24 Luglio 2011

Il Fvg punta alla rimodulazione del ticket sanitario

“Non condividiamo la manovra economica approvata dal Parlamento nazionale nella parte in cui stabilisce ticket aggiuntivi in sanità, settore sul quale abbiamo responsabilità diretta e che gestiamo con risorse del bilancio regionale”.
Lo ribadisce l’assessore regionale alla Sanità, Vladimir Kosic, chiarendo che “per questo motivo la Giunta regionale ne ha deciso l’impugnazione innanzi la Corte Costituzionale”.

In attesa delle decisioni della Corte, dal punto di vista giuridico è però inevitabile la sua applicazione, la Regione punta quindi a cercare di rimodulare al più presto il ticket. Kosic spiega che i tecnici della Direzione centrale della Regione sono al lavoro su questo aspetto “per trovare una formula più idonea, che consenta di contemperare due obiettivi: favorire l’appropriatezza delle prestazioni specialistiche e degli interventi d’urgenza ed anche evitare che, in determinate situazioni, possa risultare più conveniente il ricorso a strutture private”.

Ad esempio, spiega l’assessore “non può certamente accadere che, laddove vi sono richieste per prestazioni di laboratorio articolate su più impegnative, la manovra costringa i cittadini a pagare due volte una quota aggiuntiva di 10 euro, in aggiunta al precedente ticket di 36 euro. Un paradosso che va sanato”.

In ogni caso novità sono attese anche da Roma, dove già mercoledì il tema sarà affrontato ad un tavolo tecnico con tutte le Regioni, convocato dal ministro Fazio, cui lo stesso Kosic parteciperà assieme al direttore centrale Paolo Basaglia. Il Governo nazionale, infatti, intende superare una situazione che, sui ticket, ha visto andare le Regioni in ordine sparso, per arrivare ad una equa rimodulazione, sulla base proprio del concetto di appropriatezza, caro allo stesso ministro. A Roma sarà esaminato anche il modello adottato in Lombardia, ricorda l’assessore, che prevede quote aggiuntive sulla specialistica non fisse a 10 euro ma proporzionate alla prestazione richiesta. “Prenderemo le nostre determinazioni – assicura Kosic – anche sulla base di quanto emergerà dal tavolo di confronto romano”. In sostanza, conclude Kosic, qui si tratta di trasformare questa sovrattassa non in un sistema per far cassa ma solo in un’occasione per ridurre prestazioni inappropriate. Ricordo comunque che da queste misure sono del tutto esentate le persone più fragili e meno abbienti.

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12 commenti a Il Fvg punta alla rimodulazione del ticket sanitario

  1. isabella ha detto:

    In compenso nel 2010 la spesa sanitaria dei parlamentari (e loro parenti) per prestazioni presso professionisti e strutture private è stata di 10 milioni e 117 mila euro che ovviamente paghiamo tutti noi.

    http://www.fanpage.it/parlamento-wikileaks-le-spese-dei-deputati-tra-cure-termali-e-massaggi/

  2. Alessio ha detto:

    “Non metteremo mai le mani nelle tasche degli italiani…”

  3. abc ha detto:

    Alessio, questo è lo slogan più stupido cha abbia mai sentito, Per il bilancio dello stato mettono forse le mani nelle tasche degli eschimesi?

  4. Alessio ha detto:

    Chiedilo a quello che sta a Palazzo Chigi. Lo slogan è suo

  5. abc ha detto:

    Lo sappiamo, ma è stato ripetuto cento volte dai suoi.

  6. Paolo Nanut ha detto:

    Ma questo Governo dovrebbe andare a casa, basta buffonate come quella farsa dell’inaugurazione dei ministeri a Monza, e basta con la solita tiritera di Berlusconi che continua a dire che la maggioranza è coesa e che finora tutti gli impegni presi sono stati rispettati. Io aspetto ancora di vedermi cancellato il pagamento bollo auto, lo aveva promesso in campagna elettorale.

  7. Alessio ha detto:

    Seeee come no….

  8. Fiora ha detto:

    ” Impugna ” ma intanto APPLICA…’ndemo dei!
    Cossa noialtri qua semo popolo più “bue” de Toscana, Umbria,Piemonte, Veneto, Sardegna, Marche, Calabria per el no integrale e Alto Adige che applica solo cod. Bianco ?
    Mi son per el codice bianco de 25 euri, illic et immediate.
    Roba no urgente, cinciùt, voia de sentirse rasicurai… cossa mai! per sti casi xè el dotor dela Mutua, opur te paghi i 25, o intra moenia o …the full monty privato!
    ma “dissentir e aplicar” me appari talmente “disciplinà” !!! 🙁 de esser da pecoroni, altro che “popolo bue”!

  9. Paolo Geri ha detto:

    #8. Fiora

    Perfettamente d’ accordo con te.
    Aggiungo che ogni volta sento parlare di “rimodulazione” mi viene in mente il mitico ombrello si Altan.

  10. arlon ha detto:

    mah, mi go visto dar come “codice bianco” robe che no iera proprio beconi de musato, ma sospette frature, megagonfiori, etc.. insomma, robe che normalmente richiedi de andar in pronto soccorso a farse veder.

    No se scampa: i paesi civili ga sanità e istruzion gratuiti e agevolai.. i altri no.

  11. zoncolan48 ha detto:

    Ma si legge chiaramente anche nella dichiarazione rilasciata da Kosic (quale è lo scopo finale della applicazione di tali quote)..i tecnici della direzione centrale della regione”sono al lavoro”…per evitare che in determinate situazioni possa risultare più conveniente il ricorso a strutture private. Come ci comporteremo quando andremo dal medico curante che ci consiglierà di fare questa quella o quest’altra indagine clinica…ovvio : dottor per sto mese vedemo della schiena che per il fegato o il cor spetemo la busta del prossimo mese.

  12. isabella ha detto:

    @arlon Si parla di codice bianco in uscita, quindi il sospetto di frattura diventa poi magari una distorsione di caviglia che è un codice bianco, ma che comunque non paga perchè è un evento traumatico.Cosa intendi per megagonfiore?

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