13 Agosto 2011

Allarme-cinghiali, sulle strada della provincia di Trieste arrivano i dissuasori elettrici

La Provincia di Trieste punta alla diffusione di dissuasori elettrici per ridurre l’invasione di cinghiali che, alla periferia della città, hanno causato recentemente danni ad abitazioni ed esercizi pubblici.

Lo ha annunciato oggi la presidente, Maria Teresa Bassa Poropat, in un incontro con i giornalisti. ”Le guardie provinciali – ha proseguito, assieme al vicepresidente, Igor Dolenc – intervengono esclusivamente su segnalazione e nell’ambito delle fasce periurbane, competenza che spetta per legge esclusivamente al corpo dell’Ente”. L’installazione di dissuasori elettrici, ha aggiunto, ”potra’ nel tempo ridurre il budget di risorse attualmente destinate al risarcimento danni a tutto vantaggio – ha precisato Bassa Poropat – della prevenzione”.

Dolenc ha auspicato ”un coordinamento rispetto a questo problema complesso in modo da affrontarlo con una visione d’insieme. E’ iniziato un percorso di concertazione e di confronto attraverso le riunioni dei Tavoli verdi con i tutti i soggetti portatori di interesse – ha concluso – per definire strategie condivise”.

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34 commenti a Allarme-cinghiali, sulle strada della provincia di Trieste arrivano i dissuasori elettrici

  1. sergio ha detto:

    altri soldi buttati via, per non farli venire bisognerebbe mettere questi dissuasori in tutto il circondario di Trieste,i cinghiali troveranno sicuramente un altro passaggio la fame è fame, quanto costeranno??? saranno pericolosi per le persone e per gli altri animali del bosco??? Ma non avete persone più ” Sgaie” in provincia per risolvere questo problema ????,

  2. gigi ha detto:

    Questo provvedimento conferma che è giusto sopprimere le provincie, tanto fanno poco e quello che fanno è inutile e dispendioso.

  3. Mauricets ha detto:

    questo problema chiama in causa i verdi, che si oppongo a tutta la gestione del territorio. detto da uno che ama gli animali e la natura.

  4. Mauricets ha detto:

    troppi cinghiali? si abbattono e si vende la carne, cosi costo zero.

  5. Paolo Geri ha detto:

    #4. mauricets

    Quoto. Non serve aggiungere altro. Salvo che aspetto i cavalli di frisia ……

    A Dolenc vorrei chiedere chi sono “tutti i soggetti portatori di interesse”

  6. Paolo Geri ha detto:

    Da “Il Piccolo” di oggi:

    “Chilometri e chilometri di rete saldata con annessi dissuasori elettrici, installati a protezione delle vigne, del traffico sulle strade ma anche della sicurezza dei cittadini, messa a dura prova dalla massiccia presenza di un migliaio di cinghiali insediati nelle aree boscate suburbane. Costo circa ventimila euro”.

    Costo 20.000 euro per proteggersi dai cinghiali ?? !! Ma siamo impazziti ! Abbattiamoli e vendiamo la carne con buona pace degli animalisti “talebani”.

    P.S.: sono quarant’anni che ho per amici e conviventi gatti.

  7. Mentat ha detto:

    Notizie del genere fanno capire fino in fondo come le Province non siano solo enti inutili, ma anche dannosi. I danni dovrebbero farli pagare alle associazioni ambientaliste che si oppongono alla caccia al cinghiale, non alla collettività.

  8. Mauricets ha detto:

    con 20.000 euri sparite nelle scuole qualcosa si fa.

  9. Mauricets ha detto:

    io mi chiedo perchè non è possibile trovare un compromesso. caccia ai cinghiali? si regolamenta e si gestisce in modo saggio. ma è tanto difficile?
    è ovvio che lo sterminio non piace a nessuno, ma nemmeno questo andazzo.

  10. A dir il vero ha detto:

    Certo che alla Provincia di TS non sfugge proprio nulla.
    I primi “pastori elettrici” sono apparsi in provincia di gorizia 15 anni fa. Complimenti per la tempestività.
    Credo sia sacrosanta la necessità di unire le due Provincie, peggio di così non è possibile.

  11. teran ha detto:

    invece di vendere la carne, si potrebbe fare la sagra del cinghiale. In strada nova x opicina. Carne freschissima e di km0.

  12. Fiora ha detto:

    DISSUASORI ELETTRICI? che ideonaaaaa!…… in prossimità delle strisce pedonali!

  13. elena bianchi ha detto:

    Le iniziative della Provincia non finiscono mai di stupire. Allegorie, fantasie, colpi di genio. Forse hanno scambiato il cinghiale per un attore di teatro. Ma il cinghiale e’ semplicemente una specie di fauna selvatica! Quindi dopo 5 anni di fallimenti e di manifesta incapacita’ di risolvere il problema si propone un tavolo per la concertazione. Geniale! Quando non si sa che pesci pigliare si fa un convegno, una conferenza stampa o un tavolo di concertazione e quindi possiamo essere certi che Dolenc NON SA DA CHE PARTE COMINCIARE. Il tavolo di concertazione ha il solo scopo di raccogliere il CONSENSO POLITICO di tutte le parti sociali coinvolte direttamente ed indirettamente nella presenza del Cinghiale nel nostro territorio. I cinghiali se ne fregano della concertazione e del consenso politico dei cittadini di Trieste come del mago merlino, forse tra altri 5 anni si sapra’ cosa fare!

