14 Luglio 2011

“In provincia di Gorizia bastano cinque comuni: Monfalcone, Ronchi, Cormons, Grado e Gorizia”

Accorpare i piccoli centri dell’Isontino lasciando sopravvivere solo cinque Comuni, quelli di Gorizia, Monfalcone, Ronchi, Cormons e Grado. E’ la proposta avanzata dal consigliere regionale del Pd, Giorgio Brandolin.

Secondo Brandolin (che a quanto prevediamo si attirerà dei gradiscani) la soluzione garantirebbe i servizi a un costo minore e sarebbe da preferire all’abolizione delle Province. La proposta di Romoli di eliminare la Provincia di Gorizia sarebbe infatti secondo l’esponente del Pd “solo una discussione estiva, che serve a prendere un po’ in giro gli elettori e lascia il tempo che trova. Come la proposta di Razzini di unire Trieste e Gorizia. Quello che la Regione potrebbe fare, invece, è unificare i piccoli Comuni: non per risparmiare sui costi della politica, bensì sulla burocrazia”.

Brandolin ricorda che la Regione non può abolire le Province: “Serve una legge costituzionale, e l’occasione c’era la scorsa settimana in Parlamento con la proposta bocciata dal centrodestra (Pdl e Lega) e con l’astensione, discutibile, anche del Pd. Quindi si finisca di parlare a vanvera e ci si occupi di cosa concretamente si può fare per venire incontro ai cittadini”.

“Ci sono piccole amministrazioni – spiega – che non riescono più neppure a pagare il personale. E alcuni Comuni questa strada la stanno già percorrendo, come l’unione tra le Polizie municipali, che ha permesso di creare economie di scala notevoli.

Questa la proposta conclusiva di Brandolin: “Invece di puntare all’obiettivo impossibile di abolire le Province, si cominci con creare Comuni più grandi invece di tante piccole amministrazioni, non solo per risparmiare i posti di sindaco e consigliere, ma soprattutto per evitare ai cittadini le lungaggini della burocrazia”.

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70 commenti a “In provincia di Gorizia bastano cinque comuni: Monfalcone, Ronchi, Cormons, Grado e Gorizia”

  1. italiano ha detto:

    Brandolin dopo aver speso una vita nella Bella Politica, adesso dice una cosa intelligente.

    Ma simili proposte avrebbero più efficacia se provenissero da chi non ha vissuto i tempi delle vacche grasse.

  2. Franz ha detto:

    fa proprio caldo, eh?

  3. Luigi (veneziano) ha detto:

    In foto par uno che se te incontra de note te incantona e te tira ‘na andada in pieno muso aggratis parché no ti ghe xe simpatico.

    L.

  4. massimo p ha detto:

    così non ci sarebbero più comuni sloveni..interessante..

  5. Luigi (veneziano) ha detto:

    Poi però non lamentiamoci dei costi della politica: come si fa ad accettare che esistano dei comuni che hanno meno di 500 abitanti e da 20 a 40 persone fra sindaco, assessori, consiglieri, dirigentiì e impiegati di vario tipo?

    Fatte le proporzioni, sarebbe come se Trieste avesse 20.000 fra politici e impiegati comunali!

    L.

  6. isabella ha detto:

    Che fastidio danno i comuni cosiddetti sloveni?
    (che poi sempre italiani sono).

  7. Paolo ha detto:

    posto che trovo ben poco affascinante l’idea di abolire le provincie (meglio avere un ente intermedio elettivo che una pletora di enti di secondo e terzo livello i cui amministratori/dirigenti sono nominati da politici anziché eletti dai cittadini, aboliamo gli ato e conferiamone le funzioni alle provincie) ritengo che l’accorpamento dei comuni (in toto o soltanto per alcune funzioni) è cosa doverosa. alla luce della sempre maggiore complessità legislativa e delle sfide economiche/sociali dei giorni nostri, le ridotte dimensioni di certe amministrazioni sono un fattore di blocco micidiale: è assolutamente necessario mettere a fattore comune le scarse risorse disponibili

