25 Giugno 2011

Vent’anni fa l’indipendenza della Slovenia e la guerra dei 10 giorni

Ricorre oggi il 20° anniversario dell’indipendenza slovena. Il 25 giugno 1991 la Croazia e la Slovenia proclamavano la propria indipendenza dalla Federazione jugoslava e da Belgrado.
Quella per l’indipendenza fu, ma soltanto in Slovenia, una guerra lampo, durata appena dieci giorni.

Ad essere interessata dal conflitto fu, in particolare, nella giornata del 28 giugno 1991, la zona del confine Gorizia. Scoppiarono infatti pesanti combattimenti a Nova Gorica, al confine della Casa Rossa, con l’uccisione di quattro soldati jugoslavi.

foto: zvvs.si
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370 commenti a Vent’anni fa l’indipendenza della Slovenia e la guerra dei 10 giorni

  1. alpino ha detto:

    Redazione avete qualche altra immagine di quei giorni a Nova Gorica?

  2. annalisaturel ha detto:

    Non ricordo che giorno fosse, forse il 26 (?), ma ricordo benissimo al rientro dalla “benzina in Jugo” i soldati armati sul tetto del valico della Casa Rossa

  3. alpino ha detto:

    29 giugno 1991 dovrebbe essere, difficile da trovare, lo sto cercando un raro video su youtube che mostra una sparatoria a colpi di mitra proprio al petrol sulla destra, un colpo colpì il cartello “polizia di stato” sulla casa rossa, ho trovato quest’articolo ve lo posto:

    BATTAGLIA AI CONFINI GORIZIA HA PAURA

    29 giugno 1991 — pagina 4
    NOVA GORICA Le ambulanze italiane sfidano le raffiche all’ impazzata dei mitra, passano a sirene spiegate quel che resta della frontiera, perchè dalla parte della Casarossa di Nova Gorica non c’ è più nessuno a controllare i documenti. Ci sono già cinque morti e venti feriti. E’ esploso un carro armato: dentro, c’ erano quattro ragazzi di leva e un sottufficiale. Scene di panico, di qui e di là del confine. Disteso sull’ asfalto, due metri oltre il gabbiotto dei doganieri sloveni, il corpo di un altro militare federale, ammazzato mentre tentava di ripararsi dietro la stazione di confine. Sangue dappertutto. Cinquanta soldati dell’ esercito federale si sono appena arresi. Hanno deposto le armi. Alzano le braccia, si consegnano agli uomini della milizia territoriale slovena. La bandiera jugoslava è di nuovo ammainata. Qualcuno ha riportato il drappo sloveno che i federali avevano tirato giù nemmeno quindici ore fa. Sono le diciannove e trenta, quando dalla torretta di un carro armato si sparano colpi disperati. In lontananza, il fragore di una nuova esplosione. Sono stati i miliziani di Lubiana ad attaccare. Un’ azione di sorpresa. Divisi in commandos, hanno dapprima circondato il piazzale dove erano parcheggiati una dozzina di camion dell’ Esercito e un carro armato. Presi alla sprovvista, i soldati addetti alla protezione dei mezzi, hanno tentato di resistere, poi sono stati travolti. ALTRI DUE TANKS, le torrette puntate verso la Gorizia slovena, a presidio della frontiera, hanno invece tentato di reagire. Inutilmente. Anche loro, costretti a cedere, subissati da un fuoco furioso. L’ attacco dei miliziani (la sparatoria è durata in tutto sedici minuti) risponde ad una strategia lucida e di principio: vogliono riprendere il controllo delle frontiere goriziane, perchè – sostengono le autorità slovene – è nel loro diritto, in quanto i posti di confine sono di competenza delle milizie territoriali. Sono le venti e quindici: molti feriti sono sotto i ferri italiani, nell’ ospedale civile di Gorizia, in via Vittorio Veneto. Anche due soldati federali. Gravi. La battaglia ora si è spostata proprio a Sant’ Andrea. Si annuncia una notte drammatica: perchè nella vicina selva di Tarnova, sopra Nova Gorica, c’ è il grosso delle truppe di Belgrado. Quando contrattaccheranno? Il vento che stasera soffia forte da est porta l’ eco di altre esplosioni. I cinque carri armati, due T-54 e tre T-55, che l’ Esercito federale jugoslavo aveva piazzato davanti al posto di confine della Casarossa, sembrano adesso gli spettri non ancora debellati di un incubo mostruoso: quello della guerra civile. Alle porte dell’ Italia. Un’ Italia, quest’ Italia friulana di confine, con tanto sangue sloveno nelle vene: Facciamo qualcosa, aiutaiamoli, grida qualcuno, mentre gli operatori riprendono con il teleobiettivo quel che sta avvenendo aldilà delle sbarre e i carabinieri tengono alla larga i curiosi. La Vislanska cesta, il vialone che porta al cavalcavia della tangenziale slovena è ormai un campo di battaglia. Il bar dopo la stazione di servizio Petrol, un gruviera di colpi. Vetrate a pezzi. Inutile illudersi. Alla radio slovena, intanto, il presidente Milan Kucan assicura che la tregua annunciata nel pomeriggio da Belgrado, dovrebbe diventare realtà alle nove della sera. Due minuti dopo il tramonto di una giornata che nessuno potrà più dimenticare. Un lungo, interminabile venerdì 28 giugno. Cominciato, almeno dalla parte italiana, con lo straordinario consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia, convocato d’ urgenza alle dieci del mattino, in cui il presidente democristiano Adriano Biasutti ha fatto approvare un ordine del giorno in cui si chiede al Governo italiano di intervenire più in fretta possibile e a Belgrado di ritirare le truppe. Un venerdì di sangue annunciato, ai margini del confine italiano. Alle ore 14 e 30, quello di tre soldati dell’ esercito federale, uccisi in una imboscatata in piena regola, lungo la strada magistrale che collega Gorizia a Lubiana. A Crnice. Dodici chilometri dal confine. Un furgone che trasportava truppe verso la frontiera con l’ Italia, preso di mira dalla milizia territoriale slovena. Lubiana ne ha dislocati tremila di questi teritorijalci, a pattugliare lungo i confini, dei trentamila che prestano servizio in tutta la Slovenia. Ma l’ eccidio di Crnice, l’ improvvisa battaglia di Gorizia, fanno parte di un gioco più vasto? Cerchiamo di decifrarlo. Torniamo indietro cioè nel tempo di poco, pochissimo. Nemmeno mezz’ ora. Alle quattordici. Municipio di Nova Gorica, una costruzione imponente, tipica. Il sociologo Sergeij Pelhan, sindaco della città slovena, sta aspettando istruzioni da Lubiana. E’ pronto ad abbandonare il Comune: probabilmente ci sposteremo questo stesso pomeriggio, conferma. La selva di Tarnova che domina il goriziano è zeppa di carri armati e militari: Faremo municipio altrove, ci trasferiremo in una località segreta, è una precauzione necessaria. Una mossa da guerra partigiana. I militari federali potrebbero infatti decidere da un momento all’ altro l’ occupazione degli uffici municipali, e assumere così direttamente anche il potere amministrativo. Ma oggi tutto è così aleatorio: la situazione cambia minuto dopo minuto. Si parla già di un probabile cessate il fuoco. Le voci rimbalzano via radio. Dall’ altra parte del confine, un confine che divide a metà Gorizia, anche i cinquantamila abitanti italiani hanno altrettanta paura. E rabbia. Il sindaco dc Antonio Scarano è irritato profondamente con Roma. Dice: Il governo italiano non ha capito nulla di quel che sta succedendo in Slovenia. Andreotti e De Michelis dovrebbero ascoltare la voce di questa gente. La Slovenia è mitteleuropea, non jugoslava: vuole la piena sovranità. Lo chiede la nuova democrazia, lo chiede anche la vecchia classe dirigente. Gli sloveni chiedono pure solidarietà e collaborazione. A Gorizia è di stanza uno spezzone d’ esercito italiano agguerrito ed efficiente: la brigata corazzata Gorizia, diecimila uomini. Gli spostamenti di routine tuttavia sono stati limitati al minimo indispensabile: l’ atteggiamento italiano, per ora, è estremamente prudente: Non si vuol dare alcun pretesto a Belgrado, spiega Scarano, aggiungendo polemicamente: Certo che la posizione di Roma e della Comunità Europea ha dato forza al governo federale jugoslavo, una sorta di viatico per i carri armati. E’ il solito desiderio utilitaristico della stabilità che non condivido, che nessuno qui a Gorizia condivide. Al posto di frontiera della Casarossa i cinque carri armati sono la presenza autoritaria di Belgrado. Un centinaio di soldati armati di tutto punto, qualcuno imbraccia persino un bazooka. Per terra, i frantumi delle bombe molotov lanciate giovedì sera contro i tanks, e tantissime pietre. La gente cerca di convincere i militari ad andarsene via, a gettare le armi: Andatevene, stasera vengono i miliziani…, sembra di rivivere l’ angoscia di Praga, 1968: Perchè lo fate?, perchè ci hanno detto che siamo qui per difendere il territorio nazionale rispondono loro. Da chi? Dagli italiani, precisano i soldati. Ma hanno sguardi smarriti. Sono perplessi: perché i cannoni dei loro carri armati puntano invece verso la Slovenia, non verso l’ Italia. Pelhan conferma: E’ vero: a Lubiana sono venuti in possesso di alcuni documenti top secret. Esiste un piano militare federale in cui si afferma che da parte italiana e da parte austriaca si stanno ammassando ingenti forze, per venire in aiuto agli sloveni. Questo presunto pericolo da Ovest minaccerebbe la sicurezza nazionale, dicono a Belgrado. E’ una bugia per giustificare la brutalità degli interventi. Ci sono tante cose che non sono logiche, in quel che ci sta capitandosuccedendo: come quei cinque nostri concittadini finiti all’ ospedale di san Pietro ieri sera. Pelhan è appena rientrato da Gorizia, dove è stato ospite del collega Antonio Scarano, il sindaco italiano. Insieme hanno deciso di organizzare per domenica una grande marcia della pace e dell’ amicizia. Il presidente dell’ assemblea municipale di Nova Gorica lancia uno sguardo dalla finestra. Nel grande prato verde, davanti al palazzo comunale, sventola ancora la bandiera nazionale slovena: La bandiera rimane al suo posto finché rimane la nostra libera Slovenia. – dal nostro inviato LEONARDO COEN

  4. Milost ha detto:

    Da casa mia sentivo le sparatorie, in momenti anche diversi da quelli descritti nell’articolo. E ricordo il movimento, con quel cupo sferragliare che ti fa raggricciare la pelle, dei carri armati italiani lungo via Vittorio Veneto verso il confine.

  5. aldič ha detto:

    srečno slovenja!! auguri slovenia!!!

  6. alpino ha detto:

    a me tornano in mente quei giorni ogni volta che vado a Loqua, la strada non appena inizia a salire ha i segni dei carri armati che fanno ancora vibrare le ruote..
    Auguri Slovenia, ma quanta paura.

  7. effebi ha detto:

    ma…. anche Iztok festeggia !?

  8. GiovanniG ha detto:

    sembra storia di altri tempi, invece sono passati appena 20 anni….

  9. alpino ha detto:

    Non stemo svaccar questo post, niente Tito polemiche o cazzade, raccogliamo ricordi invece di una giornata veramnte particolare che molti italiani non sanno neppure che abbiamo vissuto

  10. effebi ha detto:

    9 non si tratta di svaccare, è che se “independenza” è allora va capito “indipendenza” da cosa…
    son rimaste diverse “dipendenze” (vedi la piazza di capodistria)

  11. Unidebit ha detto:

    Su questo sono d’accordo con effebi: non si può essere slovenisti e jugoslavisti “a rate”. Quando si tratta di essere anti-italiani si ha nostalgia di Tito e della “ciucco-slavia”, quando invece si è anti-serbi si diventa improvvisamente accesi slovenisti. Mi sembra un’enorme conflitto irrisolto all’interno della comunità slovena.

  12. gigi ha detto:

    @effebi
    esageri, esci dal tema, non sprecare il tuo tempo e attieniti al commento dell’articolo.

  13. Mauricets ha detto:

    e quando la cro e serbia entreranno in ue saranno al punto di partenza. ma piu deboli, perche clienti a debito della BCE. un affare.

  14. alpino ha detto:

    Non è questioni di slovenisti o altro, semplicemente presumo il posto voglia ricordare un avvenimento di cronistoria particolare che coinvolse anche noi italiani e non un’ennesima digressione sulla storia della Jugoslavia o della Slovenia..tutto qui, sarebbe interessante il racconto di chi quelle giornate le ha vissute da vicino sia da una parte che dall’altra

  15. matteo ha detto:

    la roba incredibile xe che quando i se sparava uno in vespa gA voli a tutti i costi far benzina oltre, la polizia gA tenta de fermalo ma ga insisti perche de la la benza costa de meno, iera presenti le truppe de tutto el mondo, el xe nda oltre gA fato benza el gA paga el xe torna indrio, roba UFO

    Qualchedun el gA el filmato? Mi go zerca ma no go trova

    Solo un artocolo

  16. gropajaco ha detto:

    io le ho vissute da vicinissimo, in maniera quasi metafisica: guardando la tv. fino a quando non ho sentito il carro armato in giardino di casa. in quel momenta la reata’ ha fatto irruzione, ma quando mi sono precipitato fuori dalla porta mi sono accorto che era sotanto un effetto fonico dovuto alla particolare conformazione del territorio davanti a casa mia. il carro armato si trovava in realta’ ad un paio di chilometri di distanza. dopodiche’ la mia metafisica continuava davanti la tv per tutti i dieci giorni. ah si’, mio padre allora voleva mettere la sua nuova audi100 davanti ai carri armati.

  17. alpino ha detto:

    un filmato come detto su youtube c’era, ma è sparito, su youtube non trovo nulla dell’epoca tutto polverizzato

  18. dimaco ha detto:

    allora quando è stata scattata la foto, o per meglio dire qundo il carro è stato colpito da un missile anticarro io mi trovavo dietro al terrapieno che cingeva la vecchia stazione di rifornimento della petrol. per chi è abbastanza vecchio da ricordarsela ancora. alpino ci sono diversi filamti in rete sugli scontri a nova gorica eccone uno:
    http://www.youtube.com/watch?v=3k54E5icadQ&feature=related

  19. alpino ha detto:

    Dimaco dame na man, mi quei in lingua slovena no rivo trovarli perchè no lo parlo te me metti un poki de link così me li salvo, quei riguardanti il goriziano. Grazie

  20. Fiora ha detto:

    @11 Unedebit, “conflitti irrisolti” e lacerazioni, secondo me sono il prezzo da pagare per qualsiasi cambiamento,anche se fortemente voluto, ma ne vale la pena.
    Le generazioni si susseguono, i rancori (sperabilmente!!!) si affievoliscono, le acquisizioni restano!
    Maja, Auguri e… minimo minimo me spetasi de sentir de una torta patriotica degna dela mia Italtorta del Centocinquantenario!

  21. maja ha detto:

    Grazie Fiora, ma no, niente torte, né bandiere, né cerimonie. Solo un augurio di buon “compleanno”: vse najboljše, Slovenija!

  22. Fiora ha detto:

    ah,Maja, gavessi dito cussì anca mi se la torta me fussi vignuda mal!
    🙂 🙂 🙂

  23. marits ha detto:

    A posteriori me vien de dir…che affar che i ga fatto!

  24. dimaco ha detto:

    anche mi li cerco ma no rivo trovarli. Cmq altro aneddoto:
    mio zio all’epoca lavorava per la autopromet gorica e doveva partire alle 4. Quella mattina la sveglia rimase ferma, non suonò. Secondo la tabella di marcia avrebbe dovuto trovarsi a medvedkovo proprio durante il raid aereo che uccise e ferì molte persone. la sveglia sveglia non si era fermata o altro ed era puntata per le 3 e 30 del mattino. Semplicemente non suono.

    http://www.youtube.com/watch?v=lGfLIy9r5L8
    http://www.youtube.com/watch?v=56c8dEJD8x8&feature=related
    http://www.youtube.com/watch?v=O625SlOEvo0&feature=related

  25. massimo p ha detto:

    io mi ricordo che alcuni goriziani curiosi son andati a guardare sul castello

  26. isabella ha detto:

    Vero massimo lo ricordo anch’io.
    Io invece mi trovavo nella cappella della scuola convitto per la messa di diploma e ricordo ancora mia mamma con gli occhi lucidi perchè durante la cerimonia si sentivano gli spari a poche centinaia di metri (lei la guerra l’ha vissuta).

  27. Servolier ha detto:

    20 anni fa; cio’ se ghe ripenso a quei tempi me torna in mente tuta la banda de alora: Andreotti, Forlani, Craxi, Martelli e piu’ de tuti quel avanzo de balera venexiana de De Michelis, l’otava meraviglia del mondo, l’elefante de Venexia

  28. Fiora ha detto:

    eh eh…certo che la Serenissima xè feconda de fenomeni…dal boccoluto ministro balerin al sarcastico gnomo che co verzi boca ghe se sera le meningi…

  29. Cristiano ha detto:

    Auguri Slovenia!

  30. gianni ha detto:

    20 anni, 2milioni de abitanti e i xe in certi settori anni luce avanti dell’italia, dove i taglia… Cmq, auguri!

  31. Unidebit ha detto:

    La Slovenia in certi settori era anni luce avanti dell’Italia già allora, già 20 anni fa! Nella mentalità aperta e cosmopolita della gente, ad esempio. Nel riconoscimento dei diritti delle donne e dei gay, che in Italia sono ancora un tabù, mentre in Slovenia erano riconosciuti già allora. Per non parlare della fecondazione assistita, i tempi del divorzio, ecc. ecc.
    Per tutto ciò che concerne i diritti civili, già la Jugoslavia degli anni ’80 era anni luce avanti rispetto all’Italia!

  32. Radimiro ha detto:

    Non partecipo ai festeggiamenti del ventennale !

  33. Mentat ha detto:

    Io 20 anni fa ero tra i goriziani curiosi radunatisi in castello. Ripensandoci abbiamo rischiato di prenderci una pallottola vagante… Comunque ero a casa mia in zona Piazzutta e ho sentito rumore di armi automatiche. Allora sono andato in castello e ho assistito alla battaglia. Ricordo che c’era un carro armato in fiamme dal quale si levava una colonna di fumo (un’altra si vedeva guardando verso S. Andrea) e si sentivano ripetute esplosioni (forse provenivano dal carro armato stesso). In città in zona Transalpina c’era un M113, nidi di mitragliatrici vicino alla Casa Rossa, e carri armati sulla rotonda di via Trieste. Si temeva infatti che i combattimenti potessero sconfinare in Italia. La cosa curiosa è che a livello nazionale nessuno è mai stato davvero informato di quello che stava accadendo.

  34. effebi ha detto:

    ma dimaco festeggia !?? e che festeggia ? l’indipendenza dai “liberatori del primo maggio” !?

  35. dimaco ha detto:

    dimaco non festeggia effebi, quantomeno non festeggio quella che è l’attuale slovenia che io allora speravo sarebbe restata uno stato socialista, con una politica di socialismo reale. Non festeggio perchè la slovenia è diventata uno stato molto simile all’italia per quanto riguarda la politica, la corruzione, il malaffare e la distuzione sistematica del sistema sociale. e pooi dicono che il made im italy è in crisi.torna a giogar con le scinke effebi.

  36. Triestin - No se pol ha detto:

    ga ragion dimaco i ga fatto el “copia e incolla”

  37. dimaco ha detto:

    Xe poco de scherzar tergestin. perchè xe proprio cussì anche se la mia iera una picia provocazion per bileslavo

  38. Tergestin ha detto:

    @ Dimaco

    Tergestin son mi!
    Mi l’unica nazion che festeggiassi saria solo quela con la media piu’ alta babe fighe, ala Silvio style. Finche’ no la salta fora, no me ciavera’ mai de meno de tuti i rancori tribali del litoral.

  39. fluido ha detto:

    alpino
    ma te zerchi solo quei de nova gorica?
    perché spezzoni te li trovi sia qua http://youtu.be/3k54E5icadQ (xe el primo de 5)
    ce qua http://youtu.be/DBO3KwdGm4E

  40. stefan cok ha detto:

    Avevo 8 anni ma mi ricordo ancora adesso l’impressione che mi aveva fatto il rombo dei cingolati italiani (papà e nonno dicevano fosse l’ariete, ma per loro qualsiasi carro italiano era dell’ariete, questo però direi che è un altro discorso..) che andavano su per la 202 verso i valichi..

  41. Unidebit ha detto:

    W la Slovenia libera e capitalista!

    Ridicoli, all’epoca, i carri armati italiani “comandati” verso i confini. Da chi si andavano a difendere???!???!?!?

  42. Mauricets ha detto:

    un buon racconto da leggere su quel giorno. aprite l’allegato pdf e buona lettura a tutti.

    http://www.balcanicaucaso.org/Media/Files/La-storia

  43. Unidebit ha detto:

    Mi dispiace, MauriceTS, ma Nelida Milani non la ritengo affatto affidabile dai tempi della famosa storia dello “zio Aurelio”.

    Leggi quanto segue:

    Leggete un po’ quante contraddizioni e stranezze… Dopo averle lette:
    come vi fate a fidare di una “storia” del genere?