  14. bruno ha detto:

    12@ fioera si ..per i pedoni..così i stà più attenti, ogni cinghiale abbattuto si paga cento euri da devolvere per lavori socialmente utili, xe elimina el problema bestia e xe fà contento il cacciatore

  15. bruno ha detto:

    chi ne abbatte di più alla fine anno viene iscritto nei benefattori e el vinzi una serata al novo casin de nova goriza

  16. anna costantini ha detto:

    invece de abater i cinghiai abatemo gli extracomunitari che costa molto de più de ventimila euro che xe sempre più numerosi ruba e non fa un ca..o dalla mattina alla sera e in più rompi i COJONI per chiedere soldi.

  17. Fiora ha detto:

    @14ala c.a. del utente bruno.
    ” cussì i pedoni sta più atenti”…sule striche pedonali obviously.
    ri convermà come za altrove che mi son automobilsta x el 70% e pedonA (baba pò!) per el restante 30%
    Chiedo al S.v. in cossa consisteria sul pratico el “star più atenti sule striche” da parte dei pedoni.
    De darghe sempre la precedenza ai … CINGHIAI?!
    Se posibile chiedesi gradiria una risposta seria, se no, visto l’andazo de sto thread…
    pasiensa. che la camini ( sule striche 🙂 ) e viva l’A.!

  18. Fiora ha detto:

    …anche in considerasion che magari, senza gravi conseguenze, ma solo nele ultime 48 ore i ga centrà 2(do’!) babe sule striche…

  19. bruno ha detto:

    18@fiora (finalmente gò indovinà de scriver giusto el nome) risposta seria: trattasi di filo elettrico da posri in prossimità del passaggio, allorchè l’utente lo tocca per attraversare , ma prima di mettere il piede giù dal marciapiede, viene preso da una leggera scossa che cosi si sveglia e pone attenzione al vedere se la macchina che stà sopragiungendo non deve repentinamente bloccare l’automezzo con una frenata altrettanto violenta (con stricche sullo asfalto, gente che si gira imparita mandandolo a quel paese quando la colpa non è sua bensì de quel mona de pedon) tale dipositivo se fosse già esistente avrebbe sicuramente evitato i due atterramenti dei giorni scorsi. quante volte e la maggiorparte di queste le persone camminano con i loro pensieri, preoccupati di non fare tardi, di pagare le bollette, oddio chiude il negozio, non arrivo…e non te arrivi no se i te stira , te se gà peso la mattina sveite! va ben cussi 🙂

  20. Fiora ha detto:

    ‘lora de rifa (che servi pei pedoni come che te volessi ti) o de rafa, (che servi pei automobilisti, come che me paressi più giusto mi, no fussi altro per ricordar che le striche xè no flyzone e che parti 11 punti se note se FERMI!) go ‘vu una bona pensada al post 12 dei!

    altro che cinghiai! 🙂

  21. bruno ha detto:

    20fiora ..anche mi so che se non te se fermi per lassar passar el pedon i te scurta de punteggio, ok ok …me ruga solo che non sempre xe colpa nostra (digo dei pedoni coi guida) qualche volta (sopratutto) xe colpa dei pedoni che noi guida mai o che noi ga la patente …ma poveri no saria neanche colpa de lori perchè se non conossi le regole , noi sa come se comporta un auto , una moto o una bici…clonzi i xe e clonzi i resta…onde per cui (idromassaggio per furlan) (onde per cui in italian) le regole dovessi essere studiade da tutti e no gaver la convinzion de essere sempre dalla parte della ragione che la ragion ghe se la dà ai mone 🙂

  22. Fiora ha detto:

    mi GUIDO! sempre, ogni giorno e rispeto i pedoni sule striche! SEMPRE! e pretendessi che co son mi a pie sule striche, ti te me faria passar senza tante storie e a sproposito!

  23. isabella ha detto:

    Avete ragione tutti 2 solo che in prossimità di attraversamenti pedonali si dovrebbe andare piano, sempre, indipendentemente dal fatto che ci siano pedoni o meno.

  24. Fiora ha detto:

    mi tocca e dio sa con quanto dispiacere! , leggermente dissentire dalla mia cara “comare debegnac” .
    è ben vero che “ragione e torto non si possono dividere con un taglio sì netto che da una parte ci stia solo l’una e dall’altra l’altro” ( cussì a memoria, circa,dei!)
    MA LIMITATAMENTE ALLE STRISCE PEDONALI ( e soltanto di quelle insisto a parlare io!)IL PEDONE (lo dice la parola stessa!)HA SEMPRE LA PRECEDENZA”
    in caso di infrazione contestata scatta la decurtazione di 11 (UNDICI!) punti sulla patente.
    Piaccia o non piaccia al Bruno , dura lex sed lex!
    Ciau Isaaaa!

