1 Luglio 2011

Mittelfest a Cividale, ecco il programma dell’edizione 2011

Dai 9 giorni abituali ai 16 di quest’anno. Per la sua edizione numero venti Mittelfest offre un programma intensissimo, che si svolgerà come di consueto nella splendida cornice di Cividale del Friuli, da pochi giorni ufficialmente riconosciuta Patrimonio dell’Umanità Unesco.

Dal 9 al 24 luglio il festival della Mitteleuropa proporrà spettacoli di teatro, danza e musica con la presenza di eventi internazionali, prime nazionali e anteprime assolute. Ma, quest’anno, il festival desidera anche tracciare un bilancio, proporre una riflessione sugli ultimi vent’anni in Europa: un arco temporale che ha visto cambiare gli assetti, i confini di alcuni paesi del Vecchio Continente e che in Mittelfest ha trovato un osservatorio privilegiato, un testimone attento e ricettivo. Non a caso, quest’anno, la rassegna ruota attorno al tema “NAZIONI E IDENTITA’” e affiancherà al cartellone artistico alcuni, qualificati incontri a sfondo geopolitico con esperti quali Edward Luttwak, Lucio Caracciolo, John Hulsman, Michael Stuermer, Pino Scaccia. Obbiettivo di Mittelfest 2011 indagare a tutto tondo il significato dell’Identità culturale, la sua vulnerabilità, la sua affermazione o negazione; le culture minoritarie, la perdita o la riconquista di identità storiche antiche. L’edizione 2001 del festival vede anche la pubblicazione di un libro fotografico, curato da Roberto Canziani e dedicato a 20 edizioni di Mittelfest e alla sua città, volume ricco di centinaia di immagini, e utile a rinnovare negli spettatori, tanto i più fedeli quanto quelli occasionali, esperienze di spettacoli dal vivo in molti casi irripetibili.

“Il ventesimo anno di Mittelfest – sottolinea il Presidente Devetag – si presenta in veste straordinaria, sia per la durata del festival sia per la qualità degli spettacoli proposti dai nostri Direttori”. “Una personale soddisfazione è l’accordo di coproduzione con Spoleto, definito dopo lunghi colloqui tra me e Giorgio Ferrara, Presidente e Direttore Artistico del Festival dei Due Mondi”. “Con questo progetto produttivo, Mittelfest ha contribuito all’allestimento di uno degli spettacoli che la critica ha già definito tra i più innovativi e rivoluzionari degli ultimi anni”. “La collaborazione con Spoleto – prosegue ancora Devetag – è stata avviata all’inizio del 2009 sulla scia del progetto che l’allora Sindaco Vuga aveva intrapreso con Spoleto e Benevento nell’ambito della canditura seriale a Patrimonio dell’Umanità Unesco, poi ottimamente portata avanti dall’attuale Sindaco Stefano Balloch”. “Si tratta di una collaborazione, quella con Spoleto, non episodica ma che porterà a future collaborazioni: già allo studio per il prossimo anno uno spettacolo dedicato al nostro patrimonio culturale, un progetto che metta in risalto a livello nazionale la straordinaria ricchezza della cultura del Friuli Venezia Giulia”. “Grande soddisfazione conclude il Presidente di Mittelfest – anche per le attestazioni di stima e le fattive collaborazioni messe in atto da Istituzioni e associazioni regionali, a partire dalla Regione Friuli Venezia Giulia, con il Presidente Renzo Tondo e l’Assessore alla Cultura Elio De Anna, la Camera di Commercio di Udine, l’Ente Friuli nel Mondo, il progetto della Provincia di Udine Terra dei Patriarchi, oltre alla partecipazione di piccoli sponsor, soprattutto cividalesi, che hanno aderito con entusiasmo all’intera manifestazione”.

A inaugurare la prima serata del festival, sabato 9 luglio (ore 21.30 Teatro Ristori), sarà proprio la prestigiosa coproduzione firmata da Luca Ronconi “La Modestia” (che vede coinvolti oltre al festival di Spoleto, la Fondazione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa e Santacristina Centro Teatrale), sul testo di Rafael Spregelburd, la figura più rilevante della scena argentina contemporanea. Il suo progetto, Eptalogia di Hieronymus Bosch, prende spunto e riscrive in sette opere brevi I sette peccati capitali del pittore fiammingo. Con La modestia, Luca Ronconi mette in scena una delle opere più ambiziose e raffinate dell’Eptalogia. Il cast è composto da quattro interpreti di eccezione del teatro italiano: Francesca Ciocchetti, Maria Paiato, Paolo Pierobon e Fausto Russo Alesi guidati dal regista attraverso il molteplice cambio di ruolo e personaggio, e nell’alternanza tra le due diverse situazioni sceniche evocate nel testo. Colpisce la sensazione di spaesamento che pervade i personaggi, nessuno si sente mai a casa propria, né in senso logistico, né in senso identitario.

TEATRO Nella sezione curata da Furio Bordon tre intensi monologhi ci offrono, poi, un confronto sul tema dell’identità al femminile. “Lady Gray” è la giovane donna ritratta da Will Eno, autore che torna al festival dopo il successo di Thom Pain: se nella passata edizione è stato Elio Germano a confrontarsi con il sottile drammaturgo americano, a Mittelfest 2011 è attesa la prova d’attrice di Isabella Ragonese, in prima nazionale al festival sabato 16 luglio (produzione BAM Teatro). Lo stesso disagio esistenziale e la medesima incertezza sulla propria identità, troviamo nell’ “Ophelia” rivisitata da Marcin Herich per il polacco Teatr A Part. Monologo al femminile anche per Das Kammerspiel: diretta da Paolo Emilio Landi, Daniela Giovanetti è la sopravvissuta alla Shoa di Daniel Call, che si aggrappa alla sua identità ebraica per non soccombere a ferite sempre aperte. A questo percorso “femminile singolare”, si accostano i due spettacoli del “femminile plurale”. In “E vi sussureremo” i diari, le lettere, le poesie di quattro scrittrici slovacche, vissute nell’800 e nel ‘900, rivelano il segreto di un’esistenza che accumula giorni qualsiasi, trasformandoli in vite straordinarie (spettacolo dello Slovak Chamber Theatre segnalato come rivelazione ai DOSKY Theatre Awards). In “Uno, due, tre!” di Vladim Levanov è, invece, l’immagine cruda di tre ragazzine russe di oggi a riempire la scena. L’unico filo conduttore delle loro esistenze, depredate di qualsiasi identità, è la musica dei Nirvana e del loro carismatico leader, Kurt Cobain. L’ideazione scenica e la regia sono di Franco Però che firma lo spettacolo per Mittelfest 2011.

Tre spettacoli nel percorso “La guerra mangia l’anima”. In prima nazionale (mercoledì 20 luglio) il nuovo spettacolo firmato Marinella Anaclerio, “Guerra”: protagonisti del testo dello svedese Lars Norén Antonella Attilio e Manrico Gammarota precipitati in un dopoguerra imprecisato e universale, con addosso i danni collaterali del conflitto (produzione Compagnia del Sole – Panart – Diaghilev). Nello stesso giorno va in scena “Giochi di famiglia” – che il regista Paolo Magelli firma per il Teatro Metastasio: intenso racconto sospeso tra comicità e crudeltà dove l’autrice di Belgrado Biljana Srbljanović – amica da sempre di Mittelfest – punta lo sguardo su una periferia degradata e su quattro bambini che giocano a comportarsi da adulti: ne emerge un incredibile quadro di violenza, viltà e sopraffazione. A concludere il trittico, in anteprima nazionale a Mittelfest “Goli Otok” – produzione Teatro della Cooperativa – di e con Renato Sarti e Paolo Bonacelli: dal nome dell’Isola Calva adibita dal maresciallo Tito a campo di concentramento tra il 1949 e il 1956. Ulteriore tema di confronto della sezione prosa riguarda “Il lavoro dell’Uomo”. La giovane coppia di “Tu (non) sei il tuo lavoro” – un testo di Rosella Postorino portato in scena da Sandro Mabellini e coprodotto da Teatro Litta e Napoli Teatro Festival Italia 2010 – è umiliata dalla precarietà al punto di negarsi il desiderio di un figlio. Il vecchio vignaiolo di “Io sono il mio lavoro” – il nuovo testo di Pino Petruzzelli che debutta lunedì 18 luglio in prima al festival – è invece un uomo soddisfatto ed equilibrato: vigna e vita sono fuse insieme, come in un rapporto d’amore. É un vero e proprio “Elogio della leggerezza” quello che accomuna gli spettacoli “Show your face” – esplosivo incontro degli sloveni Betontanc con i lettoni Umka.LV firmato da Matiaž Pograjc – e “When I was dead”, spassosa variazione sul tema del finto suicidio, tratta da Ernst Lubitsch e proposto da Slovensko narodno gledališče DRAMA di Ljubljana: in entrambi emerge il dato identitario più singolare dell’essere umano, la capacità di sorridere di se stesso. Decadenza e perdita di identità si riflette, invece, nel modello meschino dei protagonisti dello spettacolo del Divadlo SkRAT, gruppo indipendente della nuova scena slovacca, “Anime morte”, che debutta in prima nazionale al festival lunedì 11 luglio. Questa decadenza da periferia urbana si colora di grottesco nel confronto con l’immoralità incandescente e oltraggiosa, con la decadenza sublimata in estetismo della “Salomè” di Wilde riletta dal croato Damir Zlatar Frey, ospite già altre volte al festival con le sue oniriche creazioni. Al tema dell’ ”Identità impossibile”, è affidato lo spettacolo “Il drago d’oro” prodotto da Slovensko Stalno Gledališče / Teatro Stabile Sloveno di Trieste: la storia del drammaturgo tedesco Roland Schimmelpfennig ruota attorno alla cucina di un ristorante thailandese-cinese-vietnamita, in una capitale dell’Europa occidentale, tra schiavitù e globalizzazione.

