30 Giugno 2011

“Proud to be”: da Trieste a Lubiana fino a Zagabria per dire no all’omofobia

La strada per i diritti civili è ancora molto lunga. Lo sa bene Antonio Parisi, da sempre da sempre impegnato nella lotta all’omofobia e per l’affermazione dei diritti lgbt, e direttore artistico di Jotassassina. Per chi non lo sapesse Jotassassina è una serata non ghettizzante, un momento di allegria e condivisione per gay e etero, che si svolge di solito i venerdì dal 2008 grazie al supporto dell’Etnoblog, la prima associazione interculturale triestina che da anni combatte la battaglia dell’integrazione e del rispetto di culture e sub-culture.

Quasi due mesi fa Antonio è stato vittima di violenza omofobica, In un fast food nei pressi della stazione dei treni di Lubiana, al rientro da una serata trascorsa alla discoteca Tiffany. Ma cosa è successo dopo quella spiacevole esperienza? Varie associazioni per i dritti civili slovene e italiane si sono dimostrate subito molto solidali e disponibili. Da un’esperienza spiacevole come l’agressione a Lubiana sono nate tante collaborazioni e amicizie, ma soprattutto “Proud to be”, una canzone che si esprime in maniera esplicita a favore dei diritti civili e destinata a diventare il tormentone delle notti targate Jotassassina.

Durante la Parada Ponosa, che si è svolta il 4 giugno 2011 a Lubljana, Antony ha presentato il singolo “Proud to be”. Sì, perchè secondo Antony ognuno di noi deve essere orgoglioso di ciò che è e potersi esprimere liberamente. Antony ha presentato il suo pezzo anche al Zagreb Pride, al Gay pride di Roma e a Trieste, durante la serata di apertura della stagione estiva di Jotassassina. Qui un assaggio della serata.

Appuntamento all’Etnoblog, venerdì 1 luglio, a partire dalle ore 23.30, dove per la prima volta a Trieste si  svolgeranno le selezioni regionali di MISS DRAG QUEEN ITALIA 2011: uno  spettacolo squisito delle drag queen più seducenti e coraggiose della regione, un inno alla femminilità che sboccherà in uno scatenato DISCO PARTY, ovviamente a ritmo di “Proud to be”.

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