22 Luglio 2011

Cie e Cara di Gradisca: lavoratori senza stipendio

“Situazione insostenibile al Cie e Cara di Gradisca, con i lavoratori ancora una volta senza stipendio, come già accaduto nei mesi scorsi”.

La denuncia arriva dalla Fisascat Cisl isontina: “Non è possibile – tuona la segretaria, Elisa Minai – che ogni volta i dipendenti debbano subire questa incertezza. I pagamenti sono in ritardo e i lavoratori non sanno quando vedranno i loro soldi”.
E a nulla – si legge in una nota della categoria – è valsa la richiesta mossa alla ditta di comunicare una data possibile.
“Questa condizioni sono inaccettabili – rincara Miani – soprattutto considerando che i dipendenti lavorano per un appalto pubblico e una delle regole per le ditte che vincono questo tipo di gare è proprio la garanzia del credito”.

Ma a peggiorare la già incerta situazione si aggiunge anche, come una “spada di Damocle”, la questione del cambio di appalto, ancora da definire. “Ad oggi – spiega la segretaria della Fisascat – ci è dato solo sapere che l’attuale gestore ha la proroga fino alla fine del mese”. “Siamo di fronte – aggiunge – a molte difficoltà e se intanto la ditta non provvederà a saldare il dovuto, come Fisascat penseremo ad azioni di lotta”. Per Miani, l’obiettivo non è di certo lo sciopero, ma garantire le condizioni di lavoro ai dipendenti. “Non possiamo più accettare delle non risposte” – conclude la sindacalista. “Ovviamente terremo anche conto della particolare situazione interna al Cie e al Cara, che devono garantire il servizio agli ospiti, ma ci batteremo perchè vengano garantiti anche i diritti dei lavoratori”.

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11 commenti a Cie e Cara di Gradisca: lavoratori senza stipendio

  1. isabella ha detto:

    E come mai accade ciò?

  2. maria ha detto:

    Lo Stato non paga?

  3. Fiora ha detto:

    …a breve prevedo altri pajoni brusai…

  4. Ale ha detto:

    Se i dipendenti sono di una ditta in appalto ma anche in subappalto del ministero è praticamente impossibile. Se la CISL sapesse fare bene il suo mestiere saprebbe bene cosa fare! se non paga l’impresa gli stipendi deve pagare il mininstero con i soldi che dovrebbe dare all’impresa. Ma a tutto ciò ci si arriva dopo serio lavoro di verifica e non CIACOLE SINDACALI! o AZIONI DI LOTTA che sono delle C!

  5. tristezza ha detto:

    Giusto…
    Non una parola, invece, sui diritti negati degli”ospiti”. che tristezza per un sindacato di ispirazione (?) cattolica

  6. Ale ha detto:

    Non facciamo poi della retorica sui diritti degli ospiti. Loro non hanno alcun diritto di distruggere letti, coperte, mobili ecc!!!!!
    Come spesso e volentieri fanno. SE non gli stà bene che l’europa controlli chi entra e che cosa ci sia venuto a fare allora torni a casa. In caso diverso io sono daccordo con i CIE. Solo persone che sono venute a lavorare onestamente e per trovare una condizione più umana per le proprie famiglie hanno diritto di ospitalità e accoglinza e per queste io mi farei in 4.
    Ma ci con altro (e non pochi) che vengono con ben altro spirito. Ogni altro discorso è retorica catto-comunista!

  7. isabella ha detto:

    Quis i parla di lavoratori senza stipendio, non degli ospiti.

  8. Fiora ha detto:

    è vero, Isabella! Ogni altro commento su “ospiti” comportamenti, tipologia e opportunità dell'”ospitalità”, è stato ampiamente sviscerato.
    Qui è fuorviante e quindi inopportuno.
    Mi pento anche delle mie due parolette al post 3, ma mi è proprio scappata…

  9. Hafez ha detto:

    Ospiti,ma desiderati o no?

  10. Rosanna Bigotto ha detto:

    da mia esperienza tra l’attivazione della procedura perchè il ministero paghi e il momento in cui paga:PASSANO MESI!!!

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