3 Agosto 2011

“La Slovenia potrebbe realizzare tre nuovi impianti idroelettrici sull’Isonzo”. Legambiente lancia l’allarme

L’allarme viene lanciato da Legambiente: “Il nuovo Piano energetico sloveno in preparazione prevede di abolire lo status del fiume Isonzo come inestimabile valore naturalistico al fine di consentire la realizzazione di nuovi impianti idroelettrici”.

In base alle informazioni reperite dalla sezione goriziana dell’associazione ambientalista, l’approvazione del nuovo Piano darebbe il via libera alla realizzazione di un tetto massimo di 23 nuovi impianti idroelettrici sui principali corsi d’acqua sloveni, di cui 3 sull’Isonzo.

“Serve protezione, tutela, e un serio piano di gestione transfrontaliera: il fiume è uno solo”, l’appello di Legambiente, che per la salvaguardia dell’Isonzo ha promosso una petizione (qui il link per l’adesione).

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48 commenti a “La Slovenia potrebbe realizzare tre nuovi impianti idroelettrici sull’Isonzo”. Legambiente lancia l’allarme

  1. Srečko ha detto:

    La solita pianificazione di burocrati seduti dietro ad una scrivania, che non sono mai stati sul posto! Mi sembrano fuori dal mondo…

    Il ministro per l’ambiente Žarnić ha gia’ reagito chiedendo la modifica del piano. La direzione del Parco Nazionale del Triglav ha protestato. Gli riuscira’?

  2. viceversa ha detto:

    l’ennesima dimostrazion che anche in sto angoleto de mondo, i “grandi” i fa cos’che i vol, pasando sora de tuto e de tuti. Slovenia, Italia, Europa, cosa cambia? Se l’unica lingua conosuda xè quela dei schei alora ocori veramente darse ‘na mossa! Le istituzioni locali xè solo machiete al soldo de altri che i xè servi “de quei la”… Vardè la Val di Susa… no credo che sia tanto de dir, ma de lotar per la propria salute e per la propria tera.

  3. ottimo ha detto:

    Ottimo così visto che hanno calpestato ogni trattato internazionale sul flusso minimo di acque finora, diventerà anche peggio. Quando l’Italia si deciderà a silurare la Slovenia con un risarcimento danni per aver rovinato con il loro comportamento il tratto italiano dell’Isonzo sarà sempre ora.
    Ci sono tratti del fiume rovinati per sempre perchè d’estate la Slovenia se ne frega degli accordi internazionali e chiude le chiuse per garantirsi l’acqua nonostante non possano farlo, e l’Italia non sa far altro che guardare.

  4. cristian ha detto:

    X chi ha scritto, ottimo:
    Sei mai stato nell’alta valle dell’Isonzo?
    Da quello che scrivi, immagino MAI.
    Come sempre guardiamo sempre il nostro piccolo orticello… invece di salvaguardare uno dei fiumi più belli d’Europa!
    Saluti.

  5. Luca Cadez ha detto:

    Precisiamo che la petizione che noi pubblicizziamo e sosteniamo è stata redatta dal sito http://www.fiumeisonzo.com .
    A breve invieremo un comunicato stampa ufficiale di Legambiente sulla questione.
    Invito intanto a firmare e divulgare tale petizione.

    Grazie!

    Cadez Luca
    presidente di Legambiente Gorizia

  6. Jack ha detto:

    E cosa dovrebbe dire la Slovenia per il rigassificatore (che è peggio di una diga) che l’Italia vorrebbe costruire davanti alle sue coste?

  7. Dario Predonzan ha detto:

    La Slovenia dovrebbe dire…quello che ha già detto (da anni)!

  8. bruno ha detto:

    6@jack…lo squartatore!

  9. isabella ha detto:

    Perdonate la mia ignoranza, cosa porterebbe la costruzione di queste nuove 3 centrali?

  10. alpino ha detto:

    modifica del territorio lungo il letto del fiume.
    Riscaldamento delle acque e possibile anche lievi mutamenti della geografia del fiume stesso.
    E’ un gioco a somma zero, la Slovenia sfrutta il fiume nel suo territorio per il proprio fabbisogno energetico (cosa più che lecita) l’Italia gli piazzerebbe il rigassificatore..siamo in un angolo di mondo dove c’è una coabitazione delicata, per vivere in maniera GIUSTA si dovrebbe discutere sepre a tavolo comune tra le due nazioni sia per un rigassificatore sia per le centrali Idro.
    Forse nel gioco delle parti si potrebbe garantire apporvvigionamento elettrico alle popolazione delle valli italiane mediante le nuove centrali e lo stesso fare con il “se verrà costruito” nuovo rigassificatore..insomma mal comune mezzo gaudio..no? magnemo de meno ma magnemo tutti

  11. sfsn ha detto:

    meo de tuto sarìa niente rigassificator e niente centrali: ste robe servi solo a riempirghe el cul a chi che le costruissi

  12. Tomos ha detto:

    Bravo alpino, anche perchè magnar tropo fa comunque mal!