  8. Julius Franzot ha detto:

    Secondo me, in attesa dell´attuazione dell´Euroregione tradita, ogni risparmio in amministrazioni locali e´sensato. Pensiamo che ogni Comune ed ogni Provincia ha un bel numero di politici (spesso dilettanti), che a loro volta hanno un bel numero di amici da sovvenzionare. Meno corpuscoli locali ci sono, meno politici ci stanno tra le palle e meno parassiti stendono la mano. Come figlio di un padre nato esattamente al confine tra Gradisca e Cormons mi rendo conto di certe differenze tra i due Comuni, che pero´non sono nulla rispetto a quelle tra, per esempio, Cormons e Monfalcone, ingabbiate per errore nella stessa inutilissima provincia. Mandi, frutis!

  9. Hafez ha detto:

    Vero,ha la grinta giusta….la storia dell’aereo come è finita? Appello?Se vogliamo essere obiettivi,cosa serviva la sua presenza in aereoporto? Ora Dressi,se c’è ancora lui,si raddoppiato la paga…Un Brandolin pentito?

  10. fabry ha detto:

    Ok, ma la foto di Gerard Depardieu cosa c’entra?

  11. capitan alcol ha detto:

    L’astensione del PD non è ‘discutibile’ è semplicemente ‘vergognosa’.

  12. italiano ha detto:

    @10

    Grande!

    Ahahahahahahahaahahh..questa è fantastica, è vero: assomiglia terribilmente a Gerard Depardieu in questa foto….

  13. andrea ha detto:

    ahahah è terribilmente uguale! Tornando al discorso principale, premettendo che sono a favore dell abolizione delle provincie in quanto le trovo dispendiose e inutili in comuni piccoli come il nostro, se non sbaglio l abolizione di tali enti non è permessa, a livello statale, se confinano con stati esteri. Ergo tante tante ciacole e in alcuni casi solito populismo.

  14. katja ha detto:

    hahaha!!! vero assomiglia!!! cmq dove andrebbero staranzano e doberdò?

  15. capitan alcol ha detto:

    doberdò sotto veliki trzic
    san canzian sotto flumisel (tocherà metèr i carteli bilingui san canzian – san cançian)

  16. katja ha detto:

    🙂

  17. katja ha detto:

    sarà monfalcone 1 e monfalcone 2(con gli studi televisivi?;-)

  18. capitan alcol ha detto:

    😀
    Invece de Mountain view sarà Monfy view e quei de gugòl sposterà sede e server a Selz.

  19. katja ha detto:

    sì e staranzan diventerà star&sun e san pier sankt petersburg

  20. katja ha detto:

    se vinzi deperdieu ovviamente:D

  21. Marisa ha detto:

    Siamo in estate e fa molto caldo !

    Esistono già da un bel pezzo i “Consorzi di servizi” tra Comuni che pare funzionino più che egregiamente: vigili urbani in comune, servizi comunali in comune, ecc.

    Perchè mai si vuole cancellare la storia millenaria di un territorio (il Friuli) fatto da tante piccole comunità che si riconoscono nel loro borgo? Oltre tutto, una volta unificati di fatto i servizi comunali (unioni di servizio che già da anni esistono…), rimane un Consiglio Comunale che costa pochissimo, soprattutto se il costo viene paragonato a quanto ogni anno la Regione spende in Consulenze esterne (milioni di spreco di denaro pubblico ogni anno!).

    Dai….che fa tanto caldo e le baggianate imperano!

  22. capitan alcol ha detto:

    Si vuole cancellare un apparato burocratico inutile e centralista per favorire le aggregazioni da basso seguendo delle logiche che non siano quello imposte 80 anni fa da un regime.
    E’ l’autonomia baby.

  23. alpino ha detto:

    Cancellare la storia millenaria di un territorio (il Friuli)???
    Marisa ma me par che legendo le parole di Brando brando brando leon leon leon me par de capir che no el ga pel cul del Friuli ed i suoi territori, come presumo no gappi pel cul del friul nissun qua dentro, qui vivi serena nessun ve tocca, no ve gavemo pel cul 🙂

  24. marisa ha detto:

    ALPINO, il termine “isontino” è un neologismo recentissimo. Per secoli e sicuramente fino al 1918, si è scritto nei documenti ufficiali austriaci “FRIULI AUSTRIACO”! Dunque, anche se agli italianissimi arrivati a Gorizia dopo il 1918 e agli istriani che in massa hanno “occupato e invaso” Gorizia dopo il 1947 (distruggendone la realtà culturale e linguistica friulana-slovena!) l’attuale provincia di Gorizia è Friuli orientale….

    Per cui Brandolin sta parlando di cancellare Comuni friulani e sloveni; sta parlando di cancellare borghi friulani e sloveni. Sta parlando di cancellare un pezzo della storia del Friuli(austriaco) o Friuli orientale.

    Come vedi il mio commento è pertinente.

  25. francesco ha detto:

    abolire pure la provincia di Trieste!

  26. capitan alcol ha detto:

    Marisa l’onere della prova spetta a chi dice che un’istituzione simile sia necessaria. Dovrebbe dimostrarlo con argomenti solidi altrimenti dobbiamo concludere che quella istituzione è inutile.

  27. annamaria zuppello ha detto:

    Concordo, dopo tutta la carriera fatta in politica e tutti i soldi, adesso Brandolin che le cariche le ha esaurite quasi tutte, fa il bacchettone. Lui, che sicuramente non si è fatto scrupoli per salvare i bilanci nè dei Comuni, nè dei cittadini, adesso vuole salvare la nostra Regione.
    Patetico…oltrechè vergognoso!

  28. matteo ha detto:

    grande marisa, pienamente ragion

  29. alpino ha detto:

    Gorizia no xe furlana! ne ora ne mai! metitelo in testa!!

  30. mi ha detto:

    – qualcuno mi deve spiegare quali sono le competenze delle provincie che non possono essere tranquillamente passate alla regione o ai comuni..
    – non capisco perchè nella sua proposta, il politico di lungo corso non unisce Ronchi e Monfalcone.. in un paio di punti c’è proprio una “bella” continuità di case e strade.. mah.

  31. matteo ha detto:

    come tarvis italianizado

  32. matteo ha detto:

    cmq tornando in tema.si sarebbe interessante se i politici dopo facessero del bene per il popolo, vedi trieste e kriz/s croce, li praticamente è terra di nessuno, il comune triestino sul carso fa schifo

  33. Ale ha detto:

    La prpoposta di Brandolin secondo me è buona.
    Certo non condivido la suddivisione ma per il resto sono daccordo:
    1) Gorizia potrebbe benissimo accorpare Mossa, S. Lorenzo, Savogna e San Floriano;
    2) Monfalcone potrebbe accorpare Staranzano, Turiacco, San Canzian e Turiacco;
    3) Ronchi potrebbe Accorpare Doberdò, Fogliano e San Pier;
    4) Gradisca accorpare Farra, Sagrado, Mariano, Romans e Villesse.
    5) Cormons potrebbe accorpare Dolegna, Medea, Capriva, Moraro;
    Ai vecchi comuni verrebbe riconosciuto lo status di Frazione con rispettivi consigli.
    I servizi comunali verrebbe interamente accorpati.
    La giunta comunale deve essere costituita anche da rappresentati delle rispettive frazioni.
    Questa è una proposta il resto “ciacole”!