MUSICA ll viaggio musicale di Mittelfest 2011, sezione diretta da Claudio Mansutti, inizia con un omaggio alla musica operistica italiana, genere musicale che ci rappresenta in tutto il mondo. Protagonista assoluta dell’evento inaugurale di sabato 9 luglio (ore 18.30 Chiesa di San Francesco, dopo la cerimonia inaugurale che avrà luogo alle 17.30) il glorioso mezzosoprano di fama internazionale Luciana D’Intino, friulana di nascita e amata dai più importanti direttori del nostro tempo (“La cantante più entusiasmante fra quelle emerse in Italia negli ultimi anni”, a giudizio del Sunday Times). Dialogherà assieme a questa grande artista la FVG Mitteleuropa Orchestra diretta dal M° Paolo Paroni per un produzione tutta regionale e di assoluta qualità. Ancora un’eccellenza regionale sul palcoscenico della prima domenica di Mittelfest: alle 11.30 nella Chiesa di San Francesco la formazione tutta maschile del Coro Polifonico di Ruda – guidata dalla grinta di Fabiana Noro – presenterà musiche di Schubert, Rossini, Felix Mendelssohn Bartholdy, Strauss, Saint-Saëns svelando “L’identità romantica in concerto”, grazie anche al contributo di Matteo Andri al pianoforte.

La nostra vicinanza con le repubbliche della penisola balcanica ancora scosse dalle recenti guerre fratricide, viene rappresentata tramite il messaggio musicale della No Smoking Orchestra (nata a Sarajevo nel 1980 e subito divenuta l’esponente musicale di riferimento del movimento di resistenza culturale sorto negli anni della transizione del dopo-Tito) con il celebre regista Emir Kusturica, intellettuale a tutto tondo, che dedicherà una sua nuova composizione proprio a Mittelfest 2011 (concerto fissato per lunedì 11 luglio al Teatro Verdi di Gorizia).

Due importanti passaggi del programma saranno dedicati al connubio tra musica e parola. “Liszt e la Poesia”, in programma giovedì 14 luglio, è un affascinante un percorso nelle pagine meno frequentate di Liszt e le ispirazioni dalla poesia di Dante e Petrarca. Sensazioni sublimi regalate dalla voce intensa di Lella Costa e il tocco pianistico di Roberto Plano. Da un’idea di Mario Brunello e Marco Paolini nasce poi “Notte Trasfigurata”, in cartellone giovedì 21 luglio al teatro Ristori. Dopo aver esplorato Beethoven assieme allo scrittore Alessandro Baricco, Mario Brunello entra stavolta in sintonia con un attore speciale com’è Marco Paolini. Insieme affrontano Arnold Schönberg in una rilettura musicale e narrativa della partitura più nota di Schönberg (1899) attraverso primi piani, dialoghi, pensieri. Un racconto sinfonico per trio (il violoncello di Brunello, Marco Rizzi al violino e Andrea Lucchesini al pianoforte) e voce.

