25 Luglio 2011

Le strade di Gorizia: via Francesco di Manzano

Entrando in Gorizia da via Aquileia, la prima laterale destra del Corso Italia porta il nome dello storico Francesco di Manzano, nato a Giassico nel 1801 e morto pure a Giassico il 6 marzo 1895. La salma fu sepolta nel cimitero del paese, accanto alla chiesa di san Giorgio, dove già esisteva una cappella tombale di famiglia.

Le due guerre mondiali arrecarono gravi danni al monumento funebre che divenne ripostiglio per fieno e fascine. Solo nel 1960 fu notato dall’ispettore onorario per la conservazione dei monumenti Alfonso Mosettig che immediatamente se ne interessò e ne denunciò l’abbandono. Immediatamente la cappella fu sgomberata, ma solo qualche anno dopo, grazie all’interessamento del parroco di Brazzano, don Giovanni Viola, si decise di dare una degna sepoltura all’illustre figlio di Giassico, nella chiesetta del paese, dove aveva già trovato sepoltura un antenato di Francesco, Tadio di Leonardo di Manzano, morto nel 1754. Dal 12 novembre 1964 anche i resti mortali di Francesco riposano accanto a quelli del bisnonno Tadio, nella chiesa di Giassico.
Due epigrafi lo ricordano ai posteri: quella dentro la chiesa è in latino, quella posta sulla facciata esterna in friulano.
Ricordo qui alcune delle sue opere storiche più importanti, fonti ancor oggi insostituibili di notizie per gli studiosi: Gli Annali del Friuli, Cenni Biografici di letterati e artisti friulani dal IV secolo al XIX, Il castello di Cormons, Progetto preparatorio di una storia dei castelli friulani, Note storiche su Gradisca e le Memorie storico-genealogiche della famiglia Manzano del Friuli.

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5 commenti a Le strade di Gorizia: via Francesco di Manzano

  1. Dag ha detto:

    Sono stato ieri a Gorizia, dopo tanto tempo che non ci andavo. Ci sono stato con un’amica irlandese, abbiamo fatto i turisti, insomma.
    La città avrebbe un centro parecchio interessante, via belle e palazzi importanti. Nonché ha un bel castello, imponente. Offre, inoltre, l’aspetto più unico e raro di potere andare a piedi da uno Stato ad un altro, da un mondo ad un altro. La sensazione che si ha, visitandola, è però di abbandono, di cupezza (a parte il tempo di ieri…), di tristezza. Gente a piedi ne girava pochissima, tutti in macchina. Ci sono lavori ovunque: per entrare in città, sul castello, nella galleria che porta a Piazza Vittoria. Ed era tutto chiuso, peggio che in Austria la domenica!!

  2. Franz ha detto:

    no peggio, come in Austria 🙂

  3. isabella ha detto:

    Purtroppo hai ragione Dag 🙁

  4. luigi (goriziàn) ha detto:

    La galleria che porta a Piazza Vittoria non è previsto che venga più utilizzata, forse per i pedoni, chissà quando.

  5. Martina ha detto:

    Da “Ricerca sulla toponomastica della citta di Gorizia” – volumetto edito dall’Università della terza età nel 1990: “…sin dall’apertura della stessa via essa sia sempre stata intitolata al conte Francesco di Manzano poichè in una carta topografica del 1891 essa ( la strada) è segnata solo come strada poderale; Carlo Seppenhofer in un suo opuscolo- edito nel 1906 e cioè a 11 anni dalla morte del conte di Manzano – dice che era già intitolata a lui”.

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