  34. alpino ha detto:

    bon ragazzi parliamo seriamente ora.
    Che l’accorpamento sia cosa buona è nota, analizziamo un attimo: se il comune di Cormons ha mettiamo 20 impiegati + 3 della Municipale, quello di Dolegna ne ha 7, quello di Medea altri 7 e quello di capriva 5, mi trovo con 42 impiegati comunali di categorie diverse, posto che il sindaco sarà uno solo, consiglio, giunta, segretario comunale unici, cosa faccio dei miei 47 dipendenti i quali costituiscono la piu grande voce di spesa? non sono i gettoni al sindaco /consiglieri/ giunta che gravano sulle casse in maniera pesante ma i costi dei vari uffici e servizi, anche se io accorpo 4 comuni mi ritrovo con lo stesso numero di dipendenti e relativo stipendio ecc ecc…il problema sta tutto li, cosa stanno facendo qui in Veneto?? hanno bloccato le assunzioni, portano in sofferenza le amministrazioni che piano piano si asciugano vedendo via via il numero di dipendenti diminuire per pensionamento, quando poi l’amministrazione a suon di pensionamenti passa da 10 a 3 effettivi scatta il consorzio/unione/convenzione…in soldoni il passaggio è lento e doloroso sia per chi in pensione non ci va sia per chi magari sperava in un posto al comune.
    Il problema quindi piu grosso per fusioni, soppressione di enti locali è il ricollocare il personale in organico.

  35. Matteo ha detto:

    Ma el problema alla fine sarebbe che si f
    A solo la cita e nulla altro

    Vedi il schifo di piazza monte re a opicina, un obrorio

  36. Yankee ha detto:

    Il politico propone di accorpare, eliminare, semplificare ma poi al momento del voto sono tutti contrari !
    Sono solo trovate puramente politiche per tenere buono il popolo .

  37. Hafez ha detto:

    Staran Sun City!

  38. Marisa ha detto:

    Che strano, una volta che i politici proponessero di eliminare le consulenze esterne regionali o le partecipazioni societarie regionali! Ma vuoi mai eliminare tante “cadreghe” per il “sottobosco politico” ! E qui sì che ci sono sprechi a pacchi e tanti consigli di amministrazioni strapieni di portaborse politici, oltre ad organici sovra-dimensionati.

    L’INSIEL mi risulta abbia più di 700 dipendenti! E Promotur quantio ne ha? E TurismoFVG, quanti dipedenti ha e quanto costa il Consiglio di Ammnistrazione?

    Altro che, andare a fare le pulci ai Comuni piccoli! O alle provincie, che hanno una loro funzione di vasta aerea importante.

    Eliminiamo le provincie? Per sostituirle con cosa? Con tanti bei Consorzi di Comuni, ognuno con il sua Cda e tanti dipendenti? Ma per favore….

  39. capitan alcol ha detto:

    Le aboliamo e non le sostituiamo. Vediamo se ci accorgiamo della differenza?

  40. Hafez ha detto:

    Hai ragione Yankee;a me Gherghetta,prima del referendum Snam,ha detto:”Se perdo mi ritiro dalla politica,e mettiamo un verde a fare il sindaco di Monfalcone….”non solo non ha lasciato,ma ha raddoppiato….

  41. Matteo ha detto:

    Non ce ne accorgiamo perché siamo ipertutelati via rione strada comune provincia regione stato e qualche pseud. ente che non serve a un tubo

  42. Ale ha detto:

    In parte è vero Alpino e ion parte no.
    Oggi le competenze dei comuni sono sempre di più perchà stato regioni e provincie scaricano il barile sempre più in giu ma dopo al comune non ce niete e così i comuni gestiscono il 75% dei lavori pubblici, tutta la pianificazione territoriale, tutti i servizi alla pèrsona, tutti i servizi demografici, tutti i servizi scolastici, l’ambiente ecc. Per fare tutte queste cose ormai un solo dip all’uff. tec per esempio (LLPP Urbanistica manutenzioni) non è in grado di seguire tutto. Se l’uffico tecnico fosse accorpato allora probabilmente le cose potrebbero essere meglio redistribuite.

  43. daniele ha detto:

    le provincie vanno abolite perchè spreco di denaro e basta. l’accorpamento dei comuni bene, ma stiamo attenti a che comuni perchè Staranzano ha un grosso territorio e ci sono circa 7000 cittadini.
    invece si deve riportare la politica al cittadino, fare delle assemblee pubbliche dove ci devono essere i nostri rappresentanti di tutti i comuni interessati ai vari argomenti e quindi avere una discussione con i cittadini, le decisioni devono partire dal cittadino no dal politicante che pensa, come al nazionale, al culo suo e basta.

