3 Agosto 2011

Piazza Hortis: cittadini e Comune di Trieste discutono del suo futuro

Con una grande partecipazione e numerosi interventi di cittadini residenti, utenti del Giardino, responsabili di associazioni, si è svolto ieri in piazza Hortis l’incontro tra il sindaco Roberto Cosolini, affiancato da un’ampia rappresentanza della Giunta municipale, e la popolazione del rione.
Obiettivo della riunione – definita come primo incontro ufficiale di ascolto e presa di conoscenza dei problemi e delle possibili proposte di soluzione, dalla diretta voce degli abitanti – l’esame delle criticità e le possibili vie per una più che opportuna riqualificazione della storica piazza-giardino compresa fra gli edifici, anch’essi altrettanto ricchi di storia, della Biblioteca Civica (oggi in fase di ristrutturazione) e dell’Istituto Tecnico Nautico.

Moderato per l’occasione dal rappresentante di un comitato locale di cittadini che già in passato si erano rivolti alla precedente Amministrazione sui problemi della piazza, e che ha esordito riassumendo il tema con l’espressione “Non siamo soddisfatti dell’attuale ‘organizzazione’ del Giardino”, si è poi sviluppato un susseguirsi di interventi di residenti della zona che hanno messo a fuoco in particolare il “nodo” dell’apertura totale o chiusura notturna del Giardino (eventualmente anche col ripristino delle antiche cancellate) e dei connessi “punti” della vigilanza (anche con “osservatori ambientali” oppure con “nonni vigilanti” stile “nonni paletta” scolastici) e del dibattutissimo “cani sì, cani no”. Inoltre, la cura del verde, il ripristino di una fontanella e degli impianti d’irrigazione, l’arricchimento dello spazio giochi, il miglioramento e aumento delle panchine.

Più in generale è stato espresso il desiderio di una complessiva rivitalizzazione della piazza – “oggi piuttosto triste” hanno detto in molti – ma anche l’esigenza di non trasformarla in una “mera” piazza priva di verde (come accaduto in altre situazioni ben poco apprezzate, quali piazza Goldoni e piazza Vittorio Veneto), conservandone piuttosto le caratteristiche storiche (che qualcuno ha ricordato essere anche tutelate dalla Soprintendenza).

Sullo sfondo la necessità di coinvolgere in qualche modo in quest’”operazione di rinascita” anche gli Istituti pubblici insistenti sulla piazza (la Civica e il Nautico, appunto), ma pure i ristoranti e gli esercizi dell’area.
Si è toccato così un punto importante, accennato prima dal Vicesindaco Martini, poi dall’Assessore Elena Marchigiani, ma nel contempo anche dallo stesso Sindaco Cosolini: e cioè la necessità che si ricerchino comunemente – Amministrazione e cittadini – forme nuove e partecipative di gestione degli spazi pubblici, anche per venire in qualche misura incontro all’esigenza di contenimento delle spese e di equilibrata distribuzione delle risorse disponibili che, oggi più che mai, specie a fronte della non facile situazione economica generale, investe il Comune.

“In tal senso – hanno detto gli Amministratori – la valorizzazione delle progettualità di associazioni di cittadini, del volontariato, della cooperazione sociale, che è uno tra gli obiettivi primari della nuova Amministrazione, va vista sia come il contributo intellettuale e di presenza fisica che le persone possono offrire alla progettazione e alla gestione “ausiliaria” dello spazio urbano e delle iniziative da svolgervi, sia come vera e propria co-gestione o gestione condivisa di tali spazi, con forme e modalità da individuare e mettere a punto volta per volta.”

La riunione si è conclusa con un intervento dell’Assessore Marchigiani che ha osservato come questo primo incontro con i cittadini sia risultato di notevole interesse. Ne seguirà – ha detto – una attenta valutazione da parte dell’Amministrazione, sulla base della quale produrre una proposta di intervento della Giunta che sarà nuovamente riportata all’esame dei cittadini, in una prossima pubblica discussione, prima di venir adottata nelle sue misure concrete.

