Riaprirà domani, giovedì 30 giugno, il giardino botanico Carsiana di Trieste. L’inaugurazione restituisce a pieno regime il parco, gioiello del territorio carsico triestino, al pubblico.
Per le sue caratteristiche peculiari che colgono gli aspetti salienti del particolare territorio carsico, il giardino botanico Carsiana può essere considerato una delle principali attrattive turistico-didattiche della provincia di Trieste. Il giardino nasce dall’idea di un gruppo di appassionati e studiosi del territorio nel 1964. L’idea era quella di creare un “diaporama” vivente in grado di descrivere in un’area ridotta tutte le principali associazioni e presenze vegetali proprie dei principali ambienti che caratterizzano l’area del Carso. Da qui il nome Carsiana, che vede riunite oggi in un’area, quella del parco, di circa 5000 metri quadrati, più di 600 specie vegetali caratteristiche del territorio. Il luogo è stato scelto in quanto, nel piccolo lembo di terra sono naturalmente rappresentate tutte le principali conformazioni geomorfologiche del territorio carsico, cui sono legate naturalmente, le rispettive associazioni vegetali. La conformazione del giardino ha permesso di strutturare l’esposizione botanica secondo caratteristiche ecologiche e non secondo le leggi sistematiche, consentendo quindi una più intuitiva comprensione dell’integrazione degli aspetti vegetali e abiotici della zona. Il giardino vuol essere una sorta di “Riassunto del Carso” che consegna al visitatore un quadro esaustivo dei principali aspetti ecologici del territorio.
La Cooperativa Rogos, cui è stata affidata la gestione di Carsiana dal 2011 al 2013, è operativa sul territorio dal 2006, con un’offerta di servizi nel campo della didattica, divulgazione ambientale, promozione storico-culturale del territorio e della tutela e valorizzazione del patrimonio naturalistico. Dall’agosto del 2007 cura la gestione del Centro visite Gradina della Riserva naturale regionale dei laghi di Doberdò e Pietrarossa per conto del Comune di Doberdò del Lago (GO). Il Centro rappresenta la sede logistica per l’organizzazione di tutte le attività essendo anche la sede legale della cooperativa. Nel corso degli anni Rogos ha maturato esperienza nella gestione di centri visita, della didattica ambientale e della promozione del territorio.
La gestione del Giardino Botanico è quindi un’occasione per la Cooperativa per ampliare la sua offerta didattico-promozionale e per mettere a disposizionel’expertise naturalistico rappresentato dai suoi componenti, naturalisti specializzati in diversi settori. L’impegno della Cooperativa, supervisionato da esperti del settore botanico quali il Prof. em. Livio Poldini dell’Università di Trieste, va dagli interventi di giardinaggio e ripristino del giardino alla cura e proposta di offerte didattico-turistico volte alla promozione e comprensione del territorio rivolte ad un pubblico ampio che va dalle scuole primarie, agli studenti dell’Università, passando per gli interessati del turismo per arrivare alla sensibilizzazione del pubblico locale. Nel progetto elaborato dalla Rogos, in accordo con il parere esperto, sono state programmate operazioni volte alla manutenzione del giardino fra le quali: sfalci regolari, manutenzione delle aiuole e dei sentieri e del sistema di stagni. Tagli e potature regolari volti a ripristinare le caratteristiche originali del giardino con il tempo mutate per il procedere spontaneo della vegetazione. Verrà inoltre creata una “semento teca” contenente i semi delle principali specie vegetali per assicurare un buon rigenero del giardino, a scopo didattico e a scopo collaborativo con altre realtà locali.
Per quanto riguarda le visite, che saranno garantite in italiano, in sloveno ed in inglese, sono state studiate diverse soluzioni che si possano ben adattare ai differenti interessi e tipologia dei pubblici. Le visite potranno avere carattere generale come la “Visita classica” o quella di “Ecologia del paesaggio”, il cui scopo è quello di introdurre alle peculiarità del territorio, attraverso le peculiarità del giardino, o quelle specialistiche come nel caso del carsico, “wildlife gardening” per la conservazione della biodiversità locale e la promozione delle specie locali in un’ ottica ornamentale-sostenibile, o i laboratori di “chimica fisica del giardino” dedicata agli studenti, o ancora “guide per un giorno” rivolta alle realtà scolastiche locali che attraverso un percorso in aula e un’esperienza in campo, forniranno agli studenti la possibilità di fare una prima vera esperienza da guide naturalistiche. E’ inoltre stata stabilita una collaborazione con l’Università degli studi di Trieste curata dalla Prof.ssa Silvia Battistella della cattedra di zoologia. Per venire incontro alle esigenze scolastiche inoltre la Cooperativa ha proposto una modifica sugli orari di apertura infrasettimanale, con un anticipo di mezzora. Il Giardino Botanico sarà quindi aperto da martedì a venerdì con orario 9.30 – 13 mentre sabato e domenica l’orario sarà dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.
La cooperativa avvierà inoltre collaborazioni con l’Orto Civico Botanico di Trieste e con il museo storico – naturalistico della Riserva naturale regionale dei laghi di Doberdò e Pietrarossa. L’offerta didattica e la promozione avverranno tramite produzione di materiale informativo, cartellonistica, invio di informazioni a tutti gli istituti scolastici della zona, cura e mantenimento del sito internet.
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