 500 ma 200.000. Ripeto, fatevi spiegare da chi ci lavora dentro cosa succede.

  14. niente de novo ha detto:

    8@: Non dal nulla, Trieste ha potenzialità mostruose l’importante è sfruttarle.
    Porto franco quante opportunità di lavoro darebbe, i cantieri stradali ora in mano a manovalanza straniera, tutti quei lavori che ora come ora sono disponibili perchè non si trova gente disposta a farli (e non perchè necessita di qualifiche particolari.
    Vuoi alcuni esempi semplici? per iniziare si potrebbe istruire una parte come infermieri e fargli fare quel lavoro, iniziamo a mazzuolare gli idraulici in nero e reinseriamo (ci sarà pure qualche idraulico in ferriera) quelli che ora sono li, saldatori (quante richieste di saldatori ci sono che non vengono soddisfatte) e la lista può continuare all’infinito.
    Ovvio se dopo si vuole aggrapparsi al lavoro attuale e non si accettano le alternative è un altro problema.
    I lavori ci sono ma alcuni di questi preferiamo farli fare ad altri e non è che il lavoro in ferriera sia un lavoro particolarmente piacevole.

  15. isabella ha detto:

    @14 per fare l’infermiere ci vogliono 3 anni di università, non è una professione che ti inventi da un giorno all’altro.

  16. Maximilian ha detto:

    @13 spiegacelo tu no?

  17. niente de novo ha detto:

    15@:ok mi spiace ero rimasto alla legislazione pre 2001 quando si poteva diventare infermiere professionale con i classici corsi professionali da allora ora ho visto che ci vuole la laurea.
    Comunque era solo un esempio dei lavori disponibili che pochi hanno voglia di fare e per dimostrare che con buona volontà di posti di lavoro se ne trovano e ragionandoci sopra sono sicuro che gente più esperta può trovare molti altri modi per creare posti di lavoro.

  18. mutante ha detto:

    in porto franco non solo il transito, ma anche la trasformazione di merci è esentasse. fate voi quanto ci pigliano per il culo tra biennali, progetti di ater e ospedali: ci sarebbe da lavorare bene e con buona retribuzione per tutti, compresi i lavoratori ferriera.

  19. kaiokasin ha detto:

    500 lavoratori potrebbero lavorare alla bonifica del sito: ma facendo un bilancio costi/benefici quanto ci costa in termini di spese sanitarie tenere questa bomba ecologica in mezzo alle case?
    e poi i lavoratori non sono robocop, respirano e si ammalano (e si infortunano) pure loro, anche più degli abitanti del rione.

  20. Stufo ara! ha detto:

    Ta ciami la teseco e te ghe disi che la devi riquilificar gli operai ed impiegarli alla bonifica se la vol fondi nazionali… o se nò cossa i ga fato il Sito inqunato se poi nn i se adopera per bonificarlo? Semplice, de sempre non xe interesse nazinale che el porto di TS lavori… meio dragar Nogaro (fondi regionali), al massimo meter do euri su Monfalcon. Alla faccia de sti makaki politici che ogni volta nè sbandiera quanto i xe bravi… a far coss?a se poi anca la ferrovia te sberleffa che te son in cul de sac che no ghe convien metter soldi oltre Venezia? Più che in sac sembremo un cul de qualcosaltro…

  21. isabella ha detto:

    @17niente de novo i corsi professionali non avevano niente in meno rispetto alla laurea di ora.

  22. sergio ha detto:

    insomma pare che alle sinistre non importi l’inquinamento dovuto alla ferriera nei rigurdi dei cittadini e degli operai che ci lavorano dentro, è meglio che i triestini si ammalino come pure gli operai ,proprio ragionamenti del cavolo per non esprimermi con altra parola è perchè nessuno parla di Lucchini che non spende soldi per aggiornare le misure anti inquinamento??? Per quanto tempo dobbiamo tenerci quella schifezza di ferriera che oltretutto occupa un grandissimo spazio che potrebbe occupare diverse fabbriche con molti operai di più della ferriera con produzione zero di inquinamento, in tutti questi anni si poteva trovare una soluzione, ma ci sono sempre persone che preferiscono aver l’inquinamento e far lavorare 500 operai a discapito di 236.650 abitanti, più quelli della vicina Slovenia. L’area che verrebbe recuperata darebbe lavoro a molti lavoratori di più sicuramente della ferriera

  23. Mauricets ha detto:

    cosa succede alla ferriera? le ditte esterne magna soldi e gli operai della ferriera i sta al fresco nei bugigatoli. con il bene stare dei sindacati che difendono i vecchi contratti. nessuno controlla chi entra e chi esce dallo scalo legnami. ditte che usa paga globale. permessi di lavoro su carta da salumiere. gente che fa 14 ore senza riposi perche quei della ferriera no se toca. una grande casin, dove tutte le regole sono saltate.
    P.S. la teseco se piu de la che de qua.

  24. Stufo ara! ha detto:

    Ciù sergio, cossa centra “le sinistre”? xe tuto il zirco politico che non gà bale de far dispetto ala feriera e alla centrale elettrica, ke me par dà corente alla acegas. Quando gira money tuti se gira. Almeno se restava el reddito de citadinanza che gà fato illy (poke robe bone, una questa) se podeva dirghe ai operai che i staghi casa. Invece vinzeva dipiazza 10 anni disendo che la serava… a parole xe bravi tuti!

  25. sergio ha detto:

    @ Stufo ara
    parlavo dei sovrascritti del Blog, e già che ci siamo di tutti i politici, e dico tutti, prima di tutto la salute e parlo anche di quella dei lavoratori della ferriera, ma nessuno parla dei proprietari che dovrebbero cambiare i filtri e adeguarsi alle norme anti inquinamento, ogni volta devo leggere, poveri lavoratori, povere famiglie, ma nei riguardi di Lucchini niente, sforamenti a tutto alè, gli abitanti di Servola, parecchi ammalati ma a loro chi ci pensa, sarei curioso di sapere come il Paolo Geri risolverebbe il problema

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