14 Giugno 2011

«Daghe!»: i dati e la storia della campagna online di Cosolini a Sindaco

el sunto Una campagna di comunicazione partecipata, basata sull'ascolto dei problemi dei cittadini

«Dobbiamo ascoltare la gente, realmente fare campagna sui loro problemi, dandogli visibilità», ci disse Cosolini alla fine dell’estate 2010 ai tavolini del caffè del Verdi. «Senza censure?», abbiamo chiesto subito. «Certo, altrimenti non ha senso».

Con questo spirito è partito nove mesi fa il percorso di comunicazione partecipata organizzata sul territorio, attraverso la Rete, grazie al lavoro delle agenzie di comunicazione Nativi e Noiza.

Il percorso ha visto prima Cosolini protagonista come segretario del Pd di Trieste, poi come Candidato Sindaco e, nel festoso pomeriggio di lunedì 29 maggio, Cosolini come Sindaco di Trieste 2011.

Possiamo dire che una preoccupazione fissa del candidato Sindaco in questi mesi è stata proprio quella di tenere alta la bandiera di quello spirito di fine estate 2010. Possiamo rivedere ora gli snodi più importanti della campagna internet:

1) crowd-sourcing dei contenuti. Abbiamo cioè trasformato un‘audience in autrice dei messaggi della campagna.

2) micro socialità attiva. Abbiamo proposto agli utenti della rete di farsi portavoce con amici, colleghi e familiari di quanto proponeva lo staff della campagna, tramite web, Facebook, email.

3) territorialità. Abbiamo puntato a radicarci sul territorio non solo per il cruciale ‘giro dei rioni’ che ha caratterizzato la parte offline del candidato Sindaco, ma anche per l’utilizzo delle tecnologie di geo-targetizzazione che il web consente: ogni messaggio fatto girare e ogni informazione raccolta, era mirata a entrare in contatto con un pubblico preciso. Non un messaggio generalista, ma un messaggio preciso che parlasse dei problemi del quartiere destinatario della comunicazione. Parliamo di uno sguardo da rione a rione se non, talvolta, addirittura da piazza a piazza.

4) trasparenza. Il contatto quotidiano e schietto coi triestini non è solo stato nel segno del territorio ma anche nella condivisione e del dibattito. Resterà famoso il 730 di Cosolini pubblicato su Facebook mentre i politici della maggioranza di destra della città si rifiutavano a gennaio di rendere noti i propri guadagni. Ancora di più siamo certi ha colpito l’idea di un Candidato e del suo staff pronti a rispondere quotidianamente a tutti quanti, in pubblico e in privato.

In sintesi, quali pensiamo siano stati gli effetti più importanti di nove mesi di lavoro? Abbiamo in ‘cassaforte’ i dati di milioni di banner visti, di centinaia di contatti quotidiani con la cittadinanza, di una comunità che si è legata a Roberto che è trasversale per età, sesso e censo.

Crediamo però che oltre l’aspetto quantitativo, il risultato più importante sia stato quello di creare una storia di fiducia per il profilo pubblico di Roberto Cosolini. E’ stata una storia suggerita da una parte dei triestini, proposta da Cosolini e dal suo staff in bozze, riscritta e confermata dalla città: quella di Cosolini come personaggio impegnato, anche tramite l’innovazione consentita dal web, a riorganizzare la macchina comunale nell’interesse della cittadinanza e a individuare priorità per Trieste degne dei nostri tempi.

Per approfondire, scarica il powerpoint:

Per approfondire, scarica il powerpoint:
«DAGHE!» – Cosolini Sindaco di Trieste 2011 – Storia della campagna online (ppt, 5 MB)

Oppure puoi vedere il powerpoint ‘modificato’ qua sotto:

Tutto questo a cura dei due responsabili della campagna online di Cosolini:
Enrico Maria Milič, amministratore di Nativi
Enrico Marchetto, socio di Noiza


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23 commenti a «Daghe!»: i dati e la storia della campagna online di Cosolini a Sindaco

  1. Paolo Stanese ha detto:

    Per me il risultato più prezioso è che, vista questa impostazione, la politica del nostro sindaco sarà “obbligata” a mantenere le promesse di dialogo e trasparenza. Come a dire, sindaco: il cittadino ti ha fatto, il cittadino può disfarti!
    Siamo ad anni luce di distanza dallo “stucco e pittura” della prima repubblica o dalla clownerie di buona parte della seconda.
    Buon lavoro!

  2. italiano ha detto:

    Buon lavoro.

    Ma gli avversari hanno dormito. Anzi, hanno baruffato tra di loro.

  3. Paul Tout ha detto:

    >>Ma gli avversari hanno dormito. Anzi, hanno baruffato tra di loro.

    Questo è vero … ma adesso Cosolini ha 5 anni per rinforzare (o distruggere) la base del consenso ottenuto. Gli inglesi dicono ‘Possession is nine-tenths of the law” (“Il possesso rappresenta nove decimi della legge”). “In sella” il lavoro, in teoria, diventa più facile.

  4. stefano ha detto:

    non entro nel merito di una situazione politica che conosco solo da “spettatore”, e poi l’articolo non parla di questo.

    voglio invece complimentarmi con le due società che hanno lavorato per il progetto “Cosolini Sindaco”, non solo per il risultato raggiunto (e nemmeno per la competenza, che peraltro conoscevo già), ma soprattutto per il coraggio di pubblicare un report così preciso, puntuale e trasparente.

    credetemi, anche tra operatori della comunicazione, è cosa rara che lo stratega e il pianificatore mettano in piazza i loro dati, anche se sono dati positivi.

    perciò ripeto, bravi noiza e bravi nativi!

  5. Oriana ha detto:

    Complimenti allo staff, il lavoro è stato davvero enorme, e i risultati si sono visti.
    Io sono uno di quei risultati: abito la rete per passione e per lavoro, ritengo che la cittadinanza digitale debba essere uno dei punti di chiave di ogni amministrazione locale. Lo è stato in campagna elettorale e lo deve essere ancora di più nell’attività ordinaria. Trasparenza e accessibilità. Due parole chiave per il nostro futuro.
    Unico neo: il blog di robertocosolini è fermo, così come quello dei suoi principali collaboratori. Per non parlare di twitter: l’esempio di Pisapia a Milano con #pisapiasentilamia.
    Quindi… buon lavoro a tutti!
    Me compresa 🙂

  6. tad ha detto:

    el punto forte delle campagne elettorali xe dimostra’: tra un paio de mesi tutti gaveremo dimenticado tutto, ma forse xe giusto cussi’.

  7. enrico maria milic ha detto:

    tad:
    non credo che questo adagio vada bene per internet perchè, su internet, resta traccia di quanto è stato detto, promesso e fatto

  8. diego ha detto:

    che siate state ottimi lo detto e lo ripeto. Quello che invece non mi va giù è che non ci sia traccia nelle deleghe della giunta di nulla che abbia a che fare con il mondo digitale e con l’innovazione…. possibile?

  9. enrico maria milic ha detto:

    @ diego
    nelle deleghe, c’è quella del vicesindaco alla comunicazione e alla partecipazione.
    nel mio immaginario questi due vocaboli vogliono dire: internet.
    : )
    non so se il mio immaginario corrisponda a quello della giunta cosolini, ma sono ottimista : )

  10. Fidel ha detto:

    Complimenti sì.

  11. Fiora ha detto:

    Bravi!…pare che il Cavaliere sia intenzionato a contattarvi per un tentativo di rilancio…
    Come? disponibili al LANCIO, dici, Enrico Maria?
    🙂 🙂 🙂

  12. aldič ha detto:

    karo roberto dove te ga lasa’ la sinistra???

  13. Franz Foti ha detto:

    Bravi! Bene! Bis!
    Daghe! _\m/

  14. alpino alias tabaccaio, alias ultracorpo, alias forza oscura... ha detto:

    solo 13 commenti la cosolinite è passata l’autocelebrazione ancora no 🙂

  15. Tergestin ha detto:

    Ma perche’ Alpino ga questo novo nick? E cossa c’entra le forze oscure e i ultracorpi con le tabaccherie?

  16. mostacchio ha detto:

    Il traino decisivo è stato “Attento: se vince Cosolini…”
    Più di 500 “mi piace” e una tempesta di interventi sarcastici degli utenti, con le loro battute commentate durante tutte le pause caffè dell’ultima settimana di campagna elettorale

  17. alpino alias tabaccaio, alias ultracorpo, alias forza oscura... ha detto:

    @Tergestin
    in un precedente post una ragazza particolarmente accalorata nei miei confronti (un utente che non scive quasi mai) si è dilettata a cercare di capire quale fosse la mia professione, Chinaski l’ha aiutata dicendo che ero un ultracorpo/forza oscura, la ciliegina sulla torta è stata messa da un terzo utente, così importante da non ricordarmi nemmeno il nick, che ha detto che io sono un tabaccaio di Gorizia, detto questo ho messo al fianco del mio nick alcune delle entità che mi sono state appioppate, così la ragazza di cui sopra era contenta…ma forse saria ora de tornar al caro vecchio alpino da Padova (ex Goriziano) tanto benvoluto 🙂 da Tergestin, Chinaski, Dimaco, Srecko, Viceversa, Dario Predonzan ecc ecc 🙂
    Ps Tergestin mi son convinto che ti te scrivi anche su M3V

  18. chinaski ha detto:

    alpino, mi gavevo dito che te podevi esser un “emissario della forza oscura”, non “la forza oscura”, che per sua natura la xe apunto oscura, e no la se palesa ai viventi.

  19. alpino alias tabaccaio, alias ultracorpo, alias emissario della forza oscura... ha detto:

    scusa Chinaski, ho apportato rettifica.
    Grazie 🙂

  20. effebi ha detto:

    «Senza censure?», abbiamo chiesto subito. «Certo, altrimenti non ha senso».
    —————————————–
    …forse avrebbe senso almeno un post su una certa notizia

  21. effebi ha detto:

    …o fa più notizia il “cane che morde un bambino” 🙂 ???

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