Il Friuli Venezia Giulia impugnerà innanzi alla Corte Costituzionale la manovra finanziaria per quella parte che riguarda gli aspetti sanitari legati all’applicazione di una quota fissa di 10 euro per ricetta, in aggiunta ai ticket precedentemente in vigore, e di una quota di 25 euro per prestazioni di pronto soccorso qualificate come codice bianco.
La decisione è stata assunta oggi in un incontro al quale, assieme al presidente della Regione Renzo Tondo, hanno partecipato gli assessori alla Salute Vladimir Kosic e alle Finanze Sandra Savino, accompagnati dal direttore della Sanità Paolo Basaglia e dal ragioniere generale Antonella Manca, e sarà formalizzata nella prossima riunione della Giunta regionale, in programma venerdì. “Riconosciamo la gravità della situazione economica italiana per cui non sfuggiamo alle nostre responsabilità; ed infatti riteniamo di aver già raggiunto importanti risultati, riconosciuti dalla Corte dei Conti”, ha affermato il presidente Tondo. “La nostra impugnazione non intende assolutamente uscire da un quadro, necessario, in cui ciascuno deve contribuire al risanamento dei conti pubblici, come correttamente viene sottolineato anche dal Capo dello Stato. La nostra azione vuole rilanciare con vigore l’autonomia in materia di sanità, per cui anche la Regione Friuli Venezia Giulia farà e sta già facendo la sua parte. Il Governo nazionale può indicarci il principio ma non obbligarci a comportamenti di dettaglio, che sono nostra esclusiva competenza”.
Di fatto, dunque, il Friuli Venezia Giulia non fa altro che rimarcare il principio dell’autonomia, che discende dallo Statuto Speciale e che, per quanto riguarda la sanità, ha determinato l’uscita dal Servizio sanitario nazionale dal 1997, con una gestione diretta, assolutamente virtuosa in quanto da sempre i conti della sanità sono in ordine, ha rimarcato Tondo. “Del resto già ora, contrariamente a quanto avviene in altre regioni italiane, i cittadini del Friuli Venezia Giulia non pagano alcun ticket sui farmaci”. “Ci batteremo in modo da poter scegliere, autonomamente, dove e come intervenire, nel rispetto del principio del contenimento della spesa pubblica”. “Ho già dato mandato agli Uffici di predisporre il fascicolo per la difesa dell’autonomia regionale e per il riconoscimento del nostro essere virtuosi, affinché i risparmi di spesa finora conseguiti vadano a favore dei nostri cittadini”. Sotto il profilo tecnico, in ogni caso, in attesa che vi sia una decisione sull’impugnazione che sarà presentata dal FVG, vi sarà necessariamente una transitoria applicazione dei ticket sia sul pronto soccorso che sulla specialistica, come del resto già avvenuto a seguito della stessa norma statale (legge finanziaria 2007), allora applicata dalla Giunta Illy.
Così si continueranno ad affollare i ps per ogni cavolata.
Fatica sprecata.
Se uno soffre di una malattia cronica ma non grave ed ha un reddito medio-basso, quei balzelli pesano tanto. Dovrà essere un malato di artrosi o di tendinite cronica a risanare il bilancio? Lo stesso dicasi di chi è uscito da un incidente.
Infatti il ticket sulle visite è sbagliato.