21 Luglio 2011

I sindacati annunciano la paralisi dei trasporti per lo sciopero del 21 e 22 luglio

Oggi e domani sarà paralisi dei trasporti: ad annunciare la protesta dei lavoratori del comparto sono le sigle di categoria di Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Orsa, Cisal e Fast, che hanno proclamato, appunto per le giornate di oggi e venerdì, un’ulteriore azione di sciopero nazionale di 24 ore degli addetti al trasporto locale, ferroviario e servizi. Una decisione dolorosa – si legge in una nota unitaria – che penalizza ingiustamente il servizio ai cittadini incolpevoli e che sottrae ulteriori risorse alle lavoratrici ed ai lavoratori del settore chiamati ad una nuova azione di lotta con il conseguente sacrificio della perdita del salario.

Le ragioni della protesta stanno nel “perdurante stallo della trattativa per il nuovo contratto nazionale della Mobilità”, ma anche nella crisi delle Aziende conseguente al taglio delle risorse destinate al trasporto locale, nella difficile situazione che si è determinata negli ultimi mesi nei servizi ferroviari appaltati (in particolare sulla situazione produttiva ed occupazionale e sulle mancate erogazioni delle retribuzioni).

Tra le richieste vi sono, dunque, un’urgente riforma del sistema delle imprese tpl, più servizi ai cittadini, la garanzia del lavoro agli attuali occupati e risposte ai giovani, regole comuni nel trasporto ferroviario, il CCNL Mobilità attraverso il rinnovo dei CCNL di categoria (Trasporto Pubblico Locale ed Attività Ferroviarie) e il recupero salariale degli anni 2009-2010-2011.
Allo sciopero nazionale si aggiungerà in Friuli Venezia Giulia anche una protesta regionale: domani, infatti, le segreterie di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporti ed Orsa Ferrovieri hanno proclamato uno sciopero di otto ore (dalle ore 9.01 alle ore 17.00) per tutto il personale di Trenitalia Direzione Regionale del Trasporto Ferroviario.
Per i Sindacati, infatti, è “grave e preoccupante la situazione esistente nel trasporto ferroviario regionale, un settore dalle enormi potenzialità costantemente penalizzato dalle scelte e dalla gestione che i vertici aziendali adottano quotidianamente, a cui vanno ad aggiungersi la non corretta applicazione del dettato contrattuale in merito agli investimenti, ai piani di sviluppo, ai piani di nuove assunzioni e di tutela delle professionalità, ai necessari interventi legati alla sicurezza, ai processi d’esternalizzazione d’attività (con inevitabili ricadute in termini forza/lavoro).
Tutto ciò – si legge sempre nella nota unitaria – comporta inevitabili problemi alla gestione del Contratto di servizio, al rilancio dell’offerta, alla qualità del servizio, oltre che alla manutenzione dei rotabili ed alla circolazione dei treni.

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