  25. Fiora ha detto:

    …bazilo mi! co’ se vol qualcossa bisogna ‘ndar sempre ai “piani alti” e col suo metro e novanta Cosolini xè alto bastanza 🙂
    Spetè che nel ambito del rioni tour el rivi in Strada del Friuli… in ostagio in bareto lo tegno! fin che nol meti un per de striche suplementari e tute segnalade col lampegiante sul pal come quel de via Udine!

  26. Fiora ha detto:

    più , UNA FOTOCAMERA!
    …a gentile richiesta…de Bruno ! 🙂 🙂 🙂

  27. Fiora ha detto:

    mi una sola roba me domando.
    Perché chi difendi i diriti dei pedoni, (che pò “pedon” xè una condizion TEMPORANEA e REVERSIBILE in quela de “automobilista”) secondo Bruno dovessi esser automaticamente un automobilista incapace? me par vero el contrario!

  28. bruno ha detto:

    prima e anche 23@ fiora …ma forse disemo la stessa roba, no digo che co te son per strada e te vedo fronte le striche no te lasso passar, anzi me fermo anche (vara là) digo solo che el pedon no riva a valutar se te rivi fermarte ti e (vedi incidenti vari) el su buta in mezzo alla strada, saria de crear una zona prima delle stricche che se la macchina xe dentro el pedon no se pol mover e là xe colpa sua me par che più megio de cussì …

  29. bruno ha detto:

    inveze sia come sia xe colpa dell’autista …e questo no me par giusto…tralasciando che i moni xe sempre in giro

  30. Fiora ha detto:

    El codice parla ciaro e me lo ga e me la ga “ricordà” un vigile con carta e apis ala man, quela volta che go tirà drito ” Lei non deve solo RALLENTARE ma con le nuove norme lei deve FERMARSI e lasciar passare il pedone se si trova anche con un piede fuori dal marciapiede sulla striscia pedonale! Undici punti…blabla…vada vada per questa volta!”

  31. Katja ha detto:

    Quoto teran all’11

  32. isabella ha detto:

    son sicura che no te dissenti da mi quando nel darghe ragion a Bruno intendevo che, sì xè vero che i pedoni ga sempre ragion, ma che quei che se lancia tipo fionda giù dalle strisce o peggio ancora mamme che butta il passeggin giù dal marciapiede, venissi veramente de tirarghe almeno una seciada de acqua!

  33. bruno ha detto:

    11@ si el posto xe sù all’obelisco …el comun gà già predisposto le luminarie (leggi semafori) per l’allegria, la provincia xe preoccupa pel cibo

  34. nadirwild ha detto:

    Quello che è emerge da questi commenti fa risaltare ancora di più che ci vorrebbe tanta, tanta trasparenza e corretta informazione. Provo a rispodere sinteticamente a qualcuna delle affermazioni: “E’ colpa dei “verdi” che si oppongono che si oppongo a tutta la gestione del territorio”: già dal 1997, all’epoca della redazione del piano faunistico provinciale, il wwf aveva presagito le conseguenze della liberazione dei cinghiali e aveva chiesto un immediato intervento. All’epoca i cinghiali erano una trentina…
    Riguardo ai dissuasori elettrici: funzionano bene, se istallati in modo corretto. Non si mettono attorno alle strade, ma nel perimetro delle aree con ccolture di pregio. Non sono pericolosi per l’uomo, e non sono nemmeno una novità “tecnologica”. Sono gli stessi che si usano per circondare le vacche al pascolo, solo che in questo caso servono a non fare entrare gli animali anzichè a non farli uscire. “dopo 5 anni di fallimenti e di manifesta incapacita’ di risolvere il problema si propone un tavolo per la concertazione. Geniale! Quando non si sa che pesci pigliare si fa un convegno, una conferenza stampa o un tavolo di concertazione”. In realtà la “concertazione” sulla gestione della fauna è prevista dalla Legge, che prevede che ambienlisti, cacciatori ed agricoltori debbano costituire davoli decisionali assieme agli enti locali. Vero poi che il problema non è stato risolto, ma falso che non si sia fatto nulla. La situazione rispetto a due anni fa è radicalmente migliorata. D’altra parte il problema non si risolve così facilmente. Provate a cercare video con le parole chiave “wildschweine Berlin” e scoprirete che gli efficentissimi tedeschi si sono incasinati più di noi. Molti affermano poi che il problema andrebbe risolto con i cacciatori. Evidentemente non sonno che in FVG vige l’autogestione venatoria e che censimenti e piani di abbattimento vengono sostanzialmente gestiti in proprio dai cacciatori. Il problema è che il mondo venatorio non ha nessuna intenzione di eradicare i cinghiali da una zona facilmente accessibile. Anzi. L’anno scorso hanno abbattuto 449 capi in provincia di Trieste. Una vera e propria bengodi.. E così foraggiano il più possibile tutto l’anno per tenerli in zona e aumentarne la prolificità. Trieste è diventata un allevamento di cinghiali a cielo aperto…

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