4 Agosto 2011

Tondo: “La Giunta regionale non va in ferie”

Una Giunta regionale coesa che, sostenuta da una maggioranza altrettanto compatta in Consiglio regionale, ha saputo approvare con le variazioni di bilancio una manovra importante per la comunità del Friuli Venezia Giulia; una Giunta che tiene la barra dritta sulle grandi scelte per il futuro, per il lavoro, per il sociale e per la crescita dell’economia; una Giunta che non chiude per ferie, ma che continuerà a essere presente nei prossimi giorni sul territorio per affrontare i problemi ancora aperti.

È questo il messaggio che il presidente della Regione Renzo Tondo ha voluto trasmettere oggi, attorniato dalla Giunta e dai rappresentanti della maggioranza consiliare, nella conferenza stampa di illustrazione delle variazioni di bilancio, varate alla fine della scorsa settimana dall’aula per un importo significativo, anche se “non ripetibile”, di 186,5 milioni di euro. Un’occasione che ha permesso poi ai singoli assessori di entrare nel dettaglio dei provvedimenti di loro competenza. “In un momento complesso come questo, anche per la politica nazionale, abbiamo saputo dare sull’assestamento un segno di coesione”, ha detto il presidente Tondo. Siamo di fronte a una manovra “equa e giusta” che conferma e rafforza gli indirizzi avviati sin dal 2008 dall’Amministrazione regionale, una manovra in grado di imprimere ulteriore slancio alla comunità regionale.

La “filosofia” del provvedimento ruota attorno ai due temi dello sviluppo e della coesione sociale: da un lato le attività produttive e le infrastrutture strategiche, per sostenere la ripresa, dall’altro l’attenzione alle fasce più deboli della popolazione e agli ammortizzatori sociali, perché l’incremento del Prodotto interno lordo del Friuli Venezia Giulia non si è ancora tradotto in aumento dell’occupazione. È stato possibile reperire le risorse per lo sviluppo e la coesione sociale, ha ribadito il presidente, solo perché l’Amministrazione regionale ha saputo, pur in un momento molto difficile, ridurre il debito pubblico. La manovra, secondo il presidente, non ha trovato grandi opposizioni in Consiglio regionale e anche la minoranza, al di là delle critiche su alcuni aspetti particolari, non ha in realtà saputo opporre una “filosofia” alternativa. “Mi auguro che l’opposizione consiliare – ha detto Tondo – in questa ultima parte della legislatura, sappia giocare la propria partita sui grandi temi, sulle scelte di sistema, trovando una sinergia con gli interessi generali della comunità piuttosto che con gli interessi della propria parte”.
Attorno alle scelte della maggioranza si è registrato, secondo Tondo, un “consenso diffuso” anche all’esterno, da parte di alcune forze sindacali e, in modo esplicito, da parte dal presidente degli industriali, che ha riconosciuto come il Friuli Venezia Giulia sia oggi in una posizione di vantaggio, certamente per merito delle imprese, ma anche perché “la Regione ha fatto il massimo”. Il presidente si è soffermato in particolare su due temi sensibili, discussi in aula in occasione delle variazioni, i ticket e il comparto unico. L’obiettivo del ricorso alla Corte Costituzionale sui ticket è “vincere per rimodulare”, tenendo conto di considerazioni di carattere sociale per sostenere le categorie più deboli. “Abbiamo sempre intrattenuto con il Governo – ha detto – un rapporto di leale collaborazione, ma senza subalternità, pronti a difendere gli interessi del Friuli Venezia Giulia, la sua specialità. E lo faremo fino in fondo anche in questa occasione: mentre altri fanno demagogia, noi siamo stati gli unici a presentare ricorso alla Corte. Non vogliano sottrarci alle nostre responsabilità, ma quando riteniamo che il Governo approvi norme non coerenti con gli interessi e con i diritti della comunità regionale, non abbiano timore di schierarci contro, giocando con lealtà le nostre carte”.

Sulla decisione di chiudere per legge la trattativa sul comparto unico, Tondo ha ricordato come le richieste di alcuni sindacati avrebbero comportato maggiori oneri per 5 milioni di euro, non quindi “pochi spiccioli”, un peso insostenibile che avrebbe messo in difficoltà non solo la Regione ma anche e soprattutto il sistema delle Autonomie, con il quale su questa decisione c’è una posizione unitaria. I canali della trattativa, ha osservato ancora Tondo, sono stati mantenuti aperti fino all’ultimo e alla fine solo alcuni sindacati hanno deciso di non firmare, commettendo “un grave errore”. “Se non fossimo intervenuti con legge – ha detto il presidente – non avremmo potuto erogare quanto spetta ai dipendenti pubblici. Non vogliamo comunque andare allo scontro, siamo disponibili a tenere aperto il dialogo”.

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1 commenti a Tondo: “La Giunta regionale non va in ferie”

  1. Stufo ara! ha detto:

    Bugiardo! Gli “alcuni” sono la maggioranza dei dipendenti che hanno referendato contro le imposizione che spacciate per economie. Intanto mantenete e pagate lautamente le consulenze, per gli “amici” i soldi si trovano sempre…

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