8 Giugno 2011

Caos poste: Romoli contatta il ministro Romani

“Quanto sta accadendo in questi giorni è inaccettabile e chiedo che il governo intervenga subito per far si che le migliaia di cittadini danneggiati da questi disservizi vengano risarciti per i danni subiti”. E’ questo il tenore del colloquio che sindaco di Gorizia, Ettore Romoli, ha avuto con il ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, titolare anche del dipartimento per le Comunicazioni, per protestare contro i pesanti disagi subiti in questi giorni dai cittadini italiani, a partire da quelli goriziani, a causa di problemi al nuovo sistema informatico delle Poste.

“Non sono sufficienti le rassicurazioni dei vertici delle Poste- rimarca il sindaco Romoli- in merito a un possibile risarcimento di danni, bensì è necessario che ciò avvenga in tempi rapidi e senza tante formalità. Peraltro, vanno anche presi in considerazione i problemi che potrebbero presentarsi in futuro, con l’arrivo di sanzioni per coloro che, a causa di questi disservizi hanno versamenti in ritardo perchè il servizio informatico postale era andato in tilt. Chi ha sbagliato deve assumersi le proprie responsabilità fino in fondo e non deve assolutamente accadere che questi errori ricadano sulle spalle e sulle tasche dei cittadini”.

Tag: , , .

3 commenti a Caos poste: Romoli contatta il ministro Romani

  1. ilaria ha detto:

    …bravo Ettore!!!!

  2. isabella ha detto:

    “Chi ha sbagliato deve assumersi le proprie responsabilità fino in fondo e non deve assolutamente accadere che questi errori ricadano sulle spalle e sulle tasche dei cittadini”.”

    Una domanda sorge spontanea: chi ha sbagliato?
    Il nuovo software è stato fatto partire senza un’adeguata formazione del personale?
    L’hardware e le reti sono sufficientemente moderne da supportare il nuovo programma?
    Insomma, cosa è successo?

  3. ilaria ha detto:

    Avanti allora…che il Signor Server che sta bello tranquillo a Roma, si prenda le sue responsabililtà!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *