23 Luglio 2011

Ulivo sulla rotonda di San Polo, la replica dell’assessore Natural

“La decisione di piantare un ulivo sulla rotonda di San Polo rientra nell’ambito di un abbellimento cittadino tramite la cura del verde urbano a cui il Comune di Monfalcone dedicherà molte risorse nei prossimi anni”.
Mariella Natural, assessore all’Ambiente del Comune di Monfalcone, risponde all‘intervento con cui Diego Kuzmin aveva criticato la scelta di “imprigionare” gli ulivi in mezzo al traffico (nella foto un’aiuola goriziana).

“Rendere la città più vivibile – sottolinea l’assessore – implica infatti renderla anche più bella e più curata, e uno dei primi passi è quello di migliorare sempre di più l’arredo, in particolare nelle zone verdi e di grande scorrimento. La decisione di piantare un ulivo sulla rotonda di San Polo, albero che da solo garantisce una riqualificazione della zona sia per la naturale bellezza che per il suo richiamo alle terre mediterranee, rientra proprio in questo piano ed è stata fatta nel preciso rispetto e tutela della salute della pianta, sistemata non al livello stradale ma su una superficie terrosa sopraelevata e di dimensioni adeguate per garantirne il naturale sviluppo”.

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30 commenti a Ulivo sulla rotonda di San Polo, la replica dell’assessore Natural

  1. Diego Kuzmin ha detto:

    Cappelle, demagogia e populismo.
    Quell’ulivo innocente è stato ignobilmente deportato in quella galera che è la rotonda spartitraffico di San Polo e di quella prigionia, contrariamente a quanto affermato, Giorgi senz’altro non sarebbe stato felice.
    Ridate la libertà all’ulivo, riportatelo a casa sua!
    Diego Kuzmin
    Gorizia

  2. Matteo ha detto:

    La sua casa Sara stasa un vivaio, del resto xe più de casa nostra che quel che se credi

  3. Matteo ha detto:

    A si, ulivo innocente? Ignobilmente? Che diavolo vol dir?

  4. Hafez ha detto:

    Vuol dire che non ha subito condanne passate in giudicato….

  5. Ale ha detto:

    Motto del K…
    Liberate gli Ulivi e mettete in galere i c…..i!

  6. Martina ha detto:

    Il commercio, spesso illegale, degli ulivi rappresenta la più seria minaccia alla conservazione del patrimonio arboreo costituito dagli uliveti antichi.Lo sradicamento e la commercializzazione degli ulivi secolari, destinati prevalentemente a decorare i giardini ornamentali delle ville private del nord Italia e da qualche tempo delle aiuole pubbliche delle nostre città sta producendo forti alterazioni del paesaggio storico vegetazionale e rischia di compromettere irrimediabilmente la struttura agricolo-produttiva e paesaggistico-ambientale del territorio. Ci sono comuni del Meridione italiano che hanno posto vincoli a tutela degli uliveti, e pretendono che qualora sia necessario l’espianto, sia predisposto il reimpianto nello stesso territorio comunale.Io non so come sia l’ulivo di Monfalcone, ma certamente non è una pianta proveniente da un vivaio. Il Comune ci dica quanto è costato, dedurremo a spanne quanto vecchia è la pianta.

  7. matteo ha detto:

    come sai che certamente non proviene da un vivaio?

  8. Luigi (veneziano) ha detto:

    Lo dice Kuzmin: la pianta è stata “deportata” in modo “fascista o stalinista” strappandola “ai suoi fratelli”.

    Probabilmente è stata portata a Monfalcone di notte, in un vagone piombato.

    L.

  9. Ale ha detto:

    Io metteri in galera Petrini…
    ogni ulivo bell’esposto è stato illecitamente “deportato”………. 😯
    Ma ci rendiamo conto!!!!! della K-ate a cui diamo credito!
    Perchè secondo illustri esponeti architetti in Friuli non ci sono mai stati ulivi???
    solo in meridione????

  10. isabella ha detto:

    La foto dell’ulivo è di Gorizia per la precisione dopo piazza de Amicis.

  11. Martina ha detto:

    La pianta non è cresciuta in un vivaio, mi pare ovvio: questo intendevo, cioè che non si tratta di materiale vivaistico. Logisticamente proviene da un vivaio,altrettanto ovvio, dove c’è finita dopo essere stata spiantata dall’oliveto o comunque dal luogo dove è vissuta.