Identità e culture minoritarie si intrecciano profondamente anche all’interno del cartellone musicale. La caduta del muro di Berlino ha prodotto quasi per gemmazione alcune nuove repubbliche, terreno ideale per una rinascita culturale e una fertile vena creativa: compositori come l’estone Arvo Pärt, il georgiano Giya Kancheli, l’uzbeco Alexander Knaifel e l’ucraino Valentin Silvestrov saranno interpretati dalla Tallinn Sinfonietta con direttore e solista al violino il grande M° Andres Mustonen. Ancora un grande interprete internazionale per conoscere a Cividale la cultura armena: Djivan Gasparyan è indiscutibilmente uno dei più grandi musicisti armeni, una leggenda vivente. É il più importante virtuoso del duduk, antico strumento simile all’oboe, l’unico capace di esprimere di un popolo che tanto ha sofferto per l’affermazione della propria identità (lunedì 18 luglio). Accanto a lui per un’esibizione in esclusiva, Erkan Ogur e il Coro del Friuli Venezia Giulia diretto da M° Cristiano Dell’Oste. Ancora una produzione Mittelfest con “Eddy Rosner Jazz dal Gulag, musica dalle costole e altre amenità”, che riporta alla luce grazie all’impegno del M° Marco Maria Tosolini l’incredibile storia dell’ebreo polacco Adolph Ignatevich Rosner, detto Eddy, violinista classico e poi funambolico trombettista jazz definito “L’Armstrong bianco”. Perseguitato da nazisti e stalinisti, sopravvisse a 8 anni di gulag. Mittelfest non può dimenticare due importanti anniversari di due compositori fondamentali per l’evoluzione compositiva europea come Franz Liszt e Gustav Mahler a cui sarà reso omaggio con “Il tempo di Gustav Mahler”, che vede la partecipazione di Quirino Principe, in cui si ripercorre la biografia del compositore attraverso il corpus delle lettere e altri scritti. L’originale antologia di brani, tra i quali lettere dello stesso Mahler, è recitata da Massimiliano Finazzer Flory, accompagnato dalle coreografie di Gilda Gelati.

DANZA Nove appuntamenti, otto nazioni rappresentate (Armenia, Bulgaria, Cina, Germania, Italia, Russia, Ungheria) e molte prime nazionali: così sfila la danza del mondo sul palcoscenico internazionale di Mittelfest, sotto la direzione di Walter Mramor. Anche questa sezione affronta il tema portante della 20.ma edizione del festival, raccontando i grandi sentimenti alla base delle diverse civiltà e identità. C’è la negazione dell’identità di chi è costretto ad abbandonare la patria in “Odisseo – Il naufragio dell’accoglienza”, nuovo lavoro che la compagnia Zappalà presenta lunedì 10 luglio, analogia tra il mito di Ulisse e il fenomeno delle migrazioni di oggi: Ulisse era un migrante? Il migrante di oggi è il nuovo Ulisse? L’Ulisse del mito era uno straniero e come tale si confrontava con l’etica dell’accoglienza. Ma la negazione dell’identità passa anche attraverso la sopraffazione del potere. Ispirato alla più dura e spietata tragedia di Seneca, Tieste, i torinesi Zerogrammi propongono giovedì 21 luglio “Pasto a due” coreografia di Stefano Mazzotta e Emanuele Sciannamea che attraverso i corpi discute la sete di potere.

