17 Agosto 2011

Acegas Trieste 2011/12, ipotesi sul rendimento

Acegas 2011/12, quali i pregi ed i difetti?

Certamente e’ operazione improvvida lanciarsi in presuntuosi tentativi di vivisezionare tecnicamente la nuova creatura che si appresta ad affrontare la stagione nella DNA, soprattutto dopo pochi giorni di preparazione e non avendo ancora visto nulla di basket giocato. Pero’, sempre per restare in tema di DNA (questa volta come acido desossiribonucleico), il nuovo roster ha connotati gia’ abbastanza chiari che perlomeno indirizza un giudizio in merito, a prescindere poi da quello che sarà la trasposizione sulle tavole parchettate.

Maggiore personalita’, leader e “spalle larghe”

Rispetto alla scorsa stagione, la nuova Acegas ha finalmente un leader dichiarato, Marco Carra, forte di un background piuttosto esplicito in tal senso e anche di una istantanea indelebile per gli appassionati di basket giuliani: l’ultimo quarto di Omegna al Palatrieste dello scorso campionato, praticamente un trattato di leadership!

Pero’ i complementi, soprattutto per quello che concerne gli esterni, anch’essi hanno caratteristiche importanti di personalita’, primo fra tutti Zaccariello, giocatore con l’ultimo tiro in faretra e duttilissimo alle esigenze di squadra; Moruzzi sara’ la costanza che riequilibra la chimica di gruppo e paradossalmente anche il giovanissimo Mastrangelo puo’ iscriversi di diritto fra le “facce di bronzo” che hanno caratterizzato le ultime annate degli under esterni, da Spanghero a Scutiero e Ruzzier.

Per contro altare, l’artiglieria pesante d’area dovra’ lavorare molto sull’aspetto mentale, per far diventare Maganza e Gandini non piu’ appunto “complementi”, ma uomini con punti e palloni giocabili, esempi di “spalle larghe” per tracciare la retta via al lungo Sauro che scalpita dalle retrovie.

Tiratori, merce rara….ma se si scelgono buoni tiri

Un allenatore di grande spessore soleva rimarcare come nella sua squadra non sia necessario avere ottimi tiratori sulla carta ma trovare ottime soluzioni di tiro!

Questo per dire che certamente la nuova Acegas non ha grandi cecchini (cifre di carriera alla mano), forse un po’ piu’ di affidabilita’ in Carra e Zaccariello ma non certo esiziali, l’assenza poi di capitan Bocchini e aver perso un ottimo elemento di “striscia” come Maiocco, non depone certo a favore del nuovo gruppo.

E’ anche vero che nella logica del gioco di squadra e delle scelte di tiro, ecco che il potenziale sulla carta dello scorso anno ha espresso una prestazione balistica stagionale imbarazzante a dir poco, numeri da vietato ai minori se non si contano le ottime percentuali dei giovanissimi Scutiero, Ruzzier, Coronica e del partente Lenardon, che hanno in parte mitigato lo strazio.

La speranza e che si trovino comunque poche squadre a zona di fronte..

Una certezza e una scommessa….in mezzo, i collanti!

Abbiamo gia’ rimarcato come, se si dovesse scommettere un centesimo, il reparto che garantisce, ad agosto, competitivita’, e’ quello delle guardie, anche nei suoi elementi piu’ imberbi come Mastrangelo, Scutiero e Ruzzier.

La scommessa invece estiva e’ tutta circoscritta agli uomini d’area, ai totem Gandini e Maganza che, un po’ per eta’ (vedi il secondo) e un po’ per ruoli in squadra passati, necessariamente devono cambiare marcia in maglia Acegas; la “profondita’” nei giochi d’attacco e’ sempre stata molto importante nel basket di Dalmasson, pensare che lui sia andato a testa bassa scommettendo su di loro, e’ un investitura che merita riconoscenza cestistica.

In mezzo fra guardie e lunghi il folto gruppo degli ibridi, da Ferraro quale elemento di supporto alla coppia sopra citata a Moruzzi, nelle vesti di nuovo capitano e di elemento multiruolo (da guardia fino a numero “4”), fino ad arrivare al triestino Zecchin, un toro con le ali dotato di una fisicita’ prorompente (a discapito di una mano non educatissima ndr.) e pronto anche lui a marcare numeri “3” e “4” avversari.

Allenabilita’, squadra che lavora bene e’ squadra che impara prima!

Certo, togliamo ogni equivoco, qualunque gruppo ad agosto si trova da dio con compagni, allenatore e staff, lo e’ quello di quest’anno esattamente come lo era quello della scorsa stagione.

E’ anche vero pero’ che alcuni elementi lo scorso anno cominciarono molto presto a palesare una certa quel insofferenza ai metodi dalmassoniani; il nuovo gruppo “omegno-triestino” parte con importanti credenziali da questo punto di vista, persone votate all’etica lavorativa e dai pochi fronzoli.

Tutto bene, anche se con i chirichetti non si vincono le partite, con i “figli di buona donna” si…

Raffaele Baldini


Un commento a Acegas Trieste 2011/12, ipotesi sul rendimento

  1. Sw ha detto:

    bella analisi, Baldo! ottima squadra sulal carta.. sbaglio o il Piccolo ha un po’ sottobalutato l’acquisto di Zac? x la categoria è super, almeno da come me lo ricordo a Pistoia!

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