11 Luglio 2011

Incontro sulla centrale termoelettrica domani a Monfalcone

Un incontro per esaminare lo “stato dell’arte” della centrale termoelettrica di Monfalcone. E’ quanto messi in agenda per domani dal sindaco di Monfalcone Silvia Altran: si parlerà di ipotesi di riutilizzo delle acque calde prodotte, e della richiesta, già inoltrata al vicepresidente della giunta regionale Ciriani, di un incontro faccia a faccia per sollecitare, con forza, l’avvio dell’Osservatorio.

L’incontro di domani pomeriggio sarà utile da una parte per esaminar, tramite una relazione tecnica, la situazione attuale a 360 gradi, ovvero le questioni relative al funzionamento della centrale e le possibili azioni. Uno in particolare riguarderà l’ipotesi di utilizzare l’acqua calda prodotta tramite un impianto di cogenerazione.

Per quanto riguarda invece la questione dell’Osservatorio, il sindaco Altran ha già richiesto un incontro al vicepresidente Ciriani. «E’ importante – spiega il sindaco – attivare quanto prima questo strumento di monitoraggio. Dopo le ripetute sollecitazioni scritte inviate alla Regione, mi è sembrato necessario perorarne l’attivazione con un incontro di persona».

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4 commenti a Incontro sulla centrale termoelettrica domani a Monfalcone

  1. Bruno Bonetti ha detto:

    Della questione Centrale, deve preoccuparsi personalmente il sindaco. L’assessore che ha la delega di competenza deve studiare.

  2. Hafez ha detto:

    Vedremo….Bisogna ricordarsi 2 sindaci addietro…il sindaco era dipendente della centrale,figuriamoci che imparzialità…e il partito che lo appoggiato idem….

  3. kaiokasin ha detto:

    L’incontro si è tenuto martedì? Allora com’è andata? La Redazione sa qualcosa?

  4. Dario Predonzan ha detto:

    Beh, intanto mi compiaccio per il fatto che sia argomento di discussione l’ipotesi di un impianto di cogenerazione: si tratta di una proposta “storica” del WWF (ribadita anche nei mesi scorsi), che non compariva nelle diatribe – invero di basso livello – tra i politici locali, nel periodo della campagna elettorale.
    Ora forse si comincia a ragionare su cose serie e concrete.

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