  13. chinaski ha detto:

    @isabella

    cosa comportano le centrali? ti rispondo con william blake: “expect poison from the standing water”

    non so quanti anni hai, ma io ne ho abbastanza per ricordare la forra tra plave e solkan/salcano negli anni settanta prima della costruzione della diga: scogliere di pietra bianchissima, acqua limpida e corrente. ora c’e’ un lago di acqua ferma e torbida lungo dieci km. senza contare gli effetti a valle: prima della costruzione della diga, si faceva il bagno in isonzo tutta l’ estate, tra s.andrea e savogna. si facevano i tuffi, si nuotava e si andava in canoa. adesso c’e’ solo un rigagnolo di acqua marrone a causa delle alghe.

    non e’ un gioco a somma zero, e’ un gioco a smerdatutto.

  14. Gorizian ha detto:

    Dalla Direttiva Europea 2001/42/CE concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente

    (15) Allo scopo di contribuire ad una maggiore trasparenza dell’iter decisionale nonché allo scopo di garantire la completezza e l’affidabilità delle informazioni su cui poggia la valutazione, occorre stabilire che le autorità responsabili per l’ambiente ed il pubblico siano consultate durante la valutazione dei piani e dei programmi e che vengano fissate scadenze adeguate per consentire un lasso di tempo sufficiente per le consultazioni, compresa la formulazione di pareri.

    (16) Nel caso in cui l’attuazione di un piano o di un programma elaborato in uno Stato membro possa avere effetti significativi sull’ambiente di altri Stati membri, si dovrebbe prevedere che gli Stati membri interessati procedano a consultazioni e che le autorità interessate ed il pubblico siano informate e possano esprimere il loro parere.
    (17) Il rapporto ambientale e i pareri espressi dalle autorità interessate e dal pubblico, nonché i risultati delle consultazioni transfrontaliere dovrebbero essere presi in considerazione durante la preparazione del piano o del programma e prima della sua adozione o prima di avviarne l’iter legislativo.

    (18) Gli Stati membri dovrebbero provvedere affinché, quando è adottato un piano o programma, le autorità interessate ed il pubblico siano informate e siano messi a loro disposizione dati pertinenti.

    Ebbene, l’Italia ha recepito questa direttiva, la Slovenia, appartenente anch’esa alla UE, lo ha fatto? Se sì l’Italia deve essere consultata nel procedimento.

  15. chinaski ha detto:

    e i commenti tipo il #3 fanno piu’ danni della grandine. chissenefrega dll’ onore nazionale e di cagate del genere. qui c’e’ un fiume da difendere: il fiume e’ un bene comune, e’ di tutti quelli che vivono sul suo bacino, e anche di quelli che vivono da un’ altra parte ma ne hanno a cuore la sorte lo stesso. o forse quando di parla di “territorio” si usa la parola in senso “etologico”: ogni branco ha il suo cazzo di territorio, e roba simile…

  16. Jack ha detto:

    NO alle dighe! NO al rigassificatore!

  17. isabella ha detto:

    @13 chinaski grazie (comunque ho 41 anni, ma quei posti lì ho visti solo di recente).

  18. bona lama ha detto:

    semo seri: meio cussì le schifezze e inquinamenti vari se depositerà sul fondo. scherzo ma fina a un certo punto. bisogna vedere le schifezze che porta zo la Soča, VALUTAZION CHIMICA anche del fanghetto!

  19. gropajaco ha detto:

    srečko, če ministrstvo za gospodarstvo v kontekstu devetih evropskih direktiv in treh uredb pošlje v javno obravnavo nov energetski zakon, ki med drugim drastično spreminja pogoje v soški dolini, to ni birokratski bug. žarničevo protestiranje je pa samo tragikomičen znak splošne zmedenosti vlade in njene neučinkovitosti. očitno lobijem uspeva vnašat v širše zakonske predloge lastne ozke interese celo kar z odpravo zakona o soči….

    bo treba ponovit 1971…

  20. Tomos ha detto:

    Bravo chinaski!

  21. editandrea ha detto:

    Il governo sloveno, vuole abrogare una legge esistente che vieta la costruzione di dighe sul Soca (Isonzo) ed i suoi affluenti, ciò comporterebbe la possibile realizzazione di alcuni progetti già esistenti: diga sul fiume Uccea, diga sul torrente Moznica (affluente del Koritnica) ampliamento della presa d’acqua sul torrente Zadlascica (affluente del Tolminka), sbarramento sul Soca a Kamno, diga sul Soca a Kobarid (Caporetto). Chi vuole protestare contro la costruzione delle dighe sul Soca ed affluenti è pregato di inviare un paio di righe in qualunque lingua italiano, inglese tedesco, sloveno…..ecc a tutti e 3 i seguenti indirizzi:

    Ministrstvo za gospodarstvo ,
    Društvo za ohranjanje naravne dediščine Slovenije ,
    Ministrstvo za okolje in prostor

    Per esempio:
    OGGETTO: No dams on Soca river
    TESTO: potete riportare lo stesso testo dell’oggetto e il vostro nome e cognome.

