17 Giugno 2011

Aurisina, quattro ragazzi “depilati” dalle compagne alla festa di fine anno scolastico

Episodio di bullismo alla festa di fine anno scolastico di una scuola media di Aurisina. I genitori di alcuni studenti della scuola di lingua slovena hanno denunciato ai carabinieri una serie di aggressioni avvenute nel corso della festa, ai danni di alcuni ragazzi dell’istututo.

Gli episodi di bullismo – secondo quanto riferisce l’Ansa – si sarebbero verificati all’interno della palestra comunale, dove decine di studenti stavano festeggiando la conclusione dell’anno scolastico. Alcuni coetanei avrebbero aggredito quattro studenti dapprima verbalmente, per poi passare alle vie di fatto provocando loro ematomi ed escoriazioni.

Secondo quanto riferito dai genitori, le aggressioni si sarebbero verificate sotto la vigilanza di alcuni insegnanti. Indagini sono in corso da parte dei carabinieri di Aurisina per verificare i fatti e determinare eventuali responsabilità.

AGGIORNAMENTO: l’episodio è stato notevolmente ridimensionato. Sembra che alcune ragazze abbiano depilato le gambe dei loro compagni per uno scherzo di fine anno. Notando le gambe arrossate, uno dei genitori si è rivolto ai carabinieri.

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50 commenti a Aurisina, quattro ragazzi “depilati” dalle compagne alla festa di fine anno scolastico

  1. Miki ha detto:

    Come esperienza di educatore i genitori dei ragazzi che hanno picchiato, dicono che i ragazzi sono buonissimi, educati, rispettosi e altro…..
    Il problema è in alcune famiglie che non insegnano educazione e rispetto!

  2. alpino alias tabaccaio, alias ultracorpo, alias forza oscura... ha detto:

    si come quando un mulo giovane mori tuti pronti a dir che iera eccezionale, il migliore, un dio in tera..
    Mi no vedo la notizia ovvero muleria un po troppo festante e accalorata se ga ciapà a sberloni, no vedo sta gran bufera, genitori invece de ciamar i carabinieri comincè a dar sberloni anche voi ai vostri fioi un motivo xe sempre:
    a) te la ga ciapade da un altro?? sbam sberlon
    b) te ghe le ga dade ad un altro?? sbam sberlon
    c) no te ga fato niente? sbam sberlon…me porto avanti coi lavori

  3. Sara Matijacic ha detto:

    Bom no stemo esagerar. I sberloni no xe per niente educativi, chiunque sia a darli.

  4. luftanze ha detto:

    Un 25 ani ala stesa scola iera normale tacarse una puntina da disegno sula punta dela scarpa col scotch e darghe piadoni ai altri n’tel de drio e le sbarufade le iera bastanza frequenti anca con qualche dente roto…ma no iera internet e ste robe no faseva notizia. Pero’ xe vero che i genitori i gaveva piu’ bon senso e no i difendeva el fio per partito preso…

  5. alpino alias tabaccaio, alias ultracorpo, alias forza oscura... ha detto:

    @Sara
    chi lo ga dito che no xe educativi per mi i xe educativissimi sia i sberloni ma anche le pedade e se te ga 25 anni anche na mestolada per le man

  6. Sara Matijacic ha detto:

    mah, lo digo mi che da anni lavoro come educator. So per esperienza che ricorrer alle sberle xe facile, non richiedi nessun sforzo, ma l’unico effetto che te ga xe spaventar i fioi e far si che lori, pena te se giri, i se comporti nella stessa maniera con altri. uaooo… che bella educazion!! Esisti altre punizioni che non implica la violenzan fisica, sicuramente più efficaci. 😀

  7. viceversa ha detto:

    bon, alpin… dai no stemo contar monade, deso, dai… Mi no so dove che te son vignudo su ma a S.Anna ai miei tempi te le beccavi se te disevi na parola de più o solo se te cercavi de far il buleto… x il resto son d’acordo sul fato che ghe volesi sai + rispeto e un poche de sane patafe dai genitori co servi…

  8. viceversa ha detto:

    @ sara: no sta rabiarte ma… no so se te le ga mai ciapade dai tuoi. Mi si e te poso dir che no me ga “squilibrado” a livello psicologico. Me ga fato creser e te poso dir che se no le gavesi mai ciapade, certe robe le gavria fate… e no so co quali conseguenze… vedi ti, Ciau – senza rancor

  9. capitan alcol ha detto:

    Non credo di averne prese tante, di sicuro non tutte quelle che mi sarei meritato.
    Ma è un metodo che non piace neanche a me, non mi piace in generale l’idea dell’educazione violenta (perchè la violenza può essere anche psicologica), ancora meno mi piacciono i ragazzetti violenti, assomigliano così troppo ai genitori.

  10. Sara Matijacic ha detto:

    O si, figurite, ciapade anche mi, come (quasi) tutti, credo. No so quanto ga servi..
    Son convinta che ghe vol: meno wii e play station, meno vizietti, responsabilizzarli, disciplina e BUON ESEMPIO 🙂 La sberla devi esser l’ultima strada.
    ma forsi quando sarò mama, cambierò idea…

  11. dultan ha detto:

    ma darghe un due ai genitori no?
    de solito il problema nasi de la. mi co iero picio non osavo far dele robe perché savevo che risciavo el sberlon, ‘deso se i le combina i li premia e dixi che lori xe bravi e i genitori li lasa far. prima che ai fioi saria de darghe ua drita ai genitori

  12. luftanze ha detto:

    anca mi le go ciapade qualche volta( a ragion) , ma Sara disi giusto. Se pol educar anca meio senza sciafe. El rispeto no se guadagna cola violenza ma piutostoi col esempio.

  13. Alessandro Duiz ha detto:

    Pupoli xè sempre stai e sempre sarà tra muleti.

  14. dimaco ha detto:

    beh mi le go ciapade de picio e qualche volta anche de grande una pidada tal cul dai miei(son tropo alto e mia mare no rivava più a darme sciafoni 🙂 ). Mi credo che se una sberla la vien dada no la fa mal a livelo pisicologico. anzi iuda a drizarse. una volta le go ciapade da mia mare perchè me son lamenta che le gavevo ciapade dal maestro. te ghe ga manca de rispeto e ga fa ben. e giù una rata per ricordarme perchè gavevo ciapà la rata dal maestro. a parte che son comunista per il resto penso de eser vignù su ben.

  15. Fiora ha detto:

    “…so ragazziiii!” che disagio a legerle ste notizie! che fadiga a resister alla tentazion de far la laudatrix temporis acti co’ el stramuson iera parte integrante dell’educazion…”bisogna ‘vardar ‘vanti”, la sberla terapeutica al fio xè diventada inutile sfogo del genitore che non riuscendo ad essere autorevole esprime con quell’atto la sua debolezza e bla blabla.
    Mi de fia ghe ne go ciapade tante, de mare ghe ne go dade poche…come tuti, più o meno.
    Oggi? chissà! Ogni generazion evolvi e sbassa la soglia de tolleranza alla violenza fisica con scopi educativi. Oggi me par che ghe sia tolleranza zero, guai tocarli! e me va anca ben!
    Per contro come mai xè aumentada la violenza gratuita de fioi che pur no gavendole becade , ricorri alla violenza gratuita e vigliaccamente de gruppo?
    Violenza crea violenza e mi la rigetto in famiglia!
    MA… No saria meio un per de papine “educative” al bisogno,q.b. (quanto basta…) cussì, giusto che i provi che mal che fa?!

  16. Fiora ha detto:

    per completezza e onestà sento de aggiunger che assolutamente tutte le sberle che go ciapà e le poche che go istribuì ai mii due, iera complemento ad un star insieme con gesti d’affetto espressi, dialogo e tempo condiviso.
    l’assenza de sberle xè pienamente giustificabile in assenza dei altri “ingredienti”.
    Ghe mancherìa solo che ghe fussi latitanza & papine!

  17. Fiora ha detto:

    che de rider…no c’entra gnente o quasi, ma la vojo condivider.
    …se penso che l’ultima la go becada de mia mama la note precedente el mio matrimonio, tra fiori e bilieti d’auguri, co’ dopo ‘ver fato moneda falsa per rivar al “fatidico traguardo” go dito che no me volevo sposar più, perchè no me sentivo pronta….nervi, iera!
    Po’ pianzendo go becà sono, mentre sentivo la vecia dir basta pianzer che doman te gavarà i oci come una rana… 🙂

  18. alpino alias tabaccaio, alias ultracorpo, alias forza oscura... ha detto:

    @Viceversa
    non capisso quali fossi le monade, go dito la stesa roba che te ga dito ti..forse te ga sbajà comento..comunque mi son vegnù su proprio a S Anna stavo in via Cipriani e tal campetto drio la Coop se barufava che iera na goduria, poi me son trasferì li dell’ospedal novo e la abitava due noti fradei goriziani che no gaveva solo le mani pesanti.
    Iera altri tempi iera altre storie iera tanto tempo fa.

  19. plupieri ha detto:

    Ma con tute le barufe che gavemo fa in piaza. Diseme voialtri se i rivava i carabinieri ogni volta e ghe parlo de trenta, anca 35, mama come pasa il tempo. I fioi de una volta i dava e i prendeva. Semo tuti presi dalle regole, semo diventai tuti perfeti..

  20. Milost ha detto:

    Anche io le ho prese, ma ricordo perfettamente che questi gesti ( rari, in effetti, c’erano piuttosto solenni castighi di altro genere) aumentavano in me il rancore, la rabbia, mi facevano maturare pensieri apocalittici, desiderio di fuga. La sberla, in fondo, corrispondeva certamente a una mancanza o a una disobbedienza, ma mai ad un atto di violenza, ad un gesto lesivo, ad una cattiva fede, ad un imbroglio. Quindi, nel mio caso, la violenza generava solo ostilità e ribellione, e consacrava definitivamente il mio errore tra i miei diritti e il mio non uniformarmi a delle prescrizioni e regole tra i vari aneliti alla libertà e all’indipendenza. La privazione invece di qualcosa cui tenevo – che ne so, niente cinema, niente passeggiata con gli amici – mi costringeva a meditare in maniera più pacata, a metabolizzare diversamente il “chi sbaglia, paga” in un ambito di reciproci diritti e doveri.
    Fiora, troppo bella la storia del “basta pianzer….”: eppure, dimmi, tu lo daresti a tua figlia uno schiaffo nelle stesse condizioni? Io sinceramente no.

  21. Paolo Geri ha detto:

    Dice l’ articolo: “Secondo quanto riferito dai genitori, le aggressioni si sarebbero verificate sotto la vigilanza di alcuni insegnanti”.

    Questa è la notizia che ove confermata (e ho qualche dubbio) sarebbe decisamente grave. Quanto alla discussione sui metodi educativi e sicuramente una questione di generazioni oltre che di ambienti in cui si è vissuto. Mio nonno paterno si faceva dare del “voi” anche se mi adorava letteralmente. Il maestro delle elementari nel 1957 usava la bacchetta per richiamare i più disattenti e nessun genitore aveva mai protestato nè noi ci lamentavamo. Altri tempi appunto. Non so se migliori o peggiori di oggi.

  22. Servolier ha detto:

    @21 Paolo Geri

    Son dacordo con ti, co sti fioi de ogi ghe vol mano ferma e rigidita’ de epoca ducista;

    e se no basta bia de farghe bever anca un poco de oio de ricinus communis, tanto par ricordarghe cossa xe la disciplina, quela co la D maiuscola.

  23. Giò ha detto:

    @21 – …sotto la vigilanza di alcuni insegnanti. Aggiungo: e dei GENITORI.-

  24. Fiora ha detto:

    altri tempi, milost, altre sciafe… ero in piena crisi di panico…è servito a sbloccarmi e , scaramanticamente parlando, mi ha portato solo del bene…

  25. Fiora ha detto:

    abbiamo commentato, chi indignato chi poco sorpreso, e ci siamo fatti anche qualche risata estemporanea…però nessuno mi sa o mi vuole rispondere al mio quesito.
    come mai alla tolleranza zero per sberle & co. per quanto riguarda genitori ed educatori corrisponde un aumento della violenza, la più odiosa di gruppo, da parte di questi figli, che esempi negativi non hanno avuto, perché mamma e papà piuttosto che rifilargliene uno gli pagano piuttosto dieci sedute dallo strizzacervelli?

  26. Niki ha detto:

    La notizia e assolutamente falsa. I giornalisti prima di scrivere, dovrebbero documentarsi e rivolgersi a fonti sicure. Informatevi.

  27. Servolier ha detto:

    Fiora, se te contassi quante sberle go ciapa’ mi de mia mamma quando che iero fio….. sopratuto quando che no volevo magnar robe che no me piaseva, de cui ogi vado mato….. e cussi anca tuti i miei amici

  28. The Machinist ha detto:

    Bom, leto e rileto qua, son da leger el Piccolo e scopro che no xe niente vero, niente sberle, niente pugni, solo un depilazion con qualche taieto fato per scherzo, nisun bulismo…. che noia!

    Qua saria ora de cominciar a menar stramusoni anche ai giornalisti che pubblica robe solo per aumentar l’audience

  29. isabella ha detto:

    Oggi ho visto una mamma dare uno sculaccione accessoriato di un “non permetterti mai più di fare una cosa del genere” al figlio di +/- 6 anni perchè le aveva tirato un calcio.
    Volevo dirle “ben fatta”, ma mi sono fatta i fatti miei. Qualcun’altro avrebbe criticato.

  30. bruno ha detto:

    più facile che imporse sulle cose sbagliaTE con una sberla accompagnata dalla voce grossa xe lassarli ore davanti ai videogiochi che essendo anche violenti genera violenza e supremazia, ma solo perchè hai passato il quarto schema del gioco, è questo genera potenza e se no te scolti te le ciappi dal branco o dal capetto de turno, tanto a lui nessun ghe disi niente perchè el gà vinto el quarto schema del viodeogioco.
    no stemo parlar de alcuni genitori che xe pezo dei muleti e i fà la voce grossa con le forze dell’ordine che non hanno neanche più la forza di riportare ordine in quanto devono per forza applicare la legge. quando iero più picio , diria un’eresia, ma se iera quasi amici dei carabinieri oggi anche lori i vien ciamai e non i applica più el buonsenso mettendo pace, ma la legge.

  31. Redazione ha detto:

    La notizia è stata battuta anche dall’Ansa, come specificato nell’articolo

  32. The Machinist ha detto:

    Ou, mi legio el Picolo e xe scrito tuto altro. Doman chiedo a un mio amico che ga i fioi in quela scola e ve saverò dir.

  33. Fiora ha detto:

    @30 tutto come che te ga scrito ti, Bruno! punto per punto.
    Agiungo che talvolta la sberla ( NO LA VIOLENZA!!!) pol valer più de un discorso.Segna un spartiacque tra i ruoli.Genitori NO XE’ AMICI!E mama e papà IN CASI ESTREMI pol. fio no! e fio capissi ch’el caso xè estremo e se regola…
    Per rifarme ala sberla che go becà la note prima dele noze quando gavevo dito che no me volevo sposar più, ga valso più de mile discorsi inconcludenti dela serie vieni quì figlia mia che ragioniamo…Su cossa? quando iera ciaro neto e lampante che iera la classica fifa dell’ultimo momento fin all’isteria de becar a piade i canestri de fiori zigando no voio, davanti a una situazion notoriamente e profondamente voluda ma comunque ignota.
    Spanf, no far monade e finisila de fifar. amen e W. I SPOSI!

  34. Fiora ha detto:

    bruto se i giornai scrivi una roba per l’altra, ma el spunto resta valido

  35. maja ha detto:

    fiora xe la julia roberts denoaltri. 🙂

  36. maja ha detto:

    cmq el primorski dnevnik conta una storia diversa:

    NABREŽINA Na nižji srednji šoli Iga Grudna
    Po depilaciji polemike
    Nekateri starši zgroženi nad šalami na zaključni prireditvi, drugi pa ne – Sinoči obisk karabinjerjev
    Šolsko leto se na nižji srednji šoli Iga Grudna v Nabrežini ni končalo najbolje, saj so bili o dogajanju na zaključni prireditvi obveščeni celo karabinjerji. Nekaj otrok se je namreč vrnilo domov z odrgninami in ranicami na nogah. Karabinjerji nabrežinskega poveljstva na pobudo enega izmed staršev ugotavljajo, ali je v telovadnici prejšnji teden dejansko prišlo do nasilja med mladoletniki.
    Prejšnji petek so se dijaki in profesorji (prireditev ni bila namenjena staršem) zbrali v občinski telovadnici, na sporedu je bil športni dan z zaključno krajšo prireditvijo. Kot običajno je bila na vrsti tudi šaljiva predaja ključev, s katero se mali maturantje poslovijo in prepustijo »vodstvo« drugošolcem. Po mnenju nekaterih pa so si starejše dijakinje in dijaki privoščili preveč, pri čemer jih učno osebje ni ustavilo. Kratek program naj bi tretješolci pravzaprav pripravili skupaj z dvema profesoricama. Dijaki so v svoje šale baje vključili pekoče koprive (plavale so v vrču z vodo in šolskim ključem, profesorice pa kopriv baje niso opazile), predvsem pa rezila. Tako pravi na primer profesorica Alenka Franceschini, ki sicer ni bila navzoča, pozneje pa se je udeležila seje profesorskega zbora. Z rezili naj bi dekleta depilirala (in pri tem nekoliko ranila) noge mlajšim dijakom. Dogodek po besedah neimenovane predstavnice zavodnega sveta in predstavnice staršev naj ne bi povzročil večjega vznemirjenja. Res je, da sta vsaj dva dijaka po »iniciaciji« odšla domov s popraskanimi golenicami, po njenih besedah pa to ni prizadelo nobenega izmed otrok.
    Drugačnega mnenja je bil oče enega izmed otrok, ki niso bili vpleteni. Ko je izvedel, kaj se je zgodilo, je o dogodku seznanil karabinjerje. Po okorni depilaciji otroci niso potrebovali zdravniške pomoči, dogodek pa naj bi jih le nekoliko prizadel. Karabinjerji so na osnovi obvestila sinoči obiskali šolo, da bi pri profesorjih izvedeli, kaj se je dejansko zgodilo. Protestno pismo pa je romalo do ravnatelja, devinsko-nabrežinskega občinskega urada za šolstvo (pristojna odbornica je Tjaša Svara) in deželnega šolskega urada. Ravnatelj nabrežinske šole Marko Jarc je bil včeraj zaseden, rekel je samo, da trenutno ne more dajati izjav.

    (Durante la festina de fine anno, ala quale no iera presenti i genitori, i muleti più grandi ghe ga depilado le gambe ai più pici, provocandoghe qualche taieto e ghe ga fato zercar “le ciave” dela scola in un cadin pien de acqua e ortiche.)

  37. dimaco ha detto:

    go visto de pegio. e i fioi no ga di niente. solo il pare de un ga fa casin. il classico rompicoglioni. me sa che ga vu più problemi i fioi per il casain fado da sto r.c. che non per la cosa sucesa s scola che il giorno dopo neanche i se gavessi ricordado. eco sti genitori qua li mandassi a spacar piere. vedrè che ghe fa anche una denuincia per lesioni e ghe chiedi euri a palade.

  38. Fiora ha detto:

    @eh, Maja, qua né caval né Riciargir… sramu-terapeutico & mulo-dela-vita e viva l’A.

  39. bruno ha detto:

    @37 maja, ciò maja ma te gà fato la fadiga de riportar el primozki quando la traduzion xe lunga tre righe e un toco?

  40. maja ha detto:

    bruno, cocolo, far copia incola no xe per niente fadiga. tradur inveze sì.

  41. bruno ha detto:

    @40 maja, volevo dir el resto delle righe che non te gà tradotto, le disquisisi de monade?
    eh no va ben lasarne nell’ignoranza

  42. maja ha detto:

    ok, bruno, se proprio te insisti te fazo sta traduzion.
    dove te mando l’IBAN per el bonifico?

  43. Tergestin ha detto:

    Se te ga dei fioi che ga problemi de bullismo l’importante xe parlar con lori, scoltarli e sopratuto farghe far qualche ativita’ fisica per farli sfogar, tipo boxe. Cussi’ te risolvi do’ problemi in un tiro solo.

  44. Niki ha detto:

    ….la notizia è stata battuta dall’Ansa, ma è falsa comunque. Bisogna sempre verificare le notizie alla fonte!!!! Questo è il lavoro di un giornalista, non fare copia incolla. Oggi la notizia falsa è riportata, da vari quotidiani on line. Al “danno” si aggiunge danno e, forse, questo è ancora più grave.

  45. Fiora ha detto:

    Niki , visto che il lettore non è un amministratore della giustizia, la reazione può essere solo di sollievo…meglio una bufala che un resoconto veritiero dell’ennesimo fattaccio vero.
    Né la sostanza dei nostri discorsi cambia applicabile com’è ad autentici episodi analoghi che purtroppo non mancano!

  46. Francesco P. ha detto:

    Io sono un ex alunno di quella scuola e so che cos’è successo veramente. Questo articolo ingrandisce le cose in una maniera impresionante!!!!
    Alla fine dell’anno gli alunni della terza preparano dei giochi per gli alunni delle seconde nei quali poi il vincitore riceverà la chiave per accedere il prossimo anno in terza. Un gioco consisteva in questo: quattro(o cinque, non ricordo bene) ragazze della 2 classe venivano scelte dagli alunni della terza e con loro altri cinque ragazzi. Qui non si è manifestata alcuna prepotenza o bullismo; le ragazze dovevano un po’depilare con il rasoio i ragazzi. Per la non esperienza in questo campo delle ragazze certi ragazzi hanno riportato dei piccoli tagli o arrossamento delle gambe causa il non essere abituati a depilarsi. Certe mamme sono andate a denunciare questo fatto ai carabinieri e così è nato tutto.
    Secondo me le mamme che hanno esposto la denuncia dovevano semplicemente parlare con gli alunni della terza e spiegar loro che quel gioco poteva essere anche pericoloso e tutto questo anche in presenza degli alunni della 2 classe, così che loro il prossimo anno nell’organizzazione di questi giochi non ripetano gli stessi errori.
    Sappiate che questo articolo parla di bullismo, violenza, prepotenza, cose che non sono mai accadute quel giorno in palestra!!!!!!!!!!!!!!!! Questo lo so perché ho sentito l’andare dei fatti sia dagli alunni della terza che dagli alunni della seconda(inclusi i depilati).
    Gli articoli andrebbero scritti per riportare la realtà, non per CAMBIARE TOTALMENTE la questione dei fatti!!!!!!!!!

  47. Redazione ha detto:

    Francesco P., grazie di aver riportato come sono andati i fatti.
    I commenti fanno parte integrante dell’articolo, Bora.La nasce come sito di scambio di informazioni, nel quale il lettore non è passivo ma partecipa, commenta e, quando necessario, corregge. Il flusso di informazioni dunque non va a senso unico, altrimenti i commenti non avrebbero senso. Questa notizia è stata battuta da un’ansa e noi l’abbiamo riportata.
    Grazie alla comunità di lettori il corretto svolgimento dei fatti è stato ricostruito, e questa è una cosa che ci fa molto piacere.
    Inoltre ne è nata una discussione molto interessante, che va oltre il fatto di cronaca.

  48. Niki ha detto:

    Caro Francesco P. nessuna mamma dei ragazzi interessati si è rivolta ai carabinieri, bensì un genitore di una bimba che frequenta la prima media. Di sua iniziativa si è recato dai carabinieri dove ha presentato un esposto. A seguito, tutte le famiglie da lui inserite nell’esposto sono state costrette a presentasi ai carabinieri di Aurisina. Dunque i genitori dei bambini “depilati” non avevano alcuna intenzione di proseguire con questa storia, che è stata risolta con un colloquio con i professori. Purtroppo c’è chi non si fa gli affari propri, nuocendo così ai bambini, alle famiglie, ai docenti, alla scuola e alla comunità. Auspico che la questa storia si risolva presto e sicuramente ne trarremo tutti qualche insegnamento bambini, genitori e insegnanti.

  49. Francesco P. ha detto:

    Allora chiedo scusa, perché questo non lo sapevo. Speriamo che il tutto si risolva al più presto nel migliore dei modi.

  50. Niki ha detto:

    Grazie Francesco P.

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