Non solo Val di Susa. È il lato B italiano del famoso corridoio 5 Lisbona-Kiev, quello tra Veneto e Friuli Venezia Fiulia, a mostrare le fatiche del progetto. Anche qui è nato un comitato no Tav, anche qui il tragitto è stato più volte ridisegnato, ma la cosa desolante non è tanto quello che dovrà essere, ma quello che c’è già. Per le ferrovie italiane, oltre Mestre c’è il deserto dei tartari. E pensare che a inizio Novecento questa era, sui binari, una delle zone più all’avanguardia d’Europa.
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39 commenti a Il Fvg, i treni, la Tav: oggi per le ferrovie italiane oltre Mestre c’è il deserto dei tartari