  44. katja ha detto:

    il comune di staranzano potrebbe essere tranquillamente accorpato tanto non si percepisce.

  45. Paolo Geri ha detto:

    Ma il PD, cui Brandolin appartiene, non è lo stesso partito che in Parlamento si è astenuto sulla proposta dell’ IDV di abolire le province sostenendo che bisognava “varare una riforma organica” ? Cari “pidini” (o come diavolo volete essere chiamati) prima di sparare stupidaggini sugli accorpamenti di Comuni come fa Brandolin, mettetevi d’ accordo fra di voi. Prima di accorpare comuni bisogna abrogare le province passandone le competenze rispettiavmente alla Regione e ai Comuni. Fatto questo dove si può (e si deve) accorpare i comuni lo si faccia. Ad esempio che in provincia di Trieste esistano il Comune di Sgonico e il Comune di Monrupino è una colossale idiozia.

  46. marisa ha detto:

    La eliminazione delle provincie e la unione dei Comuni, sono solo slogan politici e nulla di più. Gli sprechi della politica sono ben altri e ben noti, peccato che si eviti di parlarne e si “coprano” con lo slogan “aboliamo le Provincie e uniamo i Comuni più piccoli”.

    Sono solo slogan e nulla altro !
    Un ente intermedio tra Comuni e Regione è indispensabile: qualunque sia il nome che vogliamo dargli. Piuttosto vediamo di “restituire” alle provincie della nostra regione tutte le competenze che la Regione (ente centralistico oltre il lecito !) ha loro portato via. La società StradeFVG non ha senso di esistere dal momento che la Costituzione affida questo compito alle Provincie. Ma Illy ha pensato bene di inventarsi una ennesima società baraccone, mentre le altre regioni, giustamente, affidavano alle provincie tutte le strade che l’ANAS consegnava alle regioni….

  47. Ale ha detto:

    E’ sempre pur vero che comuni come Medea, Dolegna, Mossa, Turiacco ecc. sono talmente piccoli che non hanno senso di esistere come tali. Certo sono identità da salvaguardare ma i servizi tecnico urbanistici, demografici, di polizia ecc possono essere convenietemente assorbiti da comuni pià strutturati. Ovviamente questo NON deve far lievitare i “dirigenti” che sono soldi regalati a fannulloni! annullando così ogni risparmio.

  48. marisa ha detto:

    “http://www.lapoliticaitaliana.it/Articolo/?d=20110708&id=39154

    La cosa più bella è che di abolire le regioni, che una volta non esistevano e di cui si potrebbe tranquillamente fare a meno, non ne parla nessuno, mentre le province sono diventate il male assoluto.

    Aboliamo le regioni, che ormai sono diventate “piccoli stati spaventosamente centralizzati”!

  49. Luigi (veneziano) ha detto:

    COncentrandosi sul “particulare” si rischia di perdere il senso generale della cosa.

    In Italia esistono oltre 8.000 comuni, di cui oltre la metà è costituita da comuni con meno di 500 abitanti.

    Esistono due comuni in Italia con zero (!) abitanti, cento comuni con meno di 135 abitanti. Negli ultimi vent’anni si è assistito alla moltiplicazione dei comuni e delle province, il che automaticamente crea un sottobosco di nomine politiche, oltre che ovviamente un aggravio complessivo dei costi.

    Affermare che eliminando un comune si elimini chissà quale identità, è una scemenza. Io abito in un’isola di 17.000 abitanti, che non è comune. Se qualcuno mi viene a dire che eliminare un comune di 300 abitanti è un crimine, allora gli rispondo che adesso nell’isola dove abito voglio che vengano creati 56 nuovi comuni, tutti di 300 persone. Ognuno col suo sindaco, la sua giunta, il suo consiglio comunale e tutti gli annessi e connessi.

    Evviva la faccia!

    L.