  22. Srečko ha detto:

    gropajaco

    Ja, žal je verjetno tako.

    Za 1971 pa se bojim, da ga ne bomo sposobni ponoviti. Ljudje nimajo več jajc…

  23. Srečko ha detto:

    D. Predonzan (7)

    Chiedo scusa, ma che cosa ha detto fin’ora? A che ti riferisci?

  24. Dario Predonzan ha detto:

    Ha fatto numerose pressioni sul Governo italiano, coinvolgendo anche la Commissione europea e intervenendo nelle procedure VIA sui progetti, per gli impatti negativi che il rigassificatore di Trieste-Zaule (ma anche quello off shore progettato nel Golfo di Trieste) avrebbe soprattutto sull’ecosistema marino.
    Visto che il Governo italiano, a quanto risulta, non ha tenuto conto in modo adeguato degli argomenti sloveni, ha annunciato l’intenzione di avviare azioni legali contro l’Italia.

  25. Srečko ha detto:

    D. P.

    Grazie. Capito. Ma con le centrali di qui sopra non c’e’ connessione.

  26. Dario Predonzan ha detto:

    Infatti io rispondevo al commento n. 6 di Jack.

  27. gropajaco ha detto:

    srečko, nebi podcenjeval današnjih ljudi…

    za tako stvar bi še sam bil pripravljen na cesto…

  28. ottimo ha detto:

    @4: Certo che ci sono stato ed è proprio per questo che lo scrivo, a causa di queste chiusure la parte slovena e la parte alta dell’Isonzo si conservano una perchè protetta dalle chiusure e l’altra perchè la profondità del fiume gli permette di non seccarsi come accade invece a tutta la parte bassa un tempo uno dei più bei posti popolati da temoli e ora praticamente privo di pesci stabili.

  29. Daniele Vatta ha detto:

    Nel leggere i vostri commenti mi sorge spontanea una domanda: qual è la ricetta energetica da adottare per affrontare, competitivamente, la sfida internazionale? Se anche l’idroelettrico, la soluzione rinnovabile per eccellenza, non viene accettato, quali sono le alternative?
    E’ un discorso che vale per chiunque voglia impostare una politica energetica, sia per l’Italia che per la Slovenia.

  30. ottimo ha detto:

    15@Forse non hai compreso il senso delle mie parole, a me di Italia e Slovenia non me ne frega nulla però se i danni al fiume sono causati dalle azioni del paese confinanti scusami ma le azioni devono essere intraprese dallo stato non dai cittadini.

  31. capitan alcol ha detto:

    @30 Passo primo: ricoprire i tetti di tutti i capannoni d’Italia con pannelli solari.

  32. ottimo ha detto:

    30@ So che è improponibile perchè la maggior parte non può rinunciare a certe comodità però se si eliminasser`ø certe cose non servirebbero nuove centrali. Abbiamo vissuto benissimo e qualcuno continua a farlo senza ad esempio il condizionatore che è tra le maggiori cause di spreco energetico in estate, oppure invece che avere un televisore per stanza se ne tenesse uno come quando costavano un capitale o si eliminassero tutte quelle apparecchiature elettriche di cui facevamo a meno e non sentivamo la necessità(es. lavastoviglie)

  33. chinaski ha detto:

    @#30

    sull’ isonzo ci sono gia’ tre grossi impianti: doblar, ajba e solkan. inoltre e’ in fase di completamento un bacino in quota a kanalski vrh, sulla banjsica: l’ acqua verra’ pompata di notte dal bacino di ajba fino a 600 m di quota, e verra’ fatta precipitare di giorno. per un fiume lungo 140km mi sembra che sia gia’ abbastanza.

  34. chinaski ha detto:

    poi sarebbe il caso di cominciare a chiedersi per cosa venga utilizzata questa energia, perche’ la sensazione e’ che ormai il nostro modello economico sia entrato in un loop del tipo: usare energia per produrre… scovaze.

    allora io ribalto completamente la questione: gli apologeti dello status quo vogliono consumare risorse naturali, vogliono sfruttare l’ ambiente, vogliono ridurre i salari e le tutele sociali, il tutto per incrementare la produzione di merci. per mantenere in piedi la baracca, bisogna poi che la gente si indebiti per acquistarle, queste merci, e i risultati li vediamo, sono sotto gli occhi di tutti.

    e allora forse e’ giunto il momento che siano loro, i padroni del vapore, a rispondere alle questioni che vengono poste dai subalterni. e che la smettano di replicare sempre con aria saccente: “si’, ma allora come facciamo a continuare ad arricchirci sulla tua pelle?”

