7 Agosto 2011

Quando a Grado si andava con il treno e il battello

Alla fine dell’Ottocento le comunicazioni tra Grado e la terraferma si svolgevano ancora per via mare. Alcuni vaporetti facevano infatti la spola tra Belvedere e Grado per trasportare merci e passeggeri.

Nel 1900, in occasione della visita dell’imperatore Francesco Giuseppe a Gorizia, il podestà di Grado Giacomo Marchesini riuscì ad ottenere da lui un’udienza nella quale chiese l’approvazione al progetto di scavo di un canale navigabile che rendesse più facile e veloce la navigazione. Il problema fu preso a cuore dal sovrano tanto che dopo solo qualche giorno a Monfalcone iniziarono i lavori per la costruzione di una draga per lo scavo ed in breve partirono i lavori sul posto. I turisti arrivavano con il treno a Cervignano e dovevano proseguire con la diligenza fino a Belvedere.

Solo nel 1910 fu inaugurato il tronco ferroviario Cervignano-Belvedere in modo da rendere possibile il viaggio diretto da Vienna a Belvedere, con evidenti vantaggi per Grado. Con il materiale di scavo del canale fu costruita una strada che risultò poco più di un argine con un ponte di legno sul canale, prima di entrare in Grado. Si pensava addirittura ad un prolungamento della ferrovia fino a Grado, ma le lungaggini burocratiche fecero si che si arrivasse allo scoppio della prima guerra mondiale senza aver dato l’avvio ai lavori.
Si dovette arrivare al 1934 per dare invece l’avvio alla costruzione della nuova strada e del ponte girevole che congiungessero Belvedere con Grado.
I lavori si conclusero nel 1936 ed il tronco ferroviario Cervignano-Belvedere rimase attivo fino allo scoppio della seconda guerra mondiale. A Belvedere rimane ancora in piedi la piccola stazione ferroviaria di allora.

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6 commenti a Quando a Grado si andava con il treno e il battello

  1. capitan alcol ha detto:

    E adesso ci si arriva in moto da cross.
    http://it-it.facebook.com/pages/La-pista-ciclabile-Terzo-dAquileia-Grado-mi-fa-schifo/112416048810311
    Poi datemi un buon motivo per non abolire le province.

  2. ufo ha detto:

    Dopo solo qualche giorno iniziarono i lavori per la costruzione…” Quasi come la piattaforma logistica. Poi datemi un buon motivo per non abolire l’Italia.

  3. Paolo Geri ha detto:

    Leggevo giorni fa che quando fu inaugurato l’ Acquedotto di Aurisina a metà Ottocento “Il Piccolo” dette solenne notizia della posa dell’ “ultima pietra”, non certo della prima.

  4. Rakija ha detto:

    peccato che Il Piccolo (1881) non esistesse non solo al tempo della posa della prima pietra ma neanche dell’ ultima, che dovrebbe essere stata posta attorno agli anni ’60.

  5. dr pelinkovec ha detto:

    eco un de quei video de la transalpina
    che mostra la ferrovia per belvedere

    http://www.youtube.com/watch?v=vMOOBRUS8xY

  6. abc ha detto:

    Grazie dr pelinkovec, molto belli quei video.

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