  12. matteo ha detto:

    ma non è vero, esistono tanti vivai dove vengono allevate piante da alto fusto, dove è ovvio?

    dove è logico che non si tratta di materiale vivaistico?

  13. Martina ha detto:

    Come pensi che un ulivo che ha 100 anni sia stato prodotto da seme e coltivato in vivaio?

  14. poldo ha detto:

    e liberiamo i nani da giardino!!!!

  15. matteo ha detto:

    gia la domanda mi pare che non conosci la materia

    ma perche ignori che esistono vivai specializzati in alberi da alto fusto (sai cosa vuol dire?) e sono tramandati di generazioni in generazioni, mica fanno solo piantine da mettere in vaso o fiori, hanno ettari e ettari dove coltivano le piante da piu anni e decenni, ovviamente sono conosciuti in tutta europa, a si, l’italia è il maggior esportatore di piante del mondo da vivai, questo poi fanno crescere piante anche centenarie perche esistono vivai centenari

    ecco uno http://www.vivaipacini.it/homeita.html

  16. matteo ha detto:

    un vivaio di olivi, poi il nemico della natura è l’ambientalismo

  17. Paola Verona ha detto:

    mettere un olivo in una rotonda è uno spreco, per abbellire si possono usare altre piante…l’olivo mettiamolo in un posto più fruibile dalla cittadinanza, no?

  18. Srečko ha detto:

    matteo

    Mi sai indicare un vivaio, dove stanno coltivasndo ulivi da almeno 100 anni? Li stanno coltivando loro e li’ tutto il tempo?

    In realta’ ha ragione Martina. Questi ulivi li vendono si i vivai, ma provengono da uliveti antichi in Spagna e Meridione italiano, da dove vengono abbastanza brutalmente sradicati e portati al nord. Qui hanno solo ed esclusivamente funzione ornamentale, spesso fuori da un ambiente “consono”. Sono un po’ come gli animali esotici allo zoo.

  19. Martina ha detto:

    Le associazioni di categoria degli agricoltori da tempo hanno denunciato l’espianto degli ulivi secolari – che come dicevo in alcuni luoghi è severamente controllato – ma anche il sistematico furto ( che avviene persino su commissione)delle piante. E come viene detto sopra, chiedi ai Vivai Pacini che ti vendano un olivo anche solo ottuagenario con tanto di certificazione vivaistica…chiedi, chiedi, poi ci sai dire!

  20. kaiokasin ha detto:

    Scrivete “espianto ulivi secolari” in google e vedete cosa viene fuori. La Regione Puglia ha fatto una legge ad hoc:
    Legge Regionale n. 14 del 04-06-2007 “Tutela e valorizzazione del paesaggio degli ulivi monumentali della Puglia”. (B.U.R. Puglia n. 83 del 7-6-2007)
    … non potevano mettere un ulivo di + o – 5 anni, che costa 15 euro, e aspettare che cresca (come ho fatto io)? Sono già un paio d’anni che faccio due vasi di olivette all’anno.

  21. Martina ha detto:

    Comunque il problema è rappresentato dalla richiesta di ulivi monumentali: se nelle ville brianzole ( diciamo del nord Italia, per non offendere nessuno) non fosse di gran moda avere l’ulivone contorto nel giardino, se nessuno li volesse e tutti preferissimo saperli al loro posto, nel loro paesaggio, tutto il resto verrebbe da sè.Niente commercio,niente business, niente espianti più o meno truffaldini, niente importazione della Spagna etc etc. Ma adesso la moda è passata dai giardini privati a quelli pubblici….Richiedo: ci dicano anche quanto costa piantare un ulivo così.Le amministrazioni pubbliche, intendo, non il cummenda pieno di soldi che se l’è messo davanti a casa.

  22. Luigi (veneziano) ha detto:

    Ho un amico carissimo che possiede un uliveto in Toscana. Mi dice che gli ulivi per la produzione li tengono fino a 40/50 anni di vita, dopo li espiantano e li vendono ai vivai, perché la loro produzione decade.