    – Estate 1945: Graziano Udovisi, ricercato dagli Alleati, per evitare
    l’arresto e il processo fugge a Padova con carta di identità falsa…
    – Estate 1945: Giovanni Radeticchio, milite della Milizia Difesa
    Territoriale, racconta alle autorità di Trieste di essersi salvato dalla
    foiba in cui è stato gettato, di essersi salvato da solo, e che in
    questa foiba è morto, tra gli altri, un tale di nome Graziano Udovisi.
    – Primavera 2005: Graziano Udovisi, maestro in pensione ex tenente della
    Milizia Difesa Territoriale e rastrellatore di partigiani in Istria, sua
    terra natale, viene premiato nella manifestazione degli Oscar della Rai
    come “uomo dell’anno” per un intervista da lui rilasciata a Minoli e più
    volte trasmessa nel corso degli anni. Racconta che nel 1945 è riuscito a
    salvarsi dalla foiba in cui è stato gettato, salvando nel contempo un
    suo commilitone.
    E dunque: i racconti di Udovisi e Radeticchio, che sostengono di essere
    sopravvissuti alla foiba, sono attendibili? Ambedue descrivono la stessa
    vicenda, praticamente con le stesse parole, però Udovisi racconta di
    avere salvato Radeticchio, mentre Radeticchio dichiara che Udovisi è
    morto nella foiba.
    Chi racconta balle tra i due?
    Ricominciamo: Udovisi sostiene di essersi salvato “dall’infoibamento” e
    nello stesso tempo di avere “salvato un italiano” che sarebbe stato
    “infoibato” assieme a lui.
    Però, se andiamo a cercare nella documentazione storica chi potrebbe
    essere l’italiano che Udovisi avrebbe salvato, troviamo che in un
    verbale del 1945 risulta che un certo Giovanni Radeticchio avrebbe
    dichiarato di essere stato gettato in una foiba presso Fianona assieme
    ad altre 5 persone e di essersi salvato, mentre le altre persone che
    erano con lui morirono tutte: e tra queste, secondo Radeticchio, c’è
    anche il nome di Graziano Udovisi.
    Quindi, se crediamo al racconto di Udovisi, questi, che dice di avere
    salvato un italiano, ma non ne fa il nome, dovrebbe avere salvato
    Radeticchio, dato che Radeticchio sostiene di essere sopravvissuto alla
    “Foiba”. Mentre a voler credere al racconto di Radeticchio, Udovisi non
    solo non lo avrebbe salvato, ma non si sarebbe salvato neppure lui.
    Incomprensibile che nessuno storico o propagandista (come ad esempio i
    curatori del “Rumore del silenzio”, pubblicazione curata da Azione
    Giovani nel 1997), non abbiano rilevato nella loro pubblicazione, che
    riporta tutte e due le storie, questa contraddizione. Ma ancora più
    incomprensibile che Gianni Oliva (in “Foibe”, edito da Mondadori)
    riporti tutte e due le storie, una dopo l’altra, senza rilevare che si
    tratta della stessa vicenda; e che Pupo e Spazzali (in “Foibe” edito da
    Bruno Mondadori) riportino il racconto di Radeticchio senza minimamente
    accennare al fatto che anche Udovisi abbia poi raccontato la medesima
    esperienza. Invece Guido Rumici (in “Infoibati”, edito da Mursia), che
    riporta ambedue le storie, ha dichiarato, nel corso della presentazione
    a Monfalcone del suo libro (15/3/04) che, in risposta ad una sua precisa
    domanda, Udovisi gli avrebbe spiegato che all’epoca lui e Radeticchio si
    erano accordati per tacere l’uno dell’altro, perché temevano per la
    propria sorte. Questa spiegazione a noi non sembra avere molto senso, ma
    sembra che Rumici l’abbia considerata attendibile.
    Poi, tanto per complicare la vicenda, leggiamo nel libro scritto a
    quattro mani da Anna Maria Mori e Nelida Milani, “Bora”, che lo zio di
    una delle due, tale Aurelio Codrich, sarebbe pure stato “infoibato” ma
    sarebbe riuscito a salvarsi: e per renderci conto di come funzionano i
    metodi di propaganda, vi riportiamo ora brani del racconto di Udovisi,
    così come lo troviamo nell’intervista rilasciata a Maria Paola Gianni su
    “Nuovo Fronte” n. 168 di novembre 1996, (intervista ripresa nel “Rumore
    del silenzio” l’anno successivo), intercalandoli con quanto appare in
    “Bora” (libro uscito nel 1998) del racconto dello “zio Aurelio”. E, a
    meno che non si tratti di un miracoloso esempio di telepatia
    memorialistica, ci troviamo di fronte, a nostro parere, ad un caso di
    plagio letterario bello e buono, stante che sono state usate addirittura
    le stesse espressioni e le stesse parole, come vedremo di seguito.
    (U.= Udovisi; B.= “Bora”).
    U.: “Ho guardato dentro la foiba, ma non vedevo niente, perché era
    mattina presto. Giù in fondo si scorgeva solo un piccolo riflesso chiaro”.
    B.: “Guardò dentro la foiba senza vedere niente”.
    U.: “Si sono tirati indietro e quando ho sentito il loro urlaccio di
    guerra mi sono buttato subito dentro come se questa foiba rappresentasse
    per me un’ancora di salvezza”.
    B.: “Gli infoibatori si tirarono indietro e quando lui udì il loro
    urlaccio di guerra, cogliendoli di sorpresa si buttò subito dentro, come
    se quella foiba rappresentasse per lui la salvezza”.
    U.: “A un certo momento, non so perché, sono riuscito a liberarmi una
    mano. Ho immediatamente nuotato verso l’alto e ho toccato una zolla con
    dell’erba, in realtà era una testa con dei capelli. L’ho afferrata e
    tirata in modo spasmodico verso di me e sono riuscito a risalire,
    ringraziando Iddio”.
    B.: Teso e muto, riuscì a liberare le mani e a remigare verso l’alto,
    aggrappandosi a quella che credeva una zolla, dell’erba, ma presto capì
    che era la testa di un uomo che rantolava aiuto, allora l’afferrò, la
    tirò a sé, il terremoto nel cuore e una furibonda volontà di non
    mollare, e cominciò a risalire”.
    Vorremmo a questo punto astenerci da ulteriori commenti, però ci
    piacerebbe che questo problema venisse sollevato di fronte alle autorità
    competenti nel giudicare la diffusione di notizie false.

  44. Mauricets ha detto:

    leggo con attenzione. vedi come parlando (o scrivendo) si vienne a conoscena di cose che non si sapevano. questo si deve fare, scambiare le informazioni. non restare al buio.

  45. bruno ha detto:

    @44 ecco adesso che te gà cità la fonte se gà capì tutto!

  46. Unidebit ha detto:

    @46, Bruno perché non giudichi le cose nel merito, ma le escludi a-priori in base ai tuoi pregiudizi ideologici? Non è né intelligente, né democratico.

    Questo è un dato oggettivo, leggilo con attenzione e dimmi se non è una vera e propria TRUFFA:

    “…Poi, tanto per complicare la vicenda, leggiamo nel libro scritto a
    quattro mani da Anna Maria Mori e Nelida Milani, “Bora”, che lo zio di
    una delle due, tale Aurelio Codrich, sarebbe pure stato “infoibato” ma
    sarebbe riuscito a salvarsi: e per renderci conto di come funzionano i
    metodi di propaganda, vi riportiamo ora brani del racconto di Udovisi,
    così come lo troviamo nell’intervista rilasciata a Maria Paola Gianni su
    “Nuovo Fronte” n. 168 di novembre 1996, (intervista ripresa nel “Rumore
    del silenzio” l’anno successivo), intercalandoli con quanto appare in
    “Bora” (libro uscito nel 1998) del racconto dello “zio Aurelio”. E, a
    meno che non si tratti di un miracoloso esempio di telepatia
    memorialistica, ci troviamo di fronte, a nostro parere, ad un caso di
    plagio letterario bello e buono, stante che sono state usate addirittura
    le stesse espressioni e le stesse parole, come vedremo di seguito.
    (U.= Udovisi; B.= “Bora”).
    U.: “Ho guardato dentro la foiba, ma non vedevo niente, perché era
    mattina presto. Giù in fondo si scorgeva solo un piccolo riflesso chiaro”.
    B.: “Guardò dentro la foiba senza vedere niente”.
    U.: “Si sono tirati indietro e quando ho sentito il loro urlaccio di
    guerra mi sono buttato subito dentro come se questa foiba rappresentasse
    per me un’ancora di salvezza”.
    B.: “Gli infoibatori si tirarono indietro e quando lui udì il loro
    urlaccio di guerra, cogliendoli di sorpresa si buttò subito dentro, come
    se quella foiba rappresentasse per lui la salvezza”.
    U.: “A un certo momento, non so perché, sono riuscito a liberarmi una
    mano. Ho immediatamente nuotato verso l’alto e ho toccato una zolla con
    dell’erba, in realtà era una testa con dei capelli. L’ho afferrata e
    tirata in modo spasmodico verso di me e sono riuscito a risalire,
    ringraziando Iddio”.
    B.: Teso e muto, riuscì a liberare le mani e a remigare verso l’alto,
    aggrappandosi a quella che credeva una zolla, dell’erba, ma presto capì
    che era la testa di un uomo che rantolava aiuto, allora l’afferrò, la
    tirò a sé, il terremoto nel cuore e una furibonda volontà di non
    mollare, e cominciò a risalire”.
    Vorremmo a questo punto astenerci da ulteriori commenti, però ci
    piacerebbe che questo problema venisse sollevato di fronte alle autorità
    competenti nel giudicare la diffusione di notizie false.”

  47. Hafez ha detto:

    Dimaco rischi di essere contro tutti….troppi direi…

  48. bruno ha detto:

    @47 te parlo in generale, perchè le mie conoscenze no xe approfondite, ma el sito me par un fiantin de parte se come se l’italia scrivessi la sua storia disendo che la gà vinto la guerra e la se gà alleà coi americani perchè la gà molà i tedeschi, semo seri, mi e ti forsi resteremo delle nostre idee ma parlemo de oggi per andar avanti insieme che el passato el xe stà bastanza ed el continua ad esser visto con l’occhio malato

  49. Milost ha detto:

    @35 Mi associo compeltamente a Dimaco

  50. Unidebit ha detto:

    51, MauriceTS, quando vedremo gli uomini politici italiani, Menia in testa, ricordare le vittime della pulizia etnica italiana che colpì decine di migliaia di “slavi” a Gonars, Arbe, Visco, ecc. ecc.?

    Quanto vedremo Napolitano inginocchiarsi a Gonars o alla Risiera di S.Sabba chiedendo scusa per la violenza etnica italiana?

  51. Unidebit ha detto:

    Serbia: Tadic ricorda vittime in Croazia
    26 Giugno 2011 20:42 ESTERI
    In pratica Tadic’ ha ricordato le vittime del regime appoggiato dal Vaticano e da Stepinac, che Woytila ha beatificato…

    (ANSA) – BELGRADO – Il presidente serbo, Boris Tadic, si è recato oggi nel villaggio croato di Jadovno dove ha partecipato a una cerimonia di commemorazione delle decine di migliaia di vittime, in gran parte serbi, ebrei e rom, uccise nel locale campo di concentramento istituito dal regime filonazista croato durante la seconda guerra mondiale. La cerimonia si è tenuta nel 70/0 anniversario dell’istituzione del lager, nel 1941. “Tali crimini non devono ripetersi mai più”, ha detto Tadic.

  52. Mauricets ha detto:

    prima o poi tutto arriva, la verita non si puo nascondere. quando i tempi saranno maturi. chi pensava ad un assessore ebreo fino a pchi giorni fa, o a Iztok Furlanič. i cittadini saranno la spinta. altrimenti veranno travolti. e lo sanno.

  53. Unidebit ha detto:

    La verità arriverà anche per Stepinac?

  54. dimaco ha detto:

    @48

    hafez, nulla di nuovo per me. Certo che mi metterò contro molte persone perchè dico quello che loro(gli sloveni) fanno finta di non vedere o non vogliono vedere.

  55. dimaco ha detto:

    @38 scusa go sbaia de scriver il nome

  56. Milost ha detto:

    Dimaco, a me pare che comincino ad ammetterlo e molte persone sono seriamente preoccupate dell’andazzo che sta prendendo la giovane Repubblica.

  57. Mauricets ha detto:

    difatti
    “il presidente della Croazia, Ivo Josipović, non ha partecipato alla commemorazione”

    http://glassrbije.org/I/

  58. Mauricets ha detto:

    56 non propio, molti altri vedono e sanno, ma la paura per una perdita di benessere è alta. sperano che passi la buffera. scusami, ma io credo che eravate piu liberi nella federazione. ora la slo è un vaso di coccio tra vasi di ferro. alias italy-germany

  59. dimaco ha detto:

    benessere? quale benessere? quello portato dai debiti fatti per fare i capitalisti? per comprare macchine grandi e grosse per fare gli sboroni?
    Hanno smantellato il sistema produttivo, svenduto e smembrato le industrie che producevano che dava posti di lavoro, anche loro hanno utilizzato il sistema dei consulenti del lavoro he hanno creato disoccupazione e precarietà semplicemente tagliando sul personale prospettando facili guadagni? La fortuna di molti sloveni è che esiste il concetto di famiglia ancora forte, per cui molti vivono sotto lo stesso tetto con i genitori e le proprie famiglie. altri non sono così fortunati e non se la passano benissimo anzi. per quei pochi che sono diventati ricchi migliaia sono diventati più poveri di quello che erano sotto la bandiera con la stella rossa.

  60. effebi ha detto:

    dimaco non festeggia, unidebit si…
    che strano el mondo

    ma non vedo molti qua a festeggiare, in ogni caso

  61. effebi ha detto:

    quindi, sta indipendenza ?

  62. ufo ha detto:

    No sta ciapartela, ma mi festegio – el risultato ale votazioni. No quel de Cosolini o de Nesladek, el tuo. Ghe xe cora speranze per sta cità.

  63. L’indipendenza da che? Il bagno di sangue che ha interessato tutte le parti della ex-Jugoslavia ha scritto nel sangue e negli stuprie ed altro… la storia di un popolo che si è perso. La possibilità di crescere nel rispetto di ogni individuo dovrebbe essere il faro di ogni uomo. Puetroppo essendomi speso per Sarajevo ho testimonianze di moltissimi eventi che non avrei mai voluto vivere e testimoniare. La dignità della persona e delle radici culturali sono state trdite da tutti. Soprattutto da quelli che parlano di “libertà”.
    Voglio solo ricordare l’ospitalità data mio tramite all’allora il Presidente della Bosnia Erzegovina ed al Sindaco diSarajevo al Tgcom a Milano. Sper che qualcuno si ricordi che Paolo Liguori ha diretto Studi Aperto da Sarajevo. L’unco. Grazie ancora Paolo. Per Sarajevo, la ricostruzione della Biblioteca, la creazione di un ospedale olisticoe di un centro religioso per tutte le fedi, protetto da un governatorato ONU ci ha visto con la mia compagna protagonisti di un progetto UNESCO considerato come il più importante. L’insipienza umana ha fatto sì che si spargesse solament in molti insignificanti rivoli. Noi abbiamo anche rischiato per portarlo avanti la nostra sopravvivenza. E’ la pagina più brutta che l’Europa abbia scritto nella sua storia del ventesimo secolo. Nessuna nazione europea esclusa, ivi conpresa l’ONu, ad eccezione del governo italiano allora in carica e dei molti e per nulla noti interventi anche a titolo personale del Presidente del Consiglio allora in carica. Passano i secoli ed è come se nulla i popoli abbiano imparato. Ora guardiamo al futuro, ma con il dcisincato e la vergogna e l’orrore che ancora abbiamo negliocchi edelle testimonianze documentate che abbiamo.

  64. Tergestin ha detto:

    No xe che la gente devi per forza festeggiar o meterse a lutto fazendo sceneggiade teatranti e parlando de confini per quatro generazioni de fila. Miga semo tuti esuli.

  65. alpino ha detto:

    @Fluido
    si cerco solo quelli di Nova Gorica ecco perchè faccio difficoltà a trovarli.

    Sono completamente d’accordo con Dimaco, una Slovenia che come una giovane gazza ladra si è fatta ammaliare da oggetti luccicanti..ora ne paga piano piano le conseguenze.
    L’accesso al credito al consumo per loro è stato più letale che per noi, avevano fame, avevano voglia di lusso e benessere come i loro vicini, non li si può assolutamente biasimare, ma hanno messo in piedi una corsa all’oro senza avere le scarpe, la prima cosa che hanno fatto gran parte degli sloveni è stato indebitarsi per l’acquisto di auto nuove per tutto ciò che caratterizzava uno stile ricco, un benessere palpabile ma senza ahimè avere i fondi a disposizione..Non guardiamo a Nova Gorica che rimane a galla grazie alla sua posizione confinaria, è stata sempre un altro mondo rispetto al resto della nazione, andate nell’entroterra e ditemi se stanno bene, se il benessere prospera ovunque o se tornano furoi dai granai le vecchie jugo Koral…
    Per fare un paragone, la Slovenia è stata come un bimbo affamato, non appena ha visto del cibo ci si è quasi strozzato per la foga..
    Le grandi compagnia assicuratrici e bancarie hanno fermato subito dopo poco tempo la loro espansione in terra slovena, avevano visto prima ancora della gente comune, che non circolava liquido…

  66. dimaco ha detto:

    Non prima però,alpino, di aver fatto cmq grassi affari

  67. alpino ha detto:

    Si si su questo non v’è dubbio, c’è stato un periodo di vacche grasse e soprattutto gli italiani ci hanno mangiato, ora si succhia quello che si può se considerate che il solo Qlandia è praticamente italiano..

  68. Srečko ha detto:

    alpino

    Non so su che cosa basi la tua affermazione su banche e assicurazioni. In realta’ l’espansione c’e’ stata ed e’ in corso tutt’ora. Si tratta di banche per lo piu’ austriache, ma anche la francese SG e l’italiana Unicredit ci sono (come la San Paolo di TO). Le comp. di assicurazioni straniere sono pure in gran parte austriache con accanto la tedesca Allianz (per altro venuta via Budapest) e le Generali arrivate a suo tempo via Vienna (che oggi dipendono da Praga).

    L’indebitamento delle famiglie slovene e’ innegabile ma e’ ancora parecchio al di sotto di quello delle famiglie italiane.

    La crisi economica attuale e’ dovuta al crollo del settore edilizio ed al calo dei consumi interni. Tira invece l’esportazione.

  69. dimaco ha detto:

    troppe privatizzazioni spregiudicate e senza controllo in onore al neocapitalismo che hanno portato la neonata repubblica sull’orlo di uno scontro sociale. La cosa è palpabile, non nei bei locali alla moda o nei bar chic, ma nei negozi quando si arriva alla casssa. Al mercator se arrivi mezz’ora prima che chiua hai il pane a meta prezzo. Una lavoratrice che al mercator ci lavora mi ha detto che quello è il periodo di maggior aflussso di pensionati e persone con il reddito basso. C’è più gente in quella mezz’ora che non in quasi tutta la giornata.

  70. gropajaco ha detto:

    mamma mia, my grannie told me…

    allora: dati del 2009

    slovenia.

    debito complessivo in rapporto al pil: 195%
    di cui:

    -il 34% composto dal settore finanziario
    -il 29% composto dal debito PRIVATO DOMESTICO(FAMIGLIE)
    -il 97% debito privato delle imprese
    -il 35% composto dal debito pubblico dello stato

    fonte

    http://www.bsi.si/

    http://www.stat.si/

    italia.

    debito complessivo 315%. composto da

    -84% debito del settore finanziario
    -41% debito PRIVATO DOMESTICO(FAMIGLIE)
    -83% debito imprese
    -109% debito pubblico dello stato

    fonte

    http://www.mckinsey.com/mgi/reports/freepass_pdfs/debt_and_deleveraging/debt_and_deleveraging_full_report.pdf

    (alpino, mi pare ti sia gia’ stato detto di occuparti di cose di montagna…di dimaco sappiamo)

  71. dimaco ha detto:

    di dimaco sappiamo cosa gropajaco. non è che ti ha preso la luigite e devi cominciare a tirar fuori statistiche. Io prendo i dati delle agenzia con le molle perchè i campioni che intervistano sono poche migliaia e non rispecchiano la realtà, sopratutto se le udette agenzie sono pagate da un governo che vuole nascondre il reale andamento dell’economia. Non intrvistano mica qulli che sono sotto la soglia di povertà ma quelli che sono la cosidetta classe media.

  72. gropajaco ha detto:

    sappiamo che ce l’hai con tutti. non sono sondaggi, sono dati certi e coevi;)

    p.s non mi dare del luigi, per piacere.

  73. Unidebit ha detto:

    GROPAJCO, pensa che a Trieste/Trst si dice che gli sloveni sono delle persone che vivono al di sopra delle loro possibilità perché prima di fare la spesa passano in banca a chiedere un prestito…

    E invece che ci dicono le statistiche? Che il debito privato italiano è più alto di quello sloveno…

    Grande GROPAJCO!

  74. alpino ha detto:

    1) il paragone con l’Italia come fosse una gara NOI/LORO anche se non è stato lanciato, prontamente lo fate venire fuori in tutte le salse, non capendo che si sta parlando della sola Slovenia
    2) simpatico paragonare una realtà che ha 20 anni di vita con una con qualche anno di più

    Gropajaco mi ricorda tanto i politicanti italiani che guardano alle statistiche ma non hanno mai messo il naso fuori dalla finestra.. poco senso ha il tuo intervento ed i tuoi (ripeto tuoi) numeri. Io me ne dovrò andare in montagna ma tu esci dalla tua cameretta!

  75. dimaco ha detto:

    hai ragione gropajaco, ce l’ho on una miriade di persone. Ma più di tutto ce l’ho su con chi in nome dei soldi toglie i diritti basilari alle persone, con chi in nome dei soldi distrugge le istituzioni di carattere sociale come la sanità, l’istruzione ecc. Con chi distrugge in nome del capitale le famiglie, che mette genitori contro figli, fratelli contro fratelli. e tuttoper i soldi. chiamami comunista, socialista o come cazzo ti pare ma io non accetterò mai un sistema che mette davanti a tutto i soldi.

  76. Wolfgang l'austriaco ha detto:

    Gropajaco farebbe bene a ricordare che quei dati sull’indebitamento della Slovenia sono ormai obsoleti visto che dal 2009 ad oggi il debito dello Stato e’ raddoppiato.
    E farebbe anche bene a ricordare che nel 2009 la Slovenia ha avuto un setback cioe’ un calo del PIL del 8,1%, solo la Lettonia ha fatto peggio.
    Se la Slovenia crescesse al ritmo attuale, cioe’ al 2%, ritornerebbe ai livelli del 2008 solo nel 2015.
    E farebbe bene a ricordare che la disoccupazione in Italia e’ all’8,4% mentre in Slovenia e’ al 12%.
    La Slovenia non e’ tutta rose e fiori come qualcuno vuole far credere.

  77. effebi ha detto:

    dal piccolo 27.06
    Junker: “Lubiana faccia scelte brutali”
    (che avrà voluto dire ?)

  78. effebi ha detto:

    (titolo a sei colonne, tutte)

  79. mario binario ha detto:

    bravi tutti, continuiamo a farci del male con queste cazzate nazionaliste.

    http://www.nuovasocieta.it/inchieste/6345-fiat-lettera-degli-operai-di-tychy-a-quelli-di-pomigliano.html

    (Questa lettera è stata scritta il 13 giugno, alla vigilia del referendum a Pomigliano d’Arco in cui i lavoratori sono chiamati a esprimersi sulle loro condizioni di lavoro. La FIAT ha accettato di investire su questa fabbrica per la produzione della Panda che al momento viene prodotta a Tychy in
    Polonia. I padroni chiedono ai lavoratori di lavorare di sabato, di fare tre turni al giorno invece di due e di tagliare le ferie. Tre sindacati su quattro hanno accettato queste condizioni, la FIOM resiste)

    “La FIAT gioca molto sporco coi lavoratori. Quando trasferirono la produzione qui in Polonia ci dissero che se avessimo lavorato durissimo e superato tutti i limiti di produzione avremmo mantenuto il nostro posto di lavoro e ne avrebbero creati degli alti. E a Tychy lo abbiamo fatto. La fabbrica oggi è la più grande e produttiva d’Europa e non sono ammesse rimostranze all’amministrazione (fatta eccezione per quando i sindacati chiedono qualche bonus per i lavoratori più produttivi, o contrattano i turni del weekend)

    A un certo punto verso la fine dell’anno scorso è iniziata a girare la voce che la FIAT aveva intenzione di spostare la produzione di nuovo in Italia. Da quel momento su Tychy è calato il terrore. Fiat Polonia pensa di poter fare di noi quello che vuole. L’anno scorso per esempio ha pagato solo il 40% dei bonus, benché noi avessimo superato ogni record di produzione.

    Loro pensano che la gente non lotterà per la paura di perdere il lavoro. Ma noi siamo davvero arrabbiati. Il terzo “Giorno di Protesta” dei lavoratori di Tychy in programma per il 17 giugno non sarà educato come l’anno scorso.
    Che cosa abbiamo ormai da perdere?

    Adesso stanno chiedendo ai lavoratori italiani di accettare condizioni peggiori, come fanno ogni volta. A chi lavora per loro fanno capire che se non accettano di lavorare come schiavi qualcun altro è disposto a farlo al posto loro. Danno per scontate le schiene spezzate dei nostri colleghi italiani, proprio come facevano con le nostre.

    In questi giorni noi abbiamo sperato che i sindacati in Italia lottassero. Non per mantenere noi il nostro lavoro a Tychy, ma per mostrare alla FIAT che ci sono lavoratori disposti a resistere alle loro condizioni. I nostri sindacati, i nostri lavoratori, sono stati deboli. Avevamo la sensazione di non essere in condizione di lottare, di essere troppo poveri. Abbiamo implorato per ogni posto di lavoro. Abbiamo lasciato soli i lavoratori italiani prendendoci i loro posti di lavoro, e adesso ci troviamo nella loro stessa situazione.

    E’ chiaro però che tutto questo non può durare a lungo. Non possiamo continuare a contenderci tra di noi i posti di lavoro. Dobbiamo unirci e lottare per i nostri interessi internazionalmente.

    Per noi non c’è altro da fare a Tychy che smettere di inginocchiarci e iniziare a combattere. Noi chiediamo ai nostri colleghi di resistere e sabotare l’azienda che ci ha dissanguati per anni e ora ci sputa addosso.

    Lavoratori, è ora di cambiare”.

  80. gropajaco ha detto:

    dimaco, rispetto la tua posizione, ma la slovenia e’ tutt’ora un paese con un welfare concept ereditato dal sistema precedente, dovresti essere contento. oppure, nonostante il contesto odierno, vorresti il ritorno di cio’ che il mercato ha bocciato? eh si’, perche’ credere che il sitema di autogestione ex yu sia stato avulso dalle dinamiche del mercato libero occidentale, e’ a dir poco ingenuo.

    {alpino, ascolta:

    1)le statistiche non sono ‘mie’. se poi ti procurano traumi non e’ un mio problema…

    2) il patetico confrontino e’ una specialita’ tua, mi pare, qua sopra con un altrettanto patetico post(67) in stile baretto dello sport, tentando maldestramente di bofonchiare qualcosa sui debiti, fame, gazze ladre…

    3) i paragoni sono paragoni, decidi tu quale tipo di paragone vuoi fare: se quello statistico, oppure quello che, all’interno del quadro statistico(sloveno, sloveno,…), ragiona sui rapporti politica-sistema produttivo, clientele-tranzizione ecc. si puo’ ragionare, ma sono sicuro che tu non abbia gli strumenti adatti, semplicemente perche’ e’ evidente che non sai NULLA dell’oggetto della tua ‘profonda’ analisi.

    4)saggiamente decidi di non srivere nulla sotto questo thread

    (da quello che hai scritto nel post67, io ti consiglierei di continuare a giocare in cortile…)}

  81. dimaco ha detto:

    mario e questo che c’entra con il nazionalismo? non mi pare che vi siano stati commenti nazionalisti in queso thread ma solo confronti. a dire il vero molto più pacati di altri in altri thread

  82. effebi ha detto:

    si sa qualcosa del progetto del nuovo palazzo dello sport a capodistria per gli europei di basket ?
    quale dovrebbe essere la zona su cui sorgerà e quali sono i costi previsti ?
    http://www.notizie.it/esterno/nuovo-palasport-a-capodistria-per-ospitare-gli-europei-2013-di-basket

  83. effebi ha detto:

    a proposito di basket, ho letto oggi della notizia di un giovane talento dello jadran che “dice no alla carriera” rinunciando alla chiamata dell’acegas che, mi sembra, stia tentando di mettere assieme i giovani talenti locali.

  84. gropajaco ha detto:

    wolfie… faresti bene a scorrere la sequenza dei post per capire che nessuno tenta di dipingere di rosa nulla….

  85. gropajaco ha detto:

    ah, si’, wolfie, poi, se vuoi, facciamo due chiacchiere sul come la slo e’ arrivata dov’e’ oggi. sempre se sai di cosa sto parlando…..

  86. alpino ha detto:

    Gropajco
    mi chiedo come mai ogni volta che pubblichi dati qualche altro utente te li cassa a dovere affossandoteli puntualmente.
    Il confronto lo hai posto tu nella tua pittoresca ricerca per l’appunto del dato tutto qui, io ora vado in cortile, tu chiudi le tapparelle della cameretta che fuori c’è un mondo cattivo a te sconosciuto.

  87. gropajaco ha detto:

    alpino, io davvero rabbrividisco quando leggo cio’ che scrivi. ma davvero tu hai un’istruzione universitaria?

  88. Srečko ha detto:

    alpino & gropajaco

    Per favore, ragazzi, continuiamo pacatamente. Le opinioni sono opinioni e non ci offendiamo per questo.

  89. fluido ha detto:

    @ alpino
    prova a cercare rozna dolina che sarebbe casa rossa, non ho visto nelle trasmissioni di quelle scene il nome nova gorica

  90. Wolfgang l'austriaco ha detto:

    Gropajaco dove sarebbe la Slovenia oggi, sentiamo? Tanto per curiosita’.

  91. gropajaco ha detto:

    nessun litigio, solamente l’inquadramento del discorso. se uno vuole fare il filosofo da cortiletto sullo spaccato sloveno post comunista(post67), io posto dati del 2oo9. se si voul fare un discorso serio sui rapporti clientele-politica-basso costo del denaro, parliamo pure dei dati odierni e della situazione odierna. che, per inciso, non sono quelli di wolfie. per esempio il ministero delle finance nel rapporto di previsione indica l’aumento del debito dello stato di 5,3 punti percentuali entro fine anno, dal 38% al 43,3% del pil. non so dove wolfie abbia tirato fuori IL RADDOPPIO…(probabilmente sara’ alpino…)

    perche’ la manfrina e’ francamente insopportabile….

  92. Srečko ha detto:

    alpino

    Ecco una parte della battaglia della Rožna dolina (casa rossa). I primi 3 minuti sono stati girati la:

    http://www.mojvideo.com/video-slovenia-1991-rozna-dolina/f5330b82b5fdcae357dd

  93. Wolfgang l'austriaco ha detto:

    Gropajaco, debito pubblico sloveno in rapporto al PIL:

    2008: 22,6%
    2009: 35,9%
    2010: 39,8%
    2011: 42,8% (previsione BCE)

    Previsione 2015: 60% (limite del patto di stabilita’).

    Dal 2008 al 2011 il debito e’ praticamente raddoppiato.
    Basta con la propaganda.

  94. gropajaco ha detto:

    ah, si’, pure wolfie e’ alpino….

    wolfie, tu ha scritto che ad oggi e’ raddoppiato! cioe’, dovrebbe ammontare al 70%del pil,OGGI, secondo quella tua affermazione. ora mi dai del propagandista smentendo cio’ che tu stesso hai scritto?

    o sei solo un provocatore, oppure non stai proprio bene….

  95. alpino ha detto:

    @Gropajco in cosa rabbrividisci?? contiamo tutte le volte che i tuoi dati sono stati abbondantemente cassati?
    Contiamo le volte che messo alle strette inizi ad insultare? Nuovamente ti dico, cosa che gia feci, che non uso altri nick oltre a questo quindi non imputarmi post scritti da altri e con questo chiudo ogni querelle e discorso con te!

    @Srecko: hai ragione, chiedo scusa.
    @Fluido: si ci ho provato ma non ci sono riuscito anche perchè non conoscendo lo sloveno faccio fatica a capire di quali zone siano.

    @Srecko: si ottimo il primo! è parte del video che cercavo, non so se sia la stessa telecamere o un’altra ripresa, si vedevano 2 o tre uomni che sparavano con il mitra all’altezza del petrol quello grande dove oggi ci sono i 3 parcheggi e i bidoni!!

  96. Wolfgang l'austriaco ha detto:

    Dal 2008 ad oggi il debito pubblico sloveno in rapporto al PIL e’ praticamente raddoppiato, ti ho fornito i dati ufficiali che evidenziano la crescita del debito, se sai leggere bene, altrimenti non sono affari miei.
    Ma per favore non propagandare scemenze.

  97. gropajaco ha detto:

    allora wolfie. non so se ci sei o ci fai, ma le scemenze le scrivi tu:

    io sopra ho postato dati del 2009 che indicano il debito in 35%.

    tu mi hai risposto che ad oggi e’ raddoppiato.

    io so leggere, ma mi pare invece che tu abbia qualche difficolta’ cognitiva…..

    (ma secondo me sei solo un provocatore…)

  98. gropajaco ha detto:

    …contiamo tutte le volte che i tuoi dati sono stati abbondantemente cassati?
    ————

    ???

  99. capitan alcol ha detto:

    Non ricordavo che vi fossero stati morti a rozna dolina. Dalle immagini mi risulta che ve ne sia almeno uno (quello sotto la benna). E’ così?

  100. Wolfgang l'austriaco ha detto:

    Non solo la Slovenia ha raddoppitao il debito pubblico ma, visto il costante deficit di bilancio, il debito dello Stato continua a crescere.

    Deficit di bilancio della Slovenia:

    2009: 5,5%
    2010: 5,8%
    2011: 5% (previsione)

    Per il deficit di bilancio il limite di Maastricht e’ del 3%, che la Slovenia sta abbondantemente infrangendo.
    E l’hanno fatta entrare nell’eurozona.

    Di questo passo entro 5 anni la Slovenia sara’ una piccola Grecia.

  101. Srečko ha detto:

    Wolfgang

    La Slovenia e’ entrata nell’eurozona, quando aveva tutti i numeri in regola. Le dofficolta’ sono venute dopo.

    Daltra parte paesi come Germania, Francia e Italia hanno pure splafonato i limiti di Maastricht, ma nessuno ha osato punirle.

    Che sara’ tra 5 anni non lo so. Tu si?

  102. Wolfgang l'austriaco ha detto:

    La Slovenia e’ uno Stato piccolo con i conti pubblici in disordine, un debito pubblico galoppante e un bilancio dello Stato da brivido. La Slovenia si sta iperindebitando e i suoi titoli varranno sempre meno, piazzarli sara’ sempre piu’ difficile, per farlo dovranno garantire interessi da capogiro, aumentando i rischi di una crescita del costo del denaro che porterebbe gran parte delle aziende slovene a chiudere bottega o trasferirsi altrove.

  103. Srečko ha detto:

    Wolfgang

    Si direbbe che tu sia figlio o allievo del noto Veneziano… 🙂

    Gia’ che ci sei, riporta i deficit di bilancio dei 3 paesi maggiori della eurozona negli stessi anni, per favore.

  104. Srečko ha detto:

    Wolfi

    Dai diccelo in tedesco… Suona bene il tedesco con accento veneziano… 🙂

  105. alpino ha detto:

    @Capitan Alcol:
    “..Ci sono già cinque morti e venti feriti. E’ esploso un carro armato: dentro, c’ erano quattro ragazzi di leva e un sottufficiale…”

  106. gropajaco ha detto:

    wolfie, qua hai ragione. il disavanzo e’ un problema serio perche’ indica tutti i mali strutturali….

    difatti la slo dovra’ necessariamente ristrutturare un bel pezzo del welfare cosi’ come l’ha concepito fino ad oggi…

  107. capitan alcol ha detto:

    Non so se si possano fare dei paralleli ma anche oggi in Italia ci sono dei blindati sulle strade e delle persone che vorrebbero sentirsi libere di decidere a casa propria.

  108. Srečko ha detto:

    Wolfi

    Il rating della Slovenia rimane AA (S&P)….

  109. effebi ha detto:

    pag. 7 il piccolo di oggi
    “in slovenia il pil pro capite inferiore alla madia europea”

    ci sono anche i dati degli altri paesi

    forse l’erticolo l’ha scitto alpino o wolfang ? 🙂

  110. effebi ha detto:

    “LUBIANA FACCIA SCELTE BRUTALI”

  111. effebi ha detto:

    forse un palazzo da 8000 a capodistria è già un scelta brutale….

  112. gropajaco ha detto:

    eh, poi dopo mi piazzi il 105 e che vuoi che ti dica? che stai vaneggianddo di nuovo. tu non stai benissimo.

    basta mettere a posto il disavanzo con un confronto sociale onesto e franco, riformae il sistema pensionistico, tagliare il 10-15% del pubblico impiego e siamo a cavallo. mi sa che invece hai appena descritto a grandi linee l’italia, strozzata dal debito sovrano e costretta a rincorrere gli interessi sul debito distraendo risorse dagli investimenti per la crescita. e’ gia ‘ bloccata. fra un po’ sto’ nodo arriva al pettine e i tassi impazziranno.

    dai suvvia, non fare garette…eheh

  113. Wolfgang l'austriaco ha detto:

    La Slovenia non meritava di entrare nell’eurozona, lasciarla entrare e’ stato un errore dovuto in gran parte alla miopia e al dilettantismo degli analisti della BCE e della UE.
    In realta’ non meritava di entrare nemmeno nella UE visto che si tratta di un paese estremamente corrotto, lo Stato di diritto e’ un concetto che non hanno ancora sviluppato, i politici sloveni sono tra i piu’ corrotti al mondo.
    La collusione dei politici con l’imprenditoria selvaggia che viene regolarmente foraggiata dal bilancio statale e’ tale da aver assunto dimensioni spaventose, la decadenza morale dei dipendenti pubblici e’ un problema gravissimo, se si calcola che il 25% dell’economia e’ sommersa cioe’ in nero si capisce bene che questo paese doveva rimanere fuori sia dall’eurozona che dalla UE.

  114. Luigi (veneziano) ha detto:

    Velocemente.

    I dati postati possono voler dire tutto o niente.

    Contano non solo i dati puntuali, ma pure quelli dinamici. La Spagna pare meglio messa dell’Italia, ma se guardiamo la dinamica del suo debito è sull’orlo di un burrone peggio di noi. L’Irlanda entro il 2015 – se non scoppia prima – sarà in crack come la Grecia.

    Oltre a ciò – ma primo per importanza – contano i dati di SOSTENIBILITA’.

    Perché il Giappone – che ha una sommatoria dei debiti superiore (vedo a memoria: non ho tempo in questo momento di verificare i dati) al 400% sul PIL, che è il peggiore AL MONDO – mantiene un rating di AA2 (pur essendo in fase di revisione)?

    Perché stati che hanno una sommatoria dei debiti molto minore hanno invece un rating molto peggiore?

    La questione del debito italiano va visto nell’ottica di questo dato: il governo italiano con una manovra “lacrime e sangue” riuscirebbe a succhiare dagli italiani (privati e aziende) una fraccata di soldi tale da rimettere in sesto i propri conti?

    Non dimentichiamoci che già quasi vent’anni fa Amato portò a casa circa 90.000 miliardi di lire, col famigerato prelievo notturno del 6 per mille dai conti correnti.

    La Grecia ha questo problema: che i soldi per ripianare i suoi debiti, i greci NON LI HANNO.

    La situazione della Slovenia qual è, vista in quest’ottica?

    L.

  115. Wolfgang l'austriaco ha detto:

    Effebi il problema della Slovenia non e’ il pil pro-capite, il problema e’ la corruzione ai massimi livelli dello Stato e via via scendendo a quelli inferiori, il problema e’ che questo paese vive al di sopra delle proprie possibilita’ indebitandosi a piu’ non posso.
    Questi sono problemi ben piu’ gravi del pil pro-capite ma difficilmente risolvibili dato che si tratta di una mentalita’ ereditata dal loro ex sistema politico-economico-sociale.

  116. effebi ha detto:

    ieri (sempre il piccolo) ritornava a parlare della vendita dei castelli sloveni che però nessuno acquista visto il prezzo troppo alto.

    e, però mi chiedevo: uno stato che vince due guerre in 50 anni (45 e 91), che viene retto per 50 anni da un condottiero illuminato come Tito e poi si struttura in maniera democraticamente perfetta (tanto da essere segnalata come esempio alla sgangherata italia) posssibile che si ritrovi a dover vendere quattro castelli pur avendo un pil da manuale dell’economia !?

    mah… qualcosa non mi convince….

  117. Srečko ha detto:

    Wolfi

    Evviva la liberta’. Liberta’ di opinione, di espresione!

  118. effebi ha detto:

    118 – devo pensare che sia questa tua ipotesi la risposta ai miei dubbi ?

  119. Srečko ha detto:

    effebi

    Il tuo sarcasmo fa abbastanza pieta’. Quando sarai un po’ piu’ obbettivo, sara’ piu’ facile leggerti… e capirti 🙂

  120. ufo ha detto:

    Certo che è ben divertente sentir commenti dall’Italia riguardo al debito pubblico (35% contro 109%) e corruzione… nonche su chi è che non doveva entrare nell’euro (ricordo che la Germania ha imposto i parametri di Maastricht proprio per tenere fuori l’Italia).

  121. gropajaco ha detto:

    mah, arriva l’offensiva dei soliti complessati e ogni discorso serio va in vacca….

  122. Jasna ha detto:

    @Wolfgang Hai dato dei dilettanti agli analisti della BCE? Tu che formazione hai? Fai bene a mostrare quali sono secondo te i punti critici ma con queste uscite ti dai la zappa sui piedi.

  123. gropajaco ha detto:

    Perché stati che hanno una sommatoria dei debiti molto minore hanno invece un rating molto peggiore?
    —————–

    ti riferisci a uk, usa e giappone? due hanno in mano la loro politica monetaria, uno di loro addirittura il debito sovrano nelle mani delle proprie banche. il terzo invece si finanzia il debito stampando dollari tanto c’e’ la crescita mondiale….

  124. gropajaco ha detto:

    ups, cioe’ il motive perche’ hanno il rating migliore pur avendo il debito complessivo nettamente maggiore dei paesi sotto tiro dell’eurozona….

  125. effebi ha detto:

    noi miseri italioti triesticoli, che abbiamo impiegato 5 anni per costruire un palasport, meravigleremo nell’osservare come se ne può ergere uno (ovviamente più bello, più grande e più funzionale del nostro) in appena due (2)anni.

    intanto stupiamo nel leggere che lo zuppano della penisola istriana è intenzionato a chiedere i nostri soldi (italioti) per costruire un ospedale a Pola (anzi, L’opsedale). Ricordo ancora che qui qualcuno mi beffeggiava (al solito) sostenendo che Pola non ne aveva bisogno… di ospedali nuovi.

  126. effebi ha detto:

    …e anche Pola è in uno stato (un altro) che ha vinto due (2) guerre in 50 anni

  127. Srečko ha detto:

    Jasna, ufo, gropaj…

    Qui ci sono i soliti sockpuppets d’ufficio.

    La Slovenia non e’ l’Eden in terra. Gli sloveni non siamo stinchi di santi. Problemi e difetti ne abbiamo in abbondanza. Ma lungi dall’essere i truffatori corrotti che qualcuno vorrebbe che fossimo. E ai vari Wolfgang (chissa’ quante volte si e’ gia’ riciclato su Bora.la???), effebi (sempre lo stesso a priori e preconcetto sarcastico antisloveno) e similia non vale di rispondre, se non allegramente.

  128. Srečko ha detto:

    effebi

    Ma il basket che ci fa qui? Luigi il Veneziano direbbe che e’ come i cavoli a merenda…

  129. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ gropajaco

    Il Giappone ha la sommatoria dei debiti (privato, pubblico, societario) peggiore del mondo, ma ha un rating Aa3.

    La Russia (vado a memoria) ha un debito pubblico praticamente inesistente, e un debito totale inferiore al 100% del PIL, ma ha un rating (se non ricordo male) inferiore o pari al Giappone.

    Come mai?

    L.

  130. ufo ha detto:

    Cinque anni per un palazzetto? E che vuoi che sia – al confronto dei dodici e rotti per fare Cattinara, o dei venti più iva per la Grande viabilità…

  131. Paolo Geri ha detto:

    #116. Wolfgang

    ” …. visto che si tratta di un paese estremamente corrotto, lo Stato di diritto e’ un concetto che non hanno ancora sviluppato, i politici ……. sono tra i piu’ corrotti al mondo.
    La collusione dei politici con l’imprenditoria selvaggia che viene regolarmente foraggiata dal bilancio statale e’ tale da aver assunto dimensioni spaventose, ……….. si calcola che il 25% dell’economia e’ sommersa cioe’ in nero si capisce bene che questo paese doveva rimanere fuori sia dall’eurozona che dalla UE.”

    Immagino tu stia parlando dell’ Italia.

  132. gropajaco ha detto:

    tiro ad indovinare? perche’ il debito giapponese e’ praticamente nelle mani delle loro banche. in piu’ hanno un sistema produttivo efficiente. in prospettiva e’ ovvio che il giappone sarebbe facilitato in un ipotetica rinegoziazione del debito….cio’ influirebbe sui tassi ecc…

  133. gropajaco ha detto:

    comunque qua il topic era la slo. e’ evidente che nessuno la conosce, dunque non si puo’ intavolare un discorso se non ai livelli di alpino….

  134. capitan alcol ha detto:

    Come ci si può basare solo su dati economici per fare un confronto?
    Proviamo a farne uno sul rispetto dei diritti umani?

  135. effebi ha detto:

    131 …o come la lingua italiana nel post “faraguna vs iztok”

  136. effebi ha detto:

    133 appunto ufo.. appunto… siamo pronti ad imparare dai migliori

  137. Zuca Baruca ha detto:

    Vorrei chiedera alla redazione:
    – perchè togliete tutti i commenti che a voi non vanno a genio?
    – perchè continuate a dare spazio a gente come Dimaco, che scrive scemenze ipocrite con un linguaggio scurrile?
    – se è vero che siamo in un paese libero e civile perchè alcuni soggetti,piuttosto che altri hanno maggior diritto alla parola?
    – voi della redazione siete di parte e se è come penso da quale parte state?

  138. ufo ha detto:

    Noo! Ma forse dovrei ricordarti che prima di fare letteratura comparata bisogna mandare a mente l’alfabeto, e prima di imparare a fare l’ingegnere bisogna passare per l’aritmetica, tabelline e tutto. Materie propedeutiche, dicono quelli che amano parlare complicato – ma io preferisco dirtelo terra terra. Non che serva, ma così ho la coscienza tranquilla.

  139. Zuca Baruca ha detto:

    Non ostinatevi a togliere il commento, ma datemi una risposta sincera ed evasiva, per cortesia.
    Grazie

  140. ufo ha detto:

    Oh cavoli. Giuro – non l’ho fatto apposta!

    Sono andato a rileggermi le elucubrazioni dell’Amadeus al #105. Cito: “i suoi titoli varranno sempre meno, piazzarli sara’ sempre piu’ difficile, per farlo dovranno garantire interessi da capogiro“. Poi faccio un giro sul sito del Corriere e vedo il titolo fresco fresco: Titoli di stato in difficoltà: nuovo record storico dello spread con quelli tedeschi.

    E non parlava dei titoli sloveni.

  141. Wolfgang l'austriaco ha detto:

    I titoli sloveni tra 5 anni saranno spazzatura. Chi ce li ha e’ meglio che se ne liberi subito prima che sia troppo tardi.

  142. ufo ha detto:

    Affermazione deliziosa nella sua perentorietà. Hai anche una spiegazione intelligibile del perchè dovremmo crederti, o dobbiamo comportarci come con l’immacolata concezione, crederci oppure prepararci alle fiamme del terzo girone? E perchè cinque anni e non sei o quattro?

  143. Mauricets ha detto:

    quella dei titoli di stato lascia il tempo che trova. negli anni ’80-’90 i BOT italy arrivavano al 10%. ora ci si straccia le vesti se arrivano al 2. eppure siamo ancora qui. anzi rimpiangiamo la lira…

  144. Wolfgang l'austriaco ha detto:

    Luigi(veneziano) e’ vero, il debito italiano sta al 119% del PIL ma la situazione tra Slovenia e Italia non e’ neanche lontanamente paragonabile.
    Come hai giustamente scritto si tratta di SOSTENIBILITA’.

    Lo Stato italiano per coprire gli interessi sul debito devolve circa 85 miliardi di euro all’anno a fronte di introiti complessivi di circa 450 miliardi.
    La Slovenia invece nel 2012 dovra’ devolvere circa 1 miliardo di euro solo per gli interessi sul debito, a fronte di entrate complessive previste di circa 8,3 miliardi, in calo di quasi 1 miliardo rispetto al 2008.
    L’Italia e’ in grado di finanziare il proprio debito, la Slovenia no, almeno non a lungo termine.

  145. alpino ha detto:

    136 Gropajaco..continua continua pure

  146. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ gropajaco

    Il topic è la SLovenia, e ci arriviamo per il tramite del ragionamento sul Giappone.

    Come ho già scritto, il ragionamento sui debiti di uno stato è molto meno importante – per le agenzie di rating e per i mercati finanziari – del ragionamento sulla sostenibilità del debito.

    Tu presteresti soldi a uno che non ha nemmeno un centesimo di debito, ma redditi pari a zero?

    Lo stesso ragionamento si fa per i conti di cui sopra.

    Paradossalmente, l’Italia – che pure è un grande casino – oggi avrebbe la possibilità di rimettere i propri debiti con pochissime mosse:

    1. Licenziamento del 10% dei dipendenti pubblici.

    2. Tassa una tantum su tutto il patrimonio detenuto (mobili, immobili, partecipazioni, saldi di conto corrente e quant’altro), pari a… diciamo il 5%.

    3. Riduzione immediata di tutte le pensioni del 10% e blocco della loro rivalutazione futura.

    Con la misura numero 2 tireremmo su immediatamente circa 500 miliardi di Euro, pari a più di un terzo del nostro PIL (gli italiani infatti possiedono – udite udite! – il 6% delle ricchezze mondiali), e le misure indicate negli altri punti diminuirebbero la spesa pubblica di una somma che a naso stimo fra i 50 e i 100 miliardi all’anno.

    Misure che prese tutte assieme farebbero impiccare sul pennone tutto il governo, eppure se voi fate un minimo di mente locale, si tratta di misure GIA’ PRESE da altri paesi, in anni recenti. Eppure, in periodi di lacrime e sangue l’Italia ha già mandato a mare i risparmi degli italiani: si pensi per esempio al rogo del debito pubblico negli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale, quando Einaudi & co. fecero praticamente fuori tutti i titoli anteguerra, il che creò le basi per lo spettacolare boom italiano degli anni 50/60 (roba simile alla Cina attuale, per intenderci).

    Domanda: quanti altri paesi al mondo potrebbero mettere in piedi delle misure del genere?

    La Grecia no: anche se dragasse tutti quanti i soldi dei suoi cittadini, non arriverebbe a un ette di quanto potrebbe far pagare l’Italia. L’Irlanda nemmeno. La Spagna (quasi) idem con patate.

    E la Slovenia, in caso di urgentissimo bisogno, che potrebbe fare?

    In altre parole, e detto più seriamente: qual è il brak even point della “sostenibilità” del debito pubblico sloveno?

    L.

  147. Mauricets ha detto:

    la liberta ha un costo. non è gratis. la slo è piccola ma ugualmente deve avere una macchina statale. e pure questa costa. prima molte istituzioni e competenze erano divise fra tutti gli appartenenti alla federazione. ora sono sul groppone dei soli slo. manca per giunta il mercato naturale per le note guerre. aggiungiamoci l’indebitamento è tirando le somme non è che di soldi avanzino. ricordiamo poi che la slo non ha piu moneta, e che deve comprarla dalla BCE (emettendo titoli di stato). a mio avviso le slo era gia libera prima. come tutte le altre repubbliche.mentre ora sono clienti a debito della BCE. non so quanto abbia meritato. una yugo unita nella ue sarebbe stata piu forte delle singole repubbliche divise. il drmma per la slo sara la croazia, quando entrera drenera tutti i fondi per i balcani. allora si che saranno dolori. e poi sara la volta della serbia, poi le altre. alla fine si ritornera al capolinea, dalla slo alla grecia senza confini. avra avuto allora senso la guerra?

  148. Tergestin ha detto:

    Prevedo za’ che piega ciapera’ (anzi, ga za’ ciapado) ‘sto post. Ciacolar oltra penso che no servi, basta far copia e incolla da altre discussioni.
    Quanta tristezza.

  149. Tergestin ha detto:

    @ 104 Srečko

    No, e’ il solito troll fascistoide che passa a sputare razzismo per puro divertimento fino al prossimo ban. Inutile dire che non e’ austriaco e nemmeno di queste parti.

  150. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Tergestin

    Buttarsi dal ponte con una pietra al collo?

  151. gropajaco ha detto:

    luigi, il problema della slo non e’ il debito pubblico, ma il disavanzo ed il debito delle imprese, che e’ salito ultimamente grazie al basso costo del denaro. (lasciando da parte l debito delle imprese)lo stato deve ridurre il disavanzo ed ha ampi spazi di manovra per farlo, puo’ o ridimensionare l’impiego pubblico, oppure fare una riformina delle pensioni(roba da gettito annuale di 300 mio euro). ma invece di farlo, per ora, si indebita per finanziare la spesa corrente…solo in partecipazioni statali ha un margine di una decina di miliardi di euro , ma comunque il problema non e’ (ancora) il debito pubblico, ma il disavanzo.

    quello che proponi per l’italia e’ demagogia pura dal puto di vista politico. abbattere la spesa corrente, cioe’ quello che toccherebbe fare alla slo, invece, e’ agenda politica tra le piu’ banali.

    l’italia non ha piu’ margini ne’ riguardo la spesa corrente, ne’ riguardo al debito pubblico(apparte tiri da fuoricampo come quello descitto da te)

    in sostanza: tutti e due i paesi stanno nella merda,in realta’ entrambi strutturalmente, l’italia nei conti pubblici e sistemi di potere, la slo nel sistema produttivo e’, anch’essa, sistemi di potere.

  152. ufo ha detto:

    Luigi, grazie di aver riportato un minimo di razionalità nel discorso. Ma francamente non ce lo vedo il sorgere di un ‘urgentissimo bisogno’ così dall’oggi al domani – nè in Italia nè in Slovenia.

  153. Mauricets ha detto:

    vorrei aggiungere che forse l’andamento demografico, l’invecchiamento della popolazione, è simile al nostro. con tutti nessi e connessi. noi abbiamo messo una pezza con gli immigrati che nonostante tutto rinpinguano le casse inps. perche se non hanno un permesso di soggiorno, legato al lavoro regolare, rischiano. non so se in slo sia anche cosi e quali siano i numeri e le somme.

  154. Wolfgang l'austriaco ha detto:

    Volevate la realta’?
    Volevate sapere quale e’ la reale situazione economico-sociale in Slovenia?

    O volete continuare con la vostra sciocca propaganda del Slovenia paese perfetto nel quale si sta da Dio – in confronto alla schifosa Italia dove dilagano corruzione e malavita e la gente muore di fame sui marciapiedi?

    La verita’ e’ che l’Italia, comunque sia messa, e’ ancora anni luce davanti alla Slovenia la quale mantiene un certo standard basandosi su un indebitamento che, statene certi, non potra’ durare in eterno.
    Allora ci sara’ una caduta molto dolorosa.

    In quanto a corruzione i politici italiani, per quanto corrotti siano, potrebbero comunque prendere lezioni da quelli sloveni che hanno portato la corruzione a dei livelli completamente nuovi, aprendo nuovi orizzonti al concetto stesso di corruzione.

    Auguro alla Slovenia ogni bene ma qualcosa dovra’ cambiare.

  155. ufo ha detto:

    Noto senza sorpresa che evadi la mia richiesta di meno chiacchiere e più elementi verificabili.

  156. Mauricets ha detto:

    guardate che l’italia gia a suo tempo ha fatto un prelievo forzoso sui conti correnti una tantum. mi pare fosse sia stato amato (exsocialista..) quindi in fatto di tiri fuori campo siamo bravi.

  157. gropajaco ha detto:

    il jolly dell’italia, a mio avviso, e’ il suo sistema produttivo, peccato pero’ che e’ ostaggio delle contraddizioni interne al paese(frammentazione di interessi, sud ecc) che soffocano i conti pubblici sottraendo risorse a possibili riforme fiscali per finanziare gli interessi sul debito. cosi’ tutto e’ in stallo, un cane che si morde la coda e lo spread di sopra che pericolosamente si allarga.i costi aumentano ed il governo non fa nulla. pericoloso, molto pericoloso quando non hai piu’ la politica monetaria in mano e ti e’ rimasta soltanto quella fiscale….

  158. gropajaco ha detto:

    wolfie, tu e la realta’ dovete ancora presentarvi….

  159. ufo ha detto:

    Mi piace questa: “Volevate sapere quale e’ la reale situazione economico-sociale in Slovenia?“. Perché, per saperlo ho bisogno di farmelo spiegare da un troll? Basta che vado a chiederglielo, da casa mia faccio circa tre chilometri e sono in cantina dei miei cugini.

  160. Mauricts ha detto:

    appena trovano un accordo con l’opposizione passa la riforma fiscale. che ovviamente drenera piu soldi a noi poveri. per 50 euro in piu in busta si avranno 100 in piu di iva. come fu per il rientro dei capitali, quando mancavano in aula anche deputati del pd. che interrogati affermarono che avevano “impegni”

  161. alpino ha detto:

    @151 Tergestin
    ti quoto….

  162. Wolfgang l'austriaco ha detto:

    Gropajaco, io ho dato i numeri della Slovenia, tu hai dato le tue farneticazioni.

    La Slovenia non e’ ancora al collasso, ma continuando cosi’ ci arrivera’ presto. Lo dicono gli stessi analisti economici sloveni, Lahovnik, Sustersic, Pezdir e Turk.
    Un paese destinato a crollare.
    Se la Slovenia mantiene un rating AA e’ dovuto esclusivamente al patrimonio statale che in larga parte e’ ancora intoccato, alle quota di proprieta’ statale in molte aziende, se non ci fosse quello il rating della Slovenia sarebbe molto piu’ basso.
    Il rating della Slovenia e’ comunque destinato a scendere.

    Finanziariamente la Slovenia sta messa talmente male che non ha nemmeno i soldi per una seconda iniezione finanziaria nella piu’ grossa banca statale nazionale. E con questo credo di aver detto tutto.

  163. Mauricets ha detto:

    è ovio che noi parliamo della classe politica e dei dirigenti. se il cittadino slo compra a rate in modo impropio è perche la politica non fa il suo mestiere. quello di regolamentre l’accesso al credito in maniera da salvaguardare il consumatore. mettere dei limiti non vuol dire essere illiberali. ma dare regole certe. questo ovviamente vale anche per l’italy. una volta accedere ad un prestito era quanto mai complesso e oltre un certo limite non si poteva andare. ora sembra che i soldi li regalino. finanziarie, banche, assicurazioni. ho piu pubblicita in posta per avere soldi che di supermercati!

  164. Mauricets ha detto:

    certo che la notizia “LUBIANA FACCIA SCELTE BRUTALI” il sole 24 la dava gia il 24-06-11 18:26:41.
    http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-949591/slovenia-junker-chiede-brutali-misure/

  165. Tergestin ha detto:

    @ Luigi 153

    Non credo lo faro’. Quando sono triste penso che la vita e’ anche fatta di persone eleganti, simpatiche e gradevoli come te e allora il sorriso e la speranza ritornano ad illuminarmi.

  166. Wolfgang l'austriaco ha detto:

    Scelte brutali? Svenderanno il patrimonio statale, le quote di proprieta’ in tutte le aziende ancora controllate dallo Stato, quello sara’ il primo passo di una rapidissimo ritorno alla realta’.
    La Slovenia non produce abbastanza ricchezza per mantenere lo standard odierno, lo standard sociale dovra’ scendere, e’ inevitabile.

  167. Mauricets ha detto:

    vi ricordate i post sulle case agli stranieri?per altro finito in nieste è che ha fatto fare anche una brutta figura alla slo.non era quello che risolveva i problemi. la realta è che ormai gli stati sono a sovranita limitata, anche l’italy ovviamente. c’è poco da fare. clienti BCE tutti.

  168. matteo ha detto:

    mi penso che xe tropa gente che parla mal de paesi dove no vivi, sta cosa mi puzza

  169. Mauricets ha detto:

    ma io non parlo male della slo, poi ho anche nonni, zii, cugini in slo. ma le cose che non vanno anche li ci sono. come ci sono da noi. non è mica che da qualche parte esiste il paradiso in terra.

  170. Tergestin ha detto:

    @ Matteo

    Mi come Ufo go i cugini che sta a pochi chilometri de casa mia, ghe domando a lori se voio saver come funzia le robe in Slovenia.
    Per altro ogni volta che vado a Lubjana (giusto per no star sul Litoral) ‘ste favelas no le vedo. Ma bon, meio lassar che el discorso lo continui i vari cafoni refai che sugerissi ai altri de meterse piere al collo, i troll fassistoidi e tuta ‘sta bela gente.

    Scuseme el disturbo 🙂

  171. Mauricets ha detto:

    qua non ci rendiamo conto che siamo tutti nella stessa barca ormai. se non si rema in maniera univoca la barca non va. o pensate che se arrivano i cinesi, meglio dei russi, o indiani, a investire lo faranno per opera da buon samaritano? che loro sono buoni? qua se non stiammo coesi ci mangiano vivi. altro che barufe da osteria.

  172. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Tergestin 137

    Il sorriso è durato lo spazio di un attimo, poi ti è tornata la tristezza…

    http://www.youtube.com/watch?v=jM5W8xMR4Z8

  173. Wolfgang l'austriaco ha detto:

    Buttarla sui fascisti e’ la cosa piu’ vigliacca che uno possa fare, o stai con noi e decanti le lodi della Slovenia oppure sei fascista. Da vigliacchi appunto. Io di fascisti non ne vedo, i creduloni che credono che in Slovenia si viva meglio che in Italia o che la Slovenia sia uno Stato migliore dell’Italia e’ chiaro che lo dicono esclusivamente a fini propagandistici.
    Rimango fermo nella mia convinzione che con i politici che si ritrova la Slovenia non meritava di entrare nell’eurozona e nemmeno nella UE.
    La Slovenia ha una classe politica corrotta composta da imbroglioni, bugiardi, ladri, depravati e truffatori di professione che hanno esteso i propri tentacoli a qualsiasi attivita’ economica remunerativa con cui riempire le tasche, sia le proprie che quelle dei propri amici, parenti, amanti ecc. Un paese corrotto dall’alto in giu’.

  174. danizale cachigna ha detto:

    senti wolfie, tu ti sei buttato a capofitto su un mio post che rispondeva sostanzialmente all’analisi comica di alpino, difatti ho evidenziato i dati rilevanti nel contesto della sua profonda analisi sociologica(credito al consumo): cioè che i sloveni, poveretti sprovveduti, subito dopo il ’91, con la bavetta alla bocca si sono precipitati in banca per comprarsi la bmw.
    ed ho messo i dati italiani sotto onde evitare un eventuale”ecco, ecco, hai visto, al 29% addirittura ammonta il debito domestico”

    capito?ora vai apiagnucolare perche ti hanno dato del fasiston…

    ( se hai dei complessi e vorresti fare la garetta, falla davanti allo specchio, però prima getta la zappa perchè ti stai facendo male di post in post, addirittura nello stesso post…rileggi quello che hai scritto nel147 dai per piacere che mouio dal ridere…)

    p.s. wolfie, ad occhio e croce direi che hai il dente avvelenato perchè sei stato truffato…

    (danizale cachigna=gropajaco)

  175. Luigi (veneziano) ha detto:

    Adesso ho un po’ più di tempo e posso rispondere a gropajaco 154.

    In primis, faccio notare che la Slovenia ha provato a fare una riforma delle pensioni, ma è stata bocciata dal referendum e quindi su quel fronte ci troviamo punto e a capo. Questo perché non esiste lo stesso limite che vige in Italia per le materie sottoponibili a referendum: da noi le leggi economiche sono sottratte ai referendum abrogativi.

    L’impennata dello stock del debito pubblico sloveno in realtà è un grosso problema, giacché le poste di bilancio al servizio del debito sono molto aumentate nel giro di quattro anni. Il che significa – in soldoni – che si sono dovute spostare spese pluriennali già prefissate nei docuenti di programmazione economica (quelli che gli stati membri sono tenuti a presentare a Bruxelles): da investimenti infrastrutturali o spese sociali a interessi sul debito.

    A questo problema s’è aggiunto il differenziale di spread sui titoli rispetto al Bund, che in Italia è passato da 162 a 220 bps in un anno, mentre in Slovenia è passato da 120 a 188 (aprile 2011), per sfiorare i 200 bps in queste ultime settimane. Quindi fra il 2007 e questo primo semestre del 2011 abbiamo assistito ad un sostanziale raddoppio dell’onere del debito sui conti sloveni.

    La cosa – che potrebbe apparire in qualche modo gestibile – in realtà è stato ed è ttuttora uno degli enormi problemi che stanno letteralmente affondando l’economia irlandese, un tempo additata ad esempio, prima della classe, ed oggi destinata a superare il rapporto deficit/PIL della vituperatissima Italia (e partivano dal 60% fino a ieri!). Perché – come hanno notato anche sulla stampa non specializzata, come per esempio Mucchetti sul Corsera – un paese non abituato a fare i conti con un grosso stock di debito pubblico è molto più esposto ai rischi della mala gestione dello stesso, rispetto ad un paese – per esempio come il Giappone, ma anche l’Italietta – che da vent’anni veleggia su livelli di debito mostruosi.

    E’ vero: la Slovenia possiede ancora gran parte dei gioielli di famiglia: partecipazioni in tutte le grandi aziende un tempo statali, oggi formalmente di diritto privato, ma di fatto in mano ancora allo stato. Una scelta che io a suo tempo ritenni oculata, onde evitare di trovarsi per esempio come la Croazia, che in pratica ha venduto tutte le banche agli stranieri.

    Il rischio della Slovenia è oggi però quello di dover svendere ciò che ieri avrebbe potuto vendere. E ben si sa che cosa attizza di più gli investitori europei: le infrastrutture del paese. In primo luogo strade e ferrovie, ma anche il porto di Capodistria, che nonostante abbia macinato ottimi risultati si trova ancora alle prese con un biennio 2008-2009 scellerato, che ha caricato Luka Koper di debiti. Certo: fino a quando i debiti del porto sono con le banche dello stato, Luka Koper – che è anch’essa dello stato – diciamo che gode di un “atout” non indifferente. Ma come si sa gli “amicissimi tedeschi”, sono lì pronti con la mano al portafoglio per mettere il loro cappello sul paese. Certo: come l’operazione di Deutsche Bundesbahn sulle ferrovie slovene (poi abortita), la cosa verrà presentata come una grandissima, fantasmagorica opportunità per tutti. E magari lo sarà pure: l’intera Slovenia al servizio dei nuovi padroni europei, e cioè la Germania.

    Chi vivrà vedrà.

    L.

  176. Wolfgang l'austriaco ha detto:

    Gropajaco che io sia fascista o comunista questo non influisce in alcun modo su quello che ho scritto e che corrisponde a verita’:
    i politici sloveni sono tra i piu’ corrotti al mondo, idem per meta’ del settore pubblico, tale classe politica, tale paese

  177. Mauricets ha detto:

    è nell’ordine delle cose. non ne potra uscire. io a differenza di luigi penso che sara la Bce la padrona di casa. che poi sia la germany l’azionista di riferimento (Banca Nazionale della Germania 23,40%) piu che l’italy (Banca d’Italia 14,57%)poco importa.

  178. Mario ha detto:

    Wolfgang,magari PRIMA di giudicare gli altri,guardare in casa propria; http://affaritaliani.libero.it/cronache/in_italia_nuovi_analfabeti260209.html

    Ma che vergogna!!

  179. Mauricets ha detto:

    Mario, non mettere il dito nella piaga! purtroppo è retaggio antico il 182.

  180. Mario ha detto:

    :))))

    Ma infatti.Lontano da sire che la Slovenia sia il nuovo Eldorado,ma noi Italiani siamo proprio gli ULTIMI per poter giudicare qualcuno. P.s. sono appena arrivato da Napoli (ITALIA) :)))))

  181. Unidebit ha detto:

    Luigi, ma finiscila di straparlare!

    Preoccupati del prossimo downgrade che subirà l’Italia.

    I titolo di stato sono come la spazzatura a Napoli: sono MUNNEZZA!

  182. Mauricets ha detto:

    scusa Unidebit, ma sarebbe piu la politica che il popolo, vittima, a doversi vergognare. ma sara propio la povera gente che si vergognera invece. perche gli alti papaveri non hanno decenza.

  183. Luigi (veneziano) ha detto:

    Federico (Mario & Unidebit), non stavo parlando con te.

  184. Mauricets ha detto:

    a scanso di equivoci sarebbe da augurarsi che all’italia non accada quanto sta avvenendo in grecia, se casca l’italy (paese fondatore) si tira dietro tutta l’europa. e alla grande.

    “Un’Europa schizofrenica si accinge dunque ad allargarsi a Zagabria mentre si spacca ad Atene. Se la Grecia fa bancarotta, scatterà l’effetto domino. Il debito pubblico dei Pigs potrebbe salire alle stelle, causando nuovi default e, in ultima istanza, il collasso della stessa Unione. Sulla barca che affonda, i funzionari della Ue ballano, festeggiando l’arrivo di un nuovo compagno di sventure.”

    http://temi.repubblica.it/limes/l%e2%80%99europa-ci-salvera/24698

  185. dimaco ha detto:

    @176
    ma sei sicuro di parlòare della slovenia? no, perchè mi sembra la descrizione dell’italia odierna.

  186. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ mauricets

    La cosa paradossale è questa: l’assicurazione sulla vita dell’Italia è costituita dal combinato disposto di due fattori:

    1. L’enormità del suo debito pubblico.
    2. L’esser parte dell’Euro.

    Ma se sommiamo le esposizioni tedesche con i cosiddetti PIGS (senza l’Italia), arriviamo alla fantasmagorica cifra di oltre 500 miliardi. La Francia è fuori per 410 miliardi. L’Italia con i PIGS è esposta per 76 miliardi.

    Quindi io prevedo che la Germania (e la Francia) faranno portare a tutti quanti l’acqua con le orecchie, pur di salvaguardare i propri interessi.

    Tutto ciò, tenuto conto del fatto che *tecnicamente* se la Grecia fosse una società quotata a Wall Street i suoi governanti/amministratori sarebbero già stati sbattuti in galera.

    L.

  187. Tergestin ha detto:

    @ Wolfgang “l’austriaco”

    Trovo personalmente molto piu’ vigliacco cambiare nick fingendo penosamente sesso, provenienza, ideologia eccetera al solo fine di fare propaganda e sputare bile razzista. Forse non sarai l’unico, ma non cercare di pigliare per il naso nessuno: ti si nota dopo due righe. Sei piuttosto maldestro. E dire che qui potresti imparare molto da piu’ di qualcuno che si finge democratico e imparziale per trovare pretesti buoni a vomitare odio, propaganda e nazionalismo.

    Cordiali saluti.

  188. Srečko ha detto:

    Tergestin

    Centrato in pieno! 🙂

  189. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Tergestin

    E’ vero: noto propaganda e bile razzista nei seguenti messaggi:

    11-30-31-35-36-50

    E mi sono limitato ai primi 50!

    L.

  190. Srečko ha detto:

    Luigi detto il Veneziano

    Ti sei sentito chiamare in causa?

  191. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Srecko

    Non essere geloso se ogni tanto parlo anche con altri…

  192. Srečko ha detto:

    Luigi detto il Veneziano

    Geloso io? Si, molto, ma non di te… 🙂

    Tu, rispondi alla mia domanda, per favor

  193. Luigi (veneziano) ha detto:

    Anche la scenetta con annesso specchietto da cinquenne: Srecko, tu non mi deludi mai, e la giornata mi si allarga radiosa di risate.

    L.

  194. gropajaco ha detto:

    si, luigi, l’onere e’ aumentato proporzionalmente all’aumento del debito nello stesso lasso di tempo. ma il problema non sono tanto le risorse spostate per finanziarlo, in slovenia, visto che non si tratta di una cifra spropositata, ma il sistema produttivo che deve ancora passare attraverso un sostanziale rinnovamento. portandosi dietro scelte del passato tanto oculate e pragmatiche quanto strategicamente non pagabili a lungo periodo, e’ encora vittima per esempio di un relativamente basso va per lavoratore. cioe’ nasconde strutturalmente un potenziale tasso di disoccupazione e altre malattie infantili da transizione postcomunista.

    il debito potrebbe essere finanziato gia’ con la stessa crescita economica prevista sul2-3%. operando poi tagli sulla spesa (tagli che praticamente mai sono stati fatti, dunque c’e’ un ampio spazio di manovra) si ristabilirebbero le finanze pubbliche.

    il problema e’ che per rinnovare il sistema produttivo in modo efficace e piu’ breve possibile c’e’ bisogno di una politica attiva ed efficace da parte dello stato. che finora mai c’e’ stata perche’ si veleggiava piuttosto bene. lo stato potrebbe trovarsi senza risorse per ammortizzare o finanziare questo rinnovamento(fisco, incentivi ecc…).

    questo a me preoccupa, non il debito in se’.

    a proposito, io ai tedeschi le ferrovie gliele regalerei gratis, che ci buttino loro dentro i miliardi, tanto la’ rimangono.
    ma il problema e’ sempre quello: la risturutturazione la paga lo stato sociale.

    wolfie, risponderti sarebbe come sparare sulla croce rossa, lo sai vero…

    cmq, si’, in slo c’e’ parecchia corruzione, ma il puto e’: qual e’ la reazione dell’opinione pubblica?

    nel paese c’e’ una sitematica e furiosa indignazione per ogni caso di corruzione o clientelismo che salta fuori. i protagonisti sono messi inesorabilmente ed implacabilmente sulla gratiocola pubblica, da tutti coloro che queta benedetta opinione pubblica la creano. all’unanimita’. lo sai, vero, cos’e’ successo a un povero ministro quando si e’ scoperto che aveva una partecipazione in un’azienda it che faceva affari anche con lo stato? dal dieci per cento che aveva, il suo partito non arrivera’ piu’ in parlamento.

    ho il sospetto che conosci anche tutti gli altri casi di graticola pubblica per casi che in italia sarebbero bazzecole e quanto questi costino al governo. il gradimento del governo e’ al 9% nei sondaggi pubblici…

  195. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ gropajaco

    In linea di principio, sono d’accordo con te. Avendolo sperimentato personalmente, per usare un eufemismo non ho avuto la sensazione che la Slovenia smaniasse per vendere partecipazioni nelle proprie aziende all’estero, ma credo che il paese abbia sufficienti risorse per risollevarsi in maniera adeguata.

    Un’altra sensazione che ho avuto andando lì con qualche potenziale investitore, è stata che in realtà tutti conoscano tutti. Il sindaco conosce il primo ministro, che conosce il banchiere, che conosce l’imprenditore, che conosce il grand commis, che conosce il giudice eccetera eccetera. Questa cosa mi pare renda più difficili i meccanismi di mobilità sociale, mancando poi quel tipico sistema italiano che chiamerei “familismo”, che pur essendo un vero e proprio iceberg piazzato davanti alla nave chiamata “Italia”, ha incredibilmente garantito – in alcune zone del paese in cui non è divenuto metastasi sociale – perfino un modello di sviluppo “alternativo”. Si pensi per esempio al mio Veneto, con la miriade di aziende legate al paesello a dispetto di qualsiasi presunto o reale vantaggio che avrebbero se guardassero un po’ più in là. Questo – fra l’altro – fa scattare dalle mie parti dei problemi quando i fatturati crescono o quando viene a mancare il fondatore.

    Ad ogni modo, la Slovenia ha puntato grossissimo sul suo ruolo di “hub”, che indubbiamente è una carta fenomenale, ma che potrebbe presentare dei problemi laddove il tuo futuro economico è – almeno in parte – nelle mani di altri paesi e di possibili scelte prese sulle tue teste.

    Come ho già scritto, chi vivrà vedrà.

    L.

  196. gropajaco ha detto:

    ah, si’. la riformina pensionistica. riformina e’ il termine giusto: 300-400 mio all’anno. quanto sarebbe bastato per ristabilire l’ordine per i prosssimi dieci anni, finanziamento interessi sul debito compresi. pero’ e’ stata bocciata per il fatto che il governo e’ completamente incapace di risolvere i nodi clientelari che hanno fatto evaporare(stime di economisti) dai 4 ai 6 miliardi in questi due anni, tra crediti clientelari allegri beccati allo scoperto dalla crisi e successive difficolta di liqidi delle aziende in ostaggio di tutte queste macchinazioni clientelari.
    il clientelismo e’ diventato un cancro in slovenia.

    poi, si puo’ disutere se il referendum senza quorum e’ piu’ democrazia o piu’ populismo….

  197. gropajaco ha detto:

    dimeticavo di aggiungere: crediti delle banche statali o comunque in qualche modo collegate alla politica. il problema in slo e’ il grosso incesto tra finanza a partecipazione statale e politica. questo e’ il problema dei paesi piccoli. tutti si conoscono….

  198. gropajaco ha detto:

    che in realtà tutti conoscano tutti.
    ————-
    il 202 l’ho scritto prima di leggere questo:)

  199. Unidebit ha detto:

    Si allarga intanto sol spread bund-bop. I titoli di Stato italiani corrono verso lo status di JUNK-BOND, leggasi: spazzatura!

    Ma c’è chi preferisce criticare Slo e Cro…

  200. dimaco ha detto:

    luigi avevo quasi paura di non aver vomitato la mia bile ntiitaliana e ultranazion alista, ma poi ho visto che un commento lo avevo fatto. avevo paura di averti deluso accidenti.

  201. Unidebit ha detto:

    Dimaco, pensa a quando – tra qualche mese – dovranno bussare alle porte di UE e FMI come la Grecia….

  202. Alvaro ha detto:

    Lascerei da parte i confronti Italia/Slovenia, perchè i due non sono confrontabili per grandezza economica, ma anche per vastità del paese e per risorse culturali. Basti dire che la Slovenia è uno dei pochissimi tra i quasi 200 paesi paesi al mondo che non ha nemmeno una località o monumento che siano Patrimonio Culturale dell’umanità UNESCO ( le grotte di San Canziano , peraltro rese visitabili turisticamente nel 1921 dal lavoro del Touring Club Italiano, sono Patrimonio, ma NATURALE). Diciamo pure che basta allontanarsi un po’ da questa zona e la Slovenia è un illustre sconosciuta che viene confusa immancabilmente con la Slovacchia, mentre non risulta angolo del mondo in cui l’Italia non sia conosciuta o venga confusa con altro Paese.
    Possiamo allora piuttosto fare il confronto tra Friuli VG e Slovenia, ed non è del tutto lusinghiero per noi del FVG. Indifferentemente da dove a loro siano arrivati i soldi, e dalla corruzione che c’è o non c’è, in Slovenia l’aspetto e la cura esteriore ( anche nei dettagli), la pulizia e da qualche tempo anche la gentilezza ed educazione degli abitanti, è ormai superiore a quella del FVG. Iniziative, dotazioni turistiche e commerciali, si sono svluppate enormemente da quel lato, sono invece diminuite da questo. Se si prende a riferimento Trieste e provincia, la differenza poi è disastrosa. Se anni fa poteva sembrare, entrando in Slovenia, di passare in una regione di livello inferiore, ora per molti aspetti è il contrario, e lì non si vede, come da noi, l’erba secca mai tagliata che cresce alta sul ciglio delle strade, nè le scovazze per terra, nè aiuole mezze divelte che ospitano solo paglia secca, nè le scritte nei bagni, o i segnali stradali tutti divelti e arruginiti, e tante altre amenità che denotano il degrado della provincia di Trieste. Che poi gran parte della provincia di Trieste sia abitata e amministrata da popolazioni di etnia slovena, non sembra avvicinare neanche minimamente gli standard di presentazione estetica tra i due paesi, basti pensare alle condizioni in cui versa Sistiana/Sesljan in confronto alla curatissima Portorose, ed è solo un esempio. Anzi è sorprendente che mentre la Slovenia sia sia modernizzata rapidamente, gli sloveni triestini sono rimasti, assieme ai loro concittadini italiani e forse ancor peggio, al 1945.

  203. dimaco ha detto:

    gli sloveni o gli italiani.io sono sempre stato contrario all’unione europea perchè l’ho sempre ritenuta un frankenstai fatto con pezzi di vari cadaveri. l’europa non sarà mai unita poprio in virtù delle differenze cultuerali a cui nessuno vuole rinunciare.

  204. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ dimaco
    Tu non mi deludi mai.

    Anche Federico non mi delude mai: grasse risate quando faccio leggere i suoi messaggi in giro.

    L.

  205. dimaco ha detto:

    poi luigi in qesto thread ho sempre mantenuto uun tono pacato e non rissoso. mi sono limitato a descrivere le mie impressioni non certo offensive a differenza di altri elemeni.

    il discorso sui macchinoni l’ho fatto io e alpino mi ha semplicemente supportato. la storia delle macchine è verissima perchè ho visto con i miei occhi gente comprarsi il bmw e avere il tetto che gli crollava sulla testa. e non solo.

  206. effebi ha detto:

    206 undebit “dovranno”… chi !? o meglio: e tu ? sei marziano ?

  207. Unidebit ha detto:

    207, Alvaro hai mai sentito parlare della località di PTUJ?

    Evidentemente, da italiano medio quale sei, no. Altrimenti sapresti che è patrimonio UNESCO.

  208. Wolfgang l'austriaco ha detto:

    Luigi (veneziano).

    Con certa gente non si puo’ discutere, ti accusano subito di essere fascista e di sputare odio e nazionalismo, anche se questo NON HA NULLA A CHE FARE con quello che scrivi (vedi il baldo Tergestin).

    Ma vedo che anche lo sloveno Gropajaco sta cominciando ad ammettere che questo paese, la Slovenia, e’ uno Stato basato su corruzione e clientelismo, talmente evidenti che i giornali sloveni sono pieni di scandali della propria classe politica e dei burocrati nelle varie parti del paese.
    Il ministro che venne scoperto di infrazione della legge per non aver dichiarato di possedere una quota’ di proprieta’ in una certa un’azienda, il signor Golobic per essere precisi, non dichiarando quella quota di proprieta’ ha infranto la legge. Si e’ forse dimesso? E’ stato punito? No, e’ rimasto al proprio posto dato che in Slovenia nessun politico corrotto e’ mai stato punito.
    E’ per questo che avevo scritto che in questa repubblichetta da operetta viennese lo Stato di diritto non esiste, perche’ nessun politico o imprenditore colluso con la politica e’ mai stato punito.
    La ministra dell’interno indagata per corruzione e occultamento di prove e sta ancora li, a fare la ministra.
    La ex-capo di gabinetto del premier indagata per corruzione non si e’ mai fatta 5 minuti di galera, mai pagato una multa da 50 centesimi. Si e’ dimessa dopo essere stata scoperta con le mani nel sacco.
    L’ex premier Jansa indagato per corruzione, l’ex ministro per l’ambiente indagato anche lui, tutti questi ministri indagati e incredibile ma vero nessuno che si e’ mai fatto 5 minuti di carcere.

    Perche’ il sistema giudiziario non funziona.
    Perche’ lo Stato di diritto non esiste.

    Quanto in Slovenia sia forte il clientelismo e la corruzione lo ha anticipato anche il capo dell’unita’ nazionale per la prevenzione della corruzione il signor Goran Klemencic che ha rivelato come in Slovenia la corruzione sia un fenomeno sistemico, dunque implicito al sistema stesso.
    Klemencic ha detto che se gli sloveni sapessero quanta corruzione si annida nell’apparato statale si rischierebbe una rivoluzione popolare.
    Alla Slovenia servono un Di Pietro e un Colombo e una Mani Pulite, questo paese e’ tra i piu’ corrotti al mondo.
    L’entrata nella UE di un paese cosi corrotto e’ una vergogna per tutti.

    E non mi si venga per piacere a dire di quanto la Slovenia sia bella o pulita, o di quanto io sia fascista, questo non cambia il punto, cioe’ che la Slovenia e’ un paese di corrotti e malviventi.

  209. Unidebit ha detto:

    Una perla la seguente frase di Alvaro (207):

    “(…) e da qualche tempo anche la gentilezza ed educazione degli abitanti”. Il Sig. Alvaro sta parlando della Slovenia, della gente slovena, della quale – avete letto bene! – dice:

    “e da qualche tempo anche la gentilezza ed educazione degli abitanti”.

    In pratica Alvaro ci sta dicendo che PRIMA di questo “qualche tempo” non definibile né quantificabile, la gente slovena non era né gentile, né educata.

    VOI italiani siete veramente v-e-r-g-o-g-n-o-s-i nel modo in cui disprezzate i popoli altrui. Guardate la gentilezza e la (mal)educazione di casa vostra, prima di giudicare gli altri popoli!

  210. Unidebit ha detto:

    (cit)

    I dati del Fondo Monetario Internazionale (2008) indicano che l’Italia è anche, con la sola eccezione dell’Irlanda, il Paese con la crescita economica più debole dell’Europa occidentale, l’unico ad aver chiuso l’anno in negativo con un -0,1%. Inoltre, secondo il rapporto OECD in Figures (2008), la media della crescita italiana (+1,7%) negli ultimi vent’anni (1987-2007) è stata la più bassa dei Paesi OCSE.

    Dal rapporto SOS Impresa – Confesercenti (2007), la mafia è la prima “azienda” italiana, con 130 miliardi di Eurod i fatturato annuo.
    L’Italia è il 6° Paese OCSE con il più alto tasso di diseguaglianza sociale, secondo il rapporto Growing Unequal (2008) dell’OCSE
    il 65% della popolazione italiana non possiede le competenze alfabetiche minime, secondo l’OCSE, per orientarsi nella società dell’informazione (è cioè “funzionalmente analfabeta” o “semianalfabeta”). Mentre meno del 10% possiede le competenze necessarie per orientarvisi in modo critico e creativo.
    Secondo Eurostat (2008), l’Italia è l’ultimo Paese dell’Europa occidentale per numero di famiglie connesse ad Internet (42%), il terz’ultimo dell’UE-27 (60%)

  211. Redazione ha detto:

    Unidebit è stato bannato per offese ad altri utenti

  212. gropajaco ha detto:

    calma, calma, unidebit. non devi prestare troppe attenzioni a persone che non sanno articolare il proprio fallimento esistenzale. il wolfie, qua, ancora non ha capito il paradosso secondo il quale la slovenia risulta piazzata meglio dell’italia in tutte le classifiche che si occupano della corruzione anche se nello stesso tempo il problema corruzione e’ il tema principale della vita attuale mediatica del paese. mentre in italia, essendo dietro in queste classifiche, della corruzione nemmeno si parla piu’, ogni tanto, ma pare essere oramai integrata nel costume, oramai quasi connaturato al folklore italiano…e questo e’ preoccupante.

    wolfie, il ministro non si e’ dimesso perche’ formalmente ha rispettato la legge ed ha dichiarato tutto alla commissione prima di insediarsi. pero’ l’ha sottaciuto all’opinione pubblica, omettendo….ed i cittadini la faranno pagre cara a tutto il suo partito. ma tanto, sei incapace di capire ste cose cosa rispondo a fare…meh non sbattere piu’ il muso contro il muro, per favore, trovati uno specialista che possa curare i tuoi complessi…pedala va…

  213. alpino ha detto:

    bene uno è andato aspettiamo il prossimo

  214. gropajaco ha detto:

    pero’, wolfi, ammettiamo per un istante che tu sia in buona fede:

    perche’ devi riportare cose inesatte, e poi costruirci sopra l’invettiva?. e poi perche’ devi continuamente contraddirti addirittura all’interno di uno stesso post: sciorini casi di ex politici indagati per poi chiosare subito dopo che lo stato di diritto non esiste. te l’ho gia detto sopra che la zappa e’ pericolosa.

    e visto che conosci abbastanza bene la situazione slovena, una domanda: quante pendenze giudiziarie ha in corso l’attuale primo ministro in carica?

  215. Wolfgang l'austriaco ha detto:

    Alpino,

    c’e’ poco da fare, anche a me piace la Slovenia ma bisogna prima togliersi dagli occhi quelle 2 fette di prosciutto carsolino ed essere pronti a vedere la realta’ per quella che e’.

    Che in Slovenia il connubio politica-apparato statale-imprenditoria selvaggia-corruzione-impunita’ giudiziaria sia fortissimo lo ammettono gli stessi economisti sloveni, quelli di nuova generazione naturalmente, gente come Sustersic, Turk, Zakrajsek, Pezdir e Lahovnik, l’ex ministro che si dimise dopo aver visto tutto lo schifo e la corruzione che si nascondono nei vari ministeri, nelle agenzie statali, nelle societa’ controllate dallo Stato.
    La societa’ civile rappresentata da scrittori e intellettuali come Bozo Grafenauer e Drago Jancar, anche loro non ne possono piu’.
    Lo dimostra la sfiducia nella classe politica anche con la bassa partecipazione ai referendum popolari, segnale evidente che la gente non crede piu’ in niente, che e’ stufa di questi ladri al potere da 20 anni.
    L’immobilismo del sistema frena qualunque iniziativa volta a dare piu’ trasparenza ai tender pubblici, alle gare di appalto dello Stato.
    La posizione dei direttori delle aziende para-statali e dei grandi enti pubblici, che non rispondono mai di niente a nessuno e l’impossibilita’ di esigere che rispondano di qualcosa.
    Il signor Goran Klemencic e il suo ente per la prevenzioone della corruzione non fanno altro che lanciare segnali, ma sara’ difficile cambiare qualcosa considerando che il clientelismo e’ percepito come parte del sistema stesso.

    E il fascismo o comunismo con questo non centra, non e’ che si e’ corrotti perche’ si e’ fascisti o comunisti, se uno e’ corrotto lo e’ indipendentemente dall’ideologia che professa.

  216. Wolfgang l'austriaco ha detto:

    Gropajaco ti rispondero’ come tu hai risposto a me…pedala va…

  217. gropajaco ha detto:

    vabbe’ dai, scusa per il pedala va:)

    te lo chiedo gentilmente, puoi rispondere alla domanda quante pendenze giudiziarie, alcune per corruzione, ha attualmente in corso il primo ministro sloveno in carica?

  218. gropajaco ha detto:

    comunque, cio’ che hai scritto nel post 222 e’ tutto vero.

    purtroppo queto e’ innevitabilmente il retaggio di un sitema, quello socialista jugoslavo, fondato sulla cooptazione. uno schifo.

    ad ogni modo, come ho gia’ scritto sopra, e come tu stesso descrivi, la reazione della societa’ civile e dell’opinione pubblica, la loro cuntinua e metodica indignazione, mi fanno capire che questa benedetta societa’ civile e’ viva e reattiva, per nulla adagiata all’andazzo, che ritiene estraneo a se stessa ed alla propria autorappresentazione..probabilmente si tratta di un retaggio au sopravvissuto al comunismo, che, non lo dimentichiamo, alla slovenia e’ stato imposto con violenza.

  219. Tergestin ha detto:

    ” ministra dell’interno indagata per corruzione e occultamento di prove e sta ancora li, a fare la ministra.
    La ex-capo di gabinetto del premier indagata per corruzione non si e’ mai fatta 5 minuti di galera, mai pagato una multa da 50 centesimi. Si e’ dimessa dopo essere stata scoperta con le mani nel sacco.
    L’ex premier Jansa indagato per corruzione, l’ex ministro per l’ambiente indagato anche lui, tutti questi ministri indagati e incredibile ma vero nessuno che si e’ mai fatto 5 minuti di carcere.”

    Che la Slovenia no sia la Finlandia semo tuti d’acordo, spero. Ma venir a dir certe robe dall’Italia de oggi, senza vardar el Parlamento de Roma xe un delirio. Strano che Gigi dimentichi sempre de far notar i strafalcioni de certi personaggi, lu’ che xe cussi’ puntiglioso e sopratutto imparziale.

  220. dimaco ha detto:

    la corruzione ai media era un fenomeno pressochè sconosciuto in slovenia. Tuto cominciò alcuni anni fa (2000 se non sbaglio) con l’arresto di Boris Sustar segretario al ministero dell’conomia che si beccava un bustarella di 70 mila marchi tranquillamente seduto a un caffe in centro a Ljubljana. L’ “afera Sustar” scosse profondamente il sistema portando alla luce una corruzione molto radicata che toccava i vertici politici ai massimi livelli (Jansa e altri). Il Sustar fu imprigionato usci su cauzione milionaria e fu messo ai domicilari a Portorose. In seguito fu rialsciato e aproffittò per scapparsene nei USA e successivamente in Canada dove fu imprigionato e gli fu rufiutato asilo. la polizia slovena ando a prenderlo là:
    La lotta alla corruzione in Slovenia si sta facendo mamolto c’è da fare. Non ho remore ad attaccare la slovenia sotto quiesto punto perchè ritengo che la classe politica slovena abbia tradito il popolo. Almeno qulacuno forse si salva, ma credo che come in italia una volta nel giro, per quanto si abbiano buone intenzioni, o ti adegui o sei fuori. Forsenon sarebbe male una piccola rivoluzione popolare. hanno assaggiato una piccola dose di capitlismo e a moltissimi non è piaciut:

    A chi diceva che venderanno le aziende dello stato rispondo: è rimasto pochissimo da vendere. si sono mangiati quasi tutto negli ultimi 15 anni.

  221. Mauricets ha detto:

    è emblematico il caso popovoic, la maggior parte di accuse è risultato in fase prcessuale inconsistente. rimane, se non erro, una di evasione fiscale per 11000 euri. a mio modo di vedere non parlerei di sistema corrotto in slo, ma semplicemente di una inadeguatezza dei pm. in effetti non è mai esistita in slo una grande criminalita, probabilmente il sistema legislativo ha delle lacune e i pm hanno poca esperienza e mezzi per combattere il malaffare. è uno stato giovane e deve ancora far funzionare al meglio la macchina statale, quindi anche la giustizia. il problema è che il crimine e il malaffare sono molto piu veloci e pragmatici. non si puo chiedere ad una giovane nazione efficienze che noi stentiamo ad avere.

  222. ufo ha detto:

    Si e’ fatto prestare X milioni di euri di credito dalla X banca per aquistare le azioni della societa’ che dirige e ripagare il debito con i profitti della stessa“.
    Posso timidamente far notare che fare questo non è reato – ne in Slovenia, ne in Italia, ne nel resto dell’Occidente?

  223. Tergestin ha detto:

    @ Wolfgang 229

    “Vergogna, vergogna, vergogna!”
    Eco chi te me ricordavi. Sgarbi.

  224. ufo ha detto:

    Wolfie, tu hai evidentemente qualche problema – e non mi riferisco alla tua apparente incapacità di esporre razionalmente qualsiasi cosa tu stia tentando di dimostrare.

    Fino a questo punto tutto quello che hai scritto fa pensare ad un bambino che torna a casa strillando “la scuola è una m…” perchè la maestra l’ha sgridato.

    Che ne diresti invece di provare a spiegare in dettaglio a noialtri, che telepatici non siamo, cosa esattamente ti è successo per farti diventare tanto isterico?

  225. Mauricets ha detto:

    quindi il sistema legislativo non funziona. ha delle mancanze. stara nei cittadini sloveni scegliere politici capaci. il passaggio dal vecchio sistema al nuovo ha creato delle distorsioni, alcune sono nell’ordine delle cose, altre no. ma sara loro interesse rendere la macchina statale piu efficace. vedremo comunque a breve la sittuazione reale di molti paesi, compreso il nostro, il tempo dei bluff sembra ormai finito.

  226. Mauricets ha detto:

    ad ogni modo 27 mar 2011

    SLOVENIA
    Tutto esaurito il bond a 15 anni
    Le turbolenze dell’eurozona periferica non hanno contagiato la Slovenia che in questi giorni ha collocato senza difficoltà un bond a 15 anni per 1,5 miliardi di euro, registrando richieste fino a 3,6 miliardi da “mani forti”. Secondo il ministero delle finanze sloveno, il 70% dell’emissione è stato venduto a fondi pensione, compagnie di assicurazione e gestori di fondi. Questa emissione dovrebbe mettere fine al programma di raccolta per il 2011 da 3 miliardi: 1,5 erano stati raccolti già lo scorso gennaio. I tecnici del Fmi prevedono una crescita in Slovenia del 2% quest’anno e del 2,4% nel 2012, in netto recupero dopo il crollo del Pil dell’8% nel 2009. Ma intanto il debito/Pil sale e S&P’s vigila.
    Moody’s Aa2=
    Standard & Poor’s AAG
    Fitch AA=
    2008 debito/Pil pre-crisi 22,5%
    2010 debito/Pil atteso al 38%

    fonte: http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2011-04-19/sale-debito-colpa-banche-131805.shtml?uuid=AaGgIHQD

  227. Tergestin ha detto:

    De solito no rispondo ai troll, ma tanto val disemo una roba pubblica e per tutti.

    Chi fa le gare a chi lo ga piu’ longo (el paese! Cossa pensavi?) per mi xe un mona. Certo che qualche paragon ogni tanto se fa, ad esempio su come xe tenude le strade de Lubjana e quele de Napoli e su come la Slovenia a diferenza de Russia o Romania sia venuda fora ben e in pochi anni da una situazion diversa.
    Calcolando el tempo breve e i risultati dei ultimi anni se pol ragionevolmente parlarne in senso positivo. No sara’ diventada ricca come el Lussemburgo ne competitiva come Singapore pero’ ne diria ben.
    E francamente me cambia poco farlo: la Slovenia pol piaserme ma gavendola avuda drio el canton per anni e anni e con diversi parenti che ghe vivi, preferisso altri posti che me fa piu’ curiosita’ per viaggiar o per viver diria che el meio xe Nord Europa e paesi anglosassoni in general.

    Certo, adesso i ga sui casini anca lori, ma con ‘sta crisi tuti ris’cia de finir col cul per tera e in Europa i piu’ ciavai sara’ proprio quei che ladra de piu’ come Portogallo e Italia (la Grecia xe za’ persa). La Slo? Vedaremo, ogi sula BBC i mostrava una cita’ Europea a fero e fogo e no iera Koper, ma chi pol dir?

  228. L'Equidistante ha detto:

    Redazione, per quanto ancora dobbiamo sorbirci gli insulti alla Slovenia ed al popolo sloveno fatte da Wolfango?

  229. Tergestin ha detto:

    Comunque, dove xe el giustizier de Venezia?
    No ‘l disi niente sul nostro amico Wolfgang (che se ciamera’ piu’ fazile Nazario o Salvatore) e le sue sparade anti-slovene?
    Lu’ che xe cussi’ democratico e antirazzista. Mah.

  230. Mauricets ha detto:

    su una cosa mi trovi parzialmente d’accordo:
    parlando con collegi slo(lavorano nella mia ditta in italy)li vedo alquanto affranti quando si parla di casa loro. a denti stretti si dicono preoccupati, e malcelano la loro frustazione per la classe politica slo. speravano in meglio, e il benessere che si vede forse è un po artificiale e costa piu sacrifici del dovuto. anedoto: perche non apri un conto corrente in slo? non sono matto, c’è il pericolo che falliscano le banche. altro anedoto: ma in slo si pagano meno tasse! risposta: non è vero, la mia paga e tassata in slo al 41%. ogggi pomeriggio: ma ad ajdussina c’è una ditta che fa alianti formidabili. risposta: si ma si sono rotti le scatole e trasferiscono la sede legale a gorizia. da voi si pagano meno tasse.

  231. ufo ha detto:

    @238 Figliolo, forse oltre che di qualche carezza che ti consoli delle brutte parole che ti hanno gridato i compagni di asilo avresti bisogno di una ripassata, che so, magari dell’alfabeto. Perchè il link fornito da mauricets non mi risulta che affermi quello che tu proclami per “dimostrato”.

    Parerebbe che un rapporto debito/PIL del 43%, nella tua opinione, debba avere un qualche profondo significato, un’avvisaglia di chissà che disgrazie dopo aver superato una qualche magica soglia. Poi vado a leggere la news precedente, e vedo che per la Germania è previsto a fine 2011 un rapporto dell’84%. Poi leggo la news seguente e ci trovo il Belgio con un rapporto previsto del 101,2%. Mi sa che se vuoi convincerci che il mondo sta per finire dovrai portarci qualche altro elemento a favore della tua tesi, gridare “43%” in giro è convincente quanto gridare “abracadabra” – qualsiasi sia il volume.

    Dai pure per “dimostrato” che questo debito sia estero, cosa che anche rileggendo due volte non vedo da che cilindro lo hai estratto. O dai per scontato che in Slovenia non esista il risparmio privato?

    Sveglia, ragazzo. Stai facendo una figura da pirla.

  232. Mauricets ha detto:

    243 scuste, a vipaco dove c’è anche la pista.

  233. Luigi (veneziano) ha detto:

    Eccomi qui! Tergestin, c’è forse qualche kattivone che ti sculaccia? Ti tirano le frecciuole sul collo con l’elastico? Franti t’ha rubato la merenda?

    Non aver timore: chiamami ed io arrivo a difenderti.

    Riguardo al discorso che ti fa taaaanto male, io dico questo: non sopporto le sparate gratuite, senza alcun costrutto e senza logica. Se facessimo la conta qui dentro – però – ne troveremmo 10 contro la Slovenia, 100 contro l’Italia. RE-GO-LAR-MEN-TE.

    Oltre a ciò, io dico anche un’altra cosa: non esiste UNA SOLA Italia, ma MOLTE Italie. Anche nel campo della corruzione. Certuni racocntano meravigliati di ciò che hanno visto o pensano di vedere nel nord Europa. Ebbene: provate a viaggiare per certi paesini del vicentino o del trevigiano: rimarrete stupiti.

    Ecco qualcosa che sta a pochi chilometri da casa mia: Vedelago, in provincia di Treviso:

    http://www.centroriciclo.com/

    E’ lo stesso paese dove c’è anche Napoli? Sissignori.

    E adesso scandalizzerò i borghesi: Napoli è una città bellissima, senza pari al mondo.

    Non riesco nemmeno a immaginare che incredibili energie potrebbe sprigionare l’Italia, se Napoli fosse un cincino più simile a Vedelago…

    L.

  234. Mauricets ha detto:

    ma qua non sta nessuno bene, noi in italia abbiamo le nostre, la slo le sue. certo che in questo sistema se sparta piange antene non ride. non è che possiamo augurarci il male a vicenda. anche perche poi lo pagano i poveri cristi dappertutto. sarebbe meglio spazzare via quella cricca politica che ormai mi sembra si sia difffusa un pò uvunque.

  235. Mauricets ha detto:

    se mi permetti luigi ti cosigli questo articolo.
    non e pertinente, ma è significativo per la societa italiana.e forse non solo.

    http://www.televideo.rai.it/televideo/pub/articolo.jsp?id=9686

  236. Mauricets ha detto:

    anzi lo consiglio a tutti, è una ottima analisi e da spunto a riflessioni utili.

    http://www.televideo.rai.it/televideo/pub/articolo.jsp?id=9686

  237. L'Equidistante ha detto:

    Repubblichetta da operetta, Paese di corrotti e malviventi, Burundi dell’UE… sono tutti insulti Wolfango… Insulti che la Redazione dovrebbe sanzionare

  238. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ ufo

    Come ho già scritto, non è tanto il numero secco che può mandarti a puttane, ma la sostenibilità della spesa al servizio del debito, in relazione anche all’andamento dell’economia del paese.

    Premesso che allo stato non ritengo la Slovenia un paese a rischio, non posso però fare a meno di notare un fatto: l’incremento percentuale dello stock di debito pubblico negli anni 2006/2007/2008/2009/2010 di Italia e Slovenia è il seguente:

    Incremento del debito rispetto all’anno precedente (dati in %)

    2006: IT +4,6 – SL +6,8
    2007: IT +1,1 – SL -3,7
    2008: IT +4,0 – SL +2,5
    2009: IT +5,8 – SL +52,2 (terzo dato peggiore dell’UE27, dopo Romania e Lituania)
    2010: IT +4,5 – SL +10,1

    Sembrerà incredibile, eppure l’Italia in questi anni è stato uno dei paesi che MENO ha incrementato il % lo stock del proprio debito pubblico. Certo: si partiva da una tale gigantesca massa, che o si faceva così, o si andava in crack ancora nel 2009, eppure i dati sono questi.

    Ci sono paesi che TECNICAMENTE sono già in default e i loro titoli sono GIA’ considerati junk dalle agenzie di rating.

    Uno di questi è – per esempio – la Lettonia, che nel 2008 ha aumentato il debito del 135,2, nel 2009 del 50,2 (quindi in due anni ha più che triplicato il proprio debito pubblico), e nel 2010 ha pensato bene di non farsi scappare un altro +18,6. Perché sono in default? Perché stanno pervicacemente servendo il debito con altro debito, ovverosia pagano gli interessi stampando titoli di stato, in un’economia in pesantissima recessione. Il tutto – tanto per condire la minestra – accompagnato da una drammatica riduzione della popolazione da 2,65 milioni nel 1990 a 2,25 nel 2010. E questo è accaduto dopo dieci anni di crscita a ritmi coreani, praticamente senza debito.

    Com’è potuto accadere? Com’è potuto accadere che una delle celebrate “tigri baltiche” sia così miseramente fallita? La Lettonia, che non solo cresceva a due cifre, ma lo faceva con bassa inflazione, disoccupazione al lumicino, privatizzazioni effettuate su ampia scala, niente o quasi debito pubblico?

    La Lettonia: una figa spaziale, alla quale la Slovenia faceva un baffo!

    Senza andare a sviscerare questa triste storia, diremo che la Lettonia è entrata nella classica bolla speculativa sosteunta dai prezzi in perenne crescita dell’immobiliare. Il crollo di questi ultimi ha causato il crack delle famiglie e poi delle banche.

    Gli economisti (come Paul Krugman) ritengono che questo possa accadere più facilmente in una nazione piccola, senza grande produzione industriale, col sistema bancario che ruota attorno a pochi o pochissimi player.

    Ebbene: la Lettonia ha alla fine del 2010 un debito pubblico pari al 46,2% del PIL.

    Capito mi hai?

    L.

  239. L'Equidistante ha detto:

    Esilarante e surreale chi per controbilanciare lo schifo della spazzatura di Napoli ci cita un villaggio, Vedelago… Ma gli italiani si rendono conto che non fanno mai autocritica, non sono capaci di dire mai “abbiamo sbagliato”, o “dobbiamo imparare dagli altri”, ma anzi si sentono di primeggiare in tutto e di insegnare agli altri tutto?
    Il massimo della presunzione lo raggiungono nel Cibo e nella Moda… Non c’è altro popolo al mondo che non dica ‘non mi piace la cucina tal dei tali’, ma “i tal dei tali NON SANNO MANGIARE”. oppure: non mi piac come si vestono i tedeschi, ma I TEDESCHI NON SI SANNO VESTIRE. frequento x lavoro da decenni francesi, tedeschi, americani, inglesi, svedesi, irlandesi, sloveni, svizzeri, cechi, polacchi. Bene, in nessun popolo ho trovato simili frustrazioni

  240. L'Equidistante ha detto:

    Redazione, dopo l’ultimo messaggio di Wolfango è chiaro che trattasi di troll provocatore. È possibile continuare la discussione civilmente e seriamente senza le scorribande provocatorie e gli insulti di costui?

  241. abc ha detto:

    In merito a Vedelago, ricordo che venne a Gorizia una responsabile di quell’intraprendente industria ed affermò di essere stata a Napoli e di essersi meravigliata di tutto quel “ben di Dio” (parole sue) abbandonato nelle strade.

  242. Eli W. ha detto:

    Ha ragione L’Equidistante.
    E come direbbe Tuco “gli italiani si dividono in due categorie: quelli che credono di essere sempre i migliori e quelli che credono di essere sempre i peggiori”

  243. danizale cachigna ha detto:

    wofie “lo sloveno”(seeeh, sapiamo che scrivi dalla slo…), pochi argomenti, un po’ di frustrazioni personali sfogate sul blog e questo è quanto. la ministra non è indagata, che cazzo stai farneticando a fare? pensavo potessi essere capace di articolare dei pensieri, invece nulla. buio pesto. il bambinetto che grida diperatamente perchè s’è cagato nel pannolino. vorresti fare anche i processi di tuti gli (effettivammente)indagati ed imputati qua, sul blog? prego,accomodati, anche se credo tu stia facendo dei processi ai tuoi fantasmi personali…

  244. Tergestin ha detto:

    @ Luigi

    Se ti rivi ti a difenderme a posto semo. Te me da’ la paca sula spalla amichevole con son sull’orlo del precipizio?

    Comunque la questione e’: i triestini vivono dentro ai confini italiani, quindi si incazzeranno con le magagne italiane. E’ innegabile anche per i piu’ ottimisti patrioti come te che abbiamo assistito in questi ultimi anni ad un declino -soprattutto morale e culturale- spaventoso.
    E’ l’attuale “sistema” Italia quello che fa incazzare. Gli sprechi immondi, la corruzione politica, i ricercatori piu’ capaci che filano all’estero ormai in blocco mentre il Trota prende decine di migliaia di euro al mese per non saper fare un cazzo assoluto e quanto altro.
    Questa non e’ piu’ l’Italia del grande Boom economico che con le pezze al culo si rialza e il mondo intero la ammira guardandola tramite il gran cinema di quegli anni (anche questa e’ arte). Questa e’ l’Italia dei tanti piccoli e grandi Berlusconi, Gelli o Corona con tutto cio’ che ne consegue.

    Poi l’uomo medio del litorale Adriatico che in alcuni casi non si sente necessariamente troppo legato all’Italia per i soliti motivi storico-etnico politici per i quali qua dentro ci siamo scannati allegramente mille volte, vede che il vicino di casa che era sotto il comunismo duro fino all’altro ieri cresce, si sviluppa e ingrana e allora dice cavallerescamente: “beh bravi muli, complimenti”. Senza voler necessariamente dire che in Slovenia e’ tutto bello, pulito e immacolato. Cosa ci sia di strano lo sai solo tu. E continuo a non capire perche’ non ti distacchi dall’atteggiamento dei troll antislavi dato che non sopporti -parole tue- le sparate senza senso e fondamenta.

    Io qua dentro mi sono dissociato anche da utenti che mi stavano simpatici o che avevano idee simili alle mie quando non andavo d’accordo con loro. Poco c’entra fare la media di quanti posti anti-italia o anti-slovenia ci siano.

  245. L'Equidistante ha detto:

    257, la ministra non è indagata? Bon, e anche fosse? Il garantismo non ha colore, vale in Italia e deve valere in Slovenia. Finché la ministra non è condannata con sentenza passata in giudicato, ha diritto a stare al suo posto. Ma poi veramente con un premier accusato di prostituzione minorile gli italiani vogliono fare i moralisti con gli sloveni?

  246. danizale cachigna ha detto:

    era solo per sottolineare che il ragazzo è in malafede, frustrato. non la racconta giusta, non è credibile. un bugiardo. devo continuare?:)

    in ogni caso no: un pubblico funzionario, se indagato, deve dimettersi dalla carica, su questo non ci piove…..

  247. danizale cachigna ha detto:

    non è indagata, perche continui a dire bugie? mama non ti ha detto che è sbagliato?

    io non la sostengo affatto, anzi mi sta parecchio sul cazzo. però le cose vanno raccontate per ciò che sono altrimenti sembri parecchio infantile…..

  248. Mamma' ha detto:

    ….ragazzi…fate i bravi, non bisticciate…a nanna

  249. danizale cachigna ha detto:

    guarda, mi stai pure simpatico. diciamo che sei un po’ confuso, volenteroso e scoppiettante d’entusiasmo adolescenziale. visto che conosci la situazione da vicino, prendo queste tue disarticolate invettive come una gesto d’amore sconfinato verso il tuo futuro. adesso però vai a nanna….

  250. effebi ha detto:

    dunque… dunque… vediamo se indovino… questo wolfang (provocatore “al puntogiusto”) sarà mica quel grangenio d’un occitano ?

  251. effebi ha detto:

    no dai… ! questa è davvero una figata, fingersi “denigratore soft” per poi rispondersi da solo…
    bracchetti ti fa un baffo fede ! sei un mito !

  252. effebi ha detto:

    266- hai sbagliato ruolo….

  253. massimo p ha detto:

    253- si si bravo hai ragione

  254. ufo ha detto:

    @252 Luigi, stai menando fendenti nella direzione sbagliata. Io concordo del tutto colle analisi che hai postato finora (ineccepibili) ed i pochi appunti che potrei aggiungerci sono del tutto marginali; forse avrei dovuto scriverlo più esplicitamente. Al 244 stavo rispondendo al fenomeno paranormale che incitava il popolo alle barricate al grido di “43%!!!” – se lo rileggi ti accorgerai che lo invitavo a sostenere le sue tesi con qualcosa di più che il mero rapporto debito/PIL.

    Ti dirò che, a costo di trovarmi in minoranza, vedo invece il crescere del debito pubblico sloveno come un fattore positivo. Questo perchè un maggiore deficit di bilancio, fonte della necessità di reperire capitali sul mercato, indica che viene posta in atto una politica di bilancio controciclica tesa a bilanciare i minori consumi privati com maggiori consumi pubblici per sostenere il livello complessivo dell’economia e, indirettamente, dell’occupazione. Ritengo che questa sia la politica giusta da seguire in una recessione e nelle fasi iniziali della successiva ripresa. E se questo ti sembra puro Krugman, lo è.

  255. čriček ha detto:

    Redazione
    Se veramente bannate chi e offensivo, allora siate coerenti. Qui sopra ci sono attacchi razzisti in grande stile!
    Avete bannato uninonsoche, wolfie lo lasciate a sputare veleno…

  256. L'Equidistante ha detto:

    267 – 268, effebi sei ingeneroso nei confronti di Federico, con cui sono in contatto quotidiano, telefonico ed epistolare. Io sono “Borin”, forse ti ricordi di me, sono il romano di origine rovignese del forum del CIPO.
    Ti dico che sei ingeneroso perché Federico ti vuole molto bene e parla sempre con affetto e rispetto di te.

    Per il resto, cricek ha ragione: unidebit (Federico) è stato bannato,mentre Wolfango continua indisturbato…

    Luigi lo conosco dai tempi del forum del CIPO: è sempre il solito anti-sloveno ed anti-croato.

  257. Srečko ha detto:

    Redazione

    Qui qualche cosa non va!

    Wolfgang scrive:
    “La Slovenia e’ un paese di corrotti e malviventi.” (post n 215); ” Un paese corrotto dall’alto in giu’.” (post 176). E ancora: “(La Slovenia) non meritava di entrare nemmeno nella UE visto che si tratta di un paese estremamente corrotto.” (post 116).

    Unidebit scrive: “VOI italiani siete veramente v-e-r-g-o-g-n-o-s-i nel modo in cui disprezzate i popoli altrui. Guardate la gentilezza e la (mal)educazione di casa vostra, prima di giudicare gli altri popoli!”

    Risultato? Unidebit e’ stato bannato mentre Wolfgang no. Perche’?

    State usando due pesi e due misure? Solo perche’ unidebit scrive in seconda persona plurale e con cio’ offende anche voi personalmente in quanto italiani, viene bannato, mentre Wolfgang scrive in terza persona plurale e quindi offende qualcuno non meglio definito?
    Per cortesia dateci una spiegazione. Altrimenti dovremo credere che scrivere: ” Essi, gli sloveni, sono una merda!”, non e’ offensivo, mentre scrivere: ” Voi, italiani, siete una merda!” lo e’. Per me e’ offensivo tutto, ma voi che dite?

  258. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ effebi

    Per tua info, il signor Equidistante è il noto occitano-de-noantri.

    Non è Wolfgang, perché per quanto l’occitano la smeni per dritto e per rovescio, lui in realtà la Slovenia la conosce come io conosco il Bophuthatswana. Mentre conosce bene i locali romani come “Cencio la parolaccia”, uno come Zalar non ha nemmeno la lontana idea di chi sia.

    L.

  259. MARCANTONIO ha detto:

    Lui’ la parolaccia e’ uno dei locali piu’ in de Roma, te ce fai ‘n sacco de risate

  260. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ ufo
    Quello della Slovenia è un gioco che funziona, se (e solo se) l’aumento del PIL è sufficiente per pagarsi l’aumento del debito.

    Il rischio è quello di avere invece un aumento del debito più che proporzionale all’aumento del PIL. A questo punto sei chiamato ad operare gravosi tagli (come l’Italia), ma se non hai la forza di farli o se entri pesantemente in recessione, allora sei *tecnicamente* fritto, e sei costretto a chiedere aiuto a chi di dovere (UE, FMI, crucchi, Vattelapesca).

    Questo può accadere anche se il tuo debito è pari al 30% del PIL.

    L.

  261. dimaco ha detto:

    mi sto quasi ettendo a ridere leggendo ciò che scrive sto wolf(nero?). Burundi? Io comincio a sospettare il perchè di tanto odio. Non è che uno sloveno ti ha fregato la morosa e tu sfoghi la tua ineguatezza contro uno stato? I miliziani thi hanno fatto la multa perchè correvi troppo e tu ti sei inkazzato perchè tu hai il diritto ricevuto da dio in persona per fare quello che vuoi? propendo piùper la prima ipotesi. Vero che ho colpito nel segno wolfi? che ti chiedo quanto ti è costato far alzare le porte in casa?

  262. dimaco ha detto:

    sah chi ga letrto ogi il picolo? xe una belissima notizia che riguarda(indiretamente) proprio la slovenia. deghe una ociada, no ve digo niente per no rovinarve la sorpresa.

  263. Srečko ha detto:

    dimaco

    Ho letto la pagina internet e non trovo niente!!!

  264. Srečko ha detto:

    MauriceTS

    Se hai parenti oltreconfine, dovresti anche sapere che usare termini come Vipacco e’, per lo meno, offensivo! Comunque la Pipistrel non sta la’ e non sta portando a Gorizia la sede legale, ma solo una parte della produzione.

  265. L'Equidistante ha detto:

    Luigi, sono Borin. Piantala con le tue provocazioni di bassa lega

  266. dimaco ha detto:

    è sul giornale stampato. ra faro venire un coccolone a qualcuno. un sondaggio molto esteso su tre nazioni balcaniche tra la popolazione ha portato a un risultato stupefacente. la maggior parte delle ha dichiarato:
    Si stava meglio sotto il maresciallo TITO.
    La magioranza della popolazione sarebbe pronta ad accettare cooperazione stretta tra slo,cro e serbia. Non è questo il termine usatoma non mi ricordo il termine esatto. anche se è simile a “unione”. il discorso è 8scherzi a parte) chew la maggioranza rivorebbe il socialismo reale come er una volta nella YU e d quello che boccia e aprova il mercato(che non sono altro che le multinazionali) non gliene frega nulla.