  50. Tergestin ha detto:

    El guaio xe come ga dito qualchedun qua dentro: i politici parla de accorpar i comuni scorezeta e abolir le province-enti-inutili tuto el tempo (e xe giusto cussì), ma cò xè campagna eletoral, magicamente, tuto scompari.

  51. Tergestin ha detto:

    @ Alpino 23

    Apprezzo 😀

  52. Bruno ha detto:

    anche se un po confuse idee da apprezzare con l’accorpamento dei comuni la provincia diventa sempre più inutile come lo sono i piccoli comuni, le unioni devono essere “significative” per territorio, economia, tradizione, lingua ecc a prescindere dalla provincia di appartenenza Seppur tardiva la proposta deve avere sempre un obiettivo finale ABOLIRE LE PROVINCE al più presto e se se ne è reso conto un ex presidente ……….pensiamoci gente

  53. oslauc ha detto:

    Dichiarare guerra all’Austria, firmare l’armistizio e fare di Oslavia un repubblica indipendente:-)

  54. sergio ha detto:

    Una cosa è certa che nel territorio Venezia Giulia la provincia dovrebbe essere assolutamente abolita

  55. Marisa ha detto:

    TRIESTE è una realtà urbana che ovviamente non conosce che la sua realtà: quella urbana.
    Questo porta i triestini a considerare l’urbanizzazione la soluzione ideale dal momento che non conoscono “altre realtà”.

    Diverso è il caso Friuli (ma la stessa cosa la possiamo estendere al Carso triestino e goriziano di lingua slovena), dove è sconosciuta l’urbanizzazione come vissuta a Trieste successivamente al 1860. Sono due realtà (Trieste e Friuli) completamente diverse e Trieste o i triestini, non possono imporre all’altra parte (il Friuli), ossia al 90% del territorio regionale, una soluzione che non appartiene alla sua storia e alla sua cultura.
    Se per Trieste città non ha senso un comune di 1000 abitanti, in Friuli non solo ha invece senso, ma fa parte anche della sua cultura. Cultura che ha sempre rifiutato l’urbanizzazione come intesa a Trieste.

    Provate a costruire a Udine e in Friuli un condominio con più di 4 piani e subito c’è la ribellione popolare….

  56. ufo ha detto:

    Eccoli tutti qui in fila a discutere dell’esistenza delle provincie come se fossero loro “il” problema nazionale. Cari i miei abolizionisti, sarebbe ora di crescere e di pensare un pò più in grande! Che ne direste di abolire Senato e Camera? Ci costano di più, fanno molti più danni ogni volta che si siedono in poltrona, e la soddisfazione di mandarli a casa sarebbe maggiore, perchè ce n’è di più e anche perchè la percentuale di pregiudicati è maggiore.

    Fine dell’intermezzo, andate pure avanti a gingillarvi con le provincie. Polli.

  57. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ ufo

    D’accordissimo con te! Abolizione del Senato della Repubblica (con annessi senatori a vita), Camera dei Deputati con 400 eletti, dopo di che abolizione delle province, abolizione dei comuni con meno di 1000 abitanti, accorpamento delle regioni in cinque/sei macroregioni: nord-ovest (V.d’A., Piemonte, Lombardia, Liguria), nord-est (TAA, Veneto, FVG), centro-nord (ER, Toscana, Marche), centro-sud (Lazio-Abruzzi-Molise), sud (Campania, Puglia, Basilicata e Calabria), isole (Sicilia e Sardegna).

    Una quindicina di aree metropolitane e un governo centrale dotato di poteri di coordinamento fra le varie politiche regionali.

    Federalismo fiscale vero, con cassa di compensazione fra le parti ricche e povere della Repubblica.

    Certo: il governo che prospettasse una cosa del genere verrebbe bruciato in piazza, giacché il mondo pullula di milioni di Marise che se le tocchi il campanile si incatenano alla porta di casa tua.

    E io pago…

    L.

  58. Francesco ha detto:

    Abolire le provincie, accorpare i comuni piu piccoli( tra l ‘altro in molti casi già si dividono i segretari generali, i tecnici, i vigili urbani ecc.).
    Usare meglio il denaro pubblico, altrimenti ridurre le tasse.