Soddisfazione per questo primo incontro, e per queste innovative modalità di confronto con la cittadinanza, è stata infine espressa dal Sindaco Cosolini, che ha osservato: “Abbiamo ripreso oggi da piazza Hortis un “percorso di ascolto” già aperto e svolto durante la passata campagna elettorale, qui come in altre piazze e rioni della città e della periferia. Nello specifico di questa piazza, registriamo istanze che ormai da anni un folto gruppo di cittadini va sostenendo sulla necessità di un intervento urgente sull’organizzazione e sulle modalità di accesso e gestione di uno dei pochi “polmoni verdi” pubblici presenti nel centro della città storica. Quanto sentito e meglio precisato anche oggi ci consentirà – ha concluso il Sindaco – di formulare ora un programma di riqualificazione per tappe concrete, ben definite e il più largamente condivise.”
A quello odierno in piazza Hortis faranno poi seguito, dal mese di settembre, altri analoghi incontri nei rioni della città, che la Giunta organizzerà in collaborazione con le rispettive Circoscrizioni

Tag: , , .

12 commenti a Piazza Hortis: cittadini e Comune di Trieste discutono del suo futuro

  1. mutante ha detto:

    fa ben sperare che magari la parola dei cittadini valga un pelino di più di quella di cementificatori e speculatori. dubito, ma incrocio le dita.

  2. Francesco ha detto:

    @ mutante
    Dove li vedi sti speculatori? Non ti pare tutto fermo?

  3. arlon ha detto:

    Xe come le locuste: co’ i riva, xe za tropo tardi 😀

  4. mutante ha detto:

    guarda porto vecchio: manovre per speculare. in questo cosolino si sta dimostrando perfettamentre allineato a tutti i sindaci che lo hanno preceduto. non diventi primo cittadino solo con i voti degli elettori…

  5. Tergestin ha detto:

    @ Francesco

    Se in una citta’ in calo demografico e piena di alloggi sfitti le centinaia di richieste all’Ater vengono pressoche’ ignorate, ma si continuano a costruire condomini, palazzoni o anche centri commerciali destinati a fallire dopo tre mesi, allora basta fare due piu’ due.

    In Nord Europa non piazzi un metro cubo di cemento se una citta’ e’ in calo demografico.

  6. arlon ha detto:

    Più che altro, se i ga voia de investir realmente e no solo de specular, de spazi de sistemar, da la zona industrial al centro i ghe ne ga a capei!

    Per quanto me riguarda, che i fazi pur, le ristruturazioni.. e ghe xe anche un discreto bisogno.
    Ma i ga decisamente de molar el colpo su carso, nove periferie e sopratuto in porto: là parlemo de interessi SUPERIORI de la citadinanza (verde, economia, etc.) rispeto ai soldini che deriva da una forte speculazion — talmente palese da spuzar.

  7. sergio ha detto:

    per quanto riguarda la piazza è la terza volta che vieni riqualificata, si vede che in comune abbiamo ingegneri e geometri che non sanno fare lavori che durano nel tempo, altri lavori fatti in altre parti di Trieste ne confermano

  8. Bibliotopa ha detto:

    Inutile riqualificare ripetutamente, se poi non si fa un po’ di manutenzione. Assurdo buttar via soldi in impianti di irrigazione se nessuno li programma, li usa e li ripara!

  9. Fiora ha detto:

    @4/5/6/8/9 come una sola voce di verità alla quale mi unisco!

  10. ajeje ha detto:

    @9 Infatti,perche’ le cose andrebbero progettate in base anche all’effettiva capacita’ poi di mantenerle.

  11. sergio ha detto:

    sarebbe oppurtuno cambiare più di un dirigente in comune nei vari settori

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *