di Giovanni Collot e Francesco Plazzotta
Il 20 maggio 2006 nasceva, a Gorizia, un giornale fatto da studenti, ma con l’ambizione di parlare a tutti: Sconfinare. L’entusiasmo era tanto, e anche l’incoscienza. Trovato il direttore, anzi, la direttrice (nella persona di Annalisa Turel, ora responsabile news di Bora.la), le prime, fantastiche copie cominciarono ad essere stampate e distribuite a Gorizia e Trieste. Nonostante i proclami e l’ottimismo, del gruppo di studenti del Sid che costituivano la prima Redazione ben pochi forse si sarebbero aspettati che questo esempio di giornalismo partecipativo sarebbe sopravvissuto alla prima stagione: e invece, proprio in questi giorni, ci troviamo a festeggiare 5 anni e 30 numeri.
In questi anni, molte cose sono sicuramente cambiate, a partire dai membri della Redazione, che si rinnova anno dopo anno, fino all’aspetto grafico. Ma l’idea di fondo rimane la stessa: Sconfinare è uno spazio libero da vincoli e da linee editoriali, in cui chiunque può esprimersi ed incontrarsi. Ma Sconfinare, come dice il nome stesso, ha anche l’ambizione di fare da ponte tra vari mondi: l’Università e la città, Gorizia e il mondo, l’Italia e la Slovenia. Realtà che, nonostante la caduta delle dogane e delle frontiere, rimangono ancora oggi troppo divise nella pratica e nella testa delle persone. In particolare, la rubrica Go&Go, che ad ogni numero presenta alcuni articoli tradotti in Sloveno, vuole essere stimolo a questo superamento di frontiere. E anche il sito (sconfinare.net), che cresce sempre di più, parallelamente al giornale, manifesta il tentativo costante di crescere e svilupparsi, andando oltre il cartaceo.
Ma Sconfinare non è solo un giornale: è un mondo, un’occasione per conoscere e conoscersi, per sperimentare qualcosa di nuovo ad ogni numero, provare e riprovare. E’ un modo per vivere l’università a Gorizia, e creare qualcosa che parta realmente dal basso, dagli studenti. E’ un forum in cui ognuno può mettere quello che gli piace di più, parlare delle proprie passioni e condividere ciò che sa con gli altri. Ed è, nondimeno, una scusa per ritrovarsi ad intervalli regolari e fare festa (da ricordare le celeberrime cene in frasca).
Per celebrare il compleanno, è appena uscito il numero 30, che, ripercorrendo questo lustro insieme, contiene pensieri, foto e racconti di cosa è stata, per chi l’ha vissuta dall’interno, l’epopea Sconfinare. Perché Sconfinare vive delle persone che, settimana dopo settimana, lo fanno crescere con i loro articoli e le loro storie. Certi che il sogno continuerà, cominciamo ora a programmare il secondo piano quinquennale.
forza sconfinati