  35. Srečko ha detto:

    @ 30

    La fonte energetica rinnovabile per eccellenza e’ il Risparmio Energetico! Quando ci decideremo a non gareggiare piu’ a chi consuma e chi produce piu’ energia? Dalle nostre parti il numero della popolazione non cresce, la produzione industriale si sta trasferendo in Asia. Perche’ dovremmo consumare di piu’ e quindi produrre piu’ energia? Perche’ non cambiamo modo di vivere e diminuiamo l’energia consumata. Cosi’ saranno inutili i rigassificatori, le centrali sulla Soča ecc. ecc.

  36. chinaski ha detto:

    @ #31

    invece l’ unica possibilita’ e’ che siano proprio i cittadini a muoversi, da entrambi i lati del confine. i governi ragionano in modo diverso, non riescono a prendere in considerazione la vita e i sentimenti di chi vive ad esempio su un fiume. per chi governa, e per chi produce in grande, ci sono solo tabelle di dati macroeconomici da far quadrare. al massimo un governo potrebbe contrattare delle compensazioni economiche. ma quanto vale un fiume?

  37. zingopiombo tacomaco ha detto:

    Stiamo molto attenti ne lo ga già piazzà diverse volte i vicini…perchè il governo de Roma no ghe interessa le nostre problematiche e lascerà correr. W l’Isonzo fiume più bello d’Europa!

  38. Mauricets ha detto:

    non credo sia una mossa furba. la valorizzazione turistica della zona, e con essa la sua tutela, sarebbe fonte di reddito diffuso per la popolazione. molto di piu delle centrali. ma la lungimiranza latita. ma sarà la UE a dire si o no.come per trieste riguardo al gas.

  39. bruno ha detto:

    16@jack…lo squartatore!

  40. bruno ha detto:

    l’isonzo xe patrimonio dell’umanità, el golfo de trieste xe patrimonio dell’umanità fino a che non ci mettono le batterie per camminare e gas a mangiare la natura è nostra cosa ne faremo dell’elettricità e del metano se non potremmo più vedere l’acqua dell’isonzo e del golfo di trieste, non per tutto c’è mastercard (motto indiano d’america)

  41. adriano ha detto:

    Non ci capisco più niente. Giustamente non vogliamo le centrali elettriche nucleari ed a carbone e nemmeno i rigassificatori nel golfo.
    Una centrale idroelettrica produce energia pulita anche se può creare qualche limitato disagio ambientale e visivo.
    Lo scorso Maggio è capitato un giorno di avere un temperatura di 16°C e subito dopo 30°C. Un mio vicino di casa è passato dall’accensione dei termosifoni all’aria condizionata nel giro di 3 giorni! Allora è inutile lamentarsi.

  42. isabella ha detto:

    Infatti chi passa dal termosifone all’aria condizionata non ha diritto di lamentarsi.
    Io se per qualche giorno, in primavera inoltrata, mi trovo bassa temperatura di sicuro non accendo il termosifone, metto una maglia in più (la scorsa settimana abbiamo toccato i 12° di notte) e l’aria condizionata non ce l’ho.

  43. Michele Marzano ha detto:

    Che vergogna questa slovenia ! Spero solo che l Italia non starà come sempre solo a guardare senza fare nulla , erano stati messi molti fondi per una diga a piedimonte quantomeno per bilanciare il flusso idrico che i sloveni non controllano più e se nè fregano altamente.La raccolta di firme per salvaguardare l isonzo è gia un passo verso una minima sensibilità ma bisognerebbe fare di più per come dice un amico , silurare questi sloveni . Scusate lo sfogo !!!

  44. Paolo Geri ha detto:

    #44. michele marzano

    “Che vergogna questa slovenia !”

    E sull’ Italia che invece vuole piazzarci il rigassificatore in mezzo al golfo di Trieste, neanche una parolina ?!

  45. dimaco ha detto:

    personalmente non voglio più vedere niente sul corso dell’Isonzo. mi pare che di merda in cemento ne abbiano costruita in abbondanza. SDomenica ho fatto il passo del vrsic e sono sceso in quel paradiso della val trenta. sono contrario d altre dighe così come sono contrario al traforo sotto il Vrsic.
    Ritengo che se si dovesse cominciare a costruire le dighe la popolazione dovrebbe armarsi di vanche picconi e far cambiare idea a picconate e vangate sul cranio ai politici che sostengono questa cosa.

  46. Lauro ha detto:

    Personalmente mi fido più dell’approccio ambientale sloveno che di quello italiano. Non c’è confronto.

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