1 Agosto 2011

Brussa: “1,5 milioni per l’Ospizio marino di Grado, speriamo non sia troppo tardi”

“Sicuramente è un dato positivo essere arrivati a finanziare con 1,5 milioni di euro l’Ospizio Marino, ma occorre ricordare che il finanziamento sarà concreto solo se andrà a buon fine la trattativa con la Confcooperative. E’ un risultato di cui la Regione ha pochi meriti, mentre sono stati più importanti le posizione e le azioni condotte da sindacati, dipendenti e Partito Democratico che hanno pressato la Regione per far sì che dimostrasse sensibilità e desse un segnale forte nella vicenda”. A poche ore dall’approvazione dell’emendamento che assicura risorse per un milione e mezzo di euro per l’Ospizio Marino, interviene il Consigliere regionale del PD, Franco Brussa da mesi attento all’andamento della vicenda.

“Se da un lato possiamo condividere lo stanziamento della cifra (anche se non assicura il buon andamento della gara per l’acquisto della struttura gradese) – dice – dall’altro resta il rammarico di una Regione che si è dimostrata sorda alle istanze più volte sollecitate. Questa stessa iniziativa, attuata all’inizio della vicenda dell’Ospizio e prima della sua chiusura, avrebbe avuto ben altri risvolti. Avvenuto il commissariamento dell’Ospizio, avevamo chiesto che la Regione, assieme all’Azienda sanitaria, si facesse carico del Barellai consentendo il proseguimento dell’attività, potendo così dare una risposta non solo assistenziale, ma anche continuando a mettere a disposizione 20 posti di Rsa a servizio del territorio isontino”. Brussa ricorda che l’Assessore regionale alla sanità Kosic ha spesso risposto in modo sempre negativo rispetto ad un intervento diretto della Regione, lasciando capire che la stessa non intendeva entrare in una vicenda che sembrava quasi non la dovesse riguardare. Invece, come più vole ribadito, Brussa ricorda come l’Ospizio Marino è uno strumento della Regione per la politica sanitaria e assistenziale e si sarebbe potuto benissimo agire subito, all’indomani della sua chiusura. “Il sequestro della struttura è durato poche settimane e la Regione avrebbe potuto avviare una gestione provvisoria: non si sarebbe dovuto sperare in una trattativa che, solo se andrà a buon fine e se riassorbirà i 54 lavoratori ancora in carico (l’80% degli impiegati presso l’Istituto un anno fa, visto che alcuni hanno scelto altre strade), consentirà di utilizzare il milione e mezzo di euro a disposizione per ristrutturazione e riattivazione. Se si fosse agito subito – prosegue il Consigliere del Pd – non si sarebbero perse professionalità, non si sarebbero dovuti sostenere i costi della cassa integrazione in deroga e si avrebbe ora una struttura in grado proseguire la sua funzione senza interruzioni.
Quindi, sicuramente è positiva l’approvazione dell’emendamento relativo all’Ospizio Marino, ma è un’azione tardiva perché – egli conclude – serve solo a tappare una falla. Lo stesso fatto che l’Ospizio sarà riaperto nell’agosto del 2012 significa che si è perso tempo per rincorrere una soluzione. La Regione avrebbe dovuto dimostrarsi meno matrigna e più madre e si sarebbe avuta certo una diversa e migliore soluzione”.

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Un commento a Brussa: “1,5 milioni per l’Ospizio marino di Grado, speriamo non sia troppo tardi”

  1. pianoinclinato ha detto:

    Brussa “da mesi attento all’andamento della vicenda”…
    sarà anche vero, per qualche manciata di voti… egli però non ha fatto nulla, da almeno 10 anni nelle sue vesti di consigliere regionale isontino, per impedire che la struttura andasse in malora per mala-amministrazione e magna-magna generalizzato.

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