Interseca i cartelloni di Musica e Danza lo spettacolo di chiusura del festival: domenica 24 luglio protagonista è l’evoluzione dell’identità nella rielaborazione dei miti del passato con un’inedita versione de “La morte e la fanciulla” proposta in Anteprima nazionale a MittelFest dal Balletto di Roma. Sulle note di Schubert magistralmente orchestrate da Mahler lo spettatore assiste a dilemmi quanto mai odierni sulla morte e la vita. A suggellare le coreografie di Paolo Santilli e Fabrizio Monteverde, la musica eseguita dal vivo dalla FVG Mitteleuropa Orchestra diretta dal M° Alfonso Scarano. Musica e danza giocano insieme sul palcoscenico di Mittelfest anche nello spettacolo Taranta dell’ultima luna del giovane coreografo Walter Matteini: si tratta di un’indagine dei motivi popolari musicali che stanno alla base dell’identità culturale e sociale italiana, un’operazione a cui si affiancano nel percorso due grandi musicisti, Valter Sivilotti e Mario Incudine, uno del Nord e uno del Sud. A ricordare, ancora una volta, come la storia dell’unità d’Italia è la storia di una contaminazione tra culture diverse. Il tema delle identità minoritarie, e di quella armena in particolare, torna anche nella sezione danza: una giovane nazione si propone alla platea internazionale rivendicando la propria unicità culturale e nazionale: la Forceful feelings è la prima compagnia di balletto armena composta da artisti professionisti. Infine è la ricerca della propria identità il tema indagato da due giovani e innovative compagnie. Il sistema dei rapporti umani è messo letteralmente a nudo dalla compagnia Pàl Frenàk che ritorna a Mttelfest con lo spettacolo InTime: venerdì 15 luglio le creazioni del coreografo ungherese in scena per mostrare la complessità delle relazioni e capire fino a che punto i legami tra le persone sono determinati dall’assenza di sincerità. Con Movingtheatre.de (Contrast ratio) il discorso si allarga al piano sociale. Con la sua danza, indipendente nello stile e nella direzione, Massimo Gerardi inquadra i contrasti delle società contemporanee con un linguaggio coreografico che è anche contenitore di argomenti di rilevanza sociale (martedì 19 luglio).

Due esempi mostrano l’affermazione dell’identità di una nazione attraverso l’esaltazione delle sue molteplici componenti culturali. Venerdì 22 luglio ammireremo lo spettacolo strepitoso della Compagnia dell’Accademia di danza di Pechino (La poesia del vento) realizzato come ‘Evento ufficiale anno culturale della Cina’. Il ricordo della storia e della cultura della Cina, la grazia e la naturalezza della calligrafia tradizionale cinese si esprimono tutti in questo spettacolo, basato su una performance corporea dal sapore classico. La tradizione russa rivive, invece, nelle straordinarie coreografie dell’immenso Igor Moiseev Ballet, compagnia-icona della grande tradizione russa, in prima nazionale a Mittelfest sabato 16 luglio nella tournée organizzata in collaborazione con il Ministero della Cultura della Federazione Russa.

MITTELINOTRE Al cartellone si affianca la sezione Mittelinoltre che riunisce una conferenza-spettacolo, un appuntamento con il Teatro di figura, una mostra e un importante concerto. Sabato 16 luglio in programma “Goethe schiatta”, monogramma giocoso da camera di Thomas Bernhard con il critico teatrale Renato Palazzi. Domenica 24, invece, il CTA di Gorizia propone la creazione di Walter Broggini “Pirù e la vendetta di Teodoro”, della grande tradizione burattinesca. Venerdì 8 luglio sarà, invece, inaugurata alla Galleria Spazio Cortequattro la mostra a cura di Licio Damiani Bruno Ponte, opere scelte” aperta fino al prossimo 31 luglio. Allestita, invece, nella Chiesa di San Giovanni/Monastero di Santa Maria in Valle la mostra József Rippl-Rónai – Un artista ungherese nell’Europa fin de siècle,. Una collaborazione d’eccezione quella tra Mittelfest, Città di Cividale del Friuli e Auxilia Onlus per un evento straordinario: sabato 27 agosto alle 21.30 in Piazza Duomo in programma il “Concert for life” dell’artista monfalconese Elisa, un importante appuntamento con la solidarietà a cui il festival a voluto offrire il supporto logistico necessario.

TERRA DEI PATRIARCHI Ulteriore sinergia che arricchisce il cartellone di Mittelfest 2011 è quella con il progetto della Provincia di Udine Terra dei Patriarchi, con la presentazione di due ulteriori concerti realizzati con il sostegno finanziario della Provincia. Domenica 17 luglio alle 21.30 in piazza Capitolo ad Aquileia, Angelo Branduardi nel concerto “Così è se mi pare” che unisce i brani del nuovo album del cantautore a successi intramontabili (collaborazione Comune di Aquileia). Martedì 19 luglio, alle 19.00, all’Abbazia di Rosazzo, la produzione Mittelfest 2011 Glauco Venier in concerto, una magica serata d’improvvisazione per piano solo, tra brani d’autore, ballate, musiche popolari e antiche monodie aquileiesi (collaborazione con Fondazione Abbazia di Rosazzo).

BIGLIETTERIA Ottimi i riscontri per le prime giornate di prevendita, tanto sul fronte degli abbonamenti che dei biglietti per i singoli spettacoli.