  59. ufo ha detto:

    Mi sa che sta per nevicare, perché mi trovo (quasi) d’accordo con te…
    Arriverei anche al punto di non obiettare all’abolizione del comune di Dolina – purchè, ovviamente, il maxicomune a cui venisse aggregato il mio territorio fosse quello di Koper. Con o senza le palme di Popovič.
    🙂

  60. Luigi (veneziano) ha detto:

    Nessun problema ad aggregare Dolina a Capodistria.

    E tanto che ci siamo, aggreghiamo anche Gorizia e Nova Gorica.

    L.

  61. capitan alcol ha detto:

    Aboliamo senato e camera? E chi ci mettiamo? Otto d’Asburgo? Ah no è morto, dopo l’Otto c’è il Nove. Ecco mettiamo Nove d’Asburgo, uno che vale Tremonti al quadrato.

  62. micheles ha detto:

    quoto 57 Luigi (veneziano) in toto !!!

  63. Dexter ha detto:

    @57 aboliamo direttamente l’Italia già che ci siamo, no?

    Perché non parliamo invece del VERO spreco che sta nelle nomine politiche degli amici degli amici in posti che costano l’uno più di quanto si risparmierebbe con l’abolizione di un singolo piccolo comune??? Solo DOPO aver eliminato questi VERI sprechi si potrà discutere di abolizione delle province, accorpamento di comuni, ecc…

  64. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Dexter

    Per scrivere quello che scrivi, evidentemente non hai bene l’idea di come funzionano le cose.

    Prendiamo un consorzio di municipalizzate qualsiasi, che si occupa – mettiamo – di smaltimento di rifiuti. Essendo un consorzio, ci deve stare la provincia con un suo uomo, ogni singolo comune interessato con i suoi rappresentanti, e magari anche la regione. A questo punto, se ci stanno magigoranze diverse in provincia e in un comune o fra i comuni, questi faranno baruffa anche per comprare una matita. Ovviamente se metti un amministratore delegato di una zona, devi subito mettere due direttori generali targati diversamente, e poi a cascata fai tutte le nomine.

    In una parola: un puttanaio.

    Hai capito che eliminando una pletora di minicomuni e le province, si assottiglia notevolissimamente la catena, nonché si tagliano numeri infiniti di posti di sottogoverno?

    Per quello non lo faranno mai: perché ognuno deve piazzare i propri famigli, anche se si tratta dell’aiuto assistente in prova del verificatore delle tabelle dei bagni pubblici.

    L.

  65. marisa ha detto:

    Vi incollo dal settimanale online “Identità e innovazione” nr. 27 del 2011 – ultimo numero pubblicato:

