“Che l’indennità di frequenza di 4,50 euro lordi l’ora corrisposta ai partecipanti alle work experience finanziate dal Fondo Sociale Europeo non sia adeguata, è un dato di fatto”.
E’ la presa di posizione del Servizio formazione, progettazione e gestione progetti del Consorzio per l’Area di ricerca di Trieste in seguito all’intervento con cui un lettore di Bora.La segnalava la propria indignazione per l’entità dell’indennità ricevuta.
“Gli importi – spiegano da Area – vengono stabiliti da tabelle standard fissate dalla Commissione europea a cui tutti gli enti di formazione, incluso il Consorzio per l’Area di Ricerca, si attengono. L’obiettivo di questi percorsi formativi individuali è quello di favorire la socializzazione e l’inserimento al lavoro attraverso periodi temporanei di apprendimento in impresa. Beneficiari sono Diplomati e Laureati disoccupati o inoccupati. Negli ultimi tre anni, l’esperienza fatta con le work experience nelle imprese e nei laboratori del parco scientifico di Trieste ci dice che circa il 50% dei giovani che hanno intrapreso questo percorso, ha trovato una collocazione lavorativa nei sei mesi successivi al periodo formativo, spesso nella stessa azienda che li ha ospitati”.
“Può essere interessante per i lettori sapere che Il Consorzio per l’Area di ricerca, in aggiunta agli strumenti forniti dal Fondo Sociale Europeo, finanzia direttamente, ogni anno, per la formazione postuniversitaria, 15 borse di durata annuale per attività di ricerca, specializzazione o aggiornamento, da fruirsi presso le realtà regionali di Area Science Park. I borsisti, in questo caso, ricevono un finanziamento mensile di 1.200,00 euro lordi, oltre ad un contributo di 3.600,00 euro per partecipare a congressi, seminari, workshop oppure corsi di aggiornamento o visitare realtà produttive e istituzioni di ricerca, in Italia o all’estero”.
Una posizion piutosto matura, una volta tanto. Ghe va riconosudo, come anche che 50% de assunti (ma volessi saver in che forma) xe un bon dato.
In compenso, 1200€ (lordi!) per far ricerca seriamente, inveze xe cifre “da miseria”; no rivo a capir come che in altri paesi del UE le possi eser tranquilamente el doppio, se xe solo che l’Union Europea a decider (dubito).
No a caso, chi che pol, téla.
io l’ho detto nel mio primissimo post di là che gli importi F.S.E nono sono decisi tout court da Area o dagli ODF, ma si è preferito parlare a vanvera…
Storia vissuta
Universitario che deve svolgere un Prakticum. (obbligatorio per diplomarsi, in italiano si può tradurre con “stage”)
Sei mesi di lavoro €1300 al mese.
Ritorna nella stessa ditta per lavoro estivo.
Tre mesi di lavoro a €2600 al mese.
Parlo di netto.
Nove ore da Trieste viaggiando in treno.
Non su un altro pianeta
Scusate, non ho seguito con atten zione tuti i post sull’argomento, ma vorrei ricordare che, ai miei tempi, doveva fare il praticandato per sostenere gli esami di procuratore legale, era felice di trovare l’avvocato che lo prendesse, figurarsi se si immaginava un compenso. Questo non per dire che fosse giusto o sbagliato, solo per dire che forse adesso ci sono situazioni meno peggio.
Giustissimo Martina,
sono lieto che stia uscendo anche l’altra faccia della medaglia
si cari, ma chi fa il praticantato gratuito e poi si trova avvocato, dottore o infermiere, poi sta bello con il suo lavoro. chi si cucca una work experience per lavori non così fortunati, o chi non ha mami e papi che foraggiano dietro, ha tutto il diritto di incazzarsi.
mutante ma tu pensi che dopo aver fatto praticantato ed esame di stato ed essere avvocato o commercialista sulla carta ti piovono addosso clienti tipo grandinata estiva?????
Standing ovation per alpino.
Il praticante svolge compiti da “bubez”, va in cancelleria, scrive qualche parere, magari ogni tanto una conclusionale,…sempre se è fortunato e il suo “datore” lo coinvolge e gli fa svolgere effettivamente una pratica che sia Pratica.
Inoltre i praticanti in fvg sono obbligati a seguire una scuola forense a gorizia, ogni venerdì per l’intero pomeriggio.
Poi l’esame da avvocato (come è giusto che sia!!!) non è una passeggiata, ci vogliono mesi e mesi per prepararlo e tra scritti e orali, passa un anno.
A quel punto il neo avvocato se è fortunato trova un posto in uno studio legale, come dipendente, perchè non è proprio immediato l’aprire uno studio in proprio.
Non è che fare il lavoro d’infermiere sia tutto rose e fiori.
Sono scelte che uno fa nella vita.
C’è chi va a farsi notti e festivi per tutta la vita spaccandosi la schiena anche per avere un lavoro sicuro e chi invece investe in settori che la certezza di un lavoro non la danno.
Questione di scelte.
Qua si continua a paragonare pere con mele. Un conto sono esperienze formative o di praticantato, un conto è quello che si richiede in diverse WE. Si seleziona gente con esperienza da usare come forza lavoro a 4.5 euro all’ora (pagati per giunta dalla UE).
Inoltre mi sembra di notare, in diversi di quelli che “applaudono” a questi importi ridicoli per lavori altamente specializzati (fisica delle particelle, ricerca operativa, computer vision…), lo stesso meccanismo del nonnismo militare: subisci quando entri nel sistema, poi ti vendichi sugli ultimi arrivati una volta che ci sei dentro. E lo ritieni pure giusto e doveroso.
O è un rimborso tipo borsa di studio e a quel punto 4.5€ l’ora possono andare bene o è vero sfruttamento.
Rifiutatevi di svolgere lavoro a quel prezzo.
Nessuno mai interverrà in vostra difesa se voi stessi vi prestate a quel gioco.
Sarei curioso di vedere i riferimenti normativi europei che regolano queste work experience… in particolare, il punto in cui indicano:
1) scopo
2) ammontare della retribuzione
3) destinatari
http://www.fondosocialeuropeo.it/fse.shtml
buona lettura