  267. ufo ha detto:

    @Luigi Concordo sull’esistenza di un rischio, ma esiste pure il rischio opposto: la recessione fa scendere le entrate fiscali aumentando il deficit e peggiorando il rapporto debito/PIL, si tagliano le spese per tornare in pareggio e di conseguenza l’economia rallenta ulteriormente e di nuovo calano gli introiti. La spirale non è infinita, ma rischi che tutta la baracca si stabilizzi ad un livello molto inferiore rispetto al potenziale, ed il tasso ddi disoccupazione dovuto alla recessione diventa permanente. Caso esemplare: i giapponesi sono vent’anni che sono caduti in un buco, e ancora non riescono ad uscirne.

    Ovvio che quando hai finalmente una ripresa sostenibile poi devi puntare di nuovo verso il pareggio ed il rispetto dei parametri di Maastricht, ma una stangata troppo presto è come caricare uno zaino pesante sulle spalle di uno che si sta appena alzando da terra….

    P.S.: ma dove sei andato a pescarla quella del portare acqua colle orecchie? Non riesco a togliermi dalla mente la scenetta!

  268. L'Equidistante ha detto:

    La Jugoslavia è stata un’esperienza meravigliosa Dimaco. Leggi l’ultimo libro della Castellina e della sua esperienza nella costruzione dell’Omladinska Pruga nel 1947. Di ragazzi e ragazze che dormivano insieme, nelle stesse camerate, mentre in Italia all’epoca c’era ancora la segregazione sessuale.
    Ricordo nell’80 i poliziotti capelloni con l’orecchino, i giovani in spiaggia che cantavano i successi del rock jugoslavo
    Fino a tarda notte.
    Che tempi spensierati per la gente di Jugoslavia! Che tempi felici e di Libertà!

  269. gropajaco ha detto:

    mauricets.

    c’e’ l’opinione del singolo lavoratore sloveno che lavora in italia e c’e’, a quanto pare, l’opinione di un’azienda:

    “..Non c’è di mezzo soltanto la crisi, la Seaway infatti pur risentendo della recessione che nel settore è fortissima, ha mantenuto lo stesso portafoglio ordini dello scorso anno con 5 imbarcazioni per 12 milioni di euro. Da quanto si è saputo gli sloveni sarebbero rimasti “delusi” (la definizione è eufemistica) dai tempi di relizzazione dello stabilimento, dai ritardi, dalla pesante burocrazia italiana della pubblica amministrazione che hanno fatto slittare l’entrata in produzione con ricadute economiche pesanti. Non basta, di mezzo ci sono dei nodi ancora irrisolti e pesanti come lo spostamento dei tralicci dell’alta tensione da parte dell’Enel che avrebbe dovuto interrare la linea nell’area dello stabilimento. In quel settore la Seaway aveva progettato una darsena e lo spazio per l’alaggio e il varo delle grandi imbarcazioni a vela. Un problema che ha ulteriormente irritato gli sloveni assieme all’ultimo nodo, che riguarda la difficoltà nel trovare personale ad hoc e capace di “lavorare in squadra” con professionalità adatte al prodotto tecnologico offerto dalla Seaway.
    Troppi fronti aperti per qualsiasi imprenditore e che avrebbero “stancato” i fratelli Jakopin (oltre al finanziatore sloveno Kb che vede un ritorno assai lento dell’investimento) convincendoli a battere la ritirata da questo territorio “inospitale” per chi vuole investire e fare impresa, soprattutto dall’estero.”

    stessi problemi sotto le alpi in orizzontale.

  270. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ l’Equidistante

    Visto che sei Borin, allora sicuramente saprai dirmi a che data risale l’ultimo messaggio che m’hai spedito in posta elettronica personale.

    Federico: con te il divertimento è as-si-cu-ra-to!

    L.

  271. dimaco ha detto:

    la pipistrel, non dimentichiamocelo, ha aperto o vuole aprire a Gorizia per gli accordi di esportazione che l’italia ha con gli USA che riguardano i velivoli. Ecco il perchè dell’apertura di una filiale in italia. non centrano nulla le tasse o altro. Una mera uestione di praticità. Cmq è tutto da vedere ancora. Bisognerà capire se intendono agevolare (gli italiani) un insediamento produttivo o farano di ttto per impedirlo.

  272. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ ufo 277

    Tutto vero, aggiungendo però una piccola variante: i giapponesi sono un caso di scuola della c.d. “trappola della liquidità”, ma hanno un vantaggio: possono determinare da soli le proprie politiche monetarie. Cosa che in Europa (area Euro) non è più possibile: una Grecia in crisi nera non può svalutare la dracma del 30% e ripartire. Ma non è nemmeno più tanto possibile (entro certi limiti) nemmeno per i paesi non in area Euro, e nemmeno per i paesi candidati, come la Croazia che s’è impiccata alla stabilità di cambio Euro/Kuna da più di cinque anni. A proposito: scommetto mille Euro che al massimo un paio d’anni dopo che la Croazia sarà entrata nell’UE, ci scaricherà addosso i suoi problemi “Greek style”, che sono MOLTO, ma MOLTO maggiori di quelli della Slovenia.

    Come sai, si devono a Keynes gli studi sull’impatto positivo di una politica di “deficit spending”, ma come altrettanto sai, questo complesso gioco di “punta/tacco” dev’essere utilizzato in modo parsimonioso.

    Alla prova dei fatti, non posso fare a meno di notare che tutte quelle economie additate come esempio da seguire – e penso all’Irlanda (ricorco un articolo di anni fa nel quale si diceva che l’Italia doveva seguire l’esempio irlandese per la gestione del suo deficit), alla Spagna, alle tigri baltiche, all’Islanda – si sono dimostrate di carta, mentre i tedeschi, che per anni sono stati amabilmente criticati per il loro essere pachidermici, troppo legati alla produzione ed all’esportazione, si sono per l’ennesima volta dimostrati i primi della classe.

    Sulla Slovenia sospendo il mio giudizio: se una crescita del PIL dell’ordine del 2/3% medio fra il 2011 e il 2012 sarà accompagnata da un aumento dello stock del debito pari o superiore al 10%, allora – a mio modo di vedere – la cosa tornerà indietro come un pesantissimo boomerang.

    L’Italia? L’Italia – diciamoci la verità – ha sorpreso tutti quanti: era data per assolutamente spacciata già tre anni fa. Ma un paese senza una guida politica decente è riuscito a trovare una guida economico-finanziaria rigidissima, nella persona di Giulio Tremonti. Le sue politiche possono e debbono essere criticate, ma alla prova dei fatti è stato come se mentre il comandante del Titanic sta in pista da ballo tutta la notte a trombare con le ragazzine, il suo secondo prende in mano il timone e fa lo slalom fra gli iceberg.

    Adesso se lo faranno fuori e se vareranno una manovra espansiva a debito sarà il disastro: i mercati morderanno l’osso in tempo zero.

    Il mio timore è che il cavaliere sostanzialmente se ne freghi, e i verdi padani possano anche decidere che a questo punto è meglio mandare tutto a puttane.

    L.

  273. dimaco ha detto:

    siccome non mi permette di postare il link ho fatto copiaincolla del testo:

    «Si stava meglio quando si stava peggio» sembra dire il sondaggio condotto negli Stati della ex Jugoslavia. L’analisi “L’opinione pubblica – 20 anni dopo” mostra che, a causa della rottura violenta della ex Federativa, la maggioranza dei cittadini in Serbia e Croazia non sembra essere soddisfatta di quanto accaduto negli ultimi quattro lustri. La maggioranza degli intervistati giustifica i motivi che hanno portato allo smembramento della Jugoslavia, ma sulle cause della dissoluzione le opinioni variano da un Paese all’altro.

    In Bosnia-Erzegovina, ad esempio, i cittadini incolpano il sistema multi-partitico, mentre gli sloveni vedono la causa principale della rottura nel diverso sviluppo economico delle ex repubbliche. Tuttavia, a prescindere dalle diverse interpretazioni del passato, la maggior parte dei cittadini intervistati dichiara di vivere peggio rispetto a venti anni fa.

    I cittadini intervistati di Slovenia, Croazia, Bosnia-Erzegovina e Serbia oggi sono pronti ad una nuova cooperazione politica, economica e anche militare nell’ambito ex jugoslavo. Tutti gli intervistati hanno in comune il fatto di dare i peggiori voti ai loro attuali governi, parlamenti e partiti politici. Solo in Serbia, l’ex presidente Slobodan Milosevic non riceve una valutazione negativa per il suo ruolo nella crisi Jugoslava; l’ex presidente croato, Franjo Tudjman, all’opposto, viene considerato negativamente dai suoi connazionali.

    L’indagine mostra anche che il successo degli atleti della ex Jugoslavia negli sport rallegra gli sloveni, i serbi e i bosniaci, ma non i croati. Anzi, due terzi dei croati intervistati si sentono “molto infelici” per i successi degli atleti serbi.

    «C’è anche uno strano fenomeno, ovvero le persone che hanno partecipato alla guerra hanno un atteggiamento più indulgente verso le altre nazioni rispetto a quelli che sono fuggiti dal conflitto» nota lo storico serbo Cedomir Antic.

    «Non si vive di nazionalismo. Il nazionalismo è qualcosa che cattura il cuore, a volte siamo disposti a sacrificare anche la vita per gli ideali nazionali. Ma per sfamare i bambini il nazionalismo non serve. Esso può avvelenare l’anima. Ad ogni modo, le persone possono paragonare la vita di oggi e quella di venti anni fa, e i risultati mostrano chiaramente che gli abitanti della regione, fatta eccezione per la Slovenia, due decenni fa avevano una vita migliore» afferma il sociologo Jovo Bakic.

    La cultura resta il settore dove ancora oggi, dopo venti anni, c’è più apertura e disponibilità a collaborare.

  274. chiara ha detto:

    @282
    concordo…la moeca col leon no perdi un colpo…

  275. chiara ha detto:

    prima era il @282, adesso è il @283

  276. Srečko ha detto:

    Redazione

    Attendo una vostra risposta al mio post 267.

    Grazie.

  277. gropajaco ha detto:

    luigi, e’ un po’ presto per dirlo. da quando l’italia ha rinunciato alla politica monetaria e’ entrata in una spirale crescita insufficiente&manovre di contenimento. ad ora una risposta a questa nuova piattaforma sulla quale s’e’ infilata non c’e’. e il tempo a disposizione non e’ molto. lo spazio di manovra si restringe sempre di piu’.

  278. Redazione ha detto:

    Srečko
    giusto, grazie della segnalazione.
    bannato anche Wolfgang

  279. dimaco ha detto:

    gropajaco, ma non si può pensare di far crescere un paese continuando a fare manovre contenitive a destra e a manca. Se giochi solo in difesa non puoi pensare di andare a rete. vivacchi di occasioni ma nella maggior parte dei casi le prendi di santa ragione.scusate l’esempio calcistico.

  280. gropajaco ha detto:

    dimaco, ma nemmeno invocando l’autogestione ex yu;)

    a proposito: lo sai bene come stanno le cose, anche se qua su bora.la te la stai raccontando sfoggiando improbabili ricerche:))

  281. dimaco ha detto:

    gropajaco è un’articolo di oggi sul piccolo.avrei postato il link ma non mi permette di farlo. perchè improbabili? perchè molte persone dicono quello che ad alcuni non va di sentir dire altriomenti gli crolla il mondo adosso?che discorsi sono. io devo accettare passivamente quello che alcune multinazionali decidono per me (senza chiedermi un cazzo oltretutto) ma non posso esrpimere il mio aprezzamento per un sistema diverso?

  282. gropajaco ha detto:

    si’, si’, ho capito. guarda:

    “Tuttavia, a prescindere dalle diverse interpretazioni del passato, la maggior parte dei cittadini intervistati dichiara di vivere peggio rispetto a venti anni fa.”

    ora, siccome questa “ricerca” non presenta dati ripartiti secondo una metodologia analitica, si deve dedurre che la “maggioranza” e’ composta da serbi e bosniaci con notevole apporto di croati, mentre la minoranza prevalentemente da sloveni e croati.

    un deja’ vu, no?

    un po’ come negli anni 80 quando si voleva “collaborare” esattamente nella stessa maniera, quando galloppava l’inflazione. lo ricordi, no?

    nell’articolo ci sono altre scemenze che indicano la “ricerca” come un passatempo di qualche simpaticone jugonostalgico. per carita’, nulla in contrario, ma tant’e’.

  283. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ dimaco

    A suo tempo ho letto un report dell’FMI sulla Jugoslavia. Tipico esempio di paese che per trent’anni ha vissuto al di sopra delle proprie possibilità, utilizzando i soldi degli altri.

    Ad ogni modo, nessuno vieta ai popoli della ex Jugoslavia di rimettersi assieme, né gli vieta di rimettere in piedi il sistema economico precedente. Anzi: se vogliono possono anche rimettere in piedi lo stesso sistema politico, col monopartito, la censura, la polizia segreta e tutto il contorno della nomenklatura di gilasiana memoria.

    Personalmente posso dire però che questa volta io non gli presto nemmeno un centesimo?

    L.

  284. effebi ha detto:

    280 dimaco ma lo scorpi oggi (dal piccolo) la jugo nostalgia ? mi meravigli

    certo che sta gente è strana… nel 90 si massacra sazio per nazionalismi&indipendenza e orra si piangono addosso rimpiangendo i “bei tempi”

    mah, “speriamo” quindi che si ricostituisca sta benedetta jugoland dell’amore e fratellanza…. (a quando poi la prox bastonata ?)

  285. effebi ha detto:

    292 …quindi, ahimè ! che devo pensare !? che federico mi ama e mi stima ma mi racconta le balle ? 🙂

  286. effebi ha detto:

    288 dimaco quindi tu che consigli per l’ospedale di pula ? di aspettare prima la ricostruzione della happyugoland ? c’è una stima dei tempi ?

  287. Bibliotopa ha detto:

    Festeggiano l’indipendenza della Slovenia e rimpiangono la Jugoslavia di Tito? mi ricordano quelli che volevano Francesco Giuseppe ma vestito da bersagliere.

  288. dimaco ha detto:

    effebi quando hai finito di fare il pagliaccio forse sarai pronto ad ascoltare e a fare un discorso pacato. Ma a quanto pare è una cosa impossibile vista l’area poltica da cui provieni.
    Vuoi sapere perchè per 50 anni la yugo ha avuto un periodo di pace? te lo dico perchè sono riusciti ad estromettere le religioni. Perchè sono quelle he fomentano il nazionalismo più becero e violento. Non a casa una volta che sono riusciti ad avere mano libera gli appartenenti ai vari credo hanno portato 10 anni di ecidi massari e brutalità da ogni genere. Oltretutto supportati dalla chiesa ortodossa, quella cattolica e i mussulmani.

  289. dimaco ha detto:

    gropajaco, magari 10 anni di guerra hanno insegnato qualcosa, magari a non fare errori e a creare un sistema migliore di quello che è stato, più equo, più giusto e socialmente acettabile.

  290. Fiora ha detto:

    @294 bella similitudine, Bibliotopa, quella dei sognatori di Franz Joseph vestito da bersagliere… rende perfettamente il dualismo di molti di noi Triestini in fondo. Anche dopo che la Defonta sburta radicio!

  291. Tergestin ha detto:

    @ Fiora

    Forsi el tuo, a mi me piasi Franz Joseph ma co’ me se parla dei bersaglieri rivadi a liberarme, stacco le man dala tastiera per gramparme in diversi posti de cui alcuni no posso dir.

  292. Tergestin ha detto:

    @ Dimaco

    Se il Piccolo facesse la stessa cosa con una discreta cifra di Triestini, penso che i pareri pro TLT e Defonta sarebbero mica pochi. Basta dare un’occhiata in rete per vedere com’e’ cambiato il clima, anche perche’ la rete non puo’ censurare. Ma sappiamo tutti l’orientamento del quotidiano sin dalla sua nascita, quindi figurarse.

    Fa riflettere pero’.

  293. danizale cachigna ha detto:

    beh, dimaco. si è sempre trattato di schei, non di religione né fratellanza o varie…. la slovenia almeno negli anni ’80(prima non so, na sicuramente dopo gli anni sessanta, quando il pugno di ferro del regime si allentò) si è sempre autorappresentata come un’entità a se stante all’interno del contenitore jugo. se spomnes?

    http://www.youtube.com/watch?v=mluKmCj_XXw

    e non fu una marcatura del territorio, difatti, se noti bene, la scritta “dobrodosli” il contadin la mette in fondo;)

    essendo la jugo stata solo un contenitore; finiti i schei, finita la jugo. i jugonostalgici sono o coloro che non l’hanno mai vissuta e la vivono come un surrogato identitario(prevalentemente prime e seconde generazioni di immigrati), una parte di coloro che sono stati sconfitti dalla differenziazone sociale e una certa parte dell’intellighenzia di estrema sinista che però non ha voce in capitolo.

  294. effebi ha detto:

    295 dimaco
    quindi gli jugonostalgici (che pagliacci non sono) come intentendono procedere ? eliminando il clero ? vietando qualsiasi forma di religione ?
    (tu che non sei pagliaccio, ti sei già iscritto al club ?)

  295. Fiora ha detto:

    298 Tergestin risparmime e risparmite certe grevità … ciaro che iera una sintesi del modo de sentirse de alcuni in bilico tra due etnie e do’ culture, tra i quali la sotoscrita.
    Quanto al povero nostro Franz pitosto che verlo con una divisa che no fossi la sua, sempre atillada, perfeta dai giorni ch’el iera ziovine Arciduca del sangue a co’l iera Kaiser fin quasi l’ultimo giorno…ara pitosto voltassi el quadro che vederlo vestì de bersaglier sul serio!
    No farme el Triestin che te me bechi tuto ala letera, dei!… no te vedo col paraoci.PROPIO TI, NO!

  296. Fiora ha detto:

    ara Tergestin che mi co’ sti Asburgo son sai ciò ti ciò mi. Propio intrinseca, sa!

  297. chinaski ha detto:

    @danizale cachigna aka gropajaco

    pero’ dai, anche in slovenia negli anni ’90 c’e’ stata una certa chiusura identitaria piuttosto claustrofobica. le cazzate sulla teoria venetica di cui nell’ altro thread giravano eccome. quel libercolo me l’ aveva fatto vedere un mio amico nel ’97. era pittosto convinto, e si era anche offeso quando gli avevo detto “m”oss t’son mona?”

    qui in italia abbiamo le nostre belle caghe, tra impiegati statali travestiti da legionari romani e artigiani travestiti da vichinghi. in slovenia c’e qualcuno che si traveste da contadinello anche se non ha mai preso in mano una vanga in vita sua (non sto parlando di milic, che la vanga l’ha presa in mano sul serio). a me ‘ste robe fanno venire il latte alle ginocchia. della slovenia di quegli anni, prima e dopo l’ indipendenza, mi piaceva il fatto che, nonostante tutto, a nova gorica si potessero vedere al cinema i film di jim jarmusch (per esempio) in lingua originale quando in italia, almeno qui in provincia, era ancora roba da circoli di cinefili.

  298. effebi ha detto:

    La Chiesa (romana) prega per la Slovenia:

    2011-06-27 Radio Vaticana

    “La pace è fragile, se non ha un’anima che la vivifica” ed ha bisogno del “valore della giustizia per essere accettata da ogni popolo”. Lo ha detto il cardinale Angelo Sodano, decano del Collegio cardinalizio, celebrando stamani una Messa presso la Chiesa del Governatorato Vaticano, in occasione dei vent’anni di indipendenza della Repubblica di Slovenia. Era, infatti, il 25 giugno 1991 quando il Paese dichiarava la propria autonomia dalla Jugoslavia. La Santa Sede fu tra i primi Stati a riconoscere tale decisione. Nella sua omelia, il cardinale Sodano ha invocato il Signore perché conceda alla Slovenia di conservare “il dono prezioso della libertà e della pace, concedendole di essere sempre fedele a quella preziosa eredità spirituale che ha sempre caratterizzato la sua storia”. “Nella storia dei popoli – ha continuato il porporato – possono talora sorgere delle forze centrifughe che li disgregano”, tanto che gli uomini “nell’ebbrezza del loro potere” possono tentare di costruire la civiltà “prescindendo da Dio”. Un’esperienza “triste” che, purtroppo, l’Europa ha vissuto in diverse epoche della sua storia, ha ricordato il cardinale Sodano. Per questo, ha aggiunto, oggi è necessario invocare il Signore perché “ci liberi dall’odio e dalla vendetta, dagli egoismi e dalle rivalità e ci aiuti a costruire una vera civiltà, la civiltà dello spirito, della giustizia e dell’amore”. Richiamandosi, poi, al magistero di Benedetto XVI, il decano del Collegio cardinalizio ha sottolineato come “ogni società umana debba fondarsi su solide basi spirituali”, perché “una società pluralistica non significa affatto una società agnostica. Uno Stato laico non significa per nulla uno Stato laicista”. Di qui, l’appello forte alla pace, poiché “la pace fra gli uomini ed i popoli è certo un gran valore, ma può essere un dono fragile, se non è sostenuto da valori stabili”, come “la giustizia e la fraternità, che sono il fondamento di ogni civiltà”. Ad invitare il cardinale Sodano è stata l’Ambasciata di Slovenia presso la Santa Sede, guidata dalla sig.ra Maja Maija Lovrencic Svetek. Ma già venerdì scorso il porporato si era recato a Lubiana, su invito della Chiesa locale: nella capitale slovena, il porporato ha concelebrato un Santa Messa ed ha partecipato alla commemorazione solenni dell’anniversario di indipendenza del Paese, svoltesi nella piazza del Congresso, alla presenza del Capo di Stato, Danilo Türk. (A cura di Isabella Piro)

  299. danizale cachigna ha detto:

    chinaski. parlavo degli anni ottanta e di quella pubblicità televisiva del turismo, che era l’emblema un’autorappresentazione istituzionalizzata, visto che fu veicolata dalla tv di stato.

    non lo sapevi, vero, che era un pubblicità per il turismo e t’è scattata la molla automatica anti borghezio eh;)

    lo so sono cose poco permeabili da un punto di vista esterno ed estraneo, bisognava viverlo quel periodo, dall’interno.

    anni novanta? certo, quando per esempio un coglione psicopatico maniaco per tv minaccia di stanare i ratti e di radere al suolo il paese( il generale adzic, ricordi?), beh un attimino di chiusura capita, sai com’è…

  300. effebi ha detto:

    anno 2011

    Slovenia-Vaticano: il presidente Turk riceve a Lubiana il cardinale decano Angelo Sodano (2)
    , 25 giu 15:19 – (Agenzia Nova) – Ieri Sodano ha officiato la messa nella cattedrale di Lubiana. Nel giugno del 1992 il cardinale fu insignito dalla Slovenia della medaglia d’oro dell’ordine della Libertà, come riconoscimento per il contributo personale dato al riconoscimento internazionale della sovranità della Slovenia. Parlando con i giornalisti, Sodano ha detto di considerare la decorazione come “un riconoscimento per il contributo che il Vaticano ha dato all’indipendenza slovena”. (Lus)

  301. danizale cachigna ha detto:

    ah dimaco, dimenticavo. dieci anni di guerra?

    una mia amica di origini bosniache ha la famiglia a doboj(republika srpska) ed e’ quasi ogni mese giù. lei crede che nonappena la comunità internazionale leva le tende, se le suoneranno di nuovo…

  302. dimaco ha detto:

    effebi

    Da una parte è vero che l’epoca iugoslava ha il merito di essere stato il periodo più pacifico nella storia degli slavi del sud, ma questo non per natura intrinseca del regime, ma perché per la prima volta si è riusciti a emarginare le uniche forze che hanno da sempre alimentato il conflitto: le religioni. Difatti, i fermenti nazionalistici dall’85 in poi hanno trovato nelle diverse confessioni il terreno di coltura che li ha preparati alla tragedia degli anni ’90. Fatalità, lo Stato Vaticano è stato il primo paese a riconoscere Slovenia e Croazia nel ’91, nonostante l’invito alla prudenza dell’allora CEE.

    danizale questo lo so. e molto probabilmente inizierà dalla provincia del kosovo per poi dilagare. Ma spero che 10 anni abbiano insegnato qualcosa.