    “Periodicamente la stampa milanese si scatena contro le Province, cercando di far affermare l’idea che si tratti di enti inutili e quindi generanti sprechi che potrebbero essere eliminati con la loro soppressione. In un momento in cui si vanno cercando possibili fonti di risparmio per perseguire il rientro dal deficit e dal debito pubblico, invece di individuare le vere fonti di spreco, quali quelli dei contributi per i giornali che non trovano lettori, le agevolazioni per le imprese che non riescono a reggere con le loro
    forze, il sostegno alle campagne elettorali per i partiti che non trovano iscritti, la pletora di dipendenti delle amministrazioni regionali impegnati solo a produrre carte, la realizzazione di infrastrutture viarie che non
    trovano altre giustificazioni che gli interessi dell’industria delle costruzioni, si cerca di distrarre l’opinione pubblica appuntando le attenzioni sulle Province.
    Si dice che per ridurre i costi della politica e della pubblica amministrazione bisognerebbe abolire questi enti intermedi. E le forze politiche che incautamente, senza pensarci molto, ne hanno inserito la soppressione nei loro programmi elettorali, ora si trovano in imbarazzo quando vengono richiamate alla coerenza. Il fatto è che il Governo ha fatto i suoi calcoli e in base alle valutazioni di istituti specializzati ha dovuto constatare che modeste ne sarebbero le
    economie. Gran parte dei costi sono di personale, e nella pubblica amministrazione il personale non si può licenziare. Tutt’al più se ne può bloccare il turnover, con conseguenze sensibili per i conti pubblici solo nel lungo periodo. Va però considerato che le Province devono assolvere a funzioni sovra comunali, di area vasta, che non si possono sopprimere se si eliminano gli enti che attualmente se ne occupano. Chi dovrebbe gestire le strade provinciali, gli istituti di istruzione superiore, gli uffici del lavoro, la motorizzazione civile, i trasporti pubblici locali, la tutela dell’ambiente, il controllo del territorio, e tante altre funzioni che i comuni per le loro piccole dimensioni territoriali non sono in grado di curare, e che le regioni sono troppo grandi e lontane per seguire con attenzione ed
    efficacia? In ogni Stato vi sono le province. Prendono altri nomi, ma esistono: si chiamano contee, distretti, circondari, prefetture, dipartimenti, ma comunque sono enti delegati a svolgere funzioni sovra comunali e
    subregionali. In taluni casi i loro vertici sono eletti dalla popolazione, in altri nominati dall’alto. E se in sussulto di irresponsabilità le forze politiche dovessero cedere ai richiami di moda, e abolissero le province, a chi ne dovrebbero trasferire le funzioni? Ai comuni? Ma gli studenti delle
    scuole superiori che provengono da tanti comuni che non sono dotati di Liceo o di Istituto tecnico come dovrebbero essere contabilizzati per i costi sostenuti dal comune ospitante tali scuole? E le strade provinciali dovrebbero essere tutte “affettate” e distribuite tra i comuni? E i fenomeni di inquinamento liquido e atmosferico dovrebbero fermarsi ai confini
    amministrativi dei comuni e non inquinare il comune contermine? L’altra soluzione estrema sarebbe quella di trasferire tutte le funzioni alle Regioni. Ed allora avremmo l’effetto di un deciso rafforzamento di questi
    enti, la cui inefficienza e il cui ruolo di generazione di sprechi va al contrario affrontata con un forte decentramento delle funzioni verso il basso, ai comuni e agli enti intermedi. L’abolizione delle province
    condurrebbe ad una accentuazione dei fenomeni di centralismo regionale che va in tutti i modi combattuto, perché si tratta di organismi ipertrofici, veri moltiplicatori di sprechi, non controllabili dai cittadini. (….)”

    —————

    Come non essere d’accordo?

  66. bona lama ha detto:

    popolo bue, tale galli leghista tentacolare vuole abolire regioni umbria e molise. mi sta bene si costituisca quindi la regione costituita dalla provincia di varese così i ruttanti leghisti si scanneranno tra loro. ts ok città stato, questi ci stanno impoverendo ci fregano il porto già siamo alzheimer city, è ora di finirla con i rozzi vicini all’ovest

  67. Dexter ha detto:

    @ Luigi veneziano

    Non consideri neanche lontanamente la possibilità di tagliare gli indennizzi spropositati che normalmente tali rappresentanti hanno? C’è gente che prende migliaia di euro per fare pressoché niente. Questo è ciò che chiamo spreco. Si parla tanto di tagliare di qua e di là ma non si parla mai di effettuare questi tagli. Non è necessario tagliare tutti gli enti di sto mondo, creando oligarchie peggiori delle attuali, se si tagliano gli sprechi di questi enti. Altrimenti rimarremmo con una casta ancora più ristretta, sempre stra-pagata, ancora più lontana dalla gente di quanto non lo sia ora. Professionisti della politica e basta.

  68. Manuel Piccoli ha detto:

    Cormons è a maggioranza friulana….se passa sotto Udine sarebbe naturale e giusto,cosi come Gradisca e tutta la zona a ovest dell’Isonzo ( Luzinis inclusa)

  69. Paolo ha detto:

    @Manuel/69: e a Gorizia invece, visto che è multietnica, facciamo pulizia etnica quartiere per quartiere… ma per cortesia

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