    Mi dice anche che è molto difficile che un ulivo sia venduto in modo truffaldino, perché esistono norme precise per l’espianto con zolla, che deve essere espressamente autorizzato. Ogni pianta viene “bollata” e si può recuperare tutta la sua storia. Secondo lui, basta una richiesta al comune per sapere chi ha venduto l’ulivo di cui parliamo, da dove viene, chi l’ha intermediato eccetera eccetera.

    Credo che tutta ‘sta polemica sia una bufala clamorosa.

    L.

  23. Luigi (veneziano) ha detto:

    Dimenticavo: un ulivo di 50 anni il mio amico lo vende a 100 Euro.

    L.

  24. Srečko ha detto:

    Luigi detto il Veneziano

    Tu sei esperto anche di ulivi!!! I miei complimenti!!!

    Allora: a proposito di bufale. La bufala la stai prendendo tu in questo caso: Martina ha chiaramente scritto di ulivi secolari che sono dei veri monumenti!

    Il tuo amico invece parla di ulivi di 50 anni. Per quanto mi risulta in lingua italiana un secolo vale 100 anni, quindi 50 anni fanno mezzo secolo. Quindi quelli che il tuo amico vende non sono ulivi secolari ma di qualche decina d’anni!

    E’ noto a chi si intende di ulivi che l’ulivo rende bene per 20 – 30 anni e poi avviene il declino. Si possono riformare, ma piu’ di tanto non si puo’ e arriva il momento della eliminazione. In questo momento gli ulivicoltori meridionali e spagnoli hanno trovatro l’america nelle ville del nord Italia, dove vendono cio’ che altrimenti butterebbero nel caminetto d’inverno! Eliminano ulivi di 40 o 50 anni, li vendono come secolari ai fessi del nord poer 100 euro e magari ricevono il contributo EU per l’impianto di ulivi giovani. Fin qui buon per loro. Non si puo’ dargli torto.

    Ma qui il problema e’ dato dagli ulivi veramente centenari, che si distinguono bene da quelli di 40 o 50 anni. Sono monumenti viventi, che mai andrebbero espiantati e trasportati in climi per i quali non sono adatti!

    Veneziano, quanti anni ha l’ulivo sulla foto accanto all’articolo qui sopra? Se non lo sai, chiedilo al tuo amico che vende ulivi a 100 euro…

  25. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Srecko

    Ti consiglio vivamente un Cynar, contro il logorio della vita moderna che manifestamente t’assale…

    L.

  26. Srečko ha detto:

    Luifgi detto il Veneziano

    Cynar? E che cos’e’? Una bevanda a base di olive?

    Comunque perche’ invece di dare consigli di bevande non rispondi alle domande?

  27. Luigi (veneziano) ha detto:

    Il Cynar è un liquore a base di carciofo.

    E con ciò ho risposto a tutte le tue domande che avessero un senso.

    L.

  28. Luigi (veneziano) ha detto:

    Qualche sito di organizzazioni criminali fasciste o staliniste, dedite al rapimento di ulivi secolari strappati con violenza o con l’inganno alle loro famiglie in lacrime.

    http://www.ulivisecolari.com/
    http://www.alberidiulivo.it/
    http://www.vivailapietra.it/vivai/ulivi.html
    http://agropolilive.com/2008/03/10/146/
    http://www.vivaidegliulivi.it/
    http://www.armeni.it/olivi_secolari.htm (questi delinquenti fascisti vendono anche un loro ostaggio, strappato dalla Spagna, di età presunta pari a 800 anni)

    L.

  29. kaiokasin ha detto:

    Se il mondo è così roseo perchè la Regione Puglia ha dovuto fare una legge ad hoc (ah, già, sono stalinisti…). Forse qualche problemino c’è (anche per i carrubi, che fanno la stessa fine).

    PS Cynav: l’amavo pvefevito da noi tuttologi modevni.

  30. Martina ha detto:

    Luigi, veramente fastidioso seguire questo tuo tipo di ragionamenti, sai…e non ti facevo così ingenuo e nemmeno così inutilmente pungente…vabbè,così sei e così ti teniamo… i siti che hai indicato sono commerciali, informati del lavoro che fa il Servizio fitosanitario nazionale per il problema di cui parliamo e non di quello che a manate e senza controlli si può spargere in rete….

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