La biglietteria è già attiva nella sede centrale di Cividale in Stretta San Martino (tel. 0432.734316), a Udine (presso l’Ente Regionale Teatrale FVG, Via Marco Volpe, 13 Tel. 0432 224224, dal lunedì al venerdì – 10.00 / 13.00 e 15.00 / 17.30) e sono aperte anche le prevendite on line, a cui si può accedere dal sito del festival www.mittelfest.org o direttamente dal sito www.greenticket.it (899 50 00 55). Da giovedì 7 luglio prevendite aperte anche a Gorizia, presso il Teatro G. Verdi via Garibaldi 2/a (dalle 15.00 alle 17.30 e 2 ore prima dell’inizio del concerto di Emir Kusturica, fissato per lunedì 11 luglio).

E’ ancora possibile sottoscrivere l’abbonamento a tutto il programma del festival così come acquistare il singolo biglietto oppure optare per la vantaggiosa formula di abbonamento a carnet, ovvero un abbonamento non nominale da 6 o 12 ingressi che possono essere utilizzati anche da più persone per volta. Si ricorda che anche per questa edizione gli abbonati a tutte le Stagioni Artistiche dei Teatri regionali possono usufruire dell’ingresso ridotto agli spettacoli e si segnala che il festival cividalese ha avviato una rete di rapporti con tutte le scuole di danza, le scuole di musica e i gruppi di teatro amatoriale della regione, così come con l’A.T.F. (Associazione Teatrale Friulana), le comunità Armena e Serba presenti in regione per promuove presso queste comunità e organismi la possibilità dell’utilizzo degli ingressi a carnet, che consentono a gruppi di spettatori tariffe particolarmente vantaggiose.

FRIULI NEL MONDO Menzione a parte merita l’inedita collaborazione avviata quest’anno tra Mittelfest e l’Ente Friuli nel Mondo, organismo che da oltre mezzo secolo rappresenta un’imprescindibile punto di riferimento per i friulani sparsi in altri continenti. E proprio ai friulani che nel corso dell’estate ritornano nella loro terra d’origine, Mittelfest ha voluto riservare la possibilità di usufruire del biglietto ad accesso ridotto.

L’Ente Friuli nel Mondo è un’associazione fondata nel 1953, senza fini di lucro, che promuove i collegamenti con i Friulani sia residenti all’estero che in altre regioni d’Italia. L’Ente opera sia con iniziative proprie che con il concorso dei sodalizi costituti generalmente con il nome di ‘Fogolârs Furlans’. Sono circa 150 i sodalizi aderenti all’Ente, presenti in ogni continente, con decine di migliaia di aderenti di ogni età. L’Ente cura la redazione e distribuzione di una propria rivista bimestrale Friuli nel Mondo, inviata in tutto il mondo, e mantiene aggiornato un proprio sito internet (www.friulinelmondo.com) che registra migliaia di contatti mensili. Dal 2007 ha anche acquisito un proprio apparato di videoconferenza al fine di stabilire, con l’aiuto delle nuove tecnologie informatiche, sempre più stretti rapporti con i conterranei residenti all’estero; 3 sedi all’estero (Toronto, Cordoba in Argentina, e Santa Maria – Porto Alegre in Brasile) sono state dotate di attrezzature fisse di videoconferenza. Qualche numero: 16 Fogolars in Canada riuniti in una Federazione (50.000 friulani residenti solo nella città di Toronto), 3 negli USA, 8 in Australia, 35 in Europa, 50 circa in tutto il Sud America, 33 in Italia

VIVI CIVIDALE: INIZIATIVE TURISTICHE ED ENOGASTRONOMICHE Una serie di iniziative turistiche ed enogastronomiche vengono proposte quest’anno al pubblico di Mittelfest. Un’occasione per scoprire la città ducale, i suoi tesori architettonici e il suo patrimonio museale, e insieme vivere gli spettacoli del festival.

In particolare, ViviCividale prevede che dietro esibizione di un biglietto di accesso agli spettacoli del giorno, sia possibile usufruire dell’ingresso ridotto al sistema museale cividalese (Monastero di Santa Maria in Valle /Tempietto Longobardo, Museo Cristiano e Tesori del Duomo, Museo Archeologico Nazionale). Inoltre, ai possessori di un biglietto Mittelfest offerte speciali anche per alcune proposte enogastronomiche ispirate alla mitteleuropa presso i locali aderenti.

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