  303. chinaski ha detto:

    @danizale

    guarda che si capiva benissimo che era una pubblicita’ istituzionale.

    mi dispiace che salti su come una molla.

    proprio perche’ in quegli anni (e parlo anche degli anni ottanta) cercavo e a volte trovavo, al di la’ del confine, cose che qua non trovavo (e non parlo di merci, parlo di una via di fuga da “drive in” e dai duran duran, una via di fuga che passava per il kinoatelie, per i concerti punk organizzati dai muloni di nova gorica e per le pietraie della soška dolina), proprio per questo, ti dico che un’ autorappresentazione come quella di quel clip mi fa venire il latte alle ginocchia.

  304. effebi ha detto:

    312 dimaco

    h o c a p i t o

    ma ti ho chiesto: gli jugonostalgici (se è vero quello che tu dici della nocività delle religioni) che hanno in mente ? tu che hai in mente per il futuro oltre a rimpiangere il passato ?

  305. chinaski ha detto:

    per il resto, danizale, ti racconto questa cosa. nel ’91, mentre si sparava lungo il confine, io ero in ospedale a gorizia per operarmi di appendicite. quando sono uscito dall’ ospedale i combattimenti erano finiti. tempo un paio di settimane per rimettermi dall’ operazione, e verso la fine di luglio ho preso la bici, ci ho caricato sopra la tenda e un po’ di bagagli, e sono andato a farmi un giro per la slovenia. volevo vedere da vicino. i miei genitori si cagavano sotto, ma avevo 21 anni e non si puo’ trattenere un ragazzo di 21 anni. non ho visto niente di che, solo ho avvertito un’ atmosfera tesa: c’era poca gente in giro, e quei pochi non avevano tanta voglia di parlare. alcuni mesi dopo mi sono reso conto di essere stato un incosciente, e che voi sloveni l’ avete scampata bella.

  306. Tergestin ha detto:

    @ Fiora

    Ma no, la mia iera ala fine una batuda (greve, ametto).

  307. chinaski ha detto:

    @danizale

    questo per dire che il mio sguardo era sicuramente “lo sguardo di uno straniero”, ma non era “uno sguardo straniero”.

  308. danizale cachigna ha detto:

    chinaski, la slovenia e’ un paese di forti tradizioni contadine. lo sai, no. non c’è bisogno di ficcare la zappa in mano a milic e piazzarlo davanti al teleobiettivo. basta piazare il teleobbietivo a caso verso le montagne e stai sicuro che inquadri la zappa, prima o poi. se l’hai girata in bici, sai ciò che dico.

    non capiso dunque perchè ti faccia venire il latte alle ginocchia. dicevo soltanto che la pubblicità conteneva tutti gli elemeti di un’entita politica autonoma, se vogliamo. devi tener presente che tutti i linguaggi visivi furono monopolizzati dal regime centrale e funzionali alla sua propaganda. ma ripeto, certamente fino agli anni sessanta.

    quella pubblicità turistica condensa simbolicamente tutti i cambiamenti, o meglio, il ritorno all’autocoscienza slovena, quella sopravvissuta al paradigma più aggressivo ed omologante kardeljano(annichilimento di identità nazionali).

    se tutto ciò ti fa venire il latte alle ginocchia, mi spiace per te.

  309. Mauricets ha detto:

    non capisco perche scrivere vipaco è offensivo, poi io scrivo le mie semplici esperienze. non capisco questo astio. qua si fuma roba forte. per i miei parenti slo il nazionalismo (di entrambi gli schieramenti) sono disdicevoli. per loro sloveni e fedeli da sempre all’impero essere perseguitati da altri sloveni solo perche andavano a messa è stata dura a suo tempo.

  310. chinaski ha detto:

    @danizale, mi fa venire il latte alle ginocchia esattamente come mi fanno venire il latte alle ginocchia le analoghe pubblicita’ che si girano in italia, in francia, ovunque, perche’ sono fatte di stereotipi e non restituiscono la complessita’ e la pluralita’ di un paese. ma questo mio modo di vedere le cose credo tu lo abbia gia’ intuito da quel che ho scritto commentando su mille altre questioni.

  311. danizale cachigna ha detto:

    china, stiamo palando di cose diverse, fidati. ecco perche dicevo che la prospettiva esterna non restituisce, eh già, proprio quella complessita della quale parlo io.

    e sai perchè parlo di prospettiva esterna o estranea(nel contesto del quale parlo non fa molta differenza)?non tanto perche’ tu non fossi partecipe o presente, ma perchè appartieni ad un’esperienza culturale diversa, quella “italiana”, che è il risultato di dinamiche completamente diverse.

    mi vengono in mente interiste che leggevo, e tutt’ora leggo sui giornali, fatte con letterati e uomini di cultura catalani, tutti “di sinistra”(per semplificare). non so quanto tu conosca la realtà catalana, ma è tutt’altro che un marcare il territorio. anch’essa e scappata per un pelo dall’annichilimento ideologico culturale (franchista), è questo le permette una prospettiva dall’interno.

  312. chinaski ha detto:

    vedi, danizale, io non direi di appartenere a un’ “esperienza culturale italiana”, perche’ per me non esiste *una* “esperienza culturale italiana”, pacificata e a-conflittuale. ma bada bene: per me le fratture non sono tanto territoriali, quanto piuttosto sociali e politiche. la mia esperienza culturale e’ diversa da quella di luigi, per dire, e non solo perche’ lui e’ piu’ vecchio di me.

    ti faccio un esempio di clip pubblicitario italiano che mi fa venire il latte alle ginocchia:

    http://www.youtube.com/watch?v=seJmEb0fcBA

  313. Mauricets ha detto:

    PER TUTTI GLI UTENTI:

    ho guardato le ore in qui sono stati postati i commenti, mi spigate come fate a scrivere in orario di lavoro? non capisco. lavorate o no!?!?

  314. Mauricets ha detto:

    o siete pubblici dipendenti, magari tutti nella pubblica amministrazione italiana e non avete altro da fare? o siete pensionati dall’inps?

  315. Mauricets ha detto:

    mi pare che qua di operai c’è ne siano pochi, perche a certe ore noi ci spacchiamo la schiena. o siete tutti in ferie? o cassa integrazione? o disoccupati? in orario di lavoro ci sono circa 50 post oggi!!! io parlo da operaio e voi?

  316. danizale cachigna ha detto:

    e proprio l’esempio che mi hai linkato che differenzia il discorso che stiamo facendo.

    se vogliamo parlare dei linguaggi allora qua bisogna operare nuovamente una differenza tra spot come quello linkato da te e lo spot per il turismo.

    trattandosi di spot per turismo, non si sfugge agli stereotipi, anzi si cerca di condensarne quelli che si ritiene positivi, non c’e’ altra scelta.

    non ti puoi aspettare che gli svizzeri non facciano la pubblicità col formaggio in mano e la montagnola dietro. mica significa raise of the fasism questo. perchè a sto punto è lo spot per turismo in sè che ti fa venire il latte…

    ad ogni modo il discorso della rappresentazione e dei linguaggi e secondario rispetto al core della mia risposta a dimaco. questo immagino l’hai capito.

  317. danizale cachigna ha detto:

    maurice. semplice, tre terminali uno dei quali ha il field day;)

  318. Mauricets ha detto:

    io ho 47 anni, non so quando andro in pensione, vorrei capire se qua scrive gente che ha contatto con la realta o vive in un universo parallelo.

  319. danizale cachigna ha detto:

    47 anni?altri 2o-25 anni di contributi. tranquillo, non avrai mai la pensione. rassegnati. o se l’avrai, sarà cosi bassa che non ci farai nemmeo caso.

  320. chinaski ha detto:

    @maurice

    lavoro al computer, sto scrivendo un articolo. ogni tanto mi prendo una pausa di qualche minuto per scrivere qualcosa qui.

  321. Fiora ha detto:

    @317 che po’ tanto intrinseca… pel nostro Franz dovevo scriver ” montura”, altro che divisa, ah, Tergestin?!

  322. dimaco ha detto:

    pomerighgio sono casa, mattina connessione col cellulare. e siccome ho una mia attività non devo rendere conto a nessuno di quando mi connetto.

  323. dimaco ha detto:

    pomeriggio ovviamente. scusate il lapsus 🙂

  324. Mauricets ha detto:

    lo so, io ho una parte enpals e una inps, leggi la fregatura che passa in silenzio:

    http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2010-11-06/ricongiunzione-contributi-solo-pagamento-110647.shtml?uuid=aydvufhc

    e tutti stanno zitti!

  325. dimaco ha detto:

    ho solo una espressione chinaski:
    ciavai de bruto

  326. Mauricets ha detto:

    praticamente ci pisciano in testa e dicono che piove, e noi ci sbaruffiamo per cagate.

  327. chinaski ha detto:

    @danizale

    secondo me lo spot fiat e’ tremendo: c’e’ *il male* che e’ talmente cattivo che nessuno puo’ fare altro che considerarlo cattivo e sostanzialmente estraneo alla comunita'(la mafia, il terrorismo). e poi c’e’ *il bene*, che e’ la comunita’, solidale e a-conflittuale. vedi tu quanta ideologia si deve produrre per vendere una cazzo di macchina.

    per il turismo quel che dici e’ in parte vero, il frame ti impone di ricorrere a stereotipi. pero’ allora forse quel clip non era il piu’ adatto per mostrare come si autorappresentassero gli sloveni negli anni ottanta. e’ come se per capire come si autorappresentano i veneziani ci si basasse su qualche spot pieno di gondole e altri strafanici.

  328. danizale cachigna ha detto:

    vero, vero il discorso sullo spot fiat. ne è pieno l’etere di queste costruzioni subliminali, manca solo il coyright della riefenstahl;).

    lo spot del contadin che dipinge il pannello con la scritta slovenija con foglia di tiglio con elda viler e oto pestner(impagabili, hehe) per colonna sonora condensa simbolicamente una certa stagione che dimaco conosce benissimo, se è vissuto in slo. e della quale quello spot, da un certo punto di vista,fu il minimo comun denominatore. involontariamente molto efficace. difatti oggi gli si riconosce un valore sibmolico indiscutibile in questo senso.

  329. Srečko ha detto:

    chinaski

    E’ la prima volta che vedo questo spot Fiat: veramente al di sotto di ogni critica. Fa defecare!

  330. Srečko ha detto:

    Luigi detto il Veneziano

    Fai lavorare Google translator:
    http://www.dnevnik.si/poslovni_dnevnik/1042455736

  331. Srečko ha detto:

    MauriceTS

    Vipacco come termine, espressione e’ segno di un colonialismo con tutto cio’ che portava! Un nome imposto ad irrisione degli abitanti locali!

  332. dimaco ha detto:

    luigi se prprio vuoi puoi sempre chiamare Vipava con il suo antico nome romano(frigidum) o aidussina (castra)

  333. effebi ha detto:

    noto che nessuno si è soffermato a commentare il “metodo dimaco”.

    315 dimaco29 giugno 2011, 17:02

    “….Soluzione? semplice rendere illegale e punibile con la prigione il mescolarsi della religione con la politica. nei casi recidivi l’espulsione dal paese. Se fosse per me finirebbero sotto il paese. mi pare piuttosto chiaro il mio concetto.”

  334. effebi ha detto:

    immagino che lo stesso metodo il “tenero dimaco” poi lo applicherebbe a chi… dissente dal suo metodo

    tutti in coro pionieri !!
    “….evviva il comunismo e la libertà”

  335. effebi ha detto:

    perferisco essere “pagliaccio” che… dimaco !
    caro il mio dimaco…

  336. dimaco ha detto:

    su effebi ti swei di nuovo dimenticato di prendere la pastiglietta. su prendila e vedi che passa tutto e torni nel tuo mondo di fantasia.

  337. dimaco ha detto:

    quindi, effebi, tu sei d’accordo che la religione deve anche occuparsi di politica anzi farne adirittura parte? QUESTO è PREOCCUPANTE

  338. effebi ha detto:

    il “metodo dimaco” (già) applicato a Lanischie (che nessuno si offenda se uso questo nome):

    “…Prima di lasciare il paese non posso non dare uno sguardo alla canonica ove, nel maggio del 1947, venne sgozzato il martire croato-istriano don Miro Bulesic originario di Sanvincenti.
    In quella occasione fu massacrato anche lo sloveno monsignor Ukmar venuto qui ad amministrare la cresima quale delegato del vescovo di Trieste e Capodistria Mons. Antonio Santin avente ancora giurisdizione nella zona, ma impedito ad accedervi.”

    smrt fazismu sloboda narodu… (che nessuno si offenda se non è correttamente riportato)

  339. effebi ha detto:

    353… eccolo… tipico… (subentra la seconda fase e…)

    prima si ostenta il “metodo” poi lo si rinnega…

    ( e poi c’è gente che quando gliele racconti non ci crede…)

  340. Tergestin ha detto:

    No che mi sia d’accordo con Dimaco e diverse sue idee e dichiarazioni.
    Ma…

    1) Son nato e cressu’ a Trieste
    2) Me piasi vardar ogni tanto anca i fatti nonostante TS e dintorni sia perlopiu’ posti dove se vivi ciacolando cagade

    I fatti me disi che la cita’ se ga normalizado nei ani sesanta. Italianissima, coi cativoni de Tito fora dela porta e mama DC a rasicurar tuti. Va ben che za’ nel 1966 i ga fotu’ ancora una volta la zita’ fazendo serar el San Marco, ma pegola, tanto oramai tuti gaveva un cugin in Australia da diese ani boni e i podeva ragiungerlo.

    Comunque, la cita’ iera salva dale mire del marescial, tuti felici come in una puntata finale de Happy Days.

    Peca’ che dopo qualchedun ga voludo dimostrar la sua alegria (o nostalgia) continuando a far simpaticherie pirotecniche. Chiedo a effebi, al venezian e a tuti i “Si’ ma Tito”:

    Chi iutava la celere a darghe adosso ai operai in sciopero nel ’66 coi stava apunto serando el San Marco?
    Chi ga fato i atentati teroristici nei ani setanta, da quel ala Siot ala bomba nela scola slovena?
    E nei ani otanta chi andava nei comuni carsici a spacar lapidi, distribuir adesivi e volantini che gnanca ogi Borghezio (forsi, eh) no ghe saltassi in mente?
    Chi andava a far i pestaggi fora dele scole?
    Chi, in vial girava davanti ale forze dell’ordine fin nei tardi ani novanta con bomber, celtica e cadenon, mai fermadi?
    Chi veniva beca’ in stadio a spacar tuto e far casin e magari ala prova dele analisi sangue saltava fora robe che andava in controsenso con quel che i ciacolava?
    In che movimento militava quel signor famoso che xe ancora in canon e quel altro signor che nel ’92 ga coltela’ un assessor?
    De che parte iera quei che sui bus fin pochi ani fa se la ciapava vigliacamente coi muletti se parlava in sloven?

    Ghe saria tanto de scriver e ve go’ anca risparmia’ la fadiga de cucar google in ‘sto riassuntin che va dala fine dei ani sessanta a ogi, quando el sanguinario nemico iera ormai oltra la cortina de fero.
    In sta zita’ i casini li ga fati non solo prima ma anca dopo sempre i stessi, magari con altri nomi, ma sempre i stessi.
    E qualchedun anca li vota, nonostante i se ga messo oramai quasi tuti el vestito elegante e i parla de memorie condivise.

    Usar la memoria (o google ala pezo), signori e no limitarse a Dimaco che ve da’ i assist che ve fa contenti. Tropo fazile, cussi’.

  341. Tergestin ha detto:

    @ Dimaco

    Forsi anca ti te son un de quei che vol viver de “contrapposizione” ergo ciacole e provocazioni che servi solo a far finta de indignar l’aversario e andar avanti per decenni a scornarse sul litoral.
    Dopo se lamentemo che TS e Go xe do’ ospizi dove no cambia mai niente: ghe xe secondo ti un motivo?

  342. dimaco ha detto:

    sa provocazione riaspondo con provocazione.
    e poi me diverto come un mato a cojonar effebi.

  343. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Srecko
    Il Dnevnik arriva tardi: la notizia è vecchia di giorni, che in finanza è come dire “un’era geologica fa”.

    Tanto per dire: tu sai qual è il rating delle fantasmagoriche banche slovene, a petto di quelle merdacce di banche italiane?

    L.

  344. dimaco ha detto:

    luigi lo sappiamo tutti che non c’è una buona opinione delle banche slovene. così come non c’è una buona opinione di quelle italiane. economicamente parlando

  345. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Tergestin

    Ma basta co ‘sta storia per cui tutto dev’essere interpretato secondo schemi allucinati del tipo “Italia vs. Trieste”!

    Caspita: ci sono stati pestaggi di celerini a Trieste nel 1966? Beh: sarà stato perché la città non era “italianissima”. Ci sono state bombe e morti? Sempre per quel motivo!

    Chissà perché, qui dalle mie parti pestaggi (con morti) in manifestazioni pubbliche ci sono stati in tutti gli anni ’60 e ’70. Forse anche Venezia non era “italianissima”?

    Ho passato tutti gli anni ’70 venendo fermato almeno una volta al mese ad un posto di blocco per controllo documenti, e due volte mi sono trovato a sentire con le mie orecchie e fra il fumo dei gas a Marghera la tromba della carica dei celerini, che dopo ti venivano addosso con i cavalli al galoppo. Di sicuro sarà stato per evitare che Venezia andasse a Tito…

    Caspita: spaccano lapidi a Trieste? Ma se qua le hanno spaccate per anni annorum, e continuano a spaccarle ancora!

    Madonna: vietavano di parlare sloveno nelle scuole? Ma lo sapete o no che negli anni ’40 a mia madre hanno picchiato la bocca col righello, perché parlava in veneziano? E ai miei tempi, secondo voi, le maestre che ti dicevano se parlavi in dialetto a scuola? Ma di sicuro: solo a Trieste – secondo voi – si verificavano questa brutture! Solo da voi s’è sentito il fascismo. Solo al di là dell’Isonzo c’era la DIGOS (anni dopo abbiamo saputo che mio fratello era schedato dalla DIGOS, a causa di alcune manifestazioni. E sapete come l’ho saputo? L’ho saputo leggendomi la mia scheda personale quando ho fatto l’ufficiale degli alpini: nella MIA SCHEDA c’era scritto che NON IO, ma MIO FRATELLO era schedato!)!

    Solo a Trieste capitava questo e quello, però guarda caso a essere bloccato dagli indipendentisti veneti sono stato io in persona, la sera che hanno sequestrato il ferry boat. E mi hanno puntato un mitra allo stomaco, quei santarellini, come ho dovuto testimoniare al processo.

    Beh, certo: solo da voi c’è stata l’emigrazione; solo a Trieste si sono spostate popolazioni da una parte all’altra; solo lì mandano i carabinieri del sud Italia; solo nelle vostre zone c’è stata la crisi; solo il vostro porto è stato sottoutilizzato; solo nella vostra città ci sono ampie zone lasciate andare a remengo, e via andare, via andare.

    Tergestin, alza lo sguardo: c’è un MONDO INTERO al di là dei confini del TLT!

    Sveglia ragazzi, ch’el sol magna le ore!

    Luigi (veneziano)

  346. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ dimaco

    Con una piccolissima distinzione: nelle prime cinque (o sette, a seconda di come si costruisce la classifica) banche europee, due sono italiane.

    E l’Italia è uno dei pochi fra i paesi medi e grandi dell’UE che non ha dovuto nazionalizzare o salvare per i capelli una banca.

    Magari qualcuno di voi ha il Conto Arancio, che è del megagruppo olandese ING. Un gruppo supersmart fino al 2008.

    Che fine ha fatto ING?

    Salvata dal crack grazie allo stato, che in pratica ha ripianato fra tutti gli olandesi le porcate che questi hanno fatto. E le banche britanniche, che fine hanno fatto secondo voi?

    Ma di sicuro qui dentro c’è che le banche italiane sono delle porcherie: tutte le altre sono fantasmagoriche.

    L.

  347. Macia ha detto:

    Più su si parlava di “Vipacco” come un termine “colonialista”, “imposto”. Non è vero: Vipacco deriva dal tedesco Wippach (Wipp Bach), “ruscello veloce”. “Vipava” in sloveno, come “Vipacco” in italiano, è un calco dal tedesco: la radice Vip, con il suffisso -ava (i fiumi in sloveno sono femminili).

  348. Paolo Geri ha detto:

    #356 Tergestin

    Ancora una volta del tutto d’ accordo con te. Aggiungo che nel 1966 sulle barricate che sbarravaono l’ accesso a San Giacomo (lato Barriera – via Caprin e le altre vie) c’ era la bandiera triestina con l’ alabarda a fianco di quelle rosse dei metalmeccanici in sciopero. Ci sono le fotografie depositate presso l’ Istituto Saranz della CGIL di Trieste – oltre che le testimonianze dei protagonisti di allora – a testimoniarlo. Se i simboli significano qualcosa (e le bandiere sono fra i simboli più significativi) mi sembra sia detto tutto.

  349. effebi ha detto:

    da troppo tempo e su troppi post sta dimostrando di non avere, non dico rispetto, ma neppure una quota minima di “umanita”

  350. effebi ha detto:

    penosi i tentativi di qualche altro utente di “giustificarlo” e “coprirlo” con quizzoni di vario tipo

  351. effebi ha detto:

    se a parti invertite qualche altro utente avesse “argomentato” alla maniera di dimaco su ebrei o slavi…. sarebbe ancora qui a frequentare impunito il forum di bora.la ?

  352. dimaco ha detto:

    dovrebbe valere lo stesso trattamenteo per te effebi visto che sei il primo a lanciare provocazioni e pooi correre da mamina a lamentarti che ti hanno risposto male. perchè devo avere umanità se altri (te incluso) quando si parla di delitti compiuti dagli italiani iniziano a farneticare di antiitalianità, nazionalismo slavo ecc ecc. slavi tuti cattivi italiani tutti brava gente. forse espongo il mio pensiero in maniera brutale e cinica ma così sono fatto.

  353. dimaco ha detto:

    luigi non ho detto che le banche italiane sono spazzatura, ma ho detto che non hanno una nomea molto buona. sopratutto dopo i vari scandali.

  354. effebi ha detto:

    218Redazione28 giugno 2011, 12:58Unidebit è stato bannato per offese ad altri utenti

    credo che quest’alro utente in questione abbia superato il limite della “banale” offesa agli altri utenti

  355. effebi ha detto:

    attendo da redazione un segnale preciso

  356. effebi ha detto:

    370:

    “forse espongo il mio pensiero in maniera brutale e cinica ma così sono fatto”

    non è la maniera è proprio il “pensiero” ad essere brutale e cinico

    e certi “pensieri” mi auguro non possano trovare qui ospitalità o copertura

  357. dimaco ha detto:

    che vuoi farci. nessuno è perfetto effebi.

  358. dimaco ha detto:

    373
    effebi
    30 giugno 2011, 11:52

    attendo da redazione un segnale preciso

    redazione se ci sei batti un colpo.

  359. Redazione ha detto:

    La discussione viene chiusa in quanto arrivata a un punto morto.
    Due utenti bannati per ora sono già abbastanza per un topic.

